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CAP. 4 TECNICHE DI RACCOLTA E ORGANIZZAZIONE DEI DATI x ELABORAZIONI

SUCCESSIVE

1) UNITA’ DI RILEVAZIONE: mentre nell’approccio tipico dell’inchiesta l’unità

rilevazione è soggetto singolo e suoi attributi, in quella di rete è il legame tra

soggetti definita indicando la coppia di soggetti tra cui c’è relazione. Quindi le

coppie sono di solito ristrette e formano il RETICOLO. A volte vengono aggiunte

informazioni in + su legame e/o soggetti per definire meglio il reticolo. I dati di

partenza permettono registrare caratteristiche reticolo sono: 1) legami (coppie

soggetti) 2) attributi dei legami (definiscono relazione) 3) attributi dei soggetti x

classificarli. Il dato dei legami è l’unico indispensabile, gli altri sono complementari.

Rilevazione legami in due modi: 1) accostando a ciascun soggetto l’altro soggetto o

gli altri con cui ha legame 2) costruendo una matrice di affiliazione in cui i soggetti

sono ordinati per riga e gli eventi (che creano legami tra soggetti) per colonna. Nel

caso 1) ogni reticolo è descritto da almeno una matrice n x m dove n è numero

legami ordinati per riga e m è numero caratteristiche legami ordinati per colonna.

Quindi si ha matrice con numero righe = numero legami e numero colonne =

numero caratteristiche. Per definire un reticolo ci vogliono almeno 2 colonne ovvero

quelle che definiscono le coppie di soggetti tra loro collegate. Per convenzione si

assume che i soggetti della prima colonna siano l’origine del legame, quelli della

seconda siano la destinazione. C’è poi altra matrice x organizzazione informazioni

relative agli attributi dei soggetti (PUNTI DELLA RETE), è matrice n x m dove n è

numero soggetti e m è numero loro attributi. Nel caso 2) la relazione viene indotta

da una comune partecipazione, appartenenza, frequentazione dei soggetti. Questo

quando la racconta non è diretta ma avviene tramite DATI DI AFFILIAZIONE ad es.

un comune evento a cui soggetti hanno partecipato (è un legame). Questi dati sono

organizzati in una MATRICE CASO PER AFFILIAZIONE n x m dove n è n. soggetti

segnati con A, B, C, D, E e m è n. ambiti partecipazione denominati con a, b, c, d, e,

f. Ci sono 5 soggetti e 6 associazioni, nella matrice binaria compare 1 quando

qualsiasi soggetto partecipa ad una qualsiasi associazione, altrimenti è 0. La somma

per riga è a quante associazioni partecipa ciascun soggetto, quella per colonna dà

n. membri ciascuna associazione. X ogni colonna quando c’è 1 significa che c’è

compresenza di due soggetti nella stessa associazione. Associazione a è legame tra

D e E, c quello tra C, D, E, tra D e E esiste un doppio legame…si può anche leggere

all’opposto avendo un reticolo di associazioni con legami i soggetti. E’ importante

quando non si possono intervistare tutti i soggetti, se so affiliazioni posso dedurre

un certo tipo di comportamento dai legami in associazioni dei dirigenti ad es. o se

voglio amicizie in scuola posso vedere frequentazioni comuni in discoteche ecc.. 2)

MODALITA’ DI RILEVAZIONE: se non ho già dati devo rilevarli, c’è ritrosia delle

persone a rispondere domande su loro legami lavorativi o personali, spesso è

compromettente. Quindi si usa qualsiasi altro tipo di dato indiretto che contenga

legami tra soggetti: documenti associazioni, testamenti, alberi genealogici,

biografie, articoli ecc…se non sono disponibili ci vuole RACCOLTA DIRETTA con

tecniche di rilevazione dell’ INDAGINE SOCIALE che si dividono in 2 grandi categorie:

1) DATI SUI COMPORTAMENTI ottenuti con osservazione diretta, è su campo ristretto

soggetti in un arco di tempo delimitato (es. osservazione comportamento lavoro x

16 mesi) 2) DATI SU OPINIONI, ATTEGGIAMENTI DI COMPORTAMENTI ottenuti con

testimoni tramite interviste con questionari o faccia a faccia o telefonica, volta a

conoscere relazioni che altri soggetti intrattengono tra loro….3) MODI DI

FORMULARE LE DOMANDE: struttura del reticolo dipende da modo formulare

domande nelle interviste, c’è combinazione di 3 criteri da scegliere: 1) permettere

all’intervistato di indicare liberamente n. persone con cui c’è legame nel periodo

tempo considerato o porre un limite indicare solo quelle con legame + intenso. 2)

dare lista di persone (bisogna conoscerla) tra cui scegliere per far indicare legame o

lasciare libero intervistato che si ricordi. 3) non solo chiedere persone con cui c’è

legame ma anche di valutarne l’intensità o indicare importanza legame con

punteggio o facendo ranking. Quando n. intervista è numeroso il lavoro è lungo e

costoso, quindi si usa RILEVAZIONE RETI COGNITIVE permette ottenere informazioni

su rete vasta con poche interviste, si domanda con chi ha legami e anche legami

che queste persone hanno con altri. Dato che è lavoro complesso ci vuole anche

preciso ordine domande: 1) chiedere quali problemi/argomenti vengono affrontati

da soli e quali con aiuto degli altri 2) chiedere nomi con cui si ha legame per

problema/argomento e fare lista 3) far controllare lista e integrarla se incompleta 4)

raccogliere informazioni su nomi citati (attributi dei soggetti) 5) chiedere se nomi è

in relazione con gli altri 6) raccogliere informazioni su legami (attributi dei legami).

4) AMBITO D’INDAGINE E TECNICHE DI CAMPIONAMENTO: analisi reticoli si

preferisce farla su intera popolazione solitamente poco numerosa, e non su parti di

popolazione numerosa (è incompleta, si deve delimitare campo indagine, o sono già

definiti i limiti es. cittadini di una città oppure si devono esplicitare, ma è difficile

stabilire confini, spesso questo lavoro è già una ricerca). Ci sono 4 criteri di scelta

soggetti nella ricerca relazionale: 1) criterio affiliazione: soggetti sono quelli che

hanno legame es. stessa associazione, stesso clan, città.. Non si tiene conto altri

legami dei soggetti al di fuori di questo ambito (esterne dalla struttura interna

reticolo). Quindi è meglio quando soggetti sono abbastanza isolati…2) criterio

semplice selezione soggetti x costruire piccolo gruppo artificiale oggetto di studio

relazionale: quindi si isolano soggetti da relazioni esterne, è sperimentale. 3)

approccio nominalistico o posizionale: permette individuare soggetti ricoprono un

particolare ruolo o posizione sociale. Es. tutti manager, si studia relazione tra loro x

arrivare a élite economica Società (élite data da chi ricopre più posti nei cda grandi

imprese, il problema è individuare qual è limite impresa x considerarla grande…) 4)

criterio reputazionale: è fatto per aggirare problemi del nominalistico, si chiede a chi

ricopre ruolo formale di nominare altri facenti parte di una cerchia. Gli informatori

possono anche non rientrare nel reticolo, mentre nel 3) il problema è avere risultati

distorti a causa scelta errata dei ruoli da considerare, qui problema è sbagliare

informatori. Da questi criteri e problemi connessi si capisce che non si può iniziare

analisi reticolo senza avere idee precise su confini rete, tipi criteri ecc..Quindi è

difficile l’applicazione ai casi di inclusione/esclusione ambigui, contraddittori

presenti spesso nella realtà perché basate su tante relazioni sociali. L’analisi reticoli

dovrebbe stabilire confini, è costoso in termini tempi e costi, nell’indagine

tradizionale si usa di solito tecniche di campionamento, ma campione è

rappresentativo popolazione ma non delle loro relazioni (non dà idea struttura rete

totale). Per questo si preferisce prendere considerazione intera popolazione anche

se poco numerosa, o le analisi micro. Ci sono tecniche campionamento

probabilistiche e non compatibili con analisi rete. Quelle probabilistiche : 1) la +

importante è studio delle RETI EGOCENTRATE : c’è 1 attore focale detto ego e altri

soggetti detti alter e dai legami che li legano. Campionamento si applica su ego

quindi ci saranno numero n di reticoli quanti sono soggetti del campione (non

permette vedere caratteristiche strutturali intera popolazione, né densità rete

relazioni), dà caratteristiche strutturali degli n campioni egocentrati da comparare

(es. cap. 1 mercato lavoro e malessere..). Quelle non probabilistiche ad es. 1) +

usata campionamento a valanga: si parte da un soggetto che fa parte popolazione

rilevante, riferisce nomi suoi contatti, da qui partono altre interviste altri soggetti e

così via si costruisce reticolo…c’è problema di quando finire reticolo quindi di

delimitare campione, è decisione arbitraria di solito (devo tener conto si tratta in

questo caso di sezione del reticolo totale) tranne quando non vengono espressi +

contatti (si è raggiunta intera popolazione). 2) tecnica SMALL WORLD (piccolo

mondo) è rilevazione a catena, consegno ad un soggetto di partenza un libretto con

nome, indirizzo e occupazione di un soggetto obiettivo. Chi riceve annota suo nome,

caratteristiche sociali rilevanti per lui e deve dare libretto a persona che secondo lui

ha maggiori probabilità di conoscere soggetti obiettivo. Lo scopo è vedere

probabilità successo indagine e numero passaggi, si è visto che catena non è

numerosa (tra un soggetto e l’altro è di 5,2 passaggi in tutti USA), problema della

tecnica è che ci sono tanti rifiuti a rispondere. ACCURATEZZA, VALIDITA’ E

ATTENDIBILITA’ DATI attendibilità dati problema comune a qualsiasi inchiesta, ci

sono problema di memoria, di percezione soggettiva realtà, interessi particolaristici

di rappresentazione realtà diversa da quella che è. Notizie errate sono soprattutto

su legami non stabili, occasionali. Solitamente si è visto che dati sono + distorti se

faccio domande a scelta bloccata che quelli a scelta libera (es. indicare solo 2 amici

aumenta probabilità che rete tot. sia formata solo da triadi). Dati sono spesso

volatili quindi con prove ripetute non ci sono + legami, di solito dati stabili sono

reciproci (es. amicizia) e quindi possibile fare prova incrociata.

CAP. 5 LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI DATI

Un reticolo sociale può essere espresso in 3 modi: 1) in forma visuale: con disegni

con soggetti come punti e legami con linee che congiungono punti 2) in forma di

grafo 3) in forma matriciale o sociometrica. Le rappresentazioni grafiche sono la

forma visuale, sono semplici e intuitive ma utili solo a reticoli non estesi con numero

limitato soggetti e pochi legami omogenei. I SOCIOGRAMMI: studioso +

importante x utilizzo è Moreno, sono mappe disegnate su uno spazio

bidimensionale, è rappresentazione di soggetti collegati da linee. E’ immediato,

sintetico e intuiti

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
18 pagine
8 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vdk di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca sociale progredito e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Chiesi Antonio.