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ATTIVI SULLE MEMBRANE BATTERICHE

  • Attivi solo su Gram negativi;
  • Sono antibiotici battericidi in grado di indebolire la membrana esterna, che perde la sua semipermeabilità con conseguente fuoriuscita del contenuto cellulare;
  • Polimixine da Bacillus polymyxa;

POLIMIXINE

  • Antibiotici formati da polipeptidi ciclici;
  • Sono attive solo nei confronti dei batteri Gram negativi (si utilizzano solo per i ceppi multiresistenti);
  • Si legano ai fosfolipidi di membrana distruggendone le proprietà osmotiche;
  • Sono tossiche anche per le cellule eucariotiche;
  • Trattamenti topici;

BATTERICIDI INIBENTI LA SINTESI PROTEICA

  • Sono gli antibiotici più largamente usati; Aminoglicosidi, Macrolidi, Rifampicina
  • Inibiscono la traduzione a livello ribosomiale;
  • Inibiscono l'allungamento e la terminazione proteica;
  • Inattivando le proteine extraribosomiali;
  • Acido fusidico;
  • Macrolidi

Infezioni batteriche delle vie respiratorie

sostenute da microrganismi non sensibili alle penicilline;
  • Trattamento di infezioni sostenute da batteri intracellulari;
INIBENTI IL METABOLISMO DEGLI ACIDI NUCLEICI
  • Interferiscono anche sul metabolismo della cellula dell'organismo ospite;
  • Scarsa utilizzazione;
  • Inibizione della sintesi del DNA: novobiocina, mitomicina, griseofulvina;
  • Inibizione della sintesi dell'RNA: RIFAMPICINA agisce sulla porzione Beta;
Ampio spettro
  • Si legano alla subunità beta della RNA-polimerasi batterica;
  • Tossicità selettiva;
  • Elettivo per la terapia della tubercolosi.
Antibiotici che interagiscono con il metabolismo batterico:
  1. CHEMIOTERAPICI
  2. ANTIBATTERICI
Sono prodotti chimici di sintesi che presentano un'azione antibatterica selettiva:
  • Sulfamidici, hanno una struttura simile al paraminobenzoico, usato per la sintesi delle basi azotate. Quel che cambia è lo zolfo. I sulfamidici inibiscono l'enzima che lo lega.
Nelle

cellule eucariotiche la via biosintetica è diverso, ma è batteriostatico. – Isionazide – Dapsone – Chinoloni, vanno a inibire la sintesi del DNA batterico. Vanno abloccare i vari enzimi che intervengono nel DNA. Nel momento in cui il DNA deve essere duplicato gli enzimi che is occupano degli svolgimentisono le Topo isomerasi e DNA girasi. Quando il DNA non viene svoltonon può sintetizzare le proteine, quindi la cellula va in lisi. Farmacobatteriocida. NON HA EFFETTO SULLE CELLULE EUCARIOTICHE. Vengon utilizzati quelli con un atomo di fluoro (norfloxacina). – Nitrofurani I bersagli degli antibiotici sono il DNA e RNA, i quali bloccano la trascrizione e la traduzione quindi della SINTESI PROTEICA. SINTESI ACIDI NUCLEICI, METABOLISMO E SINTESI PARETE. ATTIVITÀ ANTIMICROBICA “IN VITRO” serve a determinare il MIC L’attività antimicrobica “in vitro” viene misurata per: 1. determinare la potenza di un farmaco

°C per 24 ore. Successivamente, valutiamo la crescita batterica intorno ai dischi di antibiotico e misuriamo il diametro dell'inibizione della crescita batterica. Questo ci permette di determinare la sensibilità o la resistenza del batterio agli antibiotici testati.gradi per 24/48 ore e diamo al batterio la possibilità di replicarsi. Sui dischetti su cui era posato un antibiotico liquido, dopo il tempo necessario sulla piastra notiamo dove sono cresciuti i batteri. Se il batterio è resistente la sua crescita non si blocca, il batterio cresce intorno; mentre se è sensibile intorno al dischetto si crea un alone chiaro chiamato l'ALONE DI LISI. Quindi calcoliamo la dimensione dell'alone e possiamo decretare la sensibilità. I dischetti contenevano però una quantità già nota di antibiotico, se vogliamo capire la concentrazione ottimale da usare si farà il test di diluizione, la MIC. Si prende la coltura pura e si preparano più provette con gli stessi batteri a stesse quantità. Ad ogni provetta si usa lo stesso antibiotico a diversa quantità. TEST DILUIZIONE MIC: La concentrazione minima inibitoria è un termine usato per indicare la più bassa concentrazione di una

Una sostanza antimicrobica (come ad esempio un antibiotico) è in grado di inibire la crescita di un batterio. Viene determinata con una serie di diluizioni di antibiotico. Si procede allestendo una serie di provette in cui, in un terreno liquido scelto, sono aggiunte dosi alterne dell'antibiotico in esame e quindi è inoculato il ceppo batterico in esame a concentrazione costante. Al termine del periodo di incubazione si rileva la presenza o meno della crescita batterica, ad esempio tramite torbidità. Tra le provette senza crescita batterica quella con minore concentrazione antibiotica indica il valore della minima concentrazione inibente per la coppia ceppo batterico-antibiotico utilizzata.

QUANDO SI ESEGUE L'ANTIBIOGRAMMA?

  • Quando è possibile isolare l'agente eziologico di un'infezione;
  • Quando il microrganismo isolato è appartenente ad una specie spesso resistente a diversi antibiotici;
  • Quando è causa di infezioni ricorrenti e non risponde

alla terapia;- Quando il processo infettivo può essere fatale (meningite, setticemia);- Quando è necessario impiegare antibiotici sicuramente battericidi(endocarditi batteriche);

SIGNIFICATO BIOLOGICO DELLA RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI

  • Gli antibiotici sono prodotti in natura da alcuni microrganismi per competere nell'ecosistema;
  • I batteri anche in ecosistemi lontani dalla civiltà fronteggiano quotidianamente antibiotici ed evolvono resistenze;
  • L'ambiente urbano comprende ecosistemi ad elevata concentrazione di antibiotici;
  • I meccanismi di resistenza in questi ambienti possono selezionarsi autonomamente o giungere da ambienti diversi e qui evolvere a livello di efficienza e regolazione;

ANTIBIOTICO RESISTENZA

  • RESISTENZA NATURALE: Proprietà intrinseca di tutta una popolazione batterica nei confronti di certi antibiotici;
  • RESISTENZA ACQUISITA: Mutazione genomica; Caratteristica insita in alcuni ceppi batterici.

legata a mutazioni, casuali o spontanee di regioni genomiche;

  • Acquisizione di plasmidi;

RESISTENZA AI FARMACI ANTIBATTERICI

  1. Produzione di enzimi inattivanti il farmaco;
  2. Modificazioni del bersaglio su cui agisce il farmaco;
  3. Diminuita permeabilità al farmaco o aumentata eliminazione del farmaco dalla cellula;
  4. Sviluppo di una via metabolica alternativa a quella inibita dal farmaco;

Come si esprime la resistenza?

  1. Gli enzimi prodotti dal batterio inibiscono la produzione da parte dell'antibiotico enzimi idrolitici;
  2. Modificazione del sito bersaglio;
  3. Impermeabilità della parete batterica;
  4. Blocco di tappe metaboliche del batterio;

Quando viene introdotto un antibiotico in terapia o nel mercato i batteri saranno sensibili, mentre una sottospecie può creare una resistenza e sopravvivere alla concentrazione del suo utilizzo. Perciò nasceranno batteri mutanti. Gli antibiotici sono prodotti in natura da alcuni microrganismi per competere dell'ecosistema.

  • I batteri anche in ecosistemi lontani dalla civiltà fronteggiano quotidianamente antibiotici ed evolvono resistenze
  • L'ambiente urbano comprende ecosistemi ad elevata concentrazione di antibiotici
  • I meccanismi di resistenza in questi ambienti possono selezionarsi autonomamente o giungere da ambienti diversi e qui evolvere a livello di efficienza e regolazione

Proprietà intrinseca di tutta una popolazione batterica nei confronti di certi antibiotici (es. Micobatterio turbecolosis, non può essere codificato in Gram + o - avendo una parete non caratterizzata da peptidoglicano questa specie è resistente all'azione delle penicilline)

Mutazione genomica= avviene quando nel processo di duplicazione viene ancorata una base in diversa. Caratteristica insita in alcuni ceppi batterici legata a mutazioni, casuali e/o spontanee di regioni genomiche; possono portare allo sviluppo

di ceppi batterici resistenti. LA RESISTENZA PARTE DAL DNA Acquisizione di plasmidi: i frammenti di DNA possono essere trasferiti a batteri di specie diverse mediante un batteriofago o nella trascrizione operché nel terreno di coltura è presente del DNA libero. Se la cellula batterica è permissiva, il DNA entra e subisce una mutazione. Coniugazione, trasformazione, trasduzione, traslocazione o conconiugazione: il DNA che può penetrare nella cellula può rimanere informa episomiale o si può integrare nel genoma in specifiche regioni, dando vita a processi di ricombinazione a carico del genoma. Questi geni possono essere persi, quindi la maggior stabilità si ha quando i geni codificati saranno definitivamente dentro la cellula batterica. Ovviamente tutto ciò avviene dopo l'adattamento del batterio al farmaco. RESISTENZA AI FARMACI ANTIBATTERICI POSSIBILI MECCANISMI 1. Produzione di enzimi inattivanti il farmaco; 2. Modificazioni del bersaglio su cui il farmaco agisce; 3. Riduzione dell'accumulo del farmaco all'interno della cellula batterica; 4. Aumento dell'efflusso del farmaco dalla cellula batterica; 5. Modificazioni delle vie metaboliche coinvolte nel metabolismo del farmaco; 6. Modificazioni della permeabilità della membrana cellulare.agisce il farmaco; alcuni batteri producono diversi tipi di transpeptidasi quindi non tutte saranno attaccabili da un farmaco. Nei gram - i beta lattamici per agire alla transdovevano entrare nel periplasma, quindi passare per la membrana esterna e la porina. Ci deve essere una associazione precisa, altrimenti non entrerà nel plasma. 3. Diminuita permeabilità al farmaco o aumentata eliminazione del farmaco dalla cellula; esistono nella cellula elementi che sono in grado di eliminare le sostanze di scarto: pompe del fuso. 4. Sviluppo di una via metabolica alternativa a quella inibita dal farmaco; Come si esprime la resistenza? 1. INA
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze biologiche BIO/15 Biologia farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sophie__ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia farmaceutica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Papa Rosanna.