vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Herpes virus meccanismi di latenza e immunosoppressione
Citomegalovirus
I virus isolati da urine di pazienti non sono riconosciuti da sieri iperimmuni o da Moabs prodotti contro ceppi di citomegalovirus propagati serialmente in vitro.
Ciò è dovuto al fatto che i CMV integrano nel loro tegumento la β2 microglobulina a partire dai fluidi organici.
- La β2 permette al CMV di infettare le cellule che esprimono gli HLA classe I con conseguente internalizzazione.
- La β2 protegge il virus dal riconoscimento degli anticorpi circolanti.
- Non essendo antigenica (fa parte degli HLA classe I come struttura stabile) nel passaggio da un individuo a un altro (trapianti) non viene riconosciuta come antigene estraneo, e perciò protegge il virus.
- Nella fase di maturazione virale la proteina UL19 (il recettore per la β2) complessa in sede intracitoplasmatica gli HLA classe I e ne impedisce il trasporto alla superficie cellulare.
- Il virus si lega alla
§2
perché codifica una proteina virale tipo HLA classe I che esprime un epitopo (un'ansa di 6A.A.) che conserva la capacità di legarsi alla §2.Herpes simplex1)
- neurotropismo
- neurolatenza
- Durante le reinfezioni non danneggia la cellula nervosa
- non riconosciuto dal sistema immunitario in modo efficace.
L'HSV1 integra nel proprio tegumento una citochina il FGFb (fattore di crescita per fibroblasti, cellule endoteliali e cellule nervose) lo acquisisce al momento dell'infezione litica di cellule mucoepiteliali che lo esprimono in forma submembranaria. HSV1 induce un segnale di attivazione biologica specifico dello FGFb nel momento in cui entra in contatto col recettore della citochina e attraverso questo meccanismo il parassitaggio delle attività biosintetiche della cellula infettata inizia già nella fase di adesione.
Neurolatenza: Questo fenomeno è condizionato da fattori virali e da fattori cellulari. Dato
che si lega a questo promotore è il fattore trascrizionale NRSF (Neuron-Restrictive Silencer Factor), che agisce come un repressore della trascrizione dei geni virali. NRSF si lega alle sequenze di DNA chiamate elementi di silenziamento neuronale (NRE), presenti nel promotore LAT, e impedisce l'attivazione della trascrizione dei geni virali. Inoltre, le cellule nervose presentano una struttura particolare chiamata sinapsi, che consente la comunicazione tra le cellule nervose stesse. Le sinapsi sono costituite da una parte presinaptica, che rilascia neurotrasmettitori, e una parte postsinaptica, che riceve i segnali. Questa comunicazione sinaptica è fondamentale per il funzionamento del sistema nervoso. Le cellule nervose sono anche caratterizzate da lunghe estensioni chiamate neuriti, che possono essere di diversi tipi. Ad esempio, le neuriti che trasmettono segnali dalla periferia al sistema nervoso centrale sono chiamate neuriti sensoriali, mentre quelle che trasmettono segnali dal sistema nervoso centrale alla periferia sono chiamate neuriti motorie. In conclusione, le cellule nervose sono cellule specializzate del sistema nervoso, che presentano caratteristiche uniche come la mancanza del fattore trascrizionale OCT-1, la presenza del fattore NRSF e la capacità di formare sinapsi e neuriti.Il cellulare che potrebbe condizionare la fase di latenza è il N.G.F. In vitro, infatti, è possibile ottenere la cultura di neuroni dei gangli simpatici. L'infezione in vitro di queste cellule con HSV1 provoca il ciclo litico. Se però l'infezione avviene in presenza di NGF, non si avrà infezione litica e assenza totale, stabile nel tempo, di produzione virale. Se si toglie dal terreno di cultura il NGF o se lo si blocca con MoAb specifici, si osserva di nuovo produzione virale e ciclo litico.
La reinfezione in vivo, in caso di recidiva, il virus che dalle cellule nervose arriva alla mucosa labiale e da origine a un nuovo episodio infettivo, non provoca la lisi dei neuroni che lo ospitano, contrariamente a quanto avviene in vitro. In vivo sembra che il virus migri lungo le vie nervose fino alla placca neuromucosa sotto forma di acido nucleinico infettante sprovvisto di proteine del tegumento.
Insensibilità al sistema immunitario: le cellule citolitiche (NK e lak) che