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PER QUANTO RIGUARDA LA COSTANTE:
l'8Se ad esempio cambiamo e mettiamo Qx=4-2PxPx Qx0 42 0 3Se consideriamo entrambe le rette, le due sono parallele e non è cambiata né la pendenza né l'inclinazione. l'ultimaCon retta rappresentata però la quantità di un bene diventa pari a zero con un'utilità un prezzo minore, quindi può essere che il bene abbia, ad esempio, minore o è cambiato il prezzo del pane ma, soprattutto, può essere che il reddito dei consumatori si sia abbassato. Dunque a parità di prezzo il consumatore consuma di meno.
• I movimenti sulla funzione di domanda individuano certe combinazioni tra prezzo e quantità.
• I movimenti della funzione di domanda indicano che una o più delle variabili indipendenti, che erano costanti, sono stati modificati.
Se ci fosse un aumento del reddito del consumatore si comprerebbe di più quel bene a parità di prezzo.
POSIZIONE
DELLA FUNZIONE DI DOMANDA: La funzione di domanda si sposta in alto a destra per: 1. Aumento del reddito del consumatore. 2. Aumento del prezzo del bene sostituto. 3. Diminuzione del bene complementare dell'utilità. 4. Aumento del bene. 5. Aumento del pubblico interessato al bene in base al proprio gusto. Invece la funzione si sposta in basso a sinistra per: 1. Diminuzione del reddito dei consumatori. 2. Aumento del prezzo del bene complementare dell'utilità. 3. Diminuzione del bene. 4. Diminuzione del prezzo del bene sostituto. 5. Diminuzione del pubblico interessato al bene in base al proprio gusto DOMANDE TIPO ESAME: Data una funzione di offerta Qx=6-3P, si rappresenti graficamente e si spieghi economicamente la funzione; si definisca anche graficamente il significato della variazione della funzione per un valore dell'intercetta modificato. 1. Rappresentazione grafica della funzione Qx=6-3P Qx | Px 6 | 0 0 | 2 Spiegazione economica: esiste una relazione negativa tra prezzo e quantità offerta. Quando il prezzo del bene aumenta, la quantità offerta diminuisce e viceversa.quantità per la legge della "6" scarsità. Il valore rappresenta una costante che racchiude tutte le variabili indipendenti oltre al prezzo. L'intercetta Però, se cambia valore e, ad esempio in questo caso si dimezza, la nuova equazione sarà: Qx=3-3P Qx Px3 00 1 quest'ultima Rappresentando anche funzione, si può notare come le due funzioni siano parallele, l'unica l'ultima l'origine e differenza è che funzione è spostata verso degli assi, e questo spostamento può essere determinato da: 1. Diminuzione del reddito del consumatore 5 2. Diminuzione del prezzo del bene sostituto 3. Aumento del prezzo del bene complementare dell'utilità 4. Diminuzione del bene 5. Diminuzione dei gusti verso quel bene. l'inclinazione, Se la funzione invece assume questa forma: Qx=6-P cambia la pendenza e quindi non è parallela alle altre due funzioni ma è solamente più pendente,
cioè è più sensibile al prezzo che alle variabili indipendenti. Quindi le variazioni di una o più tra le variabili indipendenti provocano spostamenti paralleli della funzione ma nessuna variazione della pendenza (o intensità tra prezzo e quantità). Invece cambiamenti del coefficiente angolare provocano una modifica della pendenza della funzione spostandola in maniera non parallela. Variabili endogene: prezzo e quantità. Variabili esogene: sono tutte le variabili indipendenti. Ci sono altre variabili che insistono sul coefficiente angolare. FUNZIONE DI OFFERTA Psx…)Qsx = (Px,TC,Cp,Pcx, "offerta") Qsx: quantità del bene offerto (s= supply cioè "dipende da…") Px: prezzo del bene TC: total cost (costo totale) Cp: capacità produttiva Pcx : prezzo bene complementare Psx: prezzo bene sostituto - l'imprenditore, c'è Principio di razionalità: essendo razionale,non produce un bene se non domanda.
- Fattori di produzione:
- lavoro
- terra
- capitale (mezzi di produzione)
Questi fattori di produzione rappresentano un costo, quindi sono i costi totali di produzione (TC).
- Guadagno: differenza positiva tra ricavi e costi.
- Ricavo totale (TR) è dato dal prodotto tra prezzo e quantità.
- Capacità produttiva: è un rapporto tra il contributo di ciascun fattore produttivo (es. quanto produce un lavoratore in un tempo definito) e la quantità del prodotto totale.
Per rappresentare Qsx = (Px,TC,Cp,Pcx, mantengo costante il valore di tutte le variabili indipendenti tranne quella di Px. Qsx= -a+bP- l'imprenditore
Il segno di bP è positivo perché se il prezzo sale l'imprenditore è invogliato a vendere.
Diminuisce P e diminuisce Q
L'intercetta ha un segno negativo
I costi di produzione sono:
- Fissi: costo che sostiene a
Prescindere dalla quantità prodotta all'aumentare
2. Variabili : aumentano della quantità prodotta
l'imprenditore
Finché il prezzo di un bene non ha raggiunto un certo livello, non produce, allora la
dall'origine
quantità è zero. Quindi, come conseguenza si ha che la funzione non può partire (per
sull'intercetta).
questo si inserisce il segno negativo
La variabile indipendente, oltre al prezzo, che influenza maggiormente la funzione di offerta è
quella che riguarda i costi totali. Se, ad esempio, questi costi totali del lavoro diminuiscono non
l'inclinazione
cambia né né la pendenza, quindi si avrà uno spostamento parallelo della funzione in
l'imprenditore
basso verso destra e questo perché il costo del lavoro è variabile, e se diminuisce,
può vendere il bene ad un prezzo minore. Con lo stesso prezzo posso vendere una quantità
maggiore nella funzione di colore blu
oppure posso vendere la quantità Qo ad un prezzo più basso(P1); sempre considerando la funzione blu.dell'intercetta
Dunque una variazione corrisponde ad un movimento parallelo della funzione.- Inoltre la funzione di domanda può essere di questo tipo:
In questo caso si tratta di un bene particolare e non di un bene normale, altrimenti subirebbe il principio della scarsità e inoltre è un bene particolare in quanto viene acquistato indipendentemente dal prezzo. Questo tipo particolare di funzione si può scrivere come, ad esempio, Q=3 e da un punto di vista economico si può affermare che il consumatore spreca la stessa quantità in un tempo costante.
Se invece la funzione è di questo tipo:
Si può scrivere come P=a e da un punto di vista economico si può affermare si ha lo stesso prezzo per qualsiasi quantità. Un esempio concreto è il babysitteraggio: infatti io sono disposto a lavorare per la stessa
cifra per diverse quantità di ore (funzione di offerta) oppure io posso spendere solo quella cifra per avere il servizio di babysitter e non voglio spendere né una cifra superiore né una minore (funzione di domanda).- Se invece io sono un imprenditore e la mia funzione di offerta è la seguente: l'imprenditore Indipendentemente dal prezzo, offre quel bene nella stessa quantità. Un esempio sono quando noi prestiamo un servizio ad un familiare/amici senza chiedere denaro e lo facciamo perché seguiamo i nostri sentimenti. In seguito, ho bisogno che la funzione di domanda e quella di offerta si incontrino perché altrimenti né il consumatore né il venditore otterrebbe quello che vuole. Infatti il consumatore vuole acquistare al minor prezzo mentre il venditore vuole vendere al maggior prezzo. Per quest'ultimo l'opposto motivo si può motivare inclinazione delle due funzioni: l'equilibrio La funzione diLa domanda e l'offerta, incontrandosi, generano una quantità di incontroofferta, dunque generano un mercato. Il punto di equilibrio è il punto in cui la funzione di domanda indica la disponibilità del consumatore, mentre la funzione di offerta indica la quantità che gli imprenditori possono offrire.
La seguente funzione si può anche leggere in tal modo: Una volta trovato il punto E, detto punto di equilibrio, tutte le quantità positive tra 0 e Q* vengono scambiate al prezzo P* (la condizione di esistenza è DIVERSO da zero).
Se prendiamo una quantità positiva Q1, compresa tra 0 e Q*, io consumatore per avere la quantità Q1 sono disposto a pagare fino a P1 (proietto fino alla funzione di domanda). Invece, io imprenditore posso offrire massimo P1* (proietto fino alla funzione di offerta). Così, per avere un punto di equilibrio, si paga P* che è conveniente sia per il compratore che per il venditore.
Rispetto
alla quantità Q1, il prezzo P1 prende il nome di prezzo di riserva del consumatore e indica il prezzo massimo che il consumatore è disposto a pagare per quella quantità precisa, che nel nostro caso viene rappresentata da Q1. P1s, invece, è il prezzo di riserva del venditore ed indica il prezzo minimo che il produttore può accettare per vendere una precisa quantità di bene. Sia per il venditore che per il compratore esistono infiniti prezzi di riserva. La distanza tra il prezzo di riserva del consumatore e il prezzo di equilibrio prende il nome di vantaggio del consumatore. La distanza tra il prezzo di riserva e il punto di equilibrio prende il nome di vantaggio dell'imprenditore. Tra 0 e Q* esistono infiniti vantaggi e io posso trovare l'area complessiva del consumatore e dell'imprenditore, ottenendo, rispettivamente, il vantaggio complessivo del consumatore e il vantaggio complessivo dell'imprenditore.
vantaggio complessivo DOMANDA TIPO ESAME: l'equilibrio s'identifichi Si rappresenti graficamente e si spieghi economicamente di mercato, l'equilibrio e si definisca per una quantità qualsiasi ma significativa (cioè compresa tra 0 e Q*) il prezzo di riserva del venditore e del consumatore. Qd=8-2P. d=domanda Qs=-4+P s=offerta (supply) Eguaglio le due funzioni: 8-2P=-4+P quindi P=4 Verifico che Qd e Qs siano uguali: Qd=8-8=0 Qs=-4+4=0 In conclusione, abbiamo trovato un equilibrio con prezzo 4 (P=4) e quantità 0 (Q=0). L'equilibrio di mercato è instabile e possono esserci o degli eventi esterni (shock) o delle forzature l'equilibrio che modificano stesso. l'equilibrio