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Modalità di somministrazione dei questionari

QUESTIONARIO AUTOAMMINISTRATO CON ASSISTENZA

Si presenta quando si possono intervistare gruppi numerosi di individui in contemporanea, è il caso ad es. di ricerche in ambito scolastico: l'intervistatore entra in aula, ha modo di spiegare cosa si deve fare e perché, distribuisce il questionario e i ragazzi lo compilano immediatamente, potendo chiedere spiegazioni all'intervistatore.

QUESTIONARIO TELEFONICO

Si ha quando il ricercatore deve intervistare molti soggetti, magari sparsi su un ampio territorio, e non ha le risorse (o il tempo) per mandare direttamente degli intervistatori. Le telefoniche sono economiche e veloci, il difetto principale si riscontra nella necessaria semplicità dello strumento: un numero non troppo elevato di domande chiuse, solo se indispensabile uno o due aperte. Questa modalità di questionario è una piccola violazione della privacy che fida della difficoltà di rifiutare di chi propone l'intervista.

La qualità della relazione è bassissima, l'intervistato non vede l'ora di concludere e darà risposte affrettate e un po' superficiali. Ciò, però, non decreta il fallimento delle interviste telefoniche; se il ricercatore è consapevole dei suoi limiti, può avere buoni risultati riservando questo approccio a temi trattabili rapidamente vicini all'esperienza quotidiana degli intervistati.

LE DOMANDE

La domanda mira a registrare lo stato di un caso su una data proprietà, al fine di una sua registrazione. I "casi" sono gli oggetti di cui si occupa una ricerca, ovvero i singoli individui intervistati tramite un questionario; le "proprietà" sono concetti riferibili ai casi loro attribuibili che possono assumere aspetti diversi, variabili; ogni diverso aspetto che può assumere una proprietà si dice "stato" (ad es. tutti gli)

individui hanno la proprietà sesso e tale proprietà può assumere due stati, femmina e maschio). Le categorie di risposta che si pongono sotto ogni domanda chiusa non sono altro che il prodotto di operazioni di classificazione; se alcune sono semplici da immaginare, come nel caso maschio/femmina, a volte il ricercatore deve impegnarsi a ordinare un numero gestibile di risposte che soddisfino i requisiti generali di ogni classificazione: - si intende che l'elenco deve comprendere tutte le possibili esperienze e situazioni esaustive, ascrivibili a qualunque caso; - mutua esclusività, si intende una condizione relativa alla necessità, per le varie categorie di risposta, di non essere di alcun caso sovrapposte sul piano logico-semantico; se così fosse, cioè se alcune categorie si confondessero tra loro, l'intervistato non saprebbe esattamente come collocarsi. - unicità del criterio di classificazione (fundamentum divisionis),

Una classificazione non può contenere stati relativi ad una proprietà e stati di un'altra proprietà.

SCALE E TERMOMETRO

Ogni domanda di un questionario dà vita a una o più variabili che sono organizzate secondo una delle 4 scale di Stevens. Sono prive di autonomia semantica, fanno parte della c.d. famiglia delle "scale ordinali" che

Le scale Likert consentono cioè di ordinare gerarchicamente degli oggetti (opinioni, atteggiamenti); usualmente si presentano come un'affermazione rispetto alla quale l'intervistato deve dichiarare il grado di accordo, scegliendo tra 5 risposte di questo genere:

  • molto contrario
  • abbastanza contrario
  • dipende
  • abbastanza d'accordo
  • molto d'accordo

alle quali si dovrà aggiungere "non risponde". che conferiscono all'intervistato la possibilità di

In diversi casi è preferibile utilizzare scale auto-ancorate assegnare un valore numerico alle

formattare il testo fornito utilizzando tag html. Ecco il testo formattato:

Proprie risposte secondo una scala da 0/1 a 10 ovvero secondo la versione del feeling thermometer che si presenta come un vero termometro per la misurazione dell' temperatura, con gradazione da 0 a 100 gradi ed intervalli di 5 gradi. È disegnato su un pannello, e a destra e a sinistra della colonnina di mercurio vi sono righe, corrispondenti alla gradazione, dove l'intervistato collocherà dei cartoncini, ciascuno dei quali reca impresso il nome di un elemento. L'indicazione operativa è di collocare le temperature fredde gli elementi rispetto ai quali che risponde è in disaccordo, e verso le temperature calde quelli desiderabili, ecc. Un vantaggio del termometro rispetto alla scala Likert è che consente di mettere in relazione oggetti diversi. Un problema tipico dei termometri consiste nella sistematica collocazione degli oggetti, da parte degli intervistati, sempre nelle zone calde o nelle zone fredde del termometro. In questi casi occorre

deflazionare il termometro sottraendo, ad ogni punteggio espresso per ogni singolo oggetto da ogni intervistato, il valore medio ottenuto ad ogni termometro. Se non si volesse intervenire con un deflazionamento si può costruire il termometro in modo diverso: un metodo è quello di costruire il termometro con n intervalli, dove n= numero di oggetti da collocare; l'indicazione per l'intervistato è di collocare ogni oggetto in un diverso intervallo del termometro, in modo che ogni grado sia affiancato la un solo cartellino, e che tutti i gradi siano occupati. In questo modo chi risponde è obbligato ad una riflessione gerarchica (che è lo scopo dei termometri); questo tipo di termometro viene definito da Marradi "con vincoli di ordinalità". La scala Bogardus si prefigge di ordinare lungo un continuum affermazioni dotate di autonomia semantica, capaci di riprodurre in modo più efficace gli atteggiamenti degli intervistati.

ma sono più brevi e spesso utilizzate per illustrare un concetto o una situazione in modo più immediato.
  1. Una domanda-stimolo vengono in tal caso proposte risposte ordinate in modo tale che la scelta di una di queste comporti il rifiuto delle successive.
  2. Si propone di assicurare la scalabilità dell'ordinamento proposto: questo è possibile?
  3. La scala Guttmans volgendo una serie di interviste in cui ognuna delle sette possibili risposte sia tradotta in una domanda con due sole possibilità di risposta valutando poi se le distribuzioni dei "si" e dei "no" siano tali da confermare o meno l'ordinamento effettuato.
  4. Ciò consente la costruzione di un indicatore di validità della scala, detto coefficiente di riproducibilità, che mette a raffronto il numero di risposte incongruenti.
  5. VIGNETTE E STORIELLE
  6. Lo scopo della vignetta è far riflettere l'interlocutore e consentirgli un'ampia ed articolata espressione del suo pensiero, e richiede quindi sempre un registratore.
  7. Le storielle hanno scopi ed utilizzi simili, ma sono più brevi e spesso utilizzate per illustrare un concetto o una situazione in modo più immediato.
vengono redatte sulla base di materiali vivi (cronache giornalistiche, fatti sperimentati, ecc.) per creare un contesto verosimile e prossimo all'esperienza dei soggetti intervistati, dove si muovono personaggi che creano una situazione sulla quale l'interlocutore dovrà esprimersi. CRITERI PER DECIDERE L'INSERIMENTO DI ITEM È un criterio guida per tutta la ricerca, da essa dipendono la validità e l'attendibilità. La rilevanza, ovvero l'attenzione agli intervistati, alla loro esperienza di vita, è ciò che poniamo al centro della ricerca. La ricerca inizia dalla concettualizzazione e quindi con la scelta dei concetti da porre al centro del lavoro, con la conseguente selezione degli indicatori e con la finale decisione delle indicazioni operative. Un criterio tecnico per decidere l'inserimento di item è la previsione dell'elaborazione: per ogni item che il ricercatore inserisce deve già esserci una chiara capacità di.elaborazione. Il principale item di ogni questionario sono le domande analizzate secondo il grado di direttività (domande chiuse o aperte). I tipi di domanda si distinguono secondo la loro strutturazione: - domande strutturate o chiuse, il ricercatore ha già previsto la lista delle possibili risposte tra le quali l'intervistato deve scegliere quella più vicina al suo pensiero. L'utilizzo di queste domande è preferibile quando non serve una grande profondità di indagine, di gestione dell'intervista ed i questionari sono autoamministrativi. - domande semistrutturate o parzialmente chiuse, sono come le precedenti ma è presente una risposta formulata in questo modo. "altra risposta (specificare...)". - domande non strutturate o aperte, la domanda non è seguita da suggerimenti di risposta, ma solo da uno spazio libero per esprimere il proprio.

pensiero. È preferito l'utilizzo di questo tipo di domande quando è necessario andare in profondità nei vissuti dell'intervistato, oppure quando si ha la possibilità di realizzare l'intervista in un rapporto diretto 1-1 gestito da intervistatori esperti.

La domanda a risposta multipla crea problemi di codifica ed elaborazione dei dati, perché a questi fini occorrerà trattare ogni risposta come un item a sé stante codificato si/no. Le diverse risposte avranno lo stesso valore e questa è una forzatura che deprime l'informazione.

Un modo per impostare questo tipo di domande prevede la gerarchizzazione delle risposte, cioè si chiede all'intervistato di ordinare le risposte a seconda della preferenza e nella domanda sarà anche indicato il numero massimo di risposte consentite.

Le domande introduttive sono prime domande di carattere generale in relazione col tema principale della ricerca.

Le domande filtro

Servono per filtrare i vari intervistati e selezionarli a seconda di determinate proprietà al fine di sottoporli poi a domande specifiche differenziate. Queste tipo di domande sono utili quando il ricercatore prefigura una tipologia di intervistati e dedica intere parti di questionario a ciascun tipo, come nel caso di una ricerca su un campione multietnico.

Servono per stimolare l'intervistato a chiarire il suo pensiero, spiegare una risposta. Le domande sonda oscura, incitare a sviluppare un argomento. È l'equivalente termine inglese, si tratta di domande secondarie, realizzate spesso ad hoc Probed all'intervistatore stesso per spronare l'intervistato in seguito all'inefficacia della domanda principale.

Lo scopo di ogni probe è quello di trasformare una risposta inadeguata in una che soddisfi gli obiettivi dell'intervista. Devono essere indicati, in parte, nel questionario e gli intervistatori devono conoscere l'opportunità.

diutilizzare dei probe. Vi sono molti tipi di probe che l'intervistatore può utilizzare durante un'intervista.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
18 pagine
3 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di metodologia e tecniche della ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Poli Stefano.