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Equilibrio e energia libera nei sistemi biologici
C] ∙[D=K eq a b[ ] [B]A ∙Ogni sistema tende a spostarsi in una fase d’equilibrio con una forza, la cui entità è espressa dallavariazione di energia libera standard ΔG°. Nei sistemi biologici le condizioni standard e lavariazione di energia libera sono indicate come' =−RTlnKΔG ° '28 Jcon R che indica la costante dei gas e vale 8,135 , T la temperatura, ln la funzioneV ∙ mollogaritmica che vale 2,303 log x e K’ la costante di equilibrio specifica di ogni reazione biochimicain condizioni standard.È possibile distinguere i microrganismi in base al fabbisogno energetico, pertanto esistonoorganismi: fotoautotrofi, che utilizzano sostanze inorganiche come base per la sintesi di molecoleorganiche e la luce come fonte di energia (ad esempio le piante, le alghe ed alcuni batteri); chemioautotrofi, che utilizzano sostanze inorganiche sia come base per la sintesi dimolecole organiche sia come fonte di energia (ad- esempio nitrobatteri, ferrobatteri enitrosobatteri);
- fotoeterotrofi, che utilizzano sostanze organiche come base per la sintesi di altre molecole organiche e la luce come fonte di energia (ad esempio alcuni batteri);
- chemioeterotrofi, che utilizzano sostanze organiche ed inorganiche sia come materiali di sintesi sia per ricavare energia (ad esempio animali, protozoi, funghi e batteri).
Nel mondo biologico non si verifica una reazione per volta ed è per questo che si parla di additività delle variazioni di energia libera, data dalla somma delle rispettive variazioni di energia libera delle diverse reazioni: ΔG' = ΔG1 + ΔG2.
Normalmente una reazione endoergonica è accoppiata ad una reazione esoergonica.
Dopo aver definito il principio fondamentale che regola le variazioni di energia, nei sistemi biologici devono essere prese in considerazione le caratteristiche ed il ruolo delle molecole ad alto contenuto energetico, come le
molecole fosforilate (ATP ed altre), impiegate sia nei processi anabolici sia in quelli catabolici. Durante la demolizione delle sostanze organiche, le cellule eterotrofe liberano energia che viene parzialmente utilizzata nella produzione di ATP. Vi sono altri metaboliti con energia libera di idrolisi. Per esempio, il fosfoenolpiruvato contiene un gruppo fosforico legato ad un legame estere, il quale, se va incontro ad idrolisi libera, la forma enolica del piruvato si trasforma nella forma più stabile.
In una cellula vivente, una riduzione consiste in un guadagno di elettroni, mentre un'ossidazione è una perdita di elettroni. Le reazioni redox rivestono ruoli importanti in svariati processi biochimici. Le ossidoriduttasi sono una classe di enzimi che catalizzano le reazioni di ossidoriduzione, ovvero quelle reazioni in cui una specie, detta riducente, cede elettroni ad un'altra specie, detta ossidante. Pertanto, le ossidoriduttasi catalizzano reazioni del
tipo: −¿ ¿−¿+ +B → A B¿A-dove A è il riducente e B è l’ossidante.
A seconda del tipo di reazione che viene catalizzata, le ossidoriduttasi si distinguono in sottoclassi:
- ossidasi, enzimi che catalizzano una reazione in cui è presente O che funge da accettore di 2elettroni, ovvero da ossidante, con formazione in molti casi di H O o di H O ;
- deidrogenasi, enzimi che catalizzano il trasferimento di due atomi di idrogeno, uno dei quali sotto forma di H mentre l'altro sotto forma di H , da un substrato donatore ad un substrato accettore;
- ossigenasi, enzimi in grado di ossidare un substrato trasferendo su di esso ossigeno;
- perossidasi, enzimi che catalizzano la trasformazione di perossidi organici che fungono da accettori di elettroni.
Le ossidoriduttasi svolgono un ruolo importante nel metabolismo sia aerobico che anaerobico ed intervengono in molti processi tra cui la glicolisi, il ciclo di Krebs, la...
La fosforilazione ossidativa ed il metabolismo degli amminoacidi.
Un ruolo fondamentale dei sistemi biochimici che avvengono all'interno della cellula batterica lo hanno molecole come l'ATP. L'adenosina trifosfato può essere definita come la valuta energetica della cellula, vale a dire lo strumento attraverso cui la cellula stessa realizza tutti i processi che necessitano energia (endoergonici) ed è prodotta da reazioni che la liberano (esoergonici). È una molecola intermedia tra i composti donatori/accettori di gruppi fosfato. La reazione da ADP ad ATP (endoergonica) e quella opposta da ATP ad ADP (esoergonica) avvengono continuamente nei diversi ambienti cellulari.
Tutti i processi metabolici cooperano tra di loro affinché si producano dalle 36 alle 38 molecole di ATP finali.
IL METABOLISMO DEL GLUCOSIO
Tra le molecole organiche presenti nella biosfera, il glucosio è sicuramente il più comune ed è di fatto metabolizzato da tutte
le cellule eucariotiche e gran parte di quelle procariotiche. Il glucosio viene degradato per produzione di energia o di altri substrati intermedi utilizzabili. I batteri utilizzano 3 vie metaboliche principali per il catabolismo del glucosio: - glicolisi; - ciclo di Krebs; - via fermentativa (fermentazione). LA GLICOLISI La prima fase della demolizione del glucosio risulta essere la glicolisi o via di Embden-Meyerhof-Parnas (i nomi dei principali scopritori), un processo citoplasmatico in cui una molecola di glucosio (6 C) viene parzialmente ossidata e degradata a due molecole di acido piruvico o piruvato (3 C) attraverso reazioni sequenziali rese possibili dall'intervento di enzimi. Nel corso della glicolisi si ha il trasferimento di una modesta quantità di energia chimica dal glucosio ad ATP ed una parziale ossidazione di glucosio mediante la riduzione di due molecole di NAD ad NADH. In sintesi, si assiste ad una produzione di ATP mediante fosforilazione a livello del substrato,Unaproduzione di quattro molecole di ATP e due di NADH, l'utilizzo di due molecole di ATP nelle fasi iniziali, la dissipazione dell'energia associata all'NADH sotto forma di calore e ad una resa energetica netta pari a due molecole di ATP ed altrettante di NADH.
La fosforilazione a livello del substrato è una reazione chimica in cui si produce una molecola di ATP, trasferendo direttamente un gruppo fosfato da una molecola ad alta energia - come il fosfoenolpiruvato - ad una molecola di ADP. Questa quantità di ADP risulta essere fondamentale e sufficiente per la crescita microbica.
Relativamente alla respirazione batterica ed al loro fabbisogno, i microrganismi in questione si dividono in:
- aerobi obbligati, che utilizzano solo l'ossigeno;
- anaerobi obbligati, che non possono utilizzare l'ossigeno (dannoso e nocivo per la crescita);
- anaerobi facoltativi, che utilizzano l'azoto oppure, in presenza di ossigeno,