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TROPISMO

Il tropismo è la capacità di alcuni microrganismi a localizzarsi in un determinato tessuto o popolazione cellulare ed è il risultato dell'interazione dinamica tra svariati fattori del virus e dell'ospite. Abbiamo il tropismo cellulare, in cui i recettori sono specifici e c'è una regolazione cellulo-specifica della trascrizione dei geni virali; il tropismo d'organo invece ha un sito d'entrata e uno di diffusione, presenta recettori specifici e dipende dalle caratteristiche proprie dell'organo. Il tropismo non è una caratteristica legata unicamente al virus, ma dipende anche dalla cellula permissiva, ci deve essere una garanzia. Quando riesce a replicarsi si parla, in base ai criteri di permissività, di INFEZIONE PRODUTTIVA, la cellula è sensibile e permissiva e si avrà un ciclo completo di moltiplicazione virale con produzione di progenie virale infettante; in caso contrario avremo un'INFEZIONE ABORTIVA, la cellula non è permissiva e non si avrà una replicazione virale completa.

sensibile non è completamente permissiva per l'espressione di tutti i geni virali con produzione di prodotti precoci e la cellula può essere infettata da virus difettivi. Quando si presentano casi di permissività non costante si parla di INFEZIONE RESTRITTIVA.

Secondo la natura dell'infezione, dal tipo di virus e dalla manifestazione possiamo avere:

  1. Infezioni acute (citocida) = successiva alla penetrazione si ha distruzione delle cellule, con finale rimozione del virus;
  2. Infezioni croniche (persistente) = Infezione acuta seguita da infezione cronica;
  3. Latente = Herpes, con una prima manifestazione acuta seguita da un'infezione latente e riattivazione periodica;
  4. Trasformante = il virus non si manifesta mai, ma si sintetizza trasformando le cellule ed infettando lentamente (papillomavirus);

I virus che si attaccano alla cellula bloccano le sintesi macromolecolari dell'ospite, infatti va incontro a NECROSI:

  1. Blocco della replicazione del DNA =
c'è un'alterazione dellacapacità di legare la DNA-POLIMERASI e inibizione delle sintesi proteiche; 2. Blocco della sintesi del RNA= c'è una diminuzione dell'attività dell'RNA-POLIMERASICA e alterazione del DNA; Blocco del trasferimento RNA NUCLEO  CITOPLASMA; 3.4. Blocco delle sintesi proteiche= arresto di formazione di ribosomi nascenti, disgregazione dei polisomi, alterazione del processo di traduzione; In base a come possono agire danneggiano la cellula si notano diversi EFFETTI CITOPATICI IN VITRO: 1. Lesioni di tipo degenerativo: virus che si liberano per lisi; 2. Formazione di sincizi: virus provvisti di involucro pericapsidico che si fonde con la membrana infetta; 3. Lesioni degenerative tardive; 4. Inclusioni cellulari; 5. Corpi inclusi: a livello nucleare e citoplasmatico; FORMAZIONE DEI SINCIZI Una o due cellule si fondono e portando alla formazione di una cellula multinucleata FORMAZIONE DEI CORPI INCLUSI Sia a livello nucleare che citoplasmatico;citoplasma delle cellule infettate; Persistenza del genoma virale in forma episomica o integrata nel genoma cellulare; Evasione del sistema immunitario. Le infezioni latenti si verificano quando il genoma virale rimane all'interno della cellula ospite, sia integrato nel genoma cellulare o in forma episomica (plasmide). Questo permette al virus di infettare la cellula e dare origine alla formazione di nuovi virioni. Ciò può portare a diverse situazioni: 1. Infezione senza effetto citopatico: si verifica quando il virus infetta cellule non permissive o evolve varianti virali meno citolitiche. 2. Permanenza del genoma virale nella cellula: il genoma virale può integrarsi nel genoma cellulare o mantenere una forma circolare o episomica nelle cellule non moltiplicanti. 3. Evasione del sistema immunitario: il virus può eludere la risposta immunitaria dell'organismo ospite. Le infezioni persistenti, invece, causano una condizione di parassitismo virale controllato, con produzione continua di antigeni virali e virioni infettanti. I meccanismi coinvolti includono: - Diffusione a cellule meno permissive; - Produzione di interferone; - Rimozione non completa del virus dal citoplasma delle cellule infettate; - Persistenza del genoma virale in forma episomica o integrata nel genoma cellulare; - Evasione del sistema immunitario.

sistema immunitario;

C'è una produzione di virus non alta perché le cellule producono sostanze (proteine) che bloccano la replicazione di altri virus e spesso ciò porta danno e la risposta infiammatoria (interferon). Si manifestano malattie cronicamente evolutive, lente e disfunzionali.

INFEZIONI TRASFORMANTI

Alcuni virus a DNA e retrovirus stabiliscono infezioni persistenti che stimolano la replicazione cellulare incontrollata causando la trasformazione o immortalizzazione delle cellule. Diversi virus oncogeni possiedono differenti meccanismi per rendere immortali le cellule, come ad esempio attivando o fornendo geni che stimolano la crescita, rimuovendo i meccanismi di inibizione che limitano la sintesi del DNA e la crescita cellulare, prevenendo l'apoptosi.

In seguito a questo tipo di infezione avvengono delle modifiche biochimiche e antigeniche:

  1. Cambiamento nella composizione delle glicoproteine di membrana e dei glicolipidi;
  2. Aumentata attività proteasica;

Aumentata glicolisi aerobica

Diminuita concentrazione di AMP CICLICO;

Comparsa di neoantigeni cellulare di origine fetale;

Induzione di enzimi connessi alla sintesi del DNA;

Presenza di macromolecole virus -specifi che

  1. Genoma virale o parte di esso integrato nel genoma cellulare o libero in forma episomiale
  2. Antigeni codificati dal virus
  3. RNA messaggeri virus specifici

Aberrazioni cromosomiche

  1. Alterazioni numeriche: aneuploidia
  2. Alterazioni strutturali: delezioni, traslocazioni ed altre anomalie cromosomiche spesso non casuali e specificamente associate alla trasformazione indotta da determinati virus oncogeni

INTERFERON

L'interferon fa parte dei meccanismi difensivi naturali dell'ospite contro l'ingresso di agenti estranei, un fenomeno a cui le cellule infettate da virus risultano resistenti all'infezione da parte di un secondo virus. Questa proteina agisce sulle cellule rendendole capaci di resistere all'infezione virale. Viene prodotto dalle cellule

infettate o lo producono per competizione. Non permette diffusione di altri virus.

  1. Interferon Alfa;
  2. Interferon Beta;
  3. Interferon Gamma;

Sono proteine cellulari indotte da vari stimoli, ed hanno un’azione non specifica per il virus e non possiedono attività antivirale diretta, ma sono dotate di specificità di specie. La loro persistenza è limitata.

MECCANISMO D’AZIONE

C’è inizialmente il rilascio dell’interferon dalle cellule infettate, poi si lega ad uno specifico recettore sulle superficie di un’altra cellula, esso induce uno stato virale con sintesi di protein-chinasi, 2-5’oligoadenilato sintetasi e ribonucleasi. L’infezione virale della cellula attiva questi enzimi nominati e si verifica l’inibizione della sintesi proteica che blocca la replicazione virale.

Apparato respiratorio (14/03/2022)

Andiamo a vedere quali sono i virus e i batteri che colpiscono questo apparato. Tra batteri abbiamo: streptococcus pneumonie,

Emicoplasma definiti batteri atipici. Per i virus parleremo di quelli influenzali e del coronavirus, del virus sinciziale. Ci interessa sapere come si dividono le vie respiratorie: vie aeree superiori e inferiori, a livello delle vie aeree sappiamo dell'epitelio respiratorio su cui sono presenti ciglia perché le ciglia vibrabili servono per eliminare i microrganismi, ed il muco. Tra l'altro sull'epitelio abbiamo anche delle cellule che producono dei fluidi che producono fluidi e liquidi, ovvero il muco. Struttura polmonare: ciglia, cellule epiteliali, cellule caliciformi, cellule staminali e membrana basale. Nella norma accade che tale differenza essenziale sia: Vie aeree superiori: faringe; e le infezioni maggiormente sono a carico di virus (raffreddore ed influenza). Vie aeree inferiori: polmoni e bronchi; sono infezioni sono a carico di batteri (es. sinusiti, polmoniti e bronchiti), anche i funghi ed i protozoi possono causare polmoniti ma che agiscono in

Soggetti immunocompromessi. (Es. COVID OMICRON, VIE AEREE SUPERIORI. Inizialmente il coronavirus dava polmoniti interstiziali ed aveva più facilità ad infettare i polmoni)

RICORDA: I FUNGHI O PROTOZOOI INFETTANO LE VIE RESPIRATORIE QUANDO SI È IMMUNOCOMPROMESSI

I virus più importanti agiscono portando rinite, infezione a livello nasale di origine parainfluenzale, con intervento batterico raro avremo:

  1. Rinite, infezione al livello del naso in cui la patogenesi è data dai virus e raramente dai batteri;
  2. Faringite, i virus sono gli stessi della rinite ma possiamo avere herpes simplex, o anche di natura batterica. I patogeni sono causati dallo streptococcus pyogenes e Neisseria gonorrea;
  3. Stomatite, non abbiamo batteri, ma infezione a livello del cavo orale, che può essere causata dall'herpes simplex o dalla candida (mughetto);
  4. Otite Media acuta, dai seni paranasali arrivano batteri (streptococco di gruppo B). Quando c'è sinusite non

Ci sta la possibilità che possono arrivare virus, bensì batteri.

5. Sinusite acuta. Stessi batteri della otite media;

6. Epiglottide, di origine batteria, corynobacterium diphteriae estreptococcus pyogenes;

7. Laringite, origine virulenta con rari casi di batteri come agenti patogeni;

8. Bronchite, la più comune è rappresentata da virus; o quelli definiti batteri atipici, che sono batteri particolari in grado di dare una bronchite o una polmonite. Compromissione del parenchima polmonare.

9. Polmonite cornica, data dal micobatterio della tubercolosi che ha come obiettivo il polmone con la formazione di tubercoliche si diffondono.

10. Ascesso polmonare, si formano dei sacchi in cui c'è un ascesso di origine batterica

11. Empiema, di origine batterica, è un essudato purulento rilasciato dalla pleura;

Nel quadro generale del nostro sistema, la maggior parte delle infezioni è causato da virus il superiore e l'inferiore dai batteri con delle eccezioni.

Principali quadri patologici:
  1. Faringite: è un processo infiammatorio che include le tonsille, causata da virus e batteri. Oltre al mal di gola possiamo avere altri sintomi, tra i quali: faringodinia, febbre, linfoadenopatia laterocervicale la cui causa è spesso di origine virale come Adenovirus, Rhinovirus o Epstein-Barr. La causa più comune è lo streptococcus pyogenes perché durante il periodo dell'infanzia è facilmente trasmissibile, portando all'insorgenza di scarlattina. La causa più comune
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
127 pagine
SSD Scienze biologiche MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sophie__ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia medica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Angiolella Letizia.