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CRITERI DI SCELTA DELLE MISCELE PER NUTRIZIONE ENTERALE

Relativi al paziente:

  • Patologia di base/stato metabolico: condiziona i fabbisogni e la sede di infusione
  • Funzione gastrointestinale (digestione, assorbimento, motilità): condiziona le caratteristiche della miscela

Relativi alla sede dell'infusione:

  • Caratteristiche nutrizionali della miscela:
    • Qualità/quantità apporto di azoto
    • Concentrazione calorica e/o distribuzione delle calorie tra lipidi e carboidrati
    • Adeguatezza micronutrienti
    • Presenza di fibre
    • Osmolarità

CRITERI DI SCELTA DELLA VIA DI ACCESSO DELLA N.E.

  • Stato clinico del paziente
  • Accessibilità e capacità di assorbimento dell'apparato digerente
  • Durata prevista del trattamento nutrizionale

SNG: consigliabile l'uso di sondini morbidi, di piccolo calibro, di materiale biocompatibile (silicone, poliuretano).

Vantaggi: facilità posizionamento e basso

costo➔ Svantaggi: scarso comfort, facile dislocamento e maggiore facilità di reflusso gastroesofageo e➔ polmonite ab ingestis

Indicazioni: N.E a breve termine (<30 gg)➔SONDINO NASO-DIGIUNALE

Vantaggi: facilità posizionamento e basso costo➔ Svantaggi: scarso comfort, facile dislocamento e maggiore facilità di reflusso➔ gastroesofageo e polmonite ab ingestis

È previsto il passaggio transpilorico della sonda che può avvenire passivamente sfruttando la normale peristalsi gastrica o attivamente guidando la sonda per via endoscopica

Indicazioni: ritardato svuotamento gastrico e atonia gastrica➔GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA P.E.G.

Vantaggi: accesso diretto allo stomaco, maggior comfort per il pz. Non richiede sala➔ operatoria ne anestesia generale

Svantaggi: controindicata in caso di ascite importante, stenosi esofagee serrate, ulcera➔ gastroduodenale in atto, impossibilità alla esecuzione della endoscopia

Indicazioni: NE a lungo termine,

ostruzioni subtotali del tratto gastroenterico alto, tumori➔ capo collo, traumi della faccia, malattie neurologiche con disfagia

GASTROSTOMIA CHIRURGICA

Vantaggi: accesso diretto allo stomaco, maggior comfort per il pz➔

Svantaggi: Richiede sala operatoria e anestesia generale➔

Indicazioni: NE a lungo termine, ostruzioni subtotali del tratto gastroenterico alto, tumori➔ capo collo, traumi della faccia, malattie neurologiche con disfagia

DIGIUNOSTOMIA

Vantaggi: Possibilità di superare ostruzioni del tratto gastrointestinale prossimale➔

Svantaggi: Diametro dei sondini (< 7 Fr.) e somministrazione lenta dei nutrienti➔

Indicazioni: gastrostomia non effettuabile, inaccessibilità gastrica➔

COMPLICANZE DELLA NE:

avremo un aumentato rischio di aspirazione di nutrienti nelle vieaeree. Possono essere:

  • meccaniche
    • da sonde naso enteriche→ all’inserzione intubazione vie aeree, mal posizionamento, traumi meccanici→ nel mantenimento estubazione dislocazione
rinofaringite, ulcere, rottura variciesofagee, reflusso gastroesofageo da gastrostomia percutanea: emorragia, peritonite, malposizione della sonda, erosione cutanea (da succogastrico), ostruzione intestinale da migrazione della sonda, infezione/deiscenza della ferita, fistola enterica residua dopo rimozione della sonda, pneumoperitoneo da digiunostomia chirurgica: occlusione intestinale da angolatura, ansa digiunale, stenosi, lume digiunale, ematomi intraluminali, fistola digiunale residua, dislocazione peritoneale della sonda-gastroenteriche reflusso esofageo: ab ingestis nausea e/o vomito distensione e/o dolore addominale diarrea o stipsi metaboliche da errata scelta dei nutrienti o tecnica di somministrazione Possibili cause della diarrea: - non corretta somministrazione delle miscele (osmolarità, velocità e volumi) - intolleranza ai nutrienti (lattosio, glutine, lipidi, ecc.) - malassorbimento (malattie infiammatorie, atrofia dei villi, ecc.)ecc.)- contaminazione batterica effetti collaterali di terapie (antibiotici, radioterapie, ecc.)

MANIFESTAZIONI CLINICHE delle complicanze della NE:

  • stato di coscienza alterato
  • alterazioni della deglutizione
  • grave reflusso gastro-esofageo
  • ostruzione pilorica
  • paresi gastrica
  • legate all'apporto dei nutrienti metaboliche: alterazioni idro-elettrolitiche, iperglicemia/glicosuria, sindromi carenziali da errata scelta dei nutrienti o errata infusione

NUTRIZIONE PARENTERALE è indicata in presenza di controindicazioni all'utilizzo della NE o quando la NE non è in grado di assicurare i fabbisogni nutrizionali. Può essere totale, integrativa ad una alimentazione per via naturale o combinata ad una nutrizione enterale. Va considerato che la via di accesso indica se la modalità di somministrazione è per via centrale o periferica.

La N.P.T. viene utilizzata solo quando la via fisiologica è del tutto interdetta. Deve essere considerata non come

supporto nutrizionale, ma come vera e propria terapia.

DEFINIZIONE: terapia che fornisce proteine, carboidrati, lipidi, elettroliti, vitamine, minerali e liquidi per via endovenosa. Con l'aggiunta di lipidi 10% o 20% si ripristinano e mantengono i tessuti corporei fornendo i nutrienti essenziali. È una soluzione iperosmolare di destrosio superiore al 10% e/o proteine al 5%.

INDICAZIONI

  • non accessibilità del tratto gastroenterico
  • stati occlusivi o subocclusivi
  • diarrea intrattabile
  • gravi alterazioni dell'assorbimento (enterite da raggi, mucositi gravi...)
  • Insufficienza renale o epatica acuta;
  • pz critici (ripristino tempestivo del quantitativo calorico e positivizzazione del bilancio azotato);
  • Ogni qualvolta non è possibile utilizzare il "canale alimentare"

La NP può essere somministrata attraverso un accesso venoso:

PERIFERICO che prevede l'incannulamento di una vena di medio calibro, dalla quale si può infondere

sottoposto a disinfezione con alcol al 70%. 2. Utilizzare una tecnica asettica durante l'inserimento del CVC. 3. Monitorare costantemente il sito di inserimento per segni di infezione, come arrossamento, gonfiore o secrezioni. 4. Cambiare il cerotto e il bendaggio del sito di inserimento secondo le linee guida dell'istituzione. 5. Utilizzare soluzioni a bassa osmolarità per ridurre il rischio di flebiti centrali. 6. Monitorare i parametri vitali del paziente durante l'infusione di soluzioni ad alta osmolarità. 7. Eseguire un controllo radiografico del torace dopo 2 ore dal posizionamento del CVC per verificare la corretta posizione e escludere la presenza di pneumotorace. 8. Fornire al paziente un'adeguata educazione sul CVC, compresi i segni di complicanze da monitorare e le misure di prevenzione. 9. Collaborare con il team medico per la gestione e la rimozione del CVC quando non è più necessario. 10. Documentare accuratamente tutte le procedure eseguite e le osservazioni fatte durante l'assistenza infermieristica al CVC.
  1. La decontaminazione del catetere deve essere fatta utilizzando una soluzione di clorexidina al 2% o iodopovidone, seguendo le raccomandazioni dei produttori dei cateteri. Il disinfettante deve essere lasciato agire secondo le indicazioni del prodotto.
  2. Il lavaggio del catetere deve essere effettuato con una manovra pulsante nei seguenti casi:
    • Dopo un prelievo di sangue
    • Dopo la somministrazione di terapie
    • In caso di reflusso di sangue nel CVC
    • Ogni volta che si interrompe/conclude l'infusione di NP
    • In corso di NP, se il CVC ha un solo lume, il lavaggio va eseguito anche prima del prelievo e della somministrazione di terapia
  3. Il lavaggio deve essere effettuato con soluzione fisiologica sia negli adulti che nei bambini. La quantità varia da 5ml a 20ml a seconda del tipo di catetere (percutaneo, tunnellizzato, Port-A-Cath), dell'età della persona e della procedura da effettuare. La linea infusiva deve essere sostituita ogni volta che viene interrotta l'infusione o deve essere cambiata la miscela nutrizionale.

infusioni continue, il set per l'infusione di NP deve essere sostituito, con manovra asettica, ogni 24 ore.

INFUSIONE DI NUTRIENTI La NP può essere utilizzata da sola o associata alla NE o di supporto all'alimentazione naturale per coprire il fabbisogno calorico e proteico. L'infusione di soluzioni di NP può essere:

  • CONTINUA nelle 24 ore
  • INTERMITTENTE o CICLICA in 12-15 ore per agevolare persone che hanno una vita sociale attiva

Per ottenere un'infusione ciclica ben tollerata in una persona in condizioni cliniche stabili, l'induzione della stessa deve avvenire in modo lento e graduale ed è quindi necessario un periodo di adattamento di 3-5 giorni durante il quale si imposta un progressivo aumento della velocità di infusione. Nella NP ciclica è importante ridurre sempre la velocità sia all'inizio che alla fine dell'infusione. Questo permette una migliore tolleranza e riduce le complicanze del

metabolismoglucidico Le sacche di NP, preparate da un centro dedicato o industriali, devono essere conservate ed inseguito infuse, seguendo precise indicazioni: 1- Controllare che la sacca sia integra e non presenti alterazioni (es.: precipitati), sia prima che durante l'infusione 2- Assicurarsi di avere un via dedicata alla NP 3- Utilizzare una pompa d'infusione o un regolatore di flusso per controllare la velocità 4- Completare l'infusione della NP entro le 24 ore 5- Mantenere la soluzione al riparo dalla luce con un'adeguata schermatura perché fotosensibile (presenza di vitamine) Per evitare e/o gestire le complicanze in corso di NP, è necessario monitorare frequentemente i parametri vitali e alcuni valori ematici, nonché il bilancio idrico. In corso di NP si possono verificare complicanze: - metaboliche: sono le stesse che ritroviamo in NE, ma sono più gravi e più frequenti. Tali complicanze sono legate alla qualità e alla

quantità di nutrienti infusi e possono manifestarsi clinicamente o con alterazioni di dati di laboratorio.

● idro-elettrolitiche

● infettive

● meccaniche

SONNO E RIPOSO: quinto modello della Gordon

RIPOSO=sensazione di sollievo e rilassamento sia a livello fisico che mentale con allontanamento di qualsiasi cosa che disturbi o preoccupi; consentendo all'organismo di rinnovare le energie psicofisiche per mantenere un benessere armonico.

SONNO= stato di riposo accompagnato da una coscienza alterata e da una relativa inattività. La sensibilità agli stimoli esterni diminuisce durante il sonno tale sensibilità e facilmente reversibile. Il sonno si accompagna a modificazioni significative di PV. Il sonno è controllato da due processi:

● omeostatico: determina l'

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
56 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaia0109 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia infermieristica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Proietti Assunta.