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A, B, C, D

Giudizi verbali 22 62.2 Al di sotto della norma

Ai limiti inferiori della

Fluenza fonemica 19 79.0 norma

Fluenza categoriale 32 59.6 Al di sotto della norma

Punteggi Punteggio Standard Esito

o grezzo (T)

Totale

Scale internalizzanti

I – Ansia/depressione 12 Range clinico

II – Ritiro/Depressione 6 Range sub-clinico

III Lamentele somatiche 2 Nella norma

Totale scale internalizzanti 70 Range clinico

Scale esternalizzanti

VII – Trasgressione regole 8 Nella norma

VIII Aggressività 11 Nella norma

Totale scale esternalizzanti 64 Range clinico

Scale aggiuntive

IV – Problemi sociali 6 Range sub-clinico

V – Problemi del pensiero 2 Nella norma

VI – Problemi di attenzione 15 Range clinico

Punteggio standard totale 70 Range clinico

Tab.6 _ CBCL 6-18

Cutoff: T≥60 sub clinico; T≥64 clinico

Valutazione neuropsicologica

Come si evince dalla Tab.1 i punteggi che M. ottiene alla WISC-IV sono

gravemente deficitari: il QI totale, interpretabile, è di 47 punti; si colloca

quindi all’estremo inferiore della media della popolazione. I singoli indici

risultano tutti interpretabili tranne l’indice di Memoria di Lavoro. l’Indice

di Comprensione Verbale (ICV=48) e l’Indice di Ragionamento Visuo-

Percettivo (IRP=52) si collocano all’estremo inferiore della norma e

risultano essere punti di debolezza normativi ed individuali di Mario. In

raro,

particolare ICV è un punto di debolezza in quanto risulta

ampiamente più basso rispetto alla media degli indici e rappresenta una

difficoltà ad elevata priorità. L’indice di Memoria di Lavoro (IML=76) non

è interpretabile poiché la differenza di punteggio tra i sub-test Memoria di

Cifre e Riordinamento di Lettere e numeri è >5; ciò significa che IML non

rappresenta un indice unitario. L’indice di Velocità di Elaborazione

(IVE=74) si colloca al di sotto della media e rappresenta un ulteriore

punto di debolezza normativo, tuttavia esso è il punto di forza individuale

di Mario.

IAG (Indice di Abilità Generale) ed ICC (Indice di Competenza Cognitiva)

sono entrambi interpretabili e la loro differenza risulta Rara, cioè

insolitamente ampia.

Dalla lettura dei risultati della WISC-IV si potrebbe pensare ad una grave

disabilità cognitiva; tuttavia il profilo risulta insolito, in particolare per la

netta inferiorità di IAG rispetto ad ICC, tale da far pensare ad una

difficoltà specifica nel linguaggio che avrebbe inficiato i risultati del test.

Per questo motivo si è scelto di somministrare a M. anche le Raven PM

38, sere A,B,C e D. Il QI risultante da tale somministrazione è stato di

111.3, quindi pienamente nella norma. Allo stesso tempo sono risultati

nella norma anche i risultati delle Vineland Adaptive Behavior Scales.

Possiamo quindi concludere che lo scarso rendimento alla WISC IV sia

stato fortemente influenzato dalla difficoltà che M. presenta nell’area

linguistica.

Per quanto riguarda gli apprendimenti, dai test somministrati a Mario si

evidenziano difficoltà trasversali più o meno gravi: il tratto grafico è

incerto e disordinato, soprattutto quando il ragazzo scrive velocemente,

tuttavia la grafia risulta leggibile. Quindi al momento non è possibile

porre diagnosi di Disortografia. Per quanto riguarda l’ortografia, M.

mostra gravi difficoltà nella scrittura di parole e di non parole, difficoltà di

entità minore ma pur sempre deficitarie nella scrittura di frasi con

omofone della DDE-2. M. decide di scrivere in corsivo sia le liste di parole

l

e non parole, sia le frasi. Si nota che la lettera viene sistematicamente

h,

scritta in modo identico alla cosicchè parole come “giglio” o “foglia”

risultano scritte come “gighio” e “foghia”; per avere un’ulteriore

osservazione della scrittura del ragazzo, gli viene chiesto di scrivere le

stesse parole in stampato maiuscolo, e così facendo si notato gravi

h: h

difficoltà nel porre al posto corretto le in parole come “scherzo”, la l,

viene sistematicamente omessa. La stessa cosa avviene con la lettera

che risulta omessa in parole come “foglia” e “giglio”. Possiamo ipotizzare

che M. non abbia automatizzato i processi di scrittura in modo completo,

per cui lui sa per esperienza, data la sua età, che in parole simili a quelle

g i,

degli esempi forniti va scritta una lettera tra la e la o

scherzo)

successivamente alla c (in e questo gli è chiaro quando scrive in

corsivo. Quando però deve scrivere in stampato maiuscolo, poiché non è

affatto abituato a farlo, non riesce più a compensare la sua difficoltà,

h l.

quindi omette quasi del tutto sia la che la

Le abilità di lettura sono state valutate attraverso la somministrazione

delle prove MT di Cornoldi. Mario ha una prestazione sufficiente nella

correttezza, tuttavia deve concentrarsi per leggere senza commettere

velocità

troppi errori ed infatti la di lettura ottiene punteggio di richiesta

d’attenzione, attestandosi a 3,43 sillabe/secondo. I problemi maggiori si

riscontrano tuttavia nella comprensione dei testi: il ragazzo ha una

prestazione gravemente compromessa, che si traduce in una richiesta di

intervento immediato, poiché risponde in modo corretto solo ad 8

domande su 22 totali (somma dei punteggi del testo narrativo e di quello

informativo). Questa grave difficoltà nella comprensione del testo si

riflette anche sulle prestazioni che M. ottiene in matematica, valutate

tramite le prove AC-MT. Il ragazzo ottiene infatti un punteggio di 0

risposte corrette (RI) alla prova di Problemi Aritmetici; tuttavia dimostra

di essere in grado di effettuare calcoli sia a mente sia scritti, poiché in

entrambe le prove ha una prestazione sufficiente per quanto riguarda

l’accuratezza; la velocità di esecuzione, invece, risulta bassa tanto da

configurarsi come una Richiesta d’Intervento (RI) sia per il calcolo a

mente che per quello scritto. La stessa prestazione da Richiesta

d’Intervento è ottenuta da M. nelle prove di dettato di numeri e recupero

di fatti numerici; quest’ultimo processo non è stato automatizzato da

Mario, il quale si avvale del calcolo mentale per rispondere a quasi tutte

le domande, così in effetti commette un solo errore di calcolo durante la

prova però, in 14 item su 24, supera il tempo massimo consentito per la

risposta.

Nella prova di dettato di numeri sono presenti errori di transcodifica ed

errori di sintassi.

La tab.5 riporta i risultati di Mario ai test della BVN 12-18.

Per la valutazione del linguaggio sono stati somministrati il Token Test ed

il test di Generazione di Frasi. Al primo, Mario ottiene un punteggio

ponderato di 45.4, quasi 4 deviazioni standard al di sotto della media, per

cui gravemente deficitario. Alla Generazione di Frasi il ragazzo ottiene un

punteggio ponderato di 77.9, 1.5 deviazioni standard al disotto della

media, quindi si colloca ai limiti inferiori della norma.

Ragionamento e funzioni esecutive sono stati valutati somministrando le

matrici progressive di Raven PM-38, Giudizi Verbali e Fluenza Fonemica e

Categoriale della BVN 12-18.

Alle matrici di Raven, come già accennato, M. ottiene un punteggio

ponderato di 111.3, pienamente nella media.

Al test dei Giudizi Verbali la performance è deficitaria, poiché il punteggio

ottenuto è di 62.2, circa 2.5 deviazioni standard al di sotto della norma.

Lo stesso vale per la Fluenza Categoriale, dove M. ha un punteggio di

59.6 (quasi 3 deviazioni standard sotto la media); la Fluenza Fonemica

del ragazzo, invece, è meno compromessa poiché il punteggio ottenuto è

di 79.0 (circa 1.5 deviazioni standard al di sotto della media) e si colloca,

quindi, ai limiti inferiori della norma. Notiamo che le prove di fluenza

categoriale, pur essendo valutative delle funzioni esecutive sono

prettamente di natura semantica, quindi risentono in modo particolare di

eventuali deficit linguistici; per tale motivo sono compromesse

maggiormente rispetto alle prove di fluenza fonemica.

I risultati della Child Behaviour Checklist 6-18 (vedi tab.6) indicano una

serie di problematiche che andrebbero analizzate più dettagliatamente

anche in sede di colloquio clinico con Mario.

Le scale che valutano i problemi internalizzanti risultano nel complesso

elevate in modo da raggiungere un punteggio clinico (T=70). Tra queste

Ansia/depressione

in particolare la scala ha un punteggio grezzo di 12

Ritiro/depressione

(clinico) e la scala ha un punteggio sub clinico di 6. La

Trasgressione

scala riferita a sintomi esternalizzanti, che comprende la

delle regole sociali l’aggressività

e è anch’essa elevata ad un punteggio

clinico T=64.

Conclusioni

Al momento attuale, date la storia e l’osservazione cliniche di Mario e lo

studio dei risultati da lui conseguiti ai test somministrati, è possibile

tratte le seguenti conclusioni: il livello cognitivo del ragazzo è nella

norma, poiché sembra piuttosto evidente che la prestazione deficitaria

nella WISC-IV sia dovuta ad una difficoltà prettamente linguistica di

Mario; di fatti ottiene invece un punteggio pienamente nella norma alla

somministrazione delle Matrici di Raven, ed anche la VABS ci danno un

quoziente adattivo nella norma.

È presente un Disturbo misto della Espressione e della Ricezione del

Linguaggio (codice ICD10: F80.2) con una maggiore compromissione

delle capacità ricettive rispetto a quelle espressive, che tuttavia risultano

scarse; tale deficit ricade su tutti gli apprendimenti di Mario, ponendoci

davanti un quadro di Disturbo dell’Apprendimento di tipo misto di entità

grave, nel quale sono compromessi la lettura, la scrittura ed il calcolo

(codice ICD-10: F81.3). In particolare, M. presenta un quadro di dislessia

in cui la lettura è sufficientemente corretta ma lenta, perciò ipotizziamo

che il ragazzo non abbia completamente automatizzato i processi di

lettura ma ha compensato in parte la sua difficoltà, anche grazie

all’esperienza scolastica pluriennale. Il deficit vero è a carico della

comprensione del testo, che risulta gravemente compromessa (Disturbo

della comprensione del testo).

Le abilità di scrittura sono tutte deficitarie e possiamo parlare di un

quadro di disortografia grave. Anche qui, vi è un certo grado di

compensazione dato dal fatto che Mario ricorda visivamente come

devono essere scritte determinate parole nel font che lui usa solitamente

(quindi in corsivo), ma la difficoltà emerge forteme

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
10 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luthien88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Conson Massimiliano.