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CAPITOLO 9: DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE
Per disinfezione si intende qualsiasi procedimento che si prefigga l'uccisione di microrganismi patogeni presenti nell'ambiente, per sterilizzazione invece si intende qualsiasi procedimento che si prefigga la distruzione di tutti i microrganismi presenti in un determinato materiale.
La disinfezione si ottiene mediante delle sostanze chimiche che alterano irreversibilmente i costituenti dei microrganismi patogeni e i meccanismi fondamentali si possono dividere in:
- denaturazione delle proteine
- ossidazione di gruppi funzionali di enzimi
- alterazione delle membrane
Naturalmente di volta in volta sarà necessario scegliere il disinfettante più idoneo per il substrato in questione in base ad una serie di considerazioni (concentrazione, tossicità, ecc.), senza dimenticare che ogni disinfettante deve agire per un tempo minimo, al di sotto del quale non si può contare su alcuna azione antibatterica.
sterilizzazione al calore invece si può ottenere con stufe a secco (2 ore a 180 °C, 3 ore a 140 °C),o con autoclavi che utilizzano vapore d'acqua sotto pressione a temperature molto inferiori ed intempi più brevi (110 °C). La bollitura non da assoluta garanzia di sterilizzazione, mentre altre metodiche molto utilizzate sono la filtrazione, le radiazioni ionizzanti e i raggi gamma.
CAPITOLO 10: I PRINCIPI GENERALI PER LA DIAGNOSI DELLE MALATTIE CAUSATE DA BATTERI:
In un organismo in preda ad una malattia da infezione, gli eventi da prendere in considerazione sono due:
- la presenza del batterio patogeno
- la reazione immunitaria dell'organismo
Quindi per accertare la malattie da infezione, bisogna per forza identificare il batterio patogeno attraverso un esame delle feci o del sangue, anche se le malattie causate da batteri sono molto facili da identificare per la semplicità con cui vengono rilevati i batteri.
L'esame batteriologico:
Ha lo scopo di
Individuare la presenza di un batterio nell'organismo può essere richiesto dal medico in soggetti malati, sani o convalescenti. Nel richiedere un esame batteriologico il medico può fare al laboratorio una domanda precisa o generica. Una domanda precisa si pone quando i dati clinici indirizzano verso una diagnosi che presuppone la presenza di un determinato batterio, mentre la domanda generica si pone quando i dati clinici non indirizzano verso la presenza di un determinato batterio.
Prelievo del materiale da esaminare:
Un materiale si considera adeguato da esaminare rispettando le seguenti precauzioni:
- Eseguire il prelievo al momento opportuno
- Evitare l'inquinamento con microrganismi estranei
- Evitare ogni alterazione del materiale tra prelievo e arrivo in laboratorio
Ricerca del batterio patogeno:
La presenza di un batterio può essere dimostrata con un esame microscopico o con un esame colturale. L'esame microscopico fornisce dati
Di carattere generale (assenza o presenza di batteri, Grampositivi o negativi, ecc.). Tuttavia l'esame microscopico può dare precise indicazioni in alcune precise situazioni:
- quando si esamina un materiale normalmente sterile
- quando si esamina un materiale in cui nella sua normale popolazione microbica non esistono di norma dei batteri patogeni
Nell'esame colturale invece si isolano i batteri presenti in un materiale e impiegando di volta in volta i terreni adatti al batterio che si desidera individuare, oppure più terreni contemporaneamente. L'identificazione definitiva però avviene solo in colture pure e identificando i caratteri del batterio in questione.
Dimostrazione di batteri patogeni mediante strumenti immunologici o sonde molecolari:
Una maggiore prospettiva nella ricerca dei batteri patogeni, è data dalle nuove tecnologie. L'immunofluorescenza ad esempio è molto efficace, mentre un'altra tecnica usata sono le
sondemolecolari che si fondono con il menoma batterico attraverso metodiche diverse. Una tecnica in notevole crescita è invece la P.C.R. (reazione polimerasica a catena) che si basa sull'uso di sonde di acidi nucleici. La determinazione della sensibilità dei batteri all'azione degli antibiotici e chemioterapici: L'esame batteriologico permette di identificare anche il medicamento accurato da usare. Ogni antibiotico o chemioterapico possiede uno spettro d'azione antibatterica. Quando invece l'esame mette in evidenza dei batteri sensibili a vari medicamenti o che sviluppano una antibiotico resistenza, bisogna invece fare degli studi sulla sensibilità dei batteri ai diversi chemioterapici e antibiotici. A tale scopo la tecnica più corretta è quella di stabilire la concentrazione minima inibente di farmaco (MIC). Questa tecnica consiste nell'allestimento di una serie di provette o piastre contenenti concentrazioni scalari di.farmaco che si inoculano con una serie di batteri da una coltura. Un'altra tecnica è l'antibiogramma che si basa sull'immersione di vari dischetti imbevuti di concentrazioni variabili di farmaco in una piastra contenente i batteri in questione. Se intorno ai dischetti si formano degli aloni bianchi vuol dire che quella concentrazione ha effetto sulla coltura.
CAPITOLO 13: STAFILOCOCCHI
Sono di forma sferica riuniti in ammassi irregolari, dall'aspetto a grappoli, immobili, privi di capsula, asporigeni e Gram positivi. Il più conosciuto è Staphylococcus aureus al quale è riportabile la maggior parte degli stafilococchi patogeni per l'uomo.
CAPITOLO 14: STREPTOCOCCHI ED ENTEROCOCCHI
Gli streptococchi sono batteri sferici disposte in coppie o a catenelle, sono capsulati, immobili, asporigeni e Gram positivi. Alcune specie sono dotate di grande potere patogeno e causano patologie nel cavo orale soprattutto le carie, mentre gli streptococchi
fecali sono detti enterococchi.
CAPITOLO 15: PNEUMOCOCCO
Sono cocchi Gram positivi, appaiati a due a due o a catenelle. Sono capsulati, immobili, asporigeni e molto delicati.
Il più conosciuto è Streptococcus pneumoniae che si insedia nelle prime vie respiratorie, da dove in alcune circostanze può raggiungere le vie respiratorie profonde causando la polmonite.
CAPITOLO 17: CORINEBATTERI
Sono bacilli spesso a forma di clava, asporigeni, immobili, sprovvisti di capsula e Gram positivi. Dopo la divisione assumono una disposizione a lettere cinesi e il più conosciuto è Corynebacterium diphtheriae che causa la difterite.
CAPITOLO 18: MICOBATTERI
Sono bacilli che possono produrre forme filamentose con un abbozzo di ramificazione. Sono capsulati, Gram positivi e presentano una notevole resistenza alle decolorazioni anche se effettuate con gli acidi, per questo sono definiti acido-resistenti. Il più conosciuto è Mycobacterium tuberculosis, che causa la
tubercolosi.CAPITOLO 20: NEISSERIA
Sono cocchi Gram negativi che si dispongono a due a due assumendo una forma a chicco di caffè. Sono inoltre immobili, asporigeni e spesso capsulati. Sono innocui commensali dell'uomo, ma Neisseria meningitidis e gonorrhoeae sono rispettivamente causa della meningite cerebrospinale e della gonorrea.
CAPITOLO 21: ENTEROBATTERI
Comprendono un gran numero di batteri a prevalente habitat intestinale. Nel loro insieme sono Gram negativi, asporigeni, mobili grazie a flagelli o immobili e quasicostantemente ricoperti di pili. La loro classificazione varia in base a una serie di caratteristiche:
- capacità di utilizzare particolari substrati come unica fonte di carbonio
- presenza di particolari enzimi
- produzione di specifici prodotti metabolici
- capacità di fermentare particolari zuccheri
Gli enterobatteri possono dare luogo a infezioni sistemiche come tifo e paratifo oppure ad infezioni esclusivamente intestinali come le enteriti o le...
gastroenteriti. I più conosciuti sono Salmonella ed Escherichia coli.
CAPITOLO 22: VIBRIONI, SPIRILLUM, CAMPYLOBACTER ED HELICOBACTER
Sono tutti bacilli Gram negativi.
I vibrioni assumono una forma a C e sono tutti mobili per la presenza di un unico flagello. Sono asporigeni, non capsulati e il vibrione di maggiore interesse è Vibrio cholerae che è causa del colera.
Gli spirilli presentano più curvature lungo l'asse assumendo una forma a spirale e presentano anche alcuni flagelli, quindi sono mobili. La specie più patogena per l'uomo è Spirillum minor che si infetta a causa del morso di un animale infetto, causando un'ulcera molle nel punto del morso e febbre ricorrente.
I campilobatteri sono Gram negativi, a forma elicoidale, asporigeni e mobili. Causano soprattutto manifestazioni enteriche e infezioni in soggetti con deficienze immunologiche.
Infine gli elicobatteri sono rappresentati soprattutto da Helicobacter pylori che infesta la
più importante è pertussis che è la causa della pertosse caratterizzata da una difficoltà respiratoria.
CAPITOLO 29: PSEUDOMONAS AERUGINOSA
Solo poche delle decine di specie di Pseudomonas possono infettare l’uomo. Sono bacilli Gram negativi mobili e la specie più importante è proprio Pseudomonas aeruginosa. Può causare delle infezioni sono in determinate situazioni a seguito di ustioni, ulcere o traumi ed è caratterizzata dal colore blu del pus.
CAPITOLO 32: LEGIONELLA
Sono batteri caratteristici di habitat contenenti acqua dolce e si trasmettono all’uomo per via inalatoria. Si conoscono almeno 30 specie diverse, ma la più importante è Legionella pneumophila che è causa di una specie di polmonite. Sono bacilletti Gram negativi e mobili grazie a due o più flagelli.
CAPITOLO 33: I BATTERI ANAEROBI OBBLIGATI
Sono batter