vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Modernismo e esposizioni universali
Con la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, avvengono una serie di cambiamenti di grande portata nella società occidentale, tali che conducono il mondo verso una nuova filosofia: il Modernismo.
La fine della Guerra Franco-Prussiana segna l'inizio di un periodo di pace, prosperità e forti sviluppi. Tutto è pervaso da una forte fiducia per il progresso e per il cambiamento. La rapida urbanizzazione porta ad uno spostamento in massa delle persone dalla campagna alla città.
L'elettricità e l'espansionismo capitalista incrementano drasticamente il benessere della vita degli individui, subentra l'illusione di vivere nella migliore epoca mai esistita. Nonostante ciò, quello che sembra essere un benessere universale si rivela in realtà solo una facciata, perché la società continua ad essere segnata da una profonda divisione di classi e la maggior parte della ricchezza si concentra.
Nelle mani di poche persone. La relativa stabilità politica e il benessere sociale portano comunque a quella che viene definita come "La Belle Epoque" caratterizzata dal motto "joie de vivre". Questo estremo positivismo porta a credere in un futuro quasi utopico, nel quale la scienza e il progresso sono capaci di salvare l'uomo. Questa percezione del mondo si riflette inevitabilmente sull'arte, l'architettura, la letteratura, la filosofia e le scienze. Soprattutto dal punto di vista artistico subentra una maggiore libertà di espressione, in cui l'artista non riceve più necessariamente commissioni da parte di clienti, ma può realizzare quello che lo aggrada. Anche le scoperte nel campo della psicologia favoriscono un'arte sempre più intima e personale, oltre che astratta.