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RILEVANZA DEL TEMA CHE SI VUOLE STUDIARE

2) Bisogna domandarsi che tipo di interesse potrà sorgere nella comunità riguardo la mia ricerca e che

implicazioni politiche e sociali potrà avere (= conseguenze).

CONOSCENZA DELLA LETTERATURA

3) Informazioni su ciò che è già stato scritto su quella determinata materia, per evitare di ripetere o scrivere

banalità.

FORMULAZIONE PRECISA DELLA DOMANDA DI RICERCA

4) CONTROLLABILITA’ EMPIRICA DEL QUESITO FORMULATO

5) Il quesito deve partire da una spiegazione controllabile concretamente. Deve avere una collocazione in uno

spazio fisico e temporale ben preciso.

Concetto

Secondo Giovanni Sartori è il fulcro di una buona ricerca. Se viene mal formulato la ricerca fallisce.

E’ il contenuto semantico, la rappresentazione di un pensiero.

Può essere Astratto o Universale­Empirico.

Bisogna:

­ Attenersi all’Ancoraggio storico del concetto storico: uso fatto nella storia da altri studiosi;

­ Attenersi all’Ancoraggio terminologico del concetto stesso: fare riferimento alle origini greco­latine del termine,

per evitare utilizzi fuori luogo.

Bisogna anche considerare i significati dati a concetti affini o quello di cui si sta parlando.

Es. Studio del Sistema Bipartitico: si analizza anche il concetto di Democrazia Maggioritaria.

Con l’espansione della politica e il verificarsi di nuovi processi politici si fa la necessità di ricalibrare i vari concetti politici,

adattandoli alle nuove situazioni storiche.

Ricalibrare i concetti:

­ Sbagliato: allargare a dismisura il significato di concetti già noti per adattarli ai nuovi fenomeni. Si avrebbe lo

Stiramento Concettuale che porta a una concettualizzazione vaga e indefinita.

­ Corretto: creare concetti universali ed empirici che sono in grado di “viaggiare a seconda dei contesti”.

Ipotesi: intelaiatura di concetti (connessione, relazione), mentre i concetti sono i mattoni della teoria.

Operalizzazione: passare da un concetto alla sua definizione operativa. Consiste nella traduzione empirica dei concetti, i

quali diventano fatti empirici (= variabili).

I concetti devono diventare proprietà specifiche di un oggetto che è l’unità di analisi.

Es. Concetto di Partito Politico (Anthony Downs): Coalizione di individui che, attraverso mezzi legali, cercano di

controllare l’apparato governativo (= definizione operativa).

Es. Concetto di potere politico: perché sia operativo (= misurato) deve essere operazionalizzato, cioè applicato ad un

oggetto. In questo caso gli individui che ricoprono incarichi politici sono gli oggetti.

Quando i concetti diventano proprietà dell’oggetto, assumono degli Stati Differenti (= valore diverso) a seconda

dell’oggetto.

Definizione operativa: stabilisce la regola per la traduzione empirica del concetto in oggetto.

Bisogna saper definire in modo preciso le Categorie Concettuali (=insieme di concetti), quindi discriminare tra fatti di uno

stesso fenomeno e individuare il criterio discriminante (= Spaccamento Logico).

Es. Concetto/Categoria di Forma di Governo: Tutti gli Stati;

Concetto/Categoria o Sottocategoria di Governo Democratico: Alcuni Stati.

Quanto più una categoria è discriminante, cioè che comprende pochi fatto/elementi, tanto più è precisa/specifica.

Secondo Sartori i concetti empirici possono essere posti su una Scala di Astrazione secondo tre livelli: Alta, Media,

Bassa.

Si seguono due criteri indicatori per la misurazione:

ESTENSIONE : classe di cose alle quali quel concetto si applica.

1) INTENSIONE : insieme delle proprietà che stabiliscono a quali cose quel concetto è applicabile.

2)

Più si aumenta l’estensione, più diminuisce l’intensione del concetto: Stiramento Concettuale.

L’operazione attraverso la quale un concetto può essere misurato viene detta Variabile.

Le variabili possono essere:

Dipendente;

A. Indipendente;

B. Interveniente.

C.

METODOLOGIA DELLA SCIENZA POLITICA

Metodi di controllo delle Scienze Sociali

1) METODO SPERIMENTALE

E’ l’unico metodo che ci permette di stabilire la causalità tra fenomeni (fen. A e fen. B). La scienza sociale utilizza questo

tipo di metodo per la ricerca che deve portare a due individui:

Gruppo sperimentale;

A. Gruppo di controllo.

B.

Ciò fa escludere le terze variabili (C).

Es. 100 famiglie con lo stesso reddito: Gruppo sperimentale: 50 con sussidio

Gruppo di controllo: 50 senza sussidio

Si studiano questi due gruppi e dopo cinque anni si vede che accade.

La scienza politica non può usare questo metodo in quanto potrebbero insorgere problemi etici (“perché a quelle famiglie

viene dato il sussidio e alle altre no?”) e inoltre risulta difficile fare delle generalizzazioni (in un determinato contesto vi

sono determinati effetti, ma in un altro non sappiamo cosa potrebbe accadere).

2) METODO STATISTICO

Si basa sulla disponibilità di dati numerici elevato (>10). Anche questo metodo ci fa escludere le terze variabili (C),

perché vengono parametrizzate.

3) METODO COMPARATIVO

Consiste nel mettere a confronto due o più oggetti simili. Comparare = Controllare.

Alla base di una comparazione efficacie c’è una Classificazione, che è il criterio distintivo, cioè una buona

discriminazione.

Si ha una Tipologia quando i criteri distintivi sono più di uno.

Un criterio distintivo = Classe, implica una perdita di informazioni.

Più criteri distintivi = Tipologia.

Es. Democrazie Europee

• Criterio 1 (orizzontale): Relazione tra potere esecutivo e potere legislativo.

• Criterio 2 (verticale): Sistema elettorale.

Presidente eletto Governo di fiducia Equilibrio tra i poteri

Proporzionale ITALIA

Maggioritario a turno unico

Maggioritario a doppio FRANCIA* FRANCIA*

turno

*Problema della terza variabile interveniente (C)

I criteri devono essere esclusivi ed esaustivi. Il secondo criterio non deve essere accavallato al primo (devono essere

diversi)

Sartori: se due unità sono completamente uguali o completamente diverse è inutile la comparazione; devono avere delle

similarità.

CANGATTO: Errori ricorrenti della comparazione

PARROCCHIALISMO

1. Errore che si compie nel fare ricerche senza conoscere la letteratura. Dar vita a concetti inutili e non verificabili.

MAL CLASSIFICARE

2. Non si fanno le discriminazioni.

GRADISMO

3. Errore che si commette se si pensa che tutte le differenze siano dovute ai gradi. Dato che non sempre c’è una

differenza di grado, lo scienziato politico deve stabilire arbitrariamente il Cut­Off Point (a sua discrezione).

STIRAMENTO CONCETTUALE

4. Ampliare troppo l’estensione di un concetto fino a renderlo inutile.

John Stuart Mill: Tre metodi logici per la comparazione

­ Concordanza: se si comparano sue casi (A;B) rispetto al verificarsi di un fenomeno (x), e le probabilità dei casi

sono diverse tutte tranne una, allora è probabile che il caso uguale ( ) sia la causa del fenomeno.

ε

A B

µ λ

Φ β

ε ε

Fenomeno x

­ Differenza: se si comparano due o più casi che presentano molte proprietà simili, tranne una, e in un caso (A)

avviene il fenomeno (y) e nell’altro caso (B) non avviene, allora è probabile che la diversa proprietà del caso ( )

β

in cui avviene il fenomeno sia la causa del fenomeno stesso.

A B

Ω Ω

ϕ ϕ

λ

β

Fenomeno y

­ Varianza Concomitante: se due variabili tendono a comportarsi nello stesso modo allora o sono tra loro

collegate (concomitate), o sono collegate da una terza variabile interveniente (C).

4) STUDIO DEL CASO

Peculiare strategia di comparazione assimilabile al metodo storico. Viene analizzato un solo caso.

Ci sono più tipo di studio del caso, ordinati a seconda dell’aspirazione teorica:

STUDI ATEORETICI

1. Studi che non hanno un impianto analitico e mancano di una teoria di riferimento. Sono altamente descrittivi.

Esempio: geografia delle scuole di base.

STUDI INTERPRETATIVI

2. Aggiungono alcune ipotesi all’analisi del caso, ma in maniera poco sistematica e poco approfondita. Esempio:

testi divulgativi.

STUDI GENERATORI DI IPOTESI

3. Puntano a sviluppare delle generalizzazioni (ipotesi) in aree e contesti in cui non esiste ancora una teoria, al

fine che siano generate ipotesi testate comparativamente da altri studi futuri.

STUDI FINALIZZATI A CONTROLLARE IPOTESI/TEORIE GIA’ ESISTENTI SU UN CASO SPECIFICO, PER

4. VERIFICARE O FALSIFICARE

Indeboliscono o rafforzano una teoria già esistente.

STUDIO DEL CASO DEVIANTE (Areent Lijphart)

5. Studio dei casi che non rientrano nelle generalizzazioni già largamente e comunemente approvate (Outliers) e

che portano alla luce nuove variabili, che non erano state trovate nelle generalizzazioni approvare. Ciò può

contribuire ad affinare teorie già accettate.

La scienza politica punta a fornire una spiegazione di un fenomeno attraverso la formulazione di generalizzazioni, la cui

portata è necessariamente limitata perché queste generalizzazioni descrivono aspetti e ipotizzano relazioni sulla base di

un insieme di dati limitati nel tempo e nello spazio.

Le leggi della scienza politica perciò non sono leggi universali, bensì generalizzazioni.

Non si possono fare previsioni ma post visioni (informazioni su quello che c’è stato).

APPROCCI STORICI ALLA SCIENZA POLITICA

1) COMPORTAMENTISMO

Contesto storico: USA post secondo dopoguerra mondiale, con la presenza di due blocchi contrapposti nella Guerra

Fredda.

Contesto culturale: Si ha un rigetto delle teorie/riflessioni sulle ideologie dei temi classici della filosofia politica (assenza

dello Stato, miglior forma di governo, ecc.) e l’affermazione del Pragmatismo (pensiero legato all’Azione). L’attenzione si

sposta dai “grandi problemi” ai “problemi della quotidianità”.

I comportamentisti pensano che sia meglio l’osservazione del fenomeno invece che la teorizzazione.

Nasce la scienza politica come Disciplina Empirica: “comprendere la realtà significa intervenire per migliorarla”.

I comportamentisti traggono spunto dalla psicologia sperimentale e dall’economia. C’è il passaggio dallo “Studio Macro”

(Stato, istituzioni, ecc.) allo “Studio Micro” (comportamento degli individui).

Inoltre si ha un cambiamento del linguaggio dovuto all’influenza della psicologia. Esempio: percezione, identità,

comunicazione, apatia, ecc.

Ci sono tre filoni del Comportamentismo:

Behaviorismo

1. Si basa sull’osservazione sul campo del comportamento dei s

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Publisher
A.A. 2015-2016
21 pagine
3 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MarikaTFabbri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Pizzimenti Eugenio.