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BOSCHI DI ORIGINE NATURALE
- Presentano una elevata capacità di autoregolazione ;
- Tagli fitosanitari per eliminare schianti, singole piante o gruppi di alberi nei quali siano in corso
massicci attacchi di insetti nelle cortecce ;
- Sgombero del legname allestito deve essere rapido anche nei piazzali esterni al bosco ;
- Scortecciatura dei tronchi per contenere infestazioni di insetti corticoli
- MEZZI MECCANICI
Sono a basso impatto e consistono in raccolta diretta od indiretta:
- DIRETTA : raccolta diretta degli insetti per esempio tramite macchine aspiratrici (vivai) ;
- INDIRETTA : asportazione di alberi o rami infestati ( nidi di processionaria ), fasce trappola in
cui gli insetti vengono attirati e poi vi rimangono incollati (bombice del pino, vespe defogliatrici )
o piante esca (coleotteri scolitidi) ;
- MEZZI BIOLOGICI
Utilizzo di organismi entomofagi (si nutrono di insetti) che possono essere generali (araneidi,
miriapodi, uccelli, pesci e mammiferi) o specifici (insetti predatori o parassitoidi ).
INSETTI PREDATORI
Catturano l’insetto e se ne cibano immediatamente ( rapporto preda e predatore ) .
Possono essere insetti allo stadio larvale, adulti o entrambi.
Utilizzano molto spesso gli odori per individuare la preda usando per esempio le feci o i
feromoni. I principali gruppi sono:
- carabidi e coccinelle :( sempre predatori anche a metamorfosi completa ) alcuni sono dotati di
lunghe zampe cursorie e sono molto veloci;
- ditteri sirfidi : solo allo stadio giovanile, gli adultisi nutrono di polline e nettare ;
- ditteri cecidomidi (nematoceri , con molti segmenti sulle antenne ) ;
- formica rufa (predatrice) ,
- eterotteri ( apparato boccale pungente succhiante per succhiare l’emolinfa ) ;
PARASSITOIDI
Sono specie che vivono a spese degli altri ( si instaura una serie di rapporti complessi tra le
varie specie ), si possono sviluppare nel corpo di un altro insetto e l’ospite rimarrà vivo sino a
che sarà necessario per la vita del parassitoide.
In genere la femmina depone l’uovo dentro o in vicinanza dell’ospite , dal cui uovo nascerà la
larva che si nutrirà a spese dell’ospite. Ogni specie preferisce un certo stadio : uova, larve,
adulti. La relazione però è stretta (specializzazione) per esempio solo uova o solo adulto.
I parassitoidi sono sono simili ai parassiti ma allo stesso tempo diversi poiché portano sempre
alla morte dell’ospite. Le principali specie sono gli imenotteri: icmeumonodi e apocriti (aculeati)
o parassitica(tenebranti) che sono più efficaci se di dimensioni ridotte).
- MEZZI MICROBIOLOGICI
Entomopatogeni: microrganismi patogeni solo per gli insetti, devono però essere certificati poiché
potrebbero attaccare altri organismi.
Principali microrganismi:
• VIRUS = entrano all’interno dell’intestino;
• FUNGHI = riescono a penetrare direttamente nell’insetto;
• NEMATODI = penetrano lungo le aperture sul corpo dell’insetto o bucano il tegumento, una
volta all’interno ricurgitano batteri patogeni che uccidono l’insetto;
• BATTERI
• PROTOZOI
• RICKESTTSIE
BATTERI
Il più impiegato è il Bacillus thuringiensis, un batterio molto diffuso che durante le condizioni
favorevoli si moltiplica per scissione binaria (si ha cosi una crescita esponenziale), quando invece
le condizioni non sono favorevoli il batterio va incontro al ciclo vegetativo, formando così una spora
(sporulazione) che ne impedisce la morte.
All’interno della struttura della spora il batterio forma un cristallo, quando la spora si rompe libera il
cristallo (proteine) che verrà mangiato dall’insetto quando si ciba delle foglie, uccidendolo.
Per gli insetti che invece vivono all’interno della pianta non possono essere colpiti e tale metodo è
efficace esclusivamente con insetti dotati di apparato boccale masticatore senza risultare dannoso
per altre tipologie di insetti.
Per esempio è in grado di colpire solo le larve dei lepidotteri e non il loro stadio adulto.
Occorrono perciò trattamenti tempestivi prima che entrino all’interno della pianta, il trattamento è
dunque piuttosto breve. Il metodo di impiego è molto simile agli insetticidi perciò risulta molto facile
da usare.
Sono presenti diversi ceppi i quali agiscono ciascuno esclusivamente su alcuni tipi di insetti e di
larve, risultano perciò molto specifici.
Meccanismo di funzionamento : il cristallo ingerito penetra all’interno dell’intestino, dove vi è un PH
basico che determina la demolizione e la liberazione di una tossina, la quale raggiunge le cellule
del mesentero e si lega sulla base dei microvilli aprendo i ponti. La cellula si gonfia di acqua e
scoppia, se ne scoppiano molte il mesentero si rompe e l’emolinfa con un PH quasi neutro va a
contatto con il liquido dell’intestino a PH basico causando la paralisi dell’insetto e la conseguente
morte. La specificità è dunque in funzione del PH, poiché ogni specie ha un proprio PH intestinale
(10, 9, 8) e dunque un particolare ceppo a quel valore di PH libererà la tossina.
- MEZZI BIOTECNICI
Paragonabili ai mezzi biologici, usano delle sostanze utilizzate dagli insetti o dalle piante per
comunicare. Si usano sostanze chimiche secrete all’esterno che in natura regolano le
interazioni tra due organismi, stimolano nel ricevente risposte di tipo fisiologico e/o
comportamentali. Classificazione dei semiochimici :
- FEROMONI : regolano i rapporti tra individui della stessa specie ;
- ALLEOCHIMICI : regolano i rapporti tra individui di specie diverse, le risposte
comportamentali sono vantaggiose per la specie :
• Emittente : allomoni
• Ricevente : cairomoni
• Emittente e ricevente : sinomoni
CLASSIFICAZIONE DEI FEROMONI
• FEROMONI SESSUALI : I feromoni sessuali sono prodotti dalle femmine per richiamare i
maschi, in alcuni casi risulta anche sufficiente per l’isolamento sessuale.
A volte anche i maschi devono emettere dei feromoni per il riconoscimento.
Sono impiegati per aumentare le probabilità di successo negli accoppiamenti.
I feromoni sessuali sono composti da gruppi di sostanze tra cui un veicolante per una
maggiore dispersione nell’ambiente e sostanze specifiche presenti in piccole
concentrazioni ( i feromoni si possono distinguere tra una specie e l’altra anche per piccole
variazioni di concentrazione ). I feromoni sintetici invece se non sono identici possono
richiamare altre specie. Ciò succede però anche in natura, perciò il maschio produce a sua
volta un altro tipo di feromone (coremata) per farsi riconoscere dalla femmina. Alcuni
invece nelle antenne producono una sostanza solida che poi verrà spalmata nel corpo della
femmina la quale riconoscerà così il maschio.
Il riconoscimento incrociato è molto importante per l’isolamento riproduttivo.
• FEROMONI DI AGGREGAZIONE : attirano tutti gli individui della stessa specie, senza
distinzione tra sesso od età. Esempi: scolitidi, una volta che la femmina ha trovato un sito
idoneo attira sia maschi, sia altre femmine sull’albero in decomposizione.
Alcune api quando pungono emettono un feromone che attira altri individui a pungere.
Larve e gregarie, sono unite da questo feromone poiché così la loro crescita è migliore
poiché mangiano di più e crescono di più.
• FEROMONI DI COESIONE: è un tipo di feromone emesso in particolar modo dall’ape
regina che deve far rimanere le api unite. Viene prodotto maggiormente quando la regina è
giovane e produce più uova poi con il tempo la produzione del feromone e delle uova
diminuisce.. Il feromone viene trasferito tra le api per profallassi, quando questo feromone
non sarà più sufficiente l’ape regina verrà sostituita.
• FEROMONE DI DISPERSIONE : viene impiegato per far allontanare altri individui della
stessa specie.Possono essere d’allarme ( esempio afidi: dai sifoni producono delle cere
liquide che poi a contatto con l’aria si rapprendono, servono per mettere in allarme gli altri
individui, o per ostacolare il predatore/parassitoide) o deterrenti all’ovoposizione (inidca che
su quel sito sono state già deposte delle uova).
IMPIEGO DEI FEROMONI NELLA LOTTA INTEGRATA
• CATTURA SPIA (monitoraggio): trappola a forma di pagoda per garantire una migliore
diffusione del feromone (cono), è costituita da cartoncini pieghevoli con un tettuccio senza
colla ed una superficie con la colla. All’interno vi è il feromone in un cilindretto sopra la
colla. Viene poi posto ad una certa altezza, specifica per l’insetto.
Viene impiegata per abbassare la densità di popolazione e per stabilire se si sta al di sotto
o al di sopra di una certa soglia, viene poi impiegato anche per studiare il numero di
generazioni di una specie. Si conta periodicamente e si rimuovono quelli morti.
In base al numero di individui catturati e tenendo conto del sex ratio si potrà stimare il
numero di individui della popolazione.
• CATTURA INTENSIVA (massale): ha lo scopo di catturare il maggior numero di maschi per
diminuire la prole. Può essere utilizzato sia su ampie superfici sia su piccole purché siano
isolate in comprensorio. Sono trappole a forma di imbuto in cui l’insetto vi cade all’interno e
non può più fuggire. Funziona di più su specie che tendono alla monogamia piuttosto che
su quelle poligame.
• DISORIENTAMENTO O CONFUSIONE (sessuale): non si usano trappole, si impiegano
diffusori (dispenser) con ampolline contenenti feromoni. Aumento di concentrazione
nell’ambiente, si satura l’aria di concentrazione di feromoni, il maschio è confuso e non vola
e di conseguenza non si accoppierà. Autoferomone: i maschi si accoppiano tra di loro
poiché alcuni sono “contaminati” dai feromoni femminili.
- MEZZI CHIMICI
Costituiscono l’ultima possibilità qualora gli altri trattamenti non siano efficaci, risultano però
essere consentiti solo in alcuni contesti. Si possono impiegare sostanze inorganiche o
organiche naturali o sintetizzate.
Si distinguono in base agli animali che colpiscono (sostanze specifiche):
• Insetticidi
• Acaricidi
• Nematocidi
• Limacidi
• Rodenticidi
Occorre però rispettare diversi parametri insetticidi:
• Formulario commerciale (individua il prodotto)
• Principio attivo
• Fitotossicità
• Modalità di penetrazione
• Meccanismi di azione biotossica
• Selettività
• Citotropicità e sistematicità
• Metabolismo degli insetticidi
• Tossicità per l’ambiente