Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CONTROLLO ATTRAVERSO LA SELEZIONE DEI SOGGETTI E ASSEGNAZIONE AI GRUPPI
Un'accurata selezione dei soggetti assicura due aspetti fondamentali della ricerca:l'equivalenza dei
gruppi per cui è possibile attuare l'esperimento di controllo, e la possibilità di generalizzare i risultati
della popolazione. Bisogna distinguere la popolazione e il campione, e a sua volta all'interno della
popolazione bisogna distinguere il concetto di popolazione bersaglio da quello di popolazione
accessibile. La popolazione bersaglio è la popolazione completa, l'universo, mentre la popolazione
accessibile è quello che il ricercatore può avvicinare. Il campione rappresneta la popolazione. le
difficoltà sono due: la prima è dovuta a cercare di generalizzare nel campione preso le caratteristiche
presenti nella popolazione accessibile e poi quella a bersaglio; la seconda è dovuta alla numerosità
dei campioni. Ingenre più è grande il campione, più è rappresentativa. Vi sono tre metodi di
campionamento: il campionamento casuale di ampiezza n quando ogni elemento di un insieme
ordinato di N elementi, appartenenti ad una popolazione ha la stessa probabilità di essere scelto per
formare il campione. In questo metodo si può avere il campionamento casuale con ripetizione o
reinserimento, oppure senza reinserimento. Il secondo metodo è quello del campionamento casuale
stratificato dove si deve suddividere la popolazione in strati da ognuno dei quali viene estratto un
campione in mado casuale. Il terzo metodo è il campionamento "ad hoc" dove i ricercatori fanno
ricerca su soggetti facilmente reperibili e quindi non sono scelti in maniera casuale. una volta che i
soggetti sono scelti vanno assegnati alle condizioni richieste dai disegni sperimentali. I metodi per
eseguire un assegnazione corretta dai soggetti sono: l'assegnazione casuale, il pareggiamento
casuale, il metodo dei blocchi dove si abbinano le caratteristiche dei gruppi e per formare i blocchi è
necessario identificare la variabile, soggetti come controllo di se stessi. La maggior parte dei
protagonisti sono tutti studenti di psicologia, studentesche o pazienti, inoltre ci sono anche soggetti
volontari. E' necessario che ogni studioso valuti empiricamente l'influenza dei volontari e dei non-
volontari sulla ricerca e per far ciò bisogna analizzare i dati separatamente sia per categorie, sia per
soggetti.
STRATEGIE DI CONTROLLO SUGLI EFFETTI DELL'ORDINE E DELLA SEQUENZA L'effetto
dell'ordine è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni
stesse. Esso si realizza tutte le volte in cui se il soggetto viene sottoposto ad una prova all'interno di
altre prove, la sua performance viene influenzata dalla posizione piuttosto che dalla prova in se.
L'effetto della sequenza è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella
che la precede, esso indica un cambiamento temporaneo o permanente del soggetto causato da uno
specifico tipo di esposizione a una o più trattamenti sperimentali precedenti. Esistono due strategia
per controllare dell'ordine e della sequenza: controbilanciamento tra i soggetti che si basa sulla
costituzione di un determinato numero di gruppi, tanti quanti sono le combinazioni delle prove in
sequenza. Se si somministrano tutte le combinazioni di prove possibili si tratta di controbilanciamento
completo, se vengono selezionate solo combinazioni particolari di prove esso si dice incompleto.
CAPITOLO 7
ATTENDIBILITA' E VALIDITA' DELLA MISURAZIONE
In psicologia si usa eseguire la misurazione tramite degli strumenti di misura, che devono essere
costruiti in modo da evitare errori e le condizioni di somministrazione devono garantire una
misurazione efficace. Nella maggior parte dei casi in psicologia si misurano i costrutti, che definiamo
come concetti astratti che indicano un complesso della vita psichica del soggetto, non ossevabili
direttamente ma inferiti a partire da una serie di indicatori empirici osservabili. Alcuni costrutti vengono
misurati con pochi indicatori o item, cioè una variabile o una misura empirica che indica il costrutto
non osservabile tramite una regole di corrispondenza. Il rapporto che esiste tra costrutto e indicatori
può essere di due tipi: un indicatore si dice riflettivo quando è una semplice manifestazione empirica
del costrutto, un prolungamento del costrutto a livello osservabile, ma conseguenza del costrutto
stesso poichè l'indicatore riflette il costrutto; un indicatore si dice formativo se è l'indicatore stesso a
contribuire o a causare il costrutto stesso. Vi sono anche dei costrutti più complessi che implicano una
costruzione gerarchica in dimensioni. Le dimensioni sono aspetti psicologici organizzati non
osservabili che rappresentano ognuno una parte del costrutto e che si collocano gerarchicamente tra i
costrutti e gli indicatori. Lo studio del numero e delle caratteristiche delle dimensioni di un costrutto è
un aspetto molto importante a cui ci si riferisce con l'espressione "studio della dimensionalità" che
viene condotto attraverso l'analisi fattoriale. Essa è una tecnica statistica che permetta di identificare
le dimensioni latenti dei costrutti (dette anche tratti, fattori o componenti) raggruppando gli item che
correlano di più tra di loro e scegliendo tra le possibili soluzioni quella più semplice (principio di
parsimonia).
VALIDITA' E ATTENDIBILITA' Se una misurazione risulta attendibile e valida, allora il costrutto è
misurato bene, altrimenti nella misurazione abbiamo commesso degli errori e il costrutto non
rappresenta quello che il ricercatore aveva intenzione di misurare. Si definisce validità di uno
strumento di misura è il grado in cui uno strumento riesce a misurare ciò che dovrebbe misurare.
L'attendibilità è il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. Se c'è un alta
correlazione tra le misurazioni indipendenti significa che durante le misurazioni sono stati fatti pochi
errori. Per capire meglio il concetto di attendibilità e validità, possiamo fare riferimento alla stabilità,
l'accuratezza e la precisione. La stabilità si riferisce al grado di correlazione tra misurazioni avvenute
in tempi diversi dello stesso costrutto; l'accuratezza si riferisce al grado di corrispondenza tra il
costrutto misurato e la realtà; la precisione invece è il grado di sistematicità con cui eseguiamo la
misurazione, cioè la coerenza con cui associamo eventi ed oggetti a determinate categorie di
riferimento.
LA TEORIA CLASSICA DELL'ATTENDIBILITA' Secondo la teoria classica dell'attendibilità, il
punteggio prodotto dalla misurazione deriva da due componenti, il punteggio vero e l'errore:
X = V + E.
in cui X è il punteggio osservato, V è il punteggio vero e E l'errore casuale. L'attendibilità di uno
strumento di misura viene definita come il rapporto tra la varianza della parte vera e la varianza
osservata o totale.
* (formula) (LIBRO)
IL RAPPORTO TRA ATTENDIBILITA' E VALIDITA' Attendibilità e validità sono due componenti
fondamentali per eseguire una misurazione, e la prima è considerata la base della seconda, poichè
senza attendibilità una misura non può essere nemmeno valida.
DIVERSE APPLICAZIONI DELL'ATTENDIBILITA' Il concetto di attendibilità della teoria classica può
essere applicata in molteplici casi, i principali sono:
- attendibilità test-retest per misurare la validità nel tempo delle risposte dei soggetti o i cambiamenti
nelle situazioni sperimentali;
- le forme parallele o equivalenti di uno strumento, che consiste nel somministrare agli stessi
partecipanti nello stesso momento due forme diverse dello strumento che tuttavia misurano lo stesso
costrutto;
- la consistenza interna e lo split-half di una scala o di un test, che sono due metodi diversi per vedere
se i molteplici item che compongono lo strumento sono correlati tra loro mostrando maggiore o
minore eterogeneità nel contenuto;
- la consistenza interna tra due o più osservatori, valutatori o giudici per misurare l'accordo o il
disaccordo tra loro in ciascuna codifica eseguita. Questa viene detta anche calibrazione.
L' "a" (alfa) DI CRONBACH UNA SCALA DI MISURA L'a di Cronbach è uno degli indici più utilizzati
all'interno della psicologia sociale, perchè oltre ad essere idoneo alle scale di misura di atteggiamento
o personalità, è chiaro e comprensibile per molti suoi aspetti. Esso viene definito come la media delle
intercorrelazioni tra tutte le possibili divisioni a metà del test.
IL "K" DI COHEN DI UNA GRIGLIA DI OSSERVAZIONE Il K di Cohen è un coefficiente di
attendibilità utilizzato principalmente quando ci sono due o più valutatori che eseguono una stessa
misurazione.
STIMA DEL COEFFICIENTE DI ATTENDIBILITA' Somministrando un test psicologico ad uno stesso
campione di soggetti con due test in momenti diversi, si potrà definire l'attendibilità test-retest che
esprime il grado di equivalenza delle due forme di un test. Quando si mettono in correlazione due
raggruppamenti di item di uno stesso test psicologico, l'omogeneità dei suoi item risulta sottostimata
perchè è come se si considerasse solo metà test. Quindi bisogna correggere il coefficiente di
correlazione con la cosiddetta formula protetica di Speraman-Brown
* formula (LIBRO)
dove rxx è la stima del coefficiente di attendibilità dell'intero test x
n indica le parti in cui il test è stato diviso
r è il coefficiente di correlazione tra 2 raggruppamenti di item
Se gli item sono dicotomici si utilizzerà la formula
*formula (LIBRO)
dove k indica il numero degli item
p la proporzione di risposte in una categoria di item
g la proporzione dell'altra categoria di item
s x2 la varianza dei punteggi totali ottenuti
Se gli item prevedono risposte alternative come nel caso delle scale di Likert si calcola K di Cronbach
*formula (LIBRO)
dove L è il coefficiante di attendibilità
k indica il numero degli item
s x2 la varianza dei punteggi totali ottenuti da ciascun soggetto
< s 2 la sommatoria della varianza di tutti i suoi item
Conoscendo il coefficiente di attendibilità e la devianza standard dei punteggi di un test si può
calcolare l'errore standard
*formula (LIBRO)
Esso è la stima della devianza standard dei punteggi ottenuti che un individuo in un alto numero di
somministrazioni di uno stesso test psicologico.
ESM è usato per definire l'intervallo di fi