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Equazione di Slutsky

S R1 1 1Δp = −Dividendo ambo i lati dell'equazione per si trova , e moltiplicando e1 Δp Δp Δp1 1 1RΔx Δm1dividendo per :Δp 1Δx Δx Δx ΔmS R( )1 1 1= −Δp Δp Δm Δp1 1 1! N.B. La ∗ ∗Δm = Δp Δm/Δp =Infine, sfruttando il fatto che (e quindi ), si ottiene l'Equazione di Slutsky:x x1 11 1Δx Δx ΔxS R1 1 1 ∗= − x1Δp Δp Δm1 1Equazione di SlutskyΔx Δx ΔxS R1 1 1 ∗= − x1Δp Δp Δm1 1Δx1 : saggio di variazione complessivo della domanda dovuto ad una variazione di prezzo.Δp 1ΔxS1 : saggio di variazione imputabile alla sostituzione del bene divenuto relativamente più caro conΔp 1quello relativamente meno caro (a parità di potere d'acquisto).ΔxR1 ∗ : saggio di variazione imputabile alla variazione del

potere d'acquisto del consumatore (ax1Δmparità di prezzi), moltiplicato per la domanda iniziale.

Implicazioni dell'equazione di Slutsky

  1. Legge della domanda: se un bene è normale, allora è ordinario; se un bene è di Giffen, allora èinferiore.
  2. Teoria del consumatore 25
  3. Se un bene è normale, allora la curva della domanda compensata è più inclinata della curva delladomanda; se un bene è inferiore, allora la curva di domanda compensata è meno inclinata della curvadi domanda.
  4. Teoria del consumatore 26

Oligopolio = − + )

Nel Duopolio → Il prezzo di domanda dipende dalla somma delle quantità prodotte ,p A b(q q1 2) )mentre il costo dipende dalla quantità prodotta da ciascuna impresa e .C(q C(q1 2

Nel Duopolio → mercato in cui esistono solo due imprese, ciascuna delle quali offre un prodotto identico osimile.

Nell'Oligopolio → mercato in cui esistono poche imprese,

Ciascuna delle quali offre un prodotto identico o simile. La caratteristica chiave dell'oligopolio è la presenza di un'interdipendenza: dato che ci sono poche imprese, le azioni di ciascuna impresa hanno un effetto rilevante sull'esito del mercato per le altre. Quindi ciascuna impresa deve tener conto sia dell'effetto delle proprie azioni sulle rivali che delle azioni (o eventuali reazioni) di queste ultime. Abbiamo quindi il primo caso di concorrenza nel mercato. La concorrenza in oligopolio è un problema di strategia: per questo motivo lo strumento che dobbiamo utilizzare è la Teoria dei Giochi.

L'incentivo a colludere. In generale, in qualsiasi oligopolio, una delle possibilità strategiche per ciascuna delle imprese è di cooperare con le rivali ed agire in modo coordinato come se fossero un unico monopolista. Collusione: accordo tra imprese che operano su uno stesso mercato volto a determinare la quantità da produrre e il prezzo. Cartello:

gruppo di imprese che agiscono in modo coordinato. In generale, il comportamento collusivo è sempre quello più profittevole, per cui cooperare conviene, il problema è che, una volta concluso l'accordo, ciascuna impresa ha un incentivo a deviare unilateralmente dall'accordo. Il duopolio: Il modello di Cournot Se nel mercato ci sono due imprese che: - Producono lo stesso bene - Entrata nel mercato bloccata - Costo marginale costante ed uguale per entrambe Come si determinano: - Le quantità delle due imprese - Il prezzo di mercato - I profitti delle imprese Che cosa si intende per equilibrio in questo contesto? Equilibrio di Cournot → la coppia di quantità per le quali nessuna delle due imprese è incentivata a cambiare quantità, data la quantità prodotta dall'altra impresa. Massimizzazione del profitto Oligopolio 1 Ciascun duopolista deve decidere quanto produrre per massimizzare il proprio profitto Profitti = RT - CT Ma come decidere laquantità che massimizza il profitto? Ogni impresa prende la quantità venduta dall'altra come data e, guardando alla sua domanda residuale, sceglie la quantità che massimizza il suo profitto, ossia si comporta da monopolista su ogni possibile valore della domanda residuale. La regola è quella del monopolista ma solo sulla domanda residuale, quindi il ricavo marginale residuale è eguagliato al costo marginale. Le funzioni di reazione Funzioni di reazione → Una funzione che specifica la scelta ottima dell'impresa data la scelta del concorrente. Nel modello di Cournot la variabile strategica è la quantità. La curva di reazione dell'impresa 1 indica tutte le quantità che l'impresa 1 produrrebbe come risposte ottimali ad ognuna delle possibili scelte dell'impresa 2. Stessa definizione si applica in modo simmetrico alla seconda impresa. La congettura di Cournot → È un'ipotesi che afferma che ciascuna

Impresa ritiene che l'altra impresa non varierà la produzione. Qualsiasi sia la variazione della quantità di un'impresa, la concorrente non modifica la propria quantità. Critiche al modello di Bertrand 1* 2* = = Cmg. È un gioco simultaneo per la determinazione dei prezzi, one-shot, dove. P PLe due imprese, per evitare l'annullamento dei profitti, possono decidere di colludere. Con un cartello le due imprese operano come in un monopolio, dividendosi le quantità da produrre e fissando lo stesso Oligopolio 2 prezzo. I cartelli risultano tuttavia instabili, in quanto entrambe le imprese hanno un grande vantaggio nel non rispettare i vincoli pattuiti.

Oligopolio 3 Concorrenza perfetta Caratteristiche dei mercati concorrenziali

  1. Molte imprese → ciascuna impresa non è abbastanza grande da influenzare il prezzo di mercato con le sue decisioni di output.
  2. Beni omogenei (identici) → per i consumatori sono perfetti sostituti.

Identità del produttore è irrilevante.

Assenza di barriere all'entrata → nessuno può impedire ad un'impresa di entrare nel mercato.

Mobilità dei fattori produttivi.

Le imprese in concorrenza perfetta sono price taker.

L'effetto combinato delle decisioni di molti produttori ha un effetto sul prezzo di mercato.

Concorrenza perfetta nel breve periodo.

Numero di imprese è dato.

Ciascuna impresa possiede una quantità fissa di almeno un input (capitale), ci sono quindi dei costi fissi (e costi variabili).

In altri termini il capitale comporta un costo fisso per l'impresa che non può modificare nell'arco temporale considerato.

NB: Le imprese sono price taker, ovvero il prezzo è formato dal mercato (dall'incontro tra la domanda aggregata e l'offerta aggregata).

Si ragiona in termini di comportamento della singola impresa, ovvero NON si è interessati a come il mercato fissa il prezzo ma alla quantità.

che l'impresa decide di offrire a quel determinato prezzo

Concorrenza perfetta 1

Teoria dei giochi

Introduzione

Per Teoria dei giochi si intende lo studio degli esiti del comportamento razionale di un individuo in situazioni di interdipendenza.

Per gioco si intende una situazione in cui il risultato di un'interazione dipende dalle mosse simultanee o sequenziali di diversi agenti → abbiamo comportamenti strategici.

La teoria dei giochi permette di descrivere e di analizzare situazioni sociali ed economiche come se fossero dei giochi di strategia.

Giochi di strategia: un individuo è coinvolto in un gioco di strategia con un altro individuo quando la sua utilità, o il premio a lui spettante, dipende non solo dalle sue azioni ma anche dalle azioni dei suoi rivali.

L'obbiettivo degli agenti/ giocatori è di massimizzare una certa funzione adottando la migliore strategia possibile date le strategie a disposizione degli altri giocatori.

Strategia: è una

specificazione completa delle azioni che possono essere attuate ed intraprese. Più precisamente un gioco di strategia è un insieme astratto di regole che vincolano il comportamento dei giocatori e definisce i risultati (pay-off) che ottengono i giocatori in base alle azioni da loro giocate.

Regole del gioco

Le regole di un gioco di strategia ci devono dire:

  1. Il numero dei giocatori
  2. Ordine delle mosse
  3. Informazioni a disposizione dei giocatori nel momento in cui devono decidere l'azione, o in generale la sua STRATEGIA
  4. Il livello di utilità che ciascun giocatore otterrà a seconda delle scelte effettuate

Un gioco in forma strategica è così composto:

  1. Un insieme finito di giocatori N
  2. Per ogni giocatore i, un insieme non vuoto di azioni/strategie possibili S ⪰
  3. Per ogni giocatore i, esiste una relazione di preferenza (≻) tra le possibili strategie

Strategia

Per strategia si intende ciò che il giocatore farà durante

Il gioco. Una strategia è quindi composta, a seconda del gioco, da una o più azioni in sequenza. Si chiama strategia per sottolineare che è frutto di un ragionamento "strategico" ovvero razionale.

Classificazioni

  1. Giochi cooperativi e giochi non cooperativi
    • Giochi cooperativi: esistono azioni congiunte tra i giocatori. Ci sono accordi vincolanti. I giocatori prima di giocare ovvero di scegliere quale strategia giocare definiscono delle regole vincolanti.
    • Giochi non cooperativi: ogni azione è associata ad uno e un solo giocatore. No vincoli decisionali tra i giocatori. I giocatori possono deviare o scegliere una data strategia in modo totalmente indipendente. Interesse completamente individuale.
  2. Una seconda differenza è legata allo stato informativo che posseggono i giocatori
    • Giochi ad informazione completa: completa informazione. Quando coloro che prendono parte del gioco hanno piena informazione sulle regole del gioco. Sanno

chi sono i giocatori e quali azioni hanno a disposizione.

Giochi ad informazione incompleta: informazione parziale. Si gioca un gioco, dove non abbiamo tutte le informazioni sull'avversario.

3. Sempre nell'ambito del set informativo dobbiamo fare una distinzione tra

Giochi ad informazione perfetta: completa informazione.

Giochi ad informazione imperfetta: quando il giocatore non ha informazioni sulle strategie scelte precedentemente, quindi non sa in che parte del gioco si trova. Non si conoscono le scelte fatte precedentemente dagli avversari (ad esempio gioci simultanei).

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
95 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MarcoDelpi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Gianmoena Lisa.