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Estratto del documento

Comportamenti specifici categoria generale

Punti di forza:

  • Particolarmente efficace nello studio della prima infanzia quando si osservano bambini molto piccoli non si può utilizzare l'aspetto linguistico, ecco perché è stato il metodo principe quando è stata messa a punto la teoria dell'attaccamento.
  • Attenzione non solo per il contesto in cui avviene il comportamento, ma anche per il suo fondamentale la minuziosità con cui vengono rilevati i tempi, svolgimento nel tempo per ogni comportamento individuiamo la durata del tempo precisa.
  • Attenzione per alcuni ambiti di studio prima trascurati (l'interazione precoce madre-bambino o l'interazione tra bambini).

Limiti:

  • La frammentazione del comportamento in unità elementari (microcategorie), che può far perdere di vista il significato generale del comportamento.
  • L'osservazione "cieca" può essere utile solo in
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una fase preliminare; la rilevazione e l’analisi dei dati devono essere guidate da ipotesi di lavoro

Esercitazione 8 - in aula (https://www.youtube.com/watch?v=-WYPt8Pa5DU - “Bimbi che giocano”)

Costruire un etogramma: partendo dalla categoria generale “comportamenti di gioco”, elencare le possibili sottoclassi di comportamenti e, successivamente, per ogni sottoclasse, i comportamenti specifici

Somiglianze e differenze tra osservazione ecologica e osservazione etologica

Somiglianze

  • Entrambi gli approcci preferiscono osservare e descrivere il comportamento piuttosto che manipolarlo vengono osservati e descritti comportamenti spontanei
  • Pongono l’accento sull’importanza che l’osservazione avvenga in condizioni naturali

Differenze

Approccio ecologico:

  • Focalizza l’attenzione su unità comportamentali complesse nella loro globalità
  • Interesse per gli obiettivi delle azioni (Behavior episode)

Inferenze sulle intenzioni sottostanti:

  • Attenzione per la qualità delle azioni (i come)
  • Il contesto influenza i comportamenti

Approccio etologico:

  • Focalizza l'attenzione su unità comportamentali microanalitiche
  • Interesse per le azioni manifeste
  • Descrizioni non inferenziali
  • Attenzione per ciò che è in superficie
  • Il contesto fa sì che i comportamenti si manifestino

Per la prossima volta, scaricare e stampare:

Esercitazione 9 Strategie di campionamento-Griglia da stampare→

Teorie di riferimento del metodo osservativo:

  • Osservazione piagetiana

Secondo l'osservazione piagetiana non possiamo osservare il pensiero infantile ma possiamo individuarlo sulla base di quello che noi possiamo osservare, possiamo osservare le operazioni che il bambino mette in atto e da queste individuare il pensiero stesso (es. Prove di conservazione), possiamo capire qual è il ragionamento alla base del pensiero infantile.

Per individuare la rappresentazione che il bambino ha del mondo circostante secondo Piaget non possiamo utilizzare i test. Tratto da: La rappresentazione del mondo nel fanciullo (Piaget, 1926).

Occorre una tecnica speciale per individuare il contenuto del pensiero infantile, le loro credenze, le loro rappresentazioni del mondo.

Non è possibile utilizzare dei reattivi (test), che hanno come caratteristica quella di porre domande identiche a tutti i soggetti sempre nelle stesse condizioni, perché si potrebbe falsare "l'orientamento mentale del fanciullo che si interroga".

Per esempio: Che cosa fa muovere il sole? È possibile che il bambino non si sia mai posto questa domanda o che non se la sia posta in questi termini (che suggeriscono la presenza di una forza esterna).

Anche l'osservazione diretta delle domande che il bambino spontaneamente pone all'adulto ha un limite: il bambino non chiede spiegazioni se ne possiede già di sue, quindi...

il modello di spiegazione che il bambino spontaneamente si è costruito sul mondo (che è quello che maggiormente interessa) resta implicito. Il metodo piagetiano, nelle prime ricerche, è un vero e proprio esame clinico che unisce i punti di forza dei reattivi e dell'osservazione diretta delle domande spontanee dei bambini e che combina l'atteggiamento del clinico, che osserva e lascia parlare il bambino, senza perdere o falsare nulla, e quello dello sperimentatore, che cerca qualcosa di preciso, guidato da ipotesi di lavoro e da teorie - giuste o false - da verificare. L'esame clinico piagetiano rientra sia nell'esperimento (metodo sperimentale) che nell'osservazione diretta. Nell'esperimento: si pone interrogativi, formula ipotesi, varia le condizioni e controlla ogni ipotesi in base alle reazioni provocate dalla conversazione. Nell'osservazione diretta: si lascia dirigere e guidare dal bambino, per cui comportamenti spontanei.talvolta inattesi, costituiscono lo spunto per successive domande.
  • L'esame clinico viene successivamente consolidato nel metodo critico, cioè l'osservazione controllata, quasi sperimentale dei comportamenti dei bambini (predispone una situazione iniziale ma non è del tutto sperimentale perché non c'è un gruppo di controllo e parte da situazioni spontanee che sono state osservate).
  • Il metodo critico implica che, oltre a registrare i comportamenti spontanei, si modifichino sistematicamente le condizioni dell'osservazione, per favorire la comparsa di determinate azioni.
  • Le reazioni dei bambini servono da spunto per introdurre nuove manipolazioni e per creare delle situazioni critiche che facilitino la comparsa di comportamenti nuovi più avanzati.
  • Le osservazioni devono essere continuative per rendere ragione dei cambiamenti mentre avvengono e per costruire una storia di ogni soggetto (vedi osservazioni di Piaget).

Punti di forza:

  • Continuità, sistematicità e accuratezza delle descrizioni
  • Salvaguarda della spontaneità dei comportamenti ma anche del rigore metodologico

Limiti:

  • Le ipotesi sono talvolta più forti delle evidenze empiriche e portano a osservare solo ciò che si vuole vedere

Osservazione psicoanalitica

Teorie di riferimento del metodo osservativo (infant observation)

Tecnica, elaborata da Esther Bick, che prevede l'osservazione diretta e partecipe del bambino durante i primi due anni di vita, nella sua relazione con la madre.

Premessa: l'osservazione psicoanalitica si differenzia dalle tipologie che abbiamo preso in considerazione finora perché presuppone una modalità completamente diversa, si tratta di un'osservazione partecipante non priva di aspettative da parte dell'osservatore e, inoltre, osserviamo una relazione, la diade madre-bambino.

Assunti teorici e metodologici

  1. Necessità di studiare lo

sviluppo infantile af ancando ai dati acquisiti nell’ambito del percorso psicoanalitico con bambini o adulti (metodo ricostruttivo), dati acquisiti tramite l’osservazione diretta del bambino in relazione con la madre (metodo evolutivo).

2. Distinzione tra profondo, che riguarda eventi lontani dalle esperienze attuali e dalla coscienza del soggetto (non necessariamente lontani dal punto di vista temporale), e precoce, che si riferisce alle esperienze del bambino nelle prime fasi della vita.

3. Necessità di associare ciò che è profondo nell’analisi con ciò che è precoce nello sviluppo. Dobbiamo distinguere tra profondo (lontano dalla coscienza) e precoce (lontano nel tempo) perché sono esperienze diverse ma è importante che queste due esperienze possano essere associate e che si possano mettere in relazione nei casi in cui questo abbia un senso.

Metodologia standardizzata e specifica

L’osservatore: "Incontra➢• i

genitori prima della nascita del bambino (per chiarire sin da subito tutte le caratteristiche dell'osservazione, viene fatto una sorta di patto iniziale).

"Osserva:

  • il bambino per un'ora a settimana no al compimento del secondo anno di vita, preferibilmente sempre nello stesso orario e nello stesso giorno precedentemente concordati."

Cerca:

  • di mantenere un'attenzione libera e attuante seguendo il flusso degli eventi, osserva il bambino, la madre e gli altri familiari presenti, coglie il clima emotivo della situazione.

Non:

  • prende note mentre osserva (per non mettere a disagio la madre e il bambino), ma lo fa subito dopo, richiamando alla mente tutti gli eventi verificatisi durante la visita (per evitare che la propria memoria prenda il sopravvento, per evitare di ricostruire quanto osservato e rimanere, invece, fedele a ciò che si è effettivamente osservato).

Partecipa:

  • a seminari regolari (a

cadenza settimanale o bisettimanale), con unsupervisore e altri osservatori (si tratta di un piccolo gruppo di cinque -sette persone),neiquali si discutono le osservazioni, gli stati d'animo*e le interpretazioni.*è importante anche ciò che si verifica all'interno dell'osservatore (per buttare fuori tutto ciò che di negativo ha suscitato l'osservazione, con l'obiettivo di continuare ad avere un'attenzione libera e attuante che non sia compromessa da sentimenti negativi)Inoltre, l'osservatore deve essere partecipante, empatico, aperto alle richieste emotive della madre, in modo da sentire e capire gli stati d'animo, i propri e quelli degli altri.Deve essere anche neutrale, obiettivo, mentalmente distaccato, non coinvolto in ruoli che potrebbero alterare l'andamento familiare, in modo da registrare quello che accade .L'osservazione psicoanalitica è di grande utilità per la formazione

Degli psicoterapeuti e degli psicoanalisti, ed è infatti parte integrante dell'addestramento degli allievi psicoterapeuti infantili della Tavistock Cliic di Londra.

Punti di forza:

  • Fornisce informazioni particolareggiate sulla crescita del bambino nella propria casa e con i propri familiari (metodo evolutivo)
  • Pone l'enfasi sulla relazione quello che viene osservato non sono soggetti che semplicemente interagiscono tra di loro, è una relazione che va al di là del momento contingente che stiamo osservando, viene posta attenzione particolare alla relazione, qualcosa che va oltre ciò che è visibile in quel momento.

Limiti:

  • Doppio ruolo dell'osservatore, interno ed esterno alla relazione: obiettività e partecipazione emotiva
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
74 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliocecere di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli e Tecniche di Osservazione del Comportamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Zappulla Carla.