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FINANZA COMPORTAMENTALE
Se i mercati non fossero efficienti e quindi vi fossero titoli sottoprezzati e titoli
sovraprezzati, vi sarebbero degli agenti che tramite operazioni di arbitraggio otterrebbero
dei profitti.
Supponiamo che un individuo non sia razionale che ha le seguenti preferenze:
A preferito a B
B preferito a C
C preferito a A
Il problema è che l’individuo non riuscirebbe a scegliere ed inoltre alcuni individui più
razionali potrebbero proporli una serie di scambi che gli farebbero perdere del denaro.
Quindi l’idea è che un individuo deve avere preferenze transitive, sennò continuerebbe a
perdere denaro. La stessa cosa si ipotizzava per quanto riguarda i mercati efficienti,
perchè un agente razionale verrebbe spazzato via dagli altri. Poi si sono susseguiti dei
modelli teorici che hanno osservato che se vi fossero sul mercato questi individui non
razionali e ci fosse gli individui razionali allora non è così semplice per i secondi
guadagnare contro i primi.
Andiamo a vedere un esempio empirico:
Nel 1907 Royal Dutch e Shell Transport decisero di fondersi con una percentuale di
partecipazioni dei profitti pari a 60 del primo e 40 del secondo, quindi un’azione del primo
dovrebbe valere 1,5 volte l’azione di Shell, quindi il prezzo dovrebbe essere l’uno 1,5 volte
il prezzo dell’altro. Quando però queste azioni vennero quotate sui mercati se l’azione R.D
fosse quotata 2 volte quella di Shell dovrebbe essere considerata sovrapprezzata. Si è
osservato che fino al giorno della quotazione di R.D il prezzo dell’azione era inferiore
all’1,5 quindi si avrebbe potuto pensare che l’azione fosse sottoquotata e quindi sarebbe
convenuto acquistarla. Si è osservato però che il prezzo per tornare al valore
fondamentale ci ha messo 5 anni, quindi anche se si sa che un titolo è sottovalutato può
non essere una buona idea acquistarlo, perchè fino a quando le persone sul mercato
vogliono vendere l’azione il prezzo scenderà.
Diventa importante capire da cosa dipendono i prezzi in modo tale da poter prevedere il
loro andamento futuro. Vi sono due strade di cui una riguarda le credenze ed una le
preferenze.
L’approccio classico alle credenze è caratterizzato da individui che hanno probabilità a
priori, acquisiscono informazioni per poi aggiornare le loro credenze utilizzano la regola di
Bayes. Nella realtà la maggior parte delle persone non è in grado di aggiornare le proprie
credenze.
La finanza comportamentale parte dal presupposto che gli individui prendano decisioni in
modi diversi a seconda del tipo di decisioni. Dentro le persone vi sono due sistemi: un
sistema di tipo intuitivo ed un di tipo deliberativo ed a seconda della complessità del
problema interverrà uno o l’altro sistema. Per questa ragione diventa importante studiare
la psicologia dell’individuo che può portare a risposte sbagliate. Quesa letteratura ha
cercato di vedere le caratteristiche psicologiche degli individui cerando di classificarle.
Overconfidence:
La prima caratteristica è la gli individui tendono ad avere un’eccessiva
fiducia nelle proprie valutazioni. Vi sono solo due gruppi di professionisti che non soffrono
di overconfidence: i meteorologi e gli scommettitori. L’overconfidence tende a prevenire
da un’illusione del sapere, nella quale gli individui credono di sapere qualcosa che non
sanno nella realtà. Dalla teoria sappiamo che un individui ha una propria probabilità a
priori che viene modificata ogni qualvolta l’individuo acquisisce un’informazione.
Teoricamente man mano che si acquisiscono le informazioni, la probabilità a posteriori
dovrebbe avvicinarsi sempre di più alla realtà. A livello empirico si è fatto il seguente
esperimento:
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In una gara di cavalli ad ogni scommettitore è stato dato un file con informazioni
riguardanti i cavalli in gioco, in cui al primo sono state date 5 elementi informativi, al
secondo 10, al terzo 20 fino a 40. In via teorica l’intivudoi con più informazioni avrebbe
dovuto vincere con una probabilità maggiore, nella realtà però si è osservato che alle
persone che avevano molte informazioni non sapevano come usarle e formulavano
previsioni peggiori rispetto a quelli con meno informazioni. Inoltre si è osservato che le
prone con più informazioni avevano molta più fiducia che le loro previsioni fossero esatte.
Oltre all’overconfidence vi è l’ottimismo, in cui si osserva che se chiediamo ad un
individuo se ad esempio, pensi di essere più intelligente della media, si osserva che la
maggior parte si dichiara più intelligente. L’ottimismo porta anche l’illusione del controllo
nella quale si pensa che la fortuna giochi un ruolo irrisorio. Spesso chi è ricco pensa di
essersi meritato la sua ricchezza, chi è povero invece pensa di esser stato sfortunato.
rappresentatività
Terzo aspetto è la in cui talvolta gli individui usano il sistema istintivo.
Osserviamo un esempio:
Ipotizziamo di considerare una ragazza di nome Linda che è molto intelligente, è laureata
in filosofia, si interessa a provali di giustizia sociale e ha partecipato ha molte
manifestazioni anti-nucleari. La domanda che si pone questo esempio è la seguente:
Qual’è la probabilità che Linda lavori in Banca?
Date le informazioni precedenti la maggior parte delle persone si aspetta una probabilità
molto bassa. Supponiamo che la domanda sia la seguente: Qual’è la probabilità che
Linda lavori in banca e partecipi al movimento femminista.
La probabilità tipicamente assegnata dagli individui è maggiore rispetto a quella riferita
alla domanda precedente. Però questa assunzione viola la teoria delle probabilità, perchè
la seconda probabilità è un sottoinsieme della prima e quindi dovrebbe essere minore.
Questo errore è dovuto dalla rappresentatività.
Se applicassimo il teorema di Bayes gli individui dovrebbero avere una probabilità a priori
che vanno a cambiare a seguito dell’acquisizione di un’informazione. Però molto spesso
gli individui tendono a trascurare l’informazione aggiuntiva. Infatti gli individui tendono a
pensare che un individuo che ha segnato 3 canestri di fila riuscirà a fare canestro al
quarto tiro, anche se la probabilità di segnare dato che si è fatto una serie di canestri,
rispetto alla probabilità di segnare dato che si ha sbagliato il tiro molte volte.
Conservatismo
Poi vi è il nella quale si osserva che gli individui tendono a dare troppa
rilevanza alle probabilità a priori.
preservanza delle credenze,
Poi vi è la nella quale si osserva che quando i dati vanno a
contraddire le credenze degli individui spesso considerano questi dati irrilevanti.
l’Ancoraggio,
Poi in cui si è osservato in un esperimento nella quale si è chiesto agli
individui la percentuale di Stati Africani nelle nazioni Unite. Ipotizziamo che prima si
chieda se tale percentuale sia maggiore o minore di un numero, per poi chiedere la
percentuale esatta. In teoria la prima domanda dovrebbe dare il risultato medesimo della
seconda, però si osserva che gli individui a cui era stata proposta una percentuale basse,
tendono a rispondere successivamente con una percentuale basse, viceversa individui a
cui era stata proposta una percentuale alta tendono a rispondere con una percentuale
alta. Quindi si osserva che gli individui non usano la regola di Bayes ma perdono un
numero a caso e poi aggiusto la loro stima in base ad esso.
Ad esempio un individuo che ha comprato un titolo tende a vedere solo quando il titolo
ha un prezzo superiore rispetto a quello pagato.
Per ora abbiamo considerato l’aspetto legato alle credenze, consideriamo ora l’aspetto
legato alle preferenze, che è meno connesso con l’irrazionalità delle persone.
Ipotizziamo che le preferenze degli individui siano collegate con la ricchezza finale,
verifichiamo che è proprio questo il mondo in cui gli individui ragionano.
Consideriamo la Prospect Theory:
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Partiamo dal seguente problema. Supponiamo che ci regalino 1000 dollari e ci chiedano
se volgiamo partecipare alla lotteria A, nella quale se esce testa ci danno altri 1000 dollari
viceversa 0, oppure alla lotteria B che paga sempre 500 euro. La maggior parte degli
individui preferiscono la B perchè sono avversi al rischio. Ipotizziamo invece che ci diano
2000 euro e ci chiedano di partecipare alla lotteria C nella quale se esce testa dobbiamo
pagare 1000 euro viceversa 0, oppure alla D nella quale dobbiamo pagare 500 euro. Se
un individuo fosse avverso al rischio dovrebbe preferire la D alla C, anche se la maggior
parte delle persone preferisce la C.
Nel primo caso abbiamo che:
Nella lotteria A con probabilità 0,5 ottiene 2000, e con probabilità 0,5 ottiene 1000;
mentre con la B con probabilità 1 ha 1500.
Se consideriamo la C con probabilità 0,5 ottiene 1000, e con probabilità 0,5 ottiene 1000;
mentre la D con probabilità 1 ottiene 1500.
Possiamo osservare che in termini i ricchezza finale A = C e B = D; quindi un individuo
che preferisce la B alla A, dovrebbe preferire la D alla C, però si osserva un risultato
diverso, quindi può non essere vero che gli individui abbiamo delle preferenze sulla
ricchezza finale.
Infatti Kahneman e Tverky affermano che gli individui ragionano in termini di perdita e
guadagno e non in termini di ricchezza finale. Se valgono tutta una serie di analisi fatta da
i due autori, si può vedere tale problema in termini di perdite e guadagni rispetto ad uno
status quo, e tipicamente quando si considerano guadagno gli individui tendono ad
essere avversi al rischio, mentre quanto si tratta di perdite tendono ad essere propensi al
rischio. Inoltre gli individui tendono ad essere molto più influenzati da una perdita rispetto
ad un guadagno.
Bisogna calcolare quindi l’espressione del valore.
Supponiamo di avere tale lotteria:
E = (110, 1/2 ; -100, 1/2)
Se gli individui ragionassero in termini di guadagni e perdite potrebbero decidere di non
partecipare a tale lotteria, perchè un guadagno di 110 da un utilità minore rispetto alla
disutilità che la perdita di 100 da. Inoltre si osserva che alcune probabilità pesano più di
altre, infatti supponiamo di dover scegliere tra la P (3000,1) e la Q (4000, 0.8; 0, 0.2) e tra
le lotterie R (4000, 0.2; 0, 0.8) e la S(3000, 0.25).
Per gli assiomi per un individuo se P è preferito a Q, allora l’individuo dovrebbe preferire S
ad R e viceversa, anche se molto spesso accade che g