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PROCEDURA:
Diluizione del campione contenente i virus da titolare
• Inoculo in piastre contenenti un monostrato di cellule
• Adsorbimento per 1-2 ore a 37°C
• Sostituzione del terreno di coltura liquido con terreno semisolido (metilcellulosa)
• L’infezione si trasmette soltanto alle cellule contigue determinando la formazione di un
• focolaio localizzato di distruzione cellulare, definito PLACCA DI LISI
Conteggio delle placche, calcolo della diluizione, titolo espresso in unità formanti placca per
• ml (ufp/ml)
TRASMISSIONE VIRALE
MODALITA' ESEMPI
Respiratoria Paramyxovirus, virus influenza,
83
picornavirus,rhinovirus,enterovirus, virus della
varicella zoster, parvovirus B19
Oro-fecale Picornavirus, rotavirus, reovirus, calicivirus,
virus di Norwalk, adenovirus
Per contatto (lesioni, saliva, oggetti contaminati) Virus dell’herpes simplex, rhinovirus, poxvirus,
adenovirus
Zoonosi (animali, insetti) Togavirus (alfa), flavivirus, bunyavirus,
orbivirus, arenavirus, virus della rabbia
Attraverso sangue HIV, HTLV-1, virus delle epatiti B, C, e delta,
cytomegalovirus
Attraverso rapporto sessuale Virus trasportati nel sangue, virus dell’herpes
simplex, papillomavirus umano
Trasmissione materno-fetale Virus della rosolia, cytomegalovirus, parvovirus
B19, echovirus, virus dell’herpes simplex, virus
della varicella-zoster
EPIDEMIOLOGIA VIRALE
Meccanismi della trasmissione virale:
Aerosol
• Oggetti contaminati (tessuti, abiti)
• Contatto diretto con secrezioni (saliva, sperma)
• Contatto sessuale
• Trasfusione di sangue o trapianto d’organo
• Zoonosi (animali, insetti)
•
Fattori di rischio:
Occupazione: contatto con l’agente o con il vettore
• Storia di viaggi
• Stile di vita
• Frequentazione di asili (bambini)
• Età
• Salute
• Stato immunitario
•
Malattia e fattori virali che promuovono la trasmissione:
Stabilità del virione nell’ambiente (essicamento, acqua potabile, detergenti, temperatura)
• Replicazione e secrezione del virus in aerosol e secrezioni trasmissibili (saliva, sperma)
• Trasmissione asintomatica
• Risposta immunitaria transitoria o inefficace nel controllare reinfezioni o recidive
•
Dimensioni cririche di popolazioni:
Individui sieronegativi, suscettibili
◦
Geografia/Stagione:
Presenza di cofattori o di vettori nell’ambiente
• Habitat e stagionalità degli artropodi vettori (zanzare) periodi scolastici: stretta vicinanza ed
• affollamento, Riscaldamento domestico 84
Modalità di controllo:
Quarantena, eliminazione del vettore, immunizzazione, infezione naturale, vaccinazione, terapia
LEZIONE 16 – HBV E HDV
EPATITE B
Famiglia: Hepadnaviridae
• Malattia: EPATITE da siero
• Dimensioni: 47 nm
• Envelope: presente
• Ospite: uomo
•
Periodo di incubazione 45-120 gg
Fase prodromica (febbre leggera, affaticamento, malessere)
Fase itterica bilirubina
Convalescenza:
A. Guarigione completa
B. epatite cronica: Progressivo danno epatocellulare con necrosi epatica, fibrosi → cirrosi
I. Persistente
II. Attiva
a CARATTERISTICHE PECULIARI DEGLI HEPADNAVIRUS
I virioni possiedono un envelope, contenente un genoma circolare a DNA, parzialmente a
• doppio filamento (completo L- e incompleto S+).
La replicazione avviene attraverso un intermedio a RNA
• Il virus codifica una retrotrascrittasi (DNA polimerasi RNA dipendente, RNasi H) contenuta
• nel virione euna serie di proteine: HBsAg [pre-S1, pre-S2 ed S], Hbe ed HBc
HBV ha uno stretto tropismo tissutale per il fegato
• Le cellule infettate da HBV producono e rilasciano in circolo particelle subvirali non
• infettanti di HBsAg (prive di DNA) sferiche e filamentose
ma dell’ospite
Il genoma di HBV può integrarsi nel cromoso
•
PARTICELLA DI DANE
HBsAg (Ag Australia): ANTIGENE DEL PERICAPSIDE
• HBcAg (CORE Ag) e HBeAg (solubile): ANTIGENI DEL CORE
• GENOMA: DNA CIRCOLARE PARZIALMENTE BICATENARIO
• SPECIE-SPECIFICO
• 85
HBV: ORGANIZZAZIONE DEL GENOMA
GENOMA: DNA CIRCOLARE PARZIALMENTE BICATENARIO
• IL GENOMA DI HBV CONTIENE 4 GENI: P, C, X, S
•
IL GENE P CODIFICA PER LA TRASCRITTASI INVERSA (RnasiH):DNA polimerasi;
retrotrascrittasi (trascrittasi inversa) ed RNAsi
IL GENE C CODIFICA PER LE 2 PROTEINE PROTEINE DEL CORE:
C (HBcAg o CORE Ag)
• C+ pre-C (HBeAg): SECRETA ALL’ESTERNO DELL’EPATOCITA
•
HBV: ORGANIZZAZIONE DEL GENOMA
IL GENE X CODIFICA PER UNA PROTEINA AD ATTIVITA’ TRANS-ATTIVANTE:
SULLA TRASCRIZIONE DEL GENOMA VIRALE (PROMOTORE)
• SULLA TRASCRIZIONE DI DIVERSI GENI CELLULARI
• c-myc, c-fos, c-jun proliferazione cellulare
LA PROTEINA SI COMPLESSA CON IL PRODOTTO DEL GENE ONCOSOPPRESSORE p53
INATTIVANDOLO.
IL GENE S CODIFICA PER 3 PROTEINE DELL’ENVELOPE (HbsAg):
pre-S1: large HBs (gp 36)
• pre-S2 : medium HBs (gp 42)
• S: small HBs (gp 27)
•
HBV: PATOGENESI
E’ immuno-mediata.
• 86
L'HBcAg viene processato dall'epatocita ed esposto sulla membrana citoplasmatica in
• associazione all'MHC I.
I linfociti CD8+ riconoscono l'antigene associato a MHC I mediante il recettore TCR.
• Secrezione di perforine e FAS-ligand.
• L'integrazione del DNA virale nel genoma umano ha un ruolo nella patogenesi del
• carcinoma epatocellulare primitivo.
REPLICAZIONE DI HBV
Legame antirecettore HBV con recettore epatocita.
• Fusione envelope virale con membrana epatocita ospite.
• Ingresso virus per endocitosi
• Decapsidazione e veicolamento nucleocapside nel nucleo della cellula ospite
• Completamento del filamento S+ virale ad opera di DNA polimerasi virale con formazione
• di cccDNA: Covalently Closed Circular DNA
Trascrizione, ad opera di RNA polimerasi II cellulare, del cccDNA in a) mRNA e b) RNA
• pregenomico virali.
a) Trasporto dell’mRNA virale nel citoplasma
Traduzione e sintesi delle proteine virali
Assemblaggio dei nucleocapsidi contenenti una copia di RNA pregenomico e trascrittasi inversa
virale (INCAPSIDAZIONE).
b) Retrotrascrizione RNA pregenomico in DNA L- ad opera di trascrittasi inversa virale
Sullo stampo di filamento L- si ha sintesi di DNA complementare S+: replicazione asimmetrica
perché i due filamenti sono sintetizzati successivamente e non simultaneamente.
RNAsi virale taglia l’RNA degli ibridi RNA-DNA formatisi durante la trascrizione inversa
• dell’RNA pregenomico
Sintesi dei neovirioni per assemblaggio dei diversi componenti, e fuoriuscita per
• gemmazione
HBV: TRASMISSIONE
VIA PARENTERALE: Per trasfusione di sangue ed emoderivati
• VIA PARENTERALE: Per uso di siringhe ed aghi contaminati
• VIA PARENTERALE INAPPARENTE: Rasoi, Spazzolini da denti, Forbici da Unghie
• VIA SESSUALE
• VIA TRANSPLACENTARE
• PERINATALE
• 87
HBV: IMMUNOPROFILASSI
IMMUNOPROFILASSI PASSIVA: in soggetti ad elevato rischio immediato (es.:puntura con ago
infetto). somministrazione di ig specifiche contro il virus.
IMMUNOPROFILASSI ATTIVA: vaccino allestito con tecnica del dna ricombinante
La schedula vaccinale prevede tre somministrazioni :
88
- nel neonato al 3°-5° e 11° mese;
- a 12 anni al tempo 0, 1 e 6 mesi;
- nei neonati che nascono da madri hbsag positive viene adottato lo schema di vaccinazione a 0, 1,
2, 11 mesi.
E' una vaccinazione obbligatoria dal 1991 consigliata a immigrati e persone a rischio di
trasmissione sessuale e parenterale
TERAPIA: interferone e lamivudina (inibitore della trascrittasi inversa)
VIRUS DELTA (HDV)
Scoperto a Torino da M. Rizzetto nel 1977.
• E’ un virus difettivo che richiede la presenza di HBV (virus helper)
• per iniziare l’infezione e per replicarsi.
• ,
Particella grossolanamente sferoidale, 36 nm contenente un involucro lipoproteico
• derivato dall’HBsAg dell’HBV.
Il genoma e’ formato da una molecola di RNA monocatenario, di polarità negativa, di 1700
• nucleotidi, con una struttura senza estremi liberi (circolare)
Codifica una proteina con peculiari caratteri antigenici che rappresenta appunto l’antigene
•
delta - Ag .
Trasmissione parenterale
• La coinfezione da virus Delta e HBV o la sovrainfezione in soggetto infetto da HBV porta
• ad un aggravamento della malattia. .
Diagnosi: rilevazione dell’antigene Delta o dell’RNA. Ricerca anticorpi anti Ag
• COINFEZIONE: HBV + Cirrosi
EPATITE
Epatite acuta FULMINANTE
Infezione
SUPERINFEZIONE: HBV cronico + delta cronica
Il virus delta richiede la presenza dell’infezione da HBV.
La superinfezione di una persona già infettata da HBV (portatore) determina una progressione più
rapida e più grave rispetto alla coinfezione (frecce più corte).
Il virus Delta e’ endemico nel bacino del Mediterraneo, in Medio Oriente, nell’Africa subsahariana
ed in alcune regioni dell’Europa dell’Est e dell’America Latina.
LEZIONE 17 – HERPESVIRUSES
89
HSV-2 virus particle. Note that all herpesviruses have identical morphology and cannot be
distinguished from each other under electron microscopy.
Enveloped double stranded DNA viruses.
➔ Genome consists of long and short fragments which if oriented in either direction and
➔
repeated, can give a total of 1-4 isomers.
Three subfamilies:
Alphaherpesviruses (HSV-1, HSV-2, VZV)
• Betaherpesviruses (CMV, HHV-6, HHV-7)
• Gammaherpesviruses (EBV, HHV-8)
• Set up latent or persistent infection following primary infection.
➔ Reactivation are more likely to take place during periods of immunosuppression,
➔ Both primary infection and reactivation are likely to be more serious in
➔
immunocompromised patients. 90
HSV-1 (HHV-1): herpesvirus di tipo 1 è il principale responsabile delle manifestazioni erpetiche
cutanee o mucose localizzate prevalentemente nella cute nella zona periorale (erpete labiale) o nella
mucosa buccale (gengivo-stomatite erpetica). Si contrae sovente nella prima infanzia per contagio
interumano diretto da portatori di lesioni: Encefalite erpetica ad un solo lobo temporale.
HSV-2 (HHV-2): herpesvirus di tipo 2 è responsabile dell’erpete genitale localizzato sulla cute e
sulle mucose genitali. A trasmissione sessuale, tipica dell’età adulta.
Le lesioni sono caratterizzate da elementi vescicolosi riuniti a “grappolo”.
HSV-1 e