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Il mondo della vita quotidiana
L'individuo non nasce membro della società, ma lo diventa gradualmente, soprattutto grazie alla socializzazione che avviene sin dai primi anni della vita di un uomo.
Il mondo della vita è soprattutto un ambito sociale costruito dai rapporti fra soggetti e da un insieme di processi collettivi.
I nostri atteggiamenti sono ormai così ovvi che nessuno li ritiene degni di riflessione, la ripetizione di gesti, azioni, fanno parte del presente, del passato, del futuro.
E ciò è integrato nella retificazione, ossia è l'esito estremo di un lungo processo basato sulla ripetizione. Chi effettua un'azione abituale, mantiene in genere la consapevolezza di esserne l'autore, chi invece viene dopo e si trova a ripetere la stessa azione probabilmente non avrà quella consapevolezza anzi, sentirà quell'azione come un qualcosa di non umano, sovra-umano, l'uomo.
è quindi capace di dimenticare di essere lui stesso autore del mondo umano. È necessario comunque che vi sia un qualcosa che interrompa la routine, in quanto un mondo completamente irrigidito sarebbe destinato a scomparire, non avendo la necessità necessaria per adattarsi ad una realtà sociale continuamente mutevole. Il mondo della vita costituisce una realtà rilevante anche per la ricerca empirica, si presenta infatti come un fenomeno di interesse sociologico, essa precede la vita di del singolo individuo, definisce ciò che è ovvio all'interno di una cerchia sociale. Anche gli elementi più ovvi e consuetudinari del mondo della vita possono diventare una questione su cui riflettere, purché qualcosa interrompa la routine. Anche l'intervista può avere la funzione di sollecitare la riflessione. Spesso un soggetto, invitato a parlare di ciò che prima non gli sembrava degno di nota, l'intervistato.può considerare le stesse cose in luce diversa.CAPITOLO 3 "Tecniche di intervista"
Per esplorare il mondo della vita quotidiana è necessaria un intervista non direttiva, più flessibile e adattabile a ciascun intervistato. Il quale potrà esprimersi con parole sue e al suo livello di comprensione. Vengono effettuate anche interviste focalizzate per mettere a fuoco particolari situazioni in cui si è trovato l'intervistato. Questa limitazione aiuta a evitare che il colloquio spazi ovunque e soprattutto che per argomenti delicati l'intervistatore possa ricostruire, attraverso la narrazione, la storia di un gruppo e i processi sociali ad esso sottesi.
Molte ricerche inoltre combinano tecniche diverse: interviste strutturate o semi-strutturate, interviste libere, storie di vita, colloqui di gruppo, fonti statistiche, documenti d'archivio, ecc.
Al centro dell'intervista vi è sempre e comunque l'intervistato, tutto
Un’intervista deve essere preparata e poi analizzata da un lavoro di gruppo, gruppo di ricerca che dovrebbe essere allargato anche agli intervistatori.
Ciascun ricercatore fa una lista sequenziale del materiale registrato e trascritto e di ogni brano ognuno propone la sua interpretazione, si favoriscono in tal modo interpretazioni diverse e forse contrastanti, che dovranno essere difese dai proponenti.
È importante che l’intervistatore sia consapevole dei problemi connessi alla comunicazione verbale e sappia gestirli appropriatamente, in alcuni casi l’intervistatore deve conoscere il dialetto, altrimenti la comunicazione risulterebbe molto più difficile.
Ma per ragioni pratiche è necessario non sottoporre interviste a molte persone, poiché sarebbe molto gravoso raccogliere e
Analizzare un numero elevato di interviste complesse. Anche se spesso i ricercatori scelgono famiglie intere, maggiormente le classi medie, come unità di studio naturale, in quanto rispecchia i valori dominanti della società.