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Microeconomia - La scelta razionale del consumatore Pag. 1
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L’INSIEME OPPORTUNITA’ O VINCOLO DI BILANCIO

Paniere: particolare combinazione di due o più beni

Ipotizzando un mondo in cui esistono due soli beni X e Y, Paniere dei beni è

l’espressione usata per descrivere una combinazione particolare di X, misurato in

consumo/unità di tempo e Y, misurato in consumo/unità di tempo Le unità

rappresentate sugli assi sono flussi: quantità fisiche per unità di tempo. Il consumo

viene sempre misurato in termini di flusso

Vincolo di bilancio: insieme di tutti i panieri che esauriscono esattamente il reddito

del consumatore a determinati prezzi; chiamato anche linea di bilancio. La pendenza

del vincolo di bilancio è data dalla sua intercetta verticale divisa per l’intercetta

orizzontale (col segno - davanti). Il segno - significa che la retta di bilancio decresce

man mano che ci si sposta verso destra pendenza negativa. Formula pendenza

vincolo di bilancio: - (M/Py)/(M/Px) = - Px/Py. Dati i rispettivi prezzi, questo rapporto

rappresenta il saggio al quale il bene Y può essere scambiato con il bene X (in valore

assoluto rappresenta il costo opportunità di un’unità addizionale del bene X, cioè il

numero di quantità del bene Y che devono essere sacrificate per poter acquistare

un’unità aggiuntiva del bene X ai prezzi di mercato)

Oltre a essere in grado di acquistare uno qualsiasi dei panieri che si trovano lungo il

suo vincolo. Il consumatore può comprare anche qualunque paniere che si trovi

all’interno dell’insieme di bilancio, delimitato dallo stesso vincolo e dai due assi

(insieme accessibile o ammissibile). I panieri al di sopra del vincolo di bilancio si

dicono inaccessibili o non ammissibili.

Se A e B sono le quantità dei beni, APx+BPy=M somma spesa nell’unità di tempo

per il bene X e il bene Y deve essere uguale al reddito (se il paniere sta nel vincolo di

bilancio)

SPOSTAMENTI DEL VINCOLO DI BILANCIO DOVUTI A VARIAZIONI DEI PREZZI O

DEL REDDITO

La pendenza e la posizione del vincolo di bilancio sono determinate per intero dal

reddito del consumatore e dai prezzi dei rispettivi beni. Cambiando uno qualsiasi di

questi fattori avremo un nuovo vincolo di bilancio.

Variazioni dei prezzi: l’aumento del prezzo di un bene fa ruotare verso l’interno il

vincolo di bilancio intorno l’intercetta del caso estremo in cui si compra solamente il

bene del quale il prezzo è rimasto lo stesso(se aumenta X intorno al paniere Y;0, se

aumenta Y intorno al paniere X;0). Benchè il prezzo dell’altro bene non sia

cambiato, il nuovo vincolo di bilancio provoca una riduzione non solo nella quantità del

bene del quale il prezzo si è alzato, ma anche in quella dell’altro bene che il

consumatore è in grado di acquistare (sola eccezione: caso estremo)

La diminuzione del prezzo, invece, fa ruotare il vincolo di bilancio verso l’esterno 

sebbene il prezzo dell’altro bene non cambi, il nuovo vincolo di bilancio permette al

consumatore di acquistare dei panieri che contengono non solo una maggior quantità

del bene il cui prezzo è diminuito, ma anche più quantità del bene il cui prezzo è

rimasto immutato di quanto egli potesse permettersi in precedenza.

Quando modifichiamo il prezzo di uno solo dei due beni, varia inevitabilmente la

pendenza del vincolo di bilancio - Px/Py; lo stesso vale se modifichiamo in proporzioni

diverse entrambi i prezzi. Modificare in proporzioni uguali i due prezzi darà origine a

una nuova retta di bilancio che avrà la medesima pendenza di quella originaria 

spostamento del vincolo verso l’interno parallelamente al vincolo di bilancio originario.

La pendenza di un vincolo di bilancio ci fornisce informazioni esclusivamente sui prezzi

relativi e non sulla dimensione degli stessi in termini assoluti. Quando i prezzi di due

beni cambiano nella stessa proporzione, il costo opportunità del bene X in termini di

bene Y non muta.

Variazioni del reddito: effetto della variazione del reddito è molto simile a quello di

un cambiamento, in proporzioni uguali, di tutti i prezzi. Se il reddito si dimezza, sia

l’intercetta verticale sia quella orizzontale vengono dimezzate. Il vincolo di bilancio ha

la medesima pendenza di quello vecchio, ma è più vicino all’origine. L’ipotesi che il

reddito dimezzato corrisponde all’ipotesi in cui entrambi i prezzi raddoppino. La

crescita del reddito sposta il vincolo di bilancio verso l’esterno e parallelamente al

vincolo originario; la diminuzione del reddito sposta il vincolo di bilancio verso l’interno

e la pendenza rimane la stessa.

VINCOLI DI BILANCIO RELATIVI A PIU’ DI DUE BENI

Nella sua forma più generale, il problema dell’allocazione del reddito del consumatore

tra diversi possibili acquisti può essere posto in termini di scelta non tra due beni, ma

tra N possibili beni, dove N può essere un numero grande a piacere. Se l’alternativa è

tra due soli beni (N=2) il vincolo di bilancio è una retta; se N=3 è un piano; con N>3

abbiamo un iperpiano o piano multidimenisonale soluzione del problema:

considerare quella che si pone al consumatore come la scelta tra un bene particolare X

e un insieme di altri beni (Y) Y: bene composito (si tratta dell’ammontare di reddito

che rimane disponibile per il consumatore dopo l’acquisto del bene X o la parte di

reddito che spenderò per acquistare tutti i beni diversi da X).

VINCOLI DI BILANCIO A “GOMITO”

Quando i prezzi relativi sono costanti, il costo opportunità di un bene in rapporto a un

altro bene è lo stesso, indipendentemente dal paniere di beni che già si possiede 

vincoli di bilancio rappresentati da linee rette. Tuttavia, i vincoli di bilancio possono

assumere una forma a “gomito”. Tutte le offerte del tipo “prendi uno, il secondo è

gratis”, “consegna gratuita se spendi più di tot euro”,.. determinano vincoli di bilancio

non lineari. Lo stesso accade nel caso di tariffe divise in due parti, dove sia prevista

una somma forfettaria per accedere al servizio (palestre o reti telefoniche) PAG 58

ESEMPIO

SE IL VINCOLO DI BILANCIO NON CAMBIA, LA DECISIONE NON DOVREBBE

CAMBIARE

Pur non conoscendo alcunchè delle preferenze del consumatore, si possono utilizzare

le informazioni sul vincolo di bilancio per formulare delle ipotesi sul comportamento

razionale. Il modello della scelta razionale chiarisce che le decisioni dovrebbero essere

le stesse se i vincoli di bilancio e le preferenze sono i medesimi, ma a volte le persone

scelgono in maniera diversa.

ORDINAMENTO DI PREFERENZE

Schema attraverso il quale il consumatore ordina tutti i possibili panieri secondo le sue

preferenze.

E’ normale che l’ordinamento di preferenze differisca ampiamente da un consumatore

all’altro. Nonostante questo, tutti gli ordinamenti di preferenze hanno in comune

alcune caratteristiche importanti:

1) Completezza: il consumatore è sempre in grado di classificare tutte le possibili

combinazioni di beni (presa alla lettera è quasi sempre falsa: ci sono molti beni di cui

si sa troppo poco per poterli valutare)

2) Transitività: se il consumatore preferisce il paniere A al paniere B e il paniere B al

paniere C, allora preferirà il paniere A al paniere C. Non tutte le relazioni comparative

sono transitive

3) Non sazietà (monotonicità): a parità di tutte le altre condizioni, è preferibile avere

un quantitativo maggiore i un determinato bene (ovviamente ci sono casi in cui avere

un quantitativo maggiore del bene è controproduttivo, ma questi casi implicano

l’esistenza di qualche difficoltà pratica; finchè le persone possono conservare o

sbarazzarsi liberamente delle loro proprietà, il fatto di avere a disposizione un maggior

quantitativo di un dato bene non può peggiorarne la posizione economica)

4) Continuità: secondo questa proprietà, piccoli cambiamenti della quantità di un bene

non dovrebbero causare un improvviso mutamento nelle preferenze.

5) Convessità: le combinazioni intermedie di beni sono preferibili a quelle estreme 

nella scelta della combinazione di beni di consumo tendiamo a ricercare la varietà

Le preferenze non devono per forza soddisfare le 5 proprietà ipotizzate. Finchè

l’ordinamento delle preferenze soddisfa queste proprietà, è possibile rappresentare le

preferenze con una mappa di indifferenza.

Curva di indifferenza: insieme di panieri che forniscono al consumatore lo stesso livello

di soddisfazione rispetto al paniere originario. La curva di indifferenza i permette

anche di confrontare la soddisfazione del consumatore per i panieri che appartengono

alla curva stessa con la soddisfazione per i panieri che si trovano al di sopra, o al di

sotto, di essa. In generale, i panieri che si trovano al di sopra di una curva di

indifferenza sono preferiti a tutti i panieri che appartengono alla curva stessa.

Analogamente, i panieri che appartengono alla curva di indifferenza sono preferiti a

tutti i panieri collocati al di sotto di essa.

La proprietà di completezza delle preferenze implica l’esistenza di una curva di

indifferenza che passa attraverso tutti i possibili panieri. Possiamo quindi

rappresentare le preferenze attraverso una mappa di indifferenza (Mappa di

indifferenza: campione rappresentativo dell’insieme delle curve di indifferenza del

consumatore: insieme completo delle curve di indifferenza del consumatore).

Le curve di indifferenza coprono tutti i panieri. Qualunque paniere appartiene a una

curva di indifferenza (completezza delle preferenze). Le curve di indifferenza hanno

una pendenza negativa (una curva di indifferenza con pendenza positiva violerebbe la

proprietà di non sazietà, perché un paniere contenente un maggior quantitativo di

entrambi i beni sarebbe equivalente, per il consumatore, a un paniere che ne contiene

un quantitativo minore). Le curve di indifferenza non possono incrociarsi. L’inclinazione

delle curve di indifferenza si riduce man mano che ci spostiamo verso destra

(convessità delle preferenze).

TRADE-OFF TRA BENI

Un elemento importante che caratterizza la struttura delle preferenze del consumatore

è il saggio al quale egli è disposto a scambiare un bene con un altro. In qualunque

punto della curva di indifferenza, il saggio marginale di sostituzione (MRS) viene

definito come il valore assoluto della pendenza della curva in quel punto.

Mentre la pendenza del vincolo di bilancio esprime il saggio a ui possiamo sostituire il

bene Y con il bene X senza modificare la spesa totale, il MRS indica il saggio

Dettagli
A.A. 2017-2018
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LeonardoRomagnoli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Andergassen Rainer.