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La curva di domanda e l'elasticità

Il valore E è sempre negativo e ciò si riflette sulla curva di domanda che ha pendenza negativa per la relazione inversa tra prezzo e quantità: quando il prezzo aumenta, la quantità diminuisce e viceversa. Quando il valore E è 0, la quantità domandata è completamente insensibile al prezzo - D anelastica. Tra 0 e -1, la quantità domandata è relativamente insensibile al prezzo - D anelastica. -1, l'aumento percentuale della quantità domandata è uguale al decremento percentuale del prezzo - D con elasticità unitaria. Tra -1 e -infinito, la quantità domandata è relativamente sensibile al prezzo - D elastica. -infinito, ogni incremento del prezzo si traduce in una riduzione della quantità domandata fino a zero, ed ogni decremento del prezzo si traduce in un aumento fino all'infinito della quantità domandata - Domanda perfettamente.

elastica. Determinanti dell'elasticità della curva di domanda al prezzo sono:

  1. beni sostituti, domanda + elastica se ci sono dei beni sostituti (vacanza, viaggio lavoro)
  2. quota spesa ingente, domanda + elastica se la spesa è ingente (frigo e pasta)
  3. beni necessità, domanda + elastica se riguarda beni non di necessità (elettricità)

La curva di domanda di breve periodo è la curva di domanda che fa riferimento al di tempo in cui il consumatore non può adattare pienamente le proprie abitudini d'acquisto a cambiamenti di prezzo, mentre la curva di domanda di lungo periodo è la curva di domanda che fa riferimento al periodo di tempo nel quale il consumatore, al contrario, riesce ad adattarsi rispetto al cambiamento del prezzo es. anni 80/90: Elasticità rispetto al prezzo: +prezzo della benzina ma devo continuare ad utilizzare l'automobile, poi nel lungo periodo, cambierò automobile oppure cambierò

casa o posto di lavoro. Per cui la curva di domanda di lungo periodo risulta più elastica (meno inclinata) in quanto intorno ad un punto in cui le due curve di domanda si intersecano (rapporto P/Q è uguale -> elasticità dipende dalla sola inclinazione), mentre in corrispondenza di un altro qualsiasi punto è necessario calcolare l'elasticità (P/Q).

Il bene durevole è un bene che dà un servizio per un lungo periodo, la relativa domanda può essere più elastica nel breve periodo perché i consumatori possono rimandare l'acquisto, mentre nel lungo periodo è anelastica in quanto i consumatori possono adattare il loro comportamento solo parzialmente (riutilizzo) es. l'introduzione di "eco-incentivi" all'acquisto di automobili (sconti concessi per la sostituzione di macchine più inquinanti con altre) nel breve periodo comporta un forte incremento

10Appunti microeconomia Maia Miragliotta

della quantità domandata e nell'ungo periodo un effetto minore perché il loro impatto principale è sulla tempistica degli acquisti; es. l'aumento del prezzo di aerei commerciali (bene durevole) nel breve periodo spinge le compagnie aeree a ridurre molto la quantità domandata in quanto il bene durevole può ancora essere utilizzato (domanda elastica) ma nel lungo periodo, quando gli aerei avranno raggiunto il massimo livello di usura e quindi le compagnie aeree dovranno per forza sostituirli facendo aumentare la quantità domandata (domanda inelastica). L'effetto sul prezzo dello spostamento dell'offerta dipende dall'elasticità della domanda rispetto al prezzo. SX → Domanda relativamente elastica. +O → +++Q ma -P DX → Domanda relativamente inelastica. +O → +Q ma ---P L'elasticità della domanda è data da DELTAQ/DELTAP * P/Q. Il rapporto tra variazioni indica la pendenza della curva di domanda diretta ma il

Il grafico rappresenta la domanda inversa, la cui pendenza è 1/divisione di delta. Quindi per non confondersi una curva di domanda perfettamente elastica è orizzontale mentre la curva di domanda perfettamente inelastica è verticale. L'elasticità unitaria è un'iperbole.

Diversa è l'elasticità incrociata che misura la variazione percentuale della domanda di un prodotto Y rispetto alla variazione percentuale del prezzo di un prodotto X. Essa è data dal rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata di Y e la variazione percentuale del prezzo di X; se tale è positivo i beni sono sostituti (+prezzoX -> +domanda Y), se invece è negativo sono complementari (+prezzoX -> -domanda Y).

Ancora diversa è l'elasticità della domanda al reddito che misura la sensibilità della domanda alle variazioni del reddito. Essa è data dal rapporto tra la variazione

della quantità consumata di un bene e la variazione relativa del reddito del consumatore. L'elasticità della domanda è molto utile perché il suo valore determina ad una variazione del prezzo la corrispondente variazione del ricavo totale, si potrebbe pensare che aumentare il prezzo comporti un aumento dei ricavi ma bisogna tenere conto che ad un aumento dei prezzi diminuisce la quantità domandata. Quindi se la domanda è elastica (E < -1) i ricavi diminuiscono, se è anelastica (0 > E > -1) i ricavi aumentano e se è elastica unitaria (E = -1) i ricavi non variano. Totali Ricavi = P*Quantità (P) del prodotto di P (costante) e Q (P) derivata Si consegue il risultato di: TR = Q (P) [1+E] Per un'impresa è rilevante l'elasticità della domanda per i suoi propri prodotti non solo quella domanda di mercato. CAPITOLO 3. Le scelte del consumatore sisono rappresentate da una funzione di utilità, che assegna un valore di utilità a ciascun paniere di beni. Questa funzione di utilità può essere rappresentata graficamente da una curva di indifferenza, che mostra tutte le combinazioni di beni che forniscono lo stesso livello di utilità al consumatore. La curva di domanda di un bene o di un servizio rappresenta la relazione tra il prezzo di quel bene e la quantità che i consumatori sono disposti ad acquistare a quel prezzo. Solitamente, la curva di domanda ha una pendenza negativa, il che significa che al diminuire del prezzo, i consumatori sono disposti ad acquistare una maggiore quantità del bene. I comportamenti dei consumatori sono influenzati da diversi fattori, come il reddito, i gusti personali, i prezzi dei beni sostitutivi o complementari, le aspettative future e altri fattori socio-economici. Gli economisti studiano questi fattori per comprendere come i consumatori prendono decisioni di acquisto e come queste decisioni influenzano il mercato. Gli enti pubblici utilizzano le conoscenze sulla curva di domanda per prendere decisioni politiche, come ad esempio l'introduzione di un reddito di cittadinanza. Prima di implementare una politica, è importante capire come i cittadini reagiranno a questa misura e come influenzerà il loro comportamento di consumo. Anche gli imprenditori utilizzano le conoscenze sulla curva di domanda per prendere decisioni aziendali. Ad esempio, possono utilizzare queste informazioni per determinare i prezzi ottimali dei loro prodotti o per decidere la quantità di prodotto da offrire sul mercato. In sintesi, lo studio della curva di domanda e del comportamento dei consumatori è fondamentale per comprendere le scelte economiche e per prendere decisioni informate sia a livello individuale che a livello di politica economica.

Si definiscono come un individuo valuta due panieri in ordine di desiderabilità, ipotizzando che i due panieri siano disponibili a costo zero e che non possono essere rivenduti.

Le preferenze sono complete se il consumatore è in grado di ordinare una qualunque coppia di panieri il cui contenuto è conosciuto, mentre sono transitive se il consumatore che preferisce il paniere A al paniere B ed il paniere B al paniere C preferisce anche il paniere A al paniere C. A>B, B>C, A>C

Le preferenze complete e transitive sono dette razionali, ciò comporta la proprietà secondo la quale data una qualsiasi collezione di panieri del consumo l'individuo può definirne una graduatoria dal migliore al peggiore.

Es. Centro commerciale che vende scarpe, giacche, maglioni

G>S e M>G e S>M quindi non è rispettata la transitività.

1° negozio - G e S quindi G

2° negozio - G e M quindi M

3° negozio - S e M quindi S

Ma nell'uscire

si vede il 1° negozio - G e S quindi G ma è un circolo vizioso

Es. Ristorante con 5 menù a prezzo fisso uguale A, B, C, D, E

Se si è in grado di creare una graduatoria dei menù allora si hanno preferenze complete etransitive sui cinque menù.

1° A e B -> A

2° A e C -> A

3° A e D -> A allora non confronto con E

Es. Tra 1 miliardoE ed un coupon per 12 persone in un ristorante con menù/bevande ascelta molti sceglierebbero il denaro basandosi sul valore monetario ma a prescindere datale, qual è l’utilità di una banconota di 1 miliardo come bene di consumo?.

NON SAZIETÀ o MONOTONICITÀ -> per il consumatore è meglio avere una quantità maggiore di almeno un bene.

La convessità stretta avviene quando il consumatore è indifferente tra due panieri.

12Appunti microeconomia Maia Miragliotta

Presi il paniere A = (x, y) e B = (x°, y°) per ogni teta <1 ma >0, sarà

preferito il paniere al quale è associata maggiore utilità in quanto dato dalla combinazione di A e di B: C = [(θ*x + (1 – θ)*x°), (θ*y + (1 – θ)*y°)] Es. A = (4, 9) B = (3, 11) se il consumatore è indifferente, allora per ogni θ < 1 ma > 0 il paniere: [θ*4 + 3*(1-θ), θ*9 + 11*(1-θ)] = (3 + θ, 11 – 2*θ) è strettamente preferito sia ad A sia a B. L'ordinamento delle preferenze può essere ordinale, quando fornisce informazioni circa l'ordine in cui un consumatore classifica i panieri o cardinale, quando fornisce anche informazioni circa l'intensità delle preferenze del consumatore. Per studiare le scelte del consumatore è sufficiente l'ordinamento ordinale. Es. salto in lungo indoor: l'ordine cardinale ti permette di paragonare anche con altre liste mentre l'ordine ordinale non ha alcuna utilità. La funzione di utilità è necessaria.

Per rappresentare le preferenze e misurare il grado di soddisfazione che viene tratto dal consumatore da ciascun paniere, ciò associando un numero a ciascun paniere in modo tale che, se il paniere A è strettamente preferito al paniere B, il numero assegnato ad A è maggiore di quello assegnato a B. Il numero assegnato ad A e B è uguale se e solo se il consumatore è indifferente tra A e B.

L'utilità è un concetto ordinale perché la grandezza del numero che la funzione assegna di per sé non ha significato. La funzione di utilità impiega le proprietà delle preferenze.

Es. esiste un numero finito di panieri ed esiste un solo numero finito di possibili panieri del consumo. Definita la funzione di utilità, qualsiasi funzione che compie la relazione descrive le preferenze del consumatore.

I beni sono fragole, in caso di monotonicità, U(A) = kg di Fragole è

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A.A. 2020-2021
35 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maia.dance di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Pietra Tito.