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Forme a bastoncino e forme tondeggianti

Qui vedete delle forme a bastoncino e forme tondeggianti ma se vi soffermate vedrete che molto spesso questi bastoncini non sono separati completamente perché si sono divisi ma non si sono separati completamente, allora vanno a ripiegarsi a formare forme ad L, ad U, forme varie... questa è una caratteristica di molte specie microbiche, cioè oltre la forma molto spesso conviene descrivere, perché molto caratteristico, anche l'atteggiamento che subiscono più cellule messe insieme, non la singola cellula ma più cellule messe insieme. Le microbiche assumono un certo atteggiamento e quindi questa è un'altra caratteristica che viene presa in considerazione per definire il genere e le specie.

Ecco se vedete qua, sempre al microscopio ottico, questi cocchi sono aggregati a formare dei grappoli... è l'atteggiamento che vi dicevo! Questi sono chiamati stafilococchi dal latino "grappoli d'uva". Tenete presente...

che gli stafilococchi si possono presentare pure come singoli cocchi, come due cocchi accoppiati, piccoli aggregati, è l'ambiente, il terreno in cui li coltivate, il materiale patologico da cui provengono che fanno si che quest'atteggiamento a formare dei grappoli benevidenti sia presente o nn sia presente, quindi nn è che vedendo dei cocchi a doppio (questi due sono un diplococco) dite " nn può essere uno stafilococco", può esserlo lo stesso dipende dal terreno di coltura e dalle condizioni in cui si è sviluppato (habitat). Questi altri invece, sempre cocchi, invece di formare l'atteggiamento a grappolo assumono un atteggiamento a catenella (in latino streptus), sono gli streptococchi. Anche qua vedete che si possono presentare a singolo cocco, a due cocchi (e quindi diplococchi) oppure formare delle catenelle che sono più o meno lunghe, anche questo è un carattere che dipende dalle condizioni ambientali. Quivedete catene ancora più lunghe, conglomerati; ecco qui vedete un altro tipo di batterio che assume un atteggiamento a spirale e queste sono le spirochete di cui ce ne sono varie specie. Questo è lo stesso visto in microscopio in campo scuro. Adesso vediamo invece le stesse cellule al microscopio elettronico. Questo è il microscopio elettronico a scansione, vedete come si presentano i cocchi e i bacilli. Notate che generalmente i bacilli quando aderiscono alle mucose aderiscono per uno dei poli e non lungo l'asse longitudinale. Facendo uno schema delle forme batteriche la maggior parte si presenta come cocchi o come bastoncini, qualche volta avete una curvatura lungo l'asse longitudinale (asse principale) e li chiamiamo spirilli, se abbiamo più curvature lungo l'asse principale abbiamo le spirochete. Qui si vedono gli accoppiamenti possibili delle cellule dopo la divisione e vedete la distribuzione a grappoli (stafilococchi), la distribuzione a

catena (streptococchi), la distribuzione di bacilli a catena (streptobacilli), la distribuzione dicocchi a due, ci sono alcune specie che li vedete sempre a coppie, diplococchi, che si possono affrontare o con l'asse trasversale o con quello longitudinale, è una caratteristica conservata nel genere...e allora come vedete di forme in batteriologia ce ne sono poche, molto spesso però possono presentare delle sfumature di forma. Il problema è le dimensioni di queste forme, il che significa che (il microscopio ottico può ingrandire al massimo un migliaio di volte) quello che vediamo di queste dimensioni è ingrandito di 1000 volte e allora l'unità di misura sarà la millesima parte del millimetro, il micron (unità di misura in batteriologia), i batteri oscillano da qualche frazione di micron, mezzo micron fino a 7-8-10 micron al massimo: le dimensioni dei batteri sono sempre intorno al micron. I cocchi, con i due assi

quasi simili, hanno dimensioni più piccole(sono sempre intorno al micron, qualche volta al di sotto), i bacilli che hanno l'asse trasversale inferiore all'asse longitudinale, avranno l'asse maggiore che oscillerà intorno ai 2-4 ma per 10 micron, non più di tanto e generalmente i batteri che interessano la patologia umana sono piccoli batteri, sono piccoli bacilli che oscillano tutti tra i 3-4-5 micron di diametro longitudinale; quelli del terreno, che si trovano in campo agrario, sono i bacilli più grossi. Tutte quelle forme microbiche batteriche che interessano la patologia umana che sono presenti come habitat nel terreno sono i batteri più grossi, sia di asse trasversale che longitudinale. Tutti quei batteri che danno luogo alla cancrena gassosa all'edema laringeo a tetano sono tutti germi che si trovano nel terreno, sono tutti grossi bastoncini; quando parlate di enterobatteri (quelli che colonizzano normalmente la mucosa

intestinale) sono tutti piccoli bacilli che hanno come habitat le mucose. Per quanto riguarda le dimensioni non dovete sapere quelle assolute ma le dimensioni reciproche per distinguere praticamente quello che vediamo in un preparato, ad esempio il cocco è molto piccolo rispetto a un globulo bianco, un neutrofilo che l'ha inglobato, rispetto a una cellula di .?. che come vedrete ha 3-4 micron di diametro e non può essere confusa col cocco. Dal punto di vista teorico della filologia batterica le dimensioni e la forma sono importanti per quelle cose che vi ho detto la volta scorsa sullo sviluppo di superfici rispetto al volume, per la capacità di trasformazione che hanno queste macchie microbiche nell'ambiente. Quando parleremo di popolazioni microbiche vedremo che hanno una velocità di crescita particolare. Negli ambienti biologici, che sono dei terreni di coltura, avvengono trasformazioni chimiche di un prodotto a un altro mediante le superfici di.batteri; per i medici la forma e la dimensione sono importanti da un punto di vista diagnostico (33 minuti). Il preparato a microscopio elettronico viene portato altamente disidratato, col microscopio ottico noi facciamo un'osservazione a fresco cioè noi prendiamo un campione di sospensioni da un liquido lo mettiamo su un vetrino portaoggetti, per avere dimensioni maggiori generalmente li stendiamo sul vetrino, li facciamo seccare poi facciamo una colorazione, ci aggiungiamo l'olio di legno di cedro che forma con l'oculare una sola via e abbiamo un ingrandimento di 1000 - 1200 volte l'oggetto iniziale e vedete sempre più o meno quello che è il microrganismo reale quando lo guardate al microscopio elettronico il preparato si fa su dei retini a maglia molto stretta dove si forma una pellicola di qualche cosa e poi là sopra si depone il materiale, questo prima di essere disidratato altamente perché nel campo di osservazione, nel tubo dove passano.i raggi beta, se ci vanno le molecole di acqua che evaporano (quello è un tubo sottovuoto) gli elettroni incontrano gli atomi formano dei bombardamenti, delle variazioni di altre particelle (è l'effetto compton), per questo motivo bisogna portarlo in modo altamente disidratato così che non si abbia evaporazione di molecole d'acqua nel tubo dove passano i raggi beta, poi quando si tratta di materiale che non assorbe le particelle beta si deve procedere ad adsorbire al di sopra qualche cosa che riesce ad adsorbire i raggi beta, i raggi beta sono assorbiti da metalli pesanti li troverete nei preparati che si fanno con i sali di oro, i sali di tungsteno e metalli di questo tipo, quello che si chiama ombreggiatura; quindi voi avete dei grossi artefatti: le strutture cellulari hanno perso l'acqua e hanno assorbito questi metalli che avranno delle affinità per determinati gruppi maggiore o minore rispetto ad altri, quindi noi abbiamo una visione che non ci

Dice qual è il fatto reale. Allora la cellula batterica può essere schematizzata come cellula procariotica e vedete, partendo dall'interno, una massa di citoplasma, trovate delle formazioni all'interno, il materiale nucleare che generalmente è attaccato alla membrana citoplasmatica, una formazione che viene indicata come mesosma che rappresenta il ponte tra il materiale nucleare e la membrana citoplasmatica, trovate delle granulazioni, poi c'è la membrana citoplasmatica e poi c'è un ampio involucro esterno chiamato parete cellulare (cell wall). La parete esterna è spessa, ampia, se si fa il calcolo del volume di questa parete esterna rispetto a quello interno sono quasi uguali se non superiori alcune volte: gli involucri esterni rappresentano una parte abbondante della cellula batterica e sono questi involucri esterni che hanno fatto sì che nel passato le popolazioni microbiche fossero indicate col nome di flora microbica.

Perché questa parete rigida esterna è presente nelle cellule vegetali. I vegetali hanno la cellulosa esterna, una struttura simile dal punto di vista dell'architettura, però dal punto di vista della composizione chimica è alquanto diversa e questo è quello che hanno in comune, per esempio, i batteri. Le cellule delle piante hanno questa struttura ma per supporto, per staccarsi dal terreno. I batteri probabilmente la hanno perché sopravvivono nei vari habitat e devono poter resistere agli sbalzi delle pressioni osmotiche esterne. Considerate che i germi hanno all'interno una capacità di incorporare tutto quello che trovano nell'ambiente, nelle acque e dico acque perché la maggior parte dei batteri li troviamo nelle zone umide, nelle acque che permettono lo sviluppo della vita... allora loro tendono ad incorporare quello che serve per la vita da soluzioni ampiamente diluite e lo devono portare all'interno che risulta

così ampiamente concentrato e vanno ad incrementare, quindi, la pressione osmotica interna e l'incremento della pressione osmotica interna dev'essere protetto da pareti rigide, resistenti per evitare il fenomeno della lisi. Anche per le cellule eucariotiche umane, ad esempio i globuli rossi, li dovete sospendere per mantenerli come tali e dovete prendere una soluzione fisiologica che è una soluzione 9 gr/l di cloruro di sodio che corrisponde alla pressione osmotica di 0.5 molare, se non lo fate in questo modo il globulo rosso si lisa e perdete la cellula, e così per i batteri però per i batteri la soluzione fisiologica non è importante perché non è la stessa pressione osmotica del globulo rosso, i batteri sono in grado di resistere anche in acqua distillata per parecchi giorni, per parecchio tempo proprio perché hanno questa parete esterna che li protegge. Vedete che qui la parete sta indicata diversamente, questa è nera.el movimento), i pili (che servono per l'adesione ad altre cellule o a superfici) e i fimbri (che sono piccole proiezioni che aiutano nella colonizzazione di superfici). La terza parete è la membrana plasmatica, che delimita l'interno della cellula e regola il passaggio di sostanze. Infine, all'interno della cellula ci sono vari organelli, come il nucleo (che contiene il materiale genetico), il reticolo endoplasmatico (che svolge diverse funzioni tra cui la sintesi proteica), l'apparato di Golgi (che modifica e imballa le proteine), le mitocondri (che producono energia), i lisosomi (che degradano i materiali di scarto) e molti altri.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Galdiero Massimiliano.