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Caratteristiche dei piccoli virus a DNA
Gli unici virus con DNA lineare a singola elica. Hanno una capside icosaedrica senza envelope.
Patologie associate
Questi virus hanno un tropismo particolare per gli eritrociti, causando un'infezione citolitica. La trasmissione avviene per via aerogena o attraverso il sangue, ad esempio tramite trasfusioni.
La prima patologia associata a questi virus è l'eritema infettivo o V malattia, una malattia esantematica. Negli adulti, può manifestarsi con artropatie come artralgie, artriti o artrite reumatoide.
A causa del loro tropismo per le cellule progenitrici della serie eritroide, questi virus possono causare diverse complicazioni:
- Nel soggetto sano, possono causare una crisi anaplastica transitoria con leucopenia ed anemia transitorie.
- Nel soggetto con anemia cronica emolitica, possono causare aplasia dei progenitori del midollo.
- L'infezione fetale può portare ad idrope, a causa dell'anemia fetale dovuta allo stabilirsi del virus nel fegato.
Inoltre, questi virus possono entrare in una fase di latenza nel corpo umano e riattivarsi in momenti di immunodepressione.
Herpesvirus
I virus herpes sostengono infezioni latenti, cioè dopo le manifestazioni cliniche possono rimanere nel corpo in uno stato di dormienza.
Vanno quindi a persistere nei tessuti dell'ospite. α-herpesvirinae: virus herpes simplex di tipo 1 e 2 e virus della varicella-zoster. Ciclo replicativo breve e ampio tropismo tissutale. La sede di latenza è rappresentata dalle cellule dei gangli nervosi.
Virus herpes simplex: ingresso attraverso abrasioni di superfici mucose o cute. Il virus va a diffondere a livello di terminazioni nervose. Si porta al corpo della cellula nervosa per via intraassonale e fino ai gangli. Dà infezioni e periodi di latenza. Lesioni a livello genitale e orolabiale, distanti dalla localizzazione gangliare, questo perché si diffonde attraverso i nervi sensoriali alla periferia. Stimoli come l'immunodepressione portano alla riattivazione dell'infezione. Infezioni del viso, gengivostomatiti, infezioni genitali, infezioni oculari, infezioni del SN (l'encefalite è in primis causata da HSV).
Diagnosi: isolamento in colture ed effetto citopatico, PCR,
immunofluorescenza.
Terapia: aciclovir (acicloguanosina).
Immunità cellulare e umorale sono fondamentali: la cellulare è più importante. La compromissione dell'immunità cellulo-mediata può dare recidive e riattivazioni che si esplicano per lo più attraverso infezioni viscerali.
Virus della varicella-zoster: provoca inizialmente varicella: malattia esantematica della prima infanzia. Vescicole cutanee soprattutto nel tronco. Le vie d'ingresso sono goccioline aeree. Il virus si moltiplica nelle cellule epiteliali delle alte vie aeree e della faringe, forma sincizi e diffonde direttamente da cellula a cellula. Alla prima replicazione seguono la diffusione negli organi del sistema reticolo-endoteliale e la viremia. Attraverso il sangue arriva alla cute (varicella), e dà anche febbre e malessere generale. Attraverso il percorso assonale arriva a livello delle radici posteriori (gangli) con localizzazione dorsale. La riattivazione porta a
recidiva: herpes zoster. Compare soprattutto dorsalmente e adiffusione dermatomerica, con lesioni vescicolari. Si comporta diversamente in caso di infezioneprimaria e secondaria.
Diagnosi: clinica. Se c'è dubbio si ricorre ad immunofluorescenza diretta.
Terapia: vaccinica, aciclovir.
β-herpesvirinae: ciclo replicativo relativamente lungo e ristretto tropismo tessutale. Risiedononelle cellule endoteliali, cellule epiteliali delle ghiandole salivari e dei tubuli renali.
Cytomegalovirus (CMV): L'infezione nell'ospite immunocompetente è asintomatica o dà una sindrome simil-mononucleosica, soprattutto in giovani sessualmente attivi, si manifesta con splenomegalia, febbre, cefalea, mialgia e astenia, stato di malessere generale. A rischio sono anche i soggetti che subiscono trapianti d'organo.
L'infezione nell'ospite immunocompromesso dà epatite, polmonite, nefrite, retinite, encefalite, esofagite, colite.
L'infezione prenatale
è la più grave: porta alla sindrome da CMV congenita. Calcificazioni intracraniche, epatosplenomegalia, retinite, esantema con petecchie, ipertrofia dei ventricoli e del cervello.
Diagnosi: sieroconversione, ricerca diretta del virus, immunofluorescenza e immunoperossidasi.
Terapia: ganciclovir 1
Herpes umano tipo 6 e 7: cause dell’esantema subitum: sesta malattia. HHV-6 infetta nei primi 18 mesi di vita. Può esercitare ruolo di cofattore nella malattia da HIV.
γ-herpesvirinae: tropismo limitato alle cellule linfoidi, che sono le cellule in cui i virus risiedono.
Virus di Epstein-Barr (EBV): spiccato tropismo per i linfociti B e diffusione ubiquitaria. Porta alla sindrome clinica della mononucleosi infettiva. È inoltre correlato al carcinoma nasofaringeo e a certi linfomi a cellule B in pazienti immunocompromessi. Viene trasmesso con la saliva e la sede iniziale di replicazione è l’orofaringe, dove dà infezione produttiva, poi si sposta.
Ai linfociti B dando infezione nonIl virus entra nelle cellule tramite il legame delle glicoproteine dell'envelope viraleproduttiva.con il recettore CD21.
Il genoma resta in forma plasmidica, le cellule B possono essere immortalizzate o dare avvio ad unciclo litico, con liberazione di antigeni virali. La risposta immunitaria cellulare è più importante trale due, perché permette un controllo della proliferazione dei linfociti B e della produzione di Ig.
L'immunodepressione porta ad una riattivazione della patologia.
Il virus dà per i primi 18 mesi circa una eliminazione asintomatica attraverso l'orofaringe. Loscambio avviene attraverso la saliva (bacio). Si manifesta con febbre, linfoadenopatia cervicale,faringite essudativa, linfocitosi atipica.
Diagnosi: immunofluorescenza e immunoperossidasi.
2Orthomixovirus
Il più importante è il virus dell'influenza A.
RNA con genoma segmentato (7 segmenti nei C e 8 segmenti negli A e B).
Gli 8 filamenti di RNA genomico sono trascritti in 8 filamenti di mRNA e ognuno di questi codifica per una proteina. Il virus è intranucleare. Ha un envelope che ha 2 tipi principali di spike: emoagglutinina (HA) e neuroaminidasi (NA). Ci sono 3 tipi di virus dell'influenza: A, B, C: A è instabile, B e C sono stabili. Il virus influenzale A è il più diffuso nel mondo animale ed è pleiomorfo, con envelope che dà una conformazione sferoidale al vibrione. I virus isolati da poco tempo sono invece filamentosi. La emoagglutinina serve per l'attacco-penetrazione e fusione di membrana. L'Ab neutralizzante l'emoagglutinina è importante per l'immunità. L'emoagglutinina è formata da due catene proteiche che si riuniscono a formare un trimero. La neuroaminidasi è un tetramero formato da 4 molecole di NA. Epidemiologia: il virus si contagia per contatto interumano aerogeno odiretto.
Patogenesi: entrano attraverso le vie aeree e si moltiplicano all'interno dell'epitelio ciliato delle prime vie aeree. Nel giro di 1-3 giorni compaiono i sintomi: si ha febbre, brividi e malessere generale. La patologia si autolimita e regredisce nel giro di 4-5 giorni. Le complicanze più frequenti riguardano i soggetti a rischio: cardiopatici, immunodepressi, diabetici; e riguardano le vie respiratorie (broncopolmonite..) e il miocardio (miocardiopatia dilatativa). Talvolta l'escrezione virale termina prima che compaia la risposta anticorpale.
N.B. quando 2 virus con genoma segmentato infettano la stessa cellula, durante l'assemblaggio si ha la ricombinazione, con due virus nuovi ricombinanti.
Ci sono due tipi di processi che portano alla variabilità: antigenic shift (cambiamento maggiore) e antigenic drift (cambiamento minore).
• L'antigenic shift si pensa che avvenga all'interno di animali, ad esempio suini: ogni 11 anni
provoca pandemie.
- L'antigenic drift avviene ogni 2-3 anni, e provoca epidemie limitate, perché la popolazione è parzialmente immune.
- (cambiamento antigenico: rare ed ampie modificazioni a livello genomico) si riferisce ad una Antigenic shift: è ricombinazione dei segmenti di due virus infettanti la stessa cellula ricombinazione genetica. Sono modificazioni maggiori dei geni HA ed NA.
- (deriva antigenica, variazione minore che si verifica frequentemente) è dovuto all'accumularsi Antigenic drift: di mutazioni casuali a carico dei geni per l'emoagglutinina (HA) e neuroaminidasi (NA). Questo porta ad una lieve alterazione della struttura primaria, che porta ad un'alterazione più sostanziale della struttura terziaria di questi Ag mutazioni del genoma. Quindi si ha una modificazione dello stesso sottotipo virale, conseguentemente il virus può essere solo parzialmente eliminato e quindi dare influenza. Avviene
Ogni 2-3 anni. Sigle: A/USSR/90/77A: tipo di virusUSSR: origine geografica90: variante antigenica77: anno di isolamentoL'α-adamantina impedisce la replicazione virale. La principale terapia è preventiva, mediante vaccinazione.:arbovirus quei virus che si possono sia replicare in vertebrati, che in insetti. Indica le famiglie diSono detti arbovirusTogaviridae (alphavirus), Bunyaviridae, Arenaviridae, Reoviridae (orbivirus), Flaviviridae, che sono trasmessi davettori artropodi ematofagi. 1/4insieme.doc, arbovirus, adenovirus, poxvirus, prioni, papovavirus, papillomavirus, virus delal rabbia, coronavirus, parvovirus B19Adenovirus:molecola singola di DNA lineare a doppio filamento, capside icosaedrico, assenza di envelope.Dagli spigoli del capside si dipartono spikes.Ci sono 6 gruppi (A-F) con varie affinità tissutali, e più di 40 sierotipi.Nel tessuto linfoide dà infezioni latenti con possibile riattivazione. Si moltiplica inizialmente
Meccanismi patogenetici: il virus si localizza nella faringe, nella congiuntiva e nel piccolo intestino. Non si diffonde ai linfonodi regionali. È un virus molto diffuso e le infezioni sintomatiche (respiratorie) si verificano nei bambini fino a 2 anni. Viene eliminato con le feci per molti anni (quando si localizza a livello delle tonsille e delle adenoidi), quindi il contagio avviene per via orofecale o anche per via respiratoria. L'infezione induce immunità duratura.
Epidemiologia: le infezioni alle vie respiratorie possono causare faringite, malattie respiratorie acute (reclute militari) e polmonite (bambini e reclute militari). Le infezioni oculari possono causare febbri faringocongiuntivali e cheratocongiuntivite epidemica, caratterizzata da congiuntivite ed edema palpebrale. Le infezioni gastrointestinali possono causare diarrea e gastroenterite acuta. Le infezioni nell'ospite immunocompromesso possono causare encefalite, polmonite e gastroenterite.
Vaccino: prevenzione con sistemi igienici migliori. Poxvirus.