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CONFRONTO TRA FUNZIONE DI DOMANDA RIGIDA E ELASTICA
Elastica
Supponiamo che il prezzo del paniere diminuisca, quindi aumenterà la quantità domandata. Succede che la variazione percentuale del prezzo è stata più piccola della variazione percentuale della quantità domandata (in verde). Essendo elastica è molto sensibile alle variazioni di prezzo.
Rigida
Confrontando la variazione % del prezzo e quella della quantità domandata, confrontando le due variazioni notiamo che la variazione % della quantità domandata è inferiore della variazione % del prezzo. Qui a di la funzione della domanda è rigida, quindi poco sensibile alle variazioni di prezzo.
Es.
Supponiamo di avere un bene 1 la cui variazione % del prezzo può essere diversa a seconda che P aumenti o diminuisca, quindi varia al variare della direzione.
P=2 euro -> P1= 5 euro
Sappiamo che se il P aumenta Q diminuisce. Ma di quanto? Usiamo
l'elasticità Per calcolare la variazione percentuale di P usiamo la formula: P1-P0/P0 La variazione percentuale sarà diversa se il prezzo aumenta o diminuisce Quindi dobbiamo tenere conto della variazione media. Calcolo variazione media: p1+p0/2 e si esplicita, ovvero prendo la formula della variazione% (p1-p0/p0) mala posto del p0 del denominatore inserirò la variazione media. Quindi l'elasticità si potrà scrivere come: Motivazioni dell'elasticità 1) La sensibilità della domanda varia dalla presenza di beni sostituti , il numero di beni sostituti (grado di sostituibilità) determina la sensibilità della domanda. + beni sostituti del bene più i consumatori decideranno di acquistare i beni sostituti invece che il bene (il cui prezzo è aumentato). 2) Quota di reddito della spesa del bene il cui prezzo è aumentato. Maggiore è la quota di reddito spesa in un bene, maggiore.sarà a sua variazione nel consumo. Se la spesa per un bene assorbe una ampia porzione di budget -> domanda elastica 3) Beni necessari e beni di lusso Se i beni sono necessari non esistono stretti sostituti, quindi la funzione di domanda sarà rigida. Se i beni sono di lusso (beni di cui puoi fare a meno), quindi la funzione di domanda sarà elastica. 4) Orizzonte temporale: Nel lungo periodo i consumatori tendono ad adattarsi alle variazioni di prezzo più lentamente, la domanda sarà elastica. Nel breve periodo la domanda sarà rigida perché i consumatori devono ancora capire se ci sono beni sostituti. Domanda perfettamente rigida (anelastica), ha l'elasticità pari a 0. Domanda perfettamente elastica, ha elasticità pari ad infinito. Ci sono dei casi particolari, la funzione di domanda isoelastica (stessa quantità nella variazione domandata). Funzione di domanda di monopolio (l'elasticità sarà determinata dalla curva di domanda del monopolista).varia al variare del prezzo)Elasticità della domanda rispetto al prezzo SEMPRE NEGATIVA
Elasticità della domanda rispetto al reddito (indica la sensibilità della quantità domandata rispetto alle variazioni di reddito)ε m>0
● Se bene normale aumenta il reddito, aumenta la q domandata quindi il beneè normale ε m<0
● Se bene inferiore, aumenta il reddito, diminuisce la q domandata quindi il bene è inferiore
Elasticità incrociata della domanda (mette in relazione la variazione percentuale della quantità domandata di un bene, bene1, con la variazione percentuale del prezzo di un altro bene, bene2.ε i >0
● Se è un elasticità positiva il prezzo del bene2 è aumentato e la q del bene 2 è diminuito, la quantità del bene 1 è aumentata quindi i beni sono sostituti.
ε i< 0● , prezzo del bene 2 aumenta q delbene 2 diminuisce, quantità del bene 1 diminuisce quindi i beni sono complementi. In entrambi i casi a seconda che l’elasticità sia positiva o negativa, cambia la tipologia di bene. IMPRESE Un’impresa è un organismo, posseduto e gestito da privati, che si specializza nella produzione di beni e/o servizi. La produzione è il processo che combina diversi input (fattori produttivi) per ottenere beni e servizi. Prodotto totale: é la quantità di output che si ottiene dato l’impiego di un certo ammontare dei fattori produttivi (input) a disposizione. Lo scopo dell’impresa è quello di massimizzare i profitti totali, ovvero la differenza tra i ricavi totali e i costi totali (RT-CT=PT). Ricavi totali - tasse - costi totali = profitti totali. La tecnologia costituisce un vincolo per l’impresa perché riflette la cosiddetta funzione di produzione, che indica la quantità massima di un.prodotto che l'impresa puòLa funzione di produzionerealizzare in un determinato periodo. Come è possibile comprendere la nostra funzione di produzione e capire come un'impresa riesce a massimizzare i suoi profitti totali? La funzione di produzione altro non è che una funzione matematica che mette in relazione i fattori produttivi e gli input in un dato periodo. Noi in realtà non siamo interessati alla parte tecnologica in quanto tale, ci interessa piuttosto la relazione esistente tra gli input (es. capitale e lavoro) e il nostro output. Esistono 2 categorie di decisioni dell'impresa dato il periodo: - Decisioni di breve periodo, consideriamo un intervallo di tempo in cui almeno uno degli input dell'impresa resta fisso, non viene modificato- Decisioni di lungo periodo, consideriamo un intervallo di tempo sufficientemente lungo per permettere all'impresa di adeguare tutti i suoi fattori di
produzione
FUNZIONE DI PRODUZIONE
Funzione di produzione nel breve periodo, quindi tenendo fisso un fattore di produzione (in questo caso K). Notiamo che diminuisce la variazione della quantità prodotta perché entra in gioco la legge dei rendimenti decrescenti del lavoro. (+L - variazq)
Notiamo nella zona azzurra che all'aumentare dei lavoratori diminuisce la variazione della quantità prodotta.
Nella parte verde entrano in gioco i rendimenti crescenti del lavoro, in cui un aumento dell'input (L) crea un aumento della variazione della quantità prodotta.
Grazie alla specializzazione osserviamo una variazione della quantità prodotta maggiore all'aumentare dei lavoratori.
Notiamo nella zona azzurra che all'aumentare dei lavoratori diminuisce la variazione della quantità prodotta.
Nella parte rossa abbiamo addirittura dei rendimenti crescenti negativi.
Prodotto marginale
del lavoro : di quanto si modifica la quantità prodotta al variare del fattore di produzione che sta variando (es. numero lavoratori). L'incremento di output che si ottiene variando di un'unità la quantità utilizzata dell'input. Produttività media del lavoro, indica la quantità di prodotto per lavoratore. Se aumento il numero di lavoratori all'inizio la produttività aumenta e poi tende a diminuire. È il rapporto tra il livello di output e la quantità di input utilizzata per ottenerlo. COSTI TOTALI Tutti questi fattori di produzione costituiscono dei costi per l'impresa. I costi totali dell'impresa costituiscono il costo opportunità (tutto ciò a cui gli imprenditori devono rinunciare per realizzare una determinata quantità di prodotto). I costi di produzione di un'impresa dipendono da: ● dal prezzo dei fattori: quanto maggiore è il loro prezzo, tantomaggiori saranno i costi di produzione.● produttività dei fattori di produzione (Maggiore è la produttività dei fattori produttivi, minore è la quantità di input necessaria quindi costi bassi)
Tipologia di costi:
- Costi espliciti, tutti quei costi che implicano pagamenti effettivi
- Costi impliciti, costi che non implicano un esborso di denaro, no pagamento diretto (lo esplicito in modo più semplice con il costo opportunità)
Anche in termini di costi totali distinguiamo in:
1. Lungo periodo, tutti fattori di produzione variano
2. Breve periodo, almeno 1 fattore produzione fisso.
breve periodo
I costi totali di sono così definiti:
- costi fissi, il costo dei fattori di produzione fissi (non varia al variare della quantità)
- costi variabili, costo dei fattori di produzione variabili (varia al variare della quantità)
CT = CF + CV (q)
La forma funzionale dei
costi totali possono essere lineari, quadrati o cubici (più generici)
La forma funzionale dei costi totali di tipo cubico è caratterizzata da:
Per la rappresentazione grafica sull'asse delle ordinate inseriamo il costo totale (CT) e sull'asse delle ascisse la quantità (q), perché sappiamo che la funzione del costo totale dipende dalla quantità prodotta che influenza i costi variabili.
Siccome il costo totale è formato dalla somma di costo variabile e costo fisso, queste due variabili vanno rappresentate entrambe sull'asse delle ordinate (CT).
Il costo fisso lo rappresento come una retta parallela all'asse delle ascisse (linea orizzontale) essendo un costo che non varia alla quantità prodotta, quindi il costo fisso si ha anche se ho la quantità prodotta pari a 0.
Il CF è relativo alle decisioni prese in passato dall'imprenditore.
ti fissi rappresenta proprio i costi fissi. Inoltre, il costo totale è dato dalla somma dei costi fissi e dei costi variabili.