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DAL COSTITUZIONALISMO ANTICO AL COSTITUZIONALISMO MODERNO

Nell'antichità non si trovavano dei veri testi che possono essere chiamati costituzioni, ma delle leggi non scritte (lex naturalis) che venivano percepite come superiori a tutte le altre. Queste leggi sono poste su una linea retta infinita, in quanto non si ha memoria di quando ebbero origine e queste, a differenza delle costituzioni moderne, sono un atto di volontà donativo.

Tuttavia, anche queste leggi vengono percepite come prescrittive in quanto i membri di una comunità politica si sentono in dovere di rispettarle e hanno la percezione e l'idea che anche chi è titolare del potere politico è in dovere di rispettarle.

Un esempio sono:

  • Legislazione ebraica - 10 comandamenti, scritti sulle tavole portate da Mose, considerati superiori alla legislazione ordinaria, che per essere approvata doveva essere conforme ad essi
  • Nomoi - appartenenti al mondo greco

Leggi superiori a tutte le altre e nonostante non fossero scritte recavano una sanzione universale, il disonore. Questo viene definito quindi come costituzionalismo antico, dove esiste l'idea di norme prescrittive che non fossero scritte, ma che tramontavano di generazione in generazione.

MEDIOEVO: periodo storico che va dal XII al XIII secolo in cui non esistevano le costituzioni ma la legge era sancita dalla volontà del re che però non le emanava da solo ma in quanto vi era un vincolo di fedeltà fra lui i vassalli e i valvassori. Nel 1215 venne firmata la MAGNA CARTA LIBERTATUM che era un documento di contenuto costituzionale perché per la prima volta sancisce dei principi simili a quelli costituzionali.

Principi della magna carta libertatum:

  1. Divieto per il sovrano di imporre dee tasse senza il consenso del consiglio comunale del regno;
  2. Non si poteva essere imprigionati senza prima aver affrontato un regolare processo;
  3. Venne introdotto il principio di...

proporzionalità della pena;

Integrità e libertà della chiesa inglese;

Venne istituita una commissione di 25 baroni che poteva entrare in guerra contro il re nel caso in cui non avesse avuto rispetto di uno dei principi del documento.

1500-1600: ne del medioevo, segnata dalla scoperta dell'America nel 1492 e dal progressivo sgretolamento del sacro romano impero. Vi fu la formazione delle prime monarchie assolute che a capo avevano il monarca che deteneva tutti i poteri:

  • legislativo= la sua volontà è legge;
  • Esecutivo= nominava i funzionari della pubblica amministrazione;
  • Giudiziario= nominava i giudici che difendevano da lui;
  • Il re è legibus solutus;
  • Il re è nominato tale per volontà divina.

Colui che teorizzò questa forma di stato fu Hobbes che nel "levitano" immagina che gli uomini per uscire dallo stato di natura facciano un contratto sociale in cui cedono il potere decisionale all'uso della

Forza al sovrano assoluto. Anche in questo caso non vi erano dei testi de niticostituzioni nel senso moderno della parola, perché il sovrano detenendo tutto il potere non aveva interesse a concedere una costituzione a quelli che erano i suoi sudditi. 1700 vede protagonista la Francia che si trovava nel periodo della rivoluzione caratterizzata dai grandi dibattiti costituzionali svoltisi tra rivoluzionari e monarchi. I rivoluzionari furono coloro che definirono per la prima volta il concetto di costituzione in senso moderno, dichiarando che la Francia non ne possedesse un testo che nascesse dalla volontà del popolo di determinare i principi fondamentali di suddetto stato. I monarchi erano, invece, coloro che volevano una restaurazione della monarchia recuperando quella che era una costituzione in vigore dal XIV secolo. Venne decretata la vittoria dei rivoluzionari e il 26/08/1789 venne approvata la dichiarazione dei poteri dell'uomo e del cittadino nel cui interno vi è

l'articolo 16 che cita: "Ogni società nella quale la garanzia dei diritti non è assicurata, né la separazione dei poteri stabilita, non ha una costituzione". Possiamo quindi dire che questo articolo ci dà la prima volta una definizione di costituzione come frutto dell'atto di volontà del popolo, aprendo così le porte al COSTITUZIONALISMO MODERNO. INGHILTERRA aveva una monarchia ma non si riusciva a configurare come monarchia assoluta, perché fin dalle sue origini la monarchia inglese vide come opposizione il parlamento. Il parlamento nasce come consiglio e venne convocato per la prima volta nel 1264, diventando successivamente parlamento, come lo intendiamo noi, nel 1295, sotto il regno di Edoardo I. Il parlamento inglese si divide in camera dei lord e camera dei comuni e non nasce come organo permanente, ma veniva convocato dal re solo nel momento in cui doveva prendere delle decisioni. Il primo scontro fra re

E parlamento avvenne nel 1600 sotto la dinastia degli STUARD, quando il re chiese di imporre delle nuove tasse per poter fronteggiare la guerra contro la Spagna. Il parlamento negò questa nuova tassazione ma il re agì comunque contro la loro volontà e sospese il parlamento non convocandolo più per 10 anni. Scattò così la prima rivoluzione inglese (dal 1642 al 1651) che vide scontrarsi i parlamentarsi e i realisti. Vinsero i parlamentaristi e il re venne condannato a morte e venne instaurata quella che viene ricordata come la repubblica di Cromwell, che però ebbe breve vita perché venne instaurata di nuovo la monarchia con Carlo II Stuard. Da lì a poco iniziò un secondo scontro denominato "la rivoluzione gloriosa" dove i parlamentaristi vinsero una seconda volta e dichiararono decaduto il re e donando la corona a Guglielmo D'ORANGE che legittima la figura del parlamento e nel 1689 sigla il BILL OF RIGHTS. Le principali

conseguenze furono:
  1. Il Parlamento diventa un organo autonomo e indipendente, viene anche riconosciuta l'immunità dei parlamentari (non potevano essere arrestati se esprimevano decisioni diverse dal re);
  2. Parlamento diventa continuativo, deve essere convocato ogni 3 anni e può essere convocato dai membri stessi del Parlamento;
  3. Il governo diventa Responsabile non solo più davanti al re ma i ministri devono rispondere politicamente anche al parlamento= principio di responsabilità dei ministri di fronte al parlamento;
  4. I ministri sono responsabili delle azioni del governo;
  5. Si afferma il divieto del re di sospendere le leggi approvate in parlamento quindi il re perde il potere di veto.
AMERICA I principi che si erano affermati nel corso delle due rivoluzioni inglesi furono ripresi e sviluppati dai coloni americani quando dichiararono l'indipendenza degli Stati Uniti nel 1776. Dopo la vittoriosa guerra contro la madrepatria inglese approvarono la loro

Costituzione del 1787. La Costituzione americana ha portato, quindi, all'indipendenza degli Stati Uniti e alla nascita di un nuovo stato e di un nuovo popolo. La loro ispirazione di fondo derivava da una teoria secondo la quale la Chiesa e poi anche lo Stato siano fondati su un contratto. La teoria del contratto presuppone che i singoli individui siano portatori di diritti che nessuno può violare. I coloni improntarono le costituzioni alla tutela delle libertà individuali e ad una rigida separazione dei poteri che questi si controllassero e si bilanciassero tra loro.

La costituzione americana è la più longeva, ha il sistema giuridico più antico del mondo e segna l'inizio del costituzionalismo moderno. I suoi autori volevano sottolineare che essa è un atto di consapevolezza voluto dal popolo. Gli antichi, invece, concepivano la Costituzione come un insieme di principi non scritti che apparivano buoni perché a memoria d'uomo erano

Sempre stati accettati; per gli antichi di fatto la costituzione era tramandata come un’eredità. Per i moderni, invece, essa viene vita come un atto voluto in un momento preciso e non la percepiscono come un’eredità ma come una legge. Nella costituzione americana vengono riconosciuti quei diritti naturali appartenenti agli individui ancora prima che fossero scritti nella costituzione in modo che nessuno potesse negarli. È la prima costituzione che ha pensato che per garantire la durata nel tempo di una costituzione fosse necessario sanzionare le leggi in contrasto alla costituzione. Abbiamo la nascita della GIUSTIZIA COSTITUZIONALE che si ha grazie ad una sentenza del 1803 della Corte Suprema degli stati uniti redatta del giudice Marshall la causa che da origine alla sentenza è la causa Malbury/Madison. In questa sentenza il giudice fa una teorizzazione della giustizia costituzionale e come esito gli stati uniti si dotano di uno strumento che annulla le

leggi contrarie alla costituzione. Le parti principali di questa sentenza sono che: o la costituzione è una legge superiore non modificabile e se questo è vero una legge contraria alla costituzione non è una legge oppure che la costituzione è posta sullo stesso livello della legislazione ordinaria e come le altre leggi è alterabile quando il legislatore ha piacere di alterarla e se questo è vero le costituzioni scritte sono un tentativo assurdo da parte del popolo di limitare un potere che per sua stessa natura è illimitabile. La risposta è che coloro che hanno creato una costituzione scritta la intendevano come una legge fondamentale e prevalente e quindi una legge in contrasto alla costituzione non è una legge.

RIVOLUZIONE FRANCESE

In Francia era necessario fare tabula rasa del passato in modo tale che potessero affermarsi la libertà e i diritti. La società francese era alle soglie di una rivoluzione.

a causa di una torsione autoritaria e aristocratica avvenuta nella seconda parte del regno di Luigi XV. La società era divisa in ceti ed erano presenti moltissime disuguaglianze. Questa situazione era intollerabile soprattutto per la borghesia che vedeva chiuse le possibilità di assumere un ruolo politico che corrispondesse al peso sociale che questa classe aveva raggiunto. Una parte di popolo, infatti, era contro la monarchia e l'aristocrazia corrotta che aveva degradato i sani principi della Monarchia stessa. La Rivoluzione Francese distrusse questo vecchio ordine per instaurare una società basata su libertà, uguaglianza e fraternità. Le tappe fondamentali della rivoluzione furono: - nel 1789 viene siglata la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino che si basa sull'uguaglianza e sulla libertà. - Nel 1791 viene introdotta la prima vera e propria costituzione che introduce la monarchia costituzionale cioè una forma di.lo Stato è governato da un sistema di governo democratico. Il potere del re è ridotto e controllato dal popolo attraverso una costituzione.
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A.A. 2022-2023
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SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vale16052002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Tripodina Chiara.