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Il gioco del Carrom
Un po' di storia
Le origini del gioco del Carrom sono ancora incerte e si perdono tra leggende e tradizioni. Le prime menzioni di un gioco simile sono state trovate in antichissime tombe abissine nell'area indo-iraniana, risalenti al 2000 a.C. Un gioco simile al Carrom è apparso anche nelle antiche scritture greche.
Tra le ipotesi più attendibili la possibilità che la parola "carrom" derivi dal nome di una pianta, nativa dell'Indonesia e dell'India, chiamata Karambal. I portoghesi poi avrebbero adattato il nome della pianta in "caramboliera" chiamandone il frutto rosso "carambola". Questa potrebbe essere l'origine del gioco della carambola, molto simile al Carrom: nei due giochi infatti è presente una pedina rossa che potrebbe ricordare il frutto della pianta esotica.
A questa storia però se ne aggiungono molte altre, legate ai viaggi degli esploratori e dei marinai che hanno
orientali, il Carrom è considerato un gioco tradizionale e popolare, praticato sia a livello amatoriale che professionale. Il Carrom è un gioco da tavolo che si gioca su una tavola di legno, chiamata Carrom Board, che ha una superficie liscia e circolare. La tavola è divisa in quadranti e presenta buche ai quattro angoli. Il gioco prevede l'utilizzo di pedine, chiamate Carrom Men, che vengono colpite con un pezzo chiamato Striker. L'obiettivo del gioco è colpire le pedine in modo da farle entrare nelle buche e accumulare punti. Il Carrom è un gioco che richiede abilità, precisione e strategia. È un gioco divertente e coinvolgente, adatto a giocatori di tutte le età. Può essere giocato da due o quattro giocatori, in modalità singola o a squadre. Il Carrom ha avuto una diffusione internazionale grazie alla sua semplicità e al divertimento che offre. Oggi è praticato in molti paesi del mondo e sono organizzati anche campionati e tornei di Carrom a livello internazionale. In conclusione, il Carrom è un gioco affascinante che ha radici antiche e una storia ricca di tradizioni. È un gioco che unisce divertimento, abilità e competizione, e che continua a essere amato e praticato da milioni di persone in tutto il mondo.Occidentali il Carrom è comparso sporadicamente attraverso i secoli, grazie ad esploratori e viaggiatori. Le variazioni del gioco hanno dato luogo a nuovi giochi: Vindi Vindi nelle isole Fiji, Szhe Szhe in Israele, e il Carrom Biliard, molto diffuso negli Stati Uniti. Ciò che distingue maggiormente questi giochi dal Carrom è che al posto delle dita vengono usate delle apposite "stecche" per colpire le pedine o le biglie.
Classificazione del gioco
Il Carrom è un particolare gioco da tavoliere. Particolare perché combina caratteristiche del Biliardo e del Subbuteo, che non sono considerati giochi da tavoliere. È infatti un gioco che si distacca molto dai classici giochi da tavoliere come gli scacchi o la dama. Perfino il tavoliere è molto diverso e non segue un preciso schema geometrico, come spesso accade. È comunque un gioco di pedine. Secondo la classificazione di Micheal Boutin può essere considerato un gioco ad
informazione completa: la situazione è di fornte a entrambi gli avversari, che possono certamente intrapprendere una propria strategia ma che tuttavia rimane sotto la vista e l'attenzione di tutti i giocatori. Il Carrom è un gioco di competizione e quindi può essere inserito tra quei giochi che Callois inserisce nella classe "Agon". Il piacere del misurare le proprie capacità è alla base del gioco. Si può giocare come duello simmetrico tra individui o tra gruppi di poche persone, che in ogni caso si devono alternare per giocare. In alcune aree asiatiche il Carrom ha inoltre assunto un'importanza sociale che lo distingue da altri giochi popolari. In India si gioca a Carrom per la strada ed è frequente che attorno al tavoliere si creino gruppi di persone interessate al gioco che contribuiscono a donargli quella dimensione sociale che difficilmente riesce a ricrearsi fuori da quel contesto. Lo spazio e i materiali di gioco Il testo formattato con tag html:informazione completa: la situazione è di fornte a entrambi gli avversari, che possono certamente intrapprendere una propria strategia ma che tuttavia rimane sotto la vista e l'attenzione di tutti i giocatori. Il Carrom è un gioco di competizione e quindi può essere inserito tra quei giochi che Callois inserisce nella classe "Agon". Il piacere del misurare le proprie capacità è alla base del gioco. Si può giocare come duello simmetrico tra individui o tra gruppi di poche persone, che in ogni caso si devono alternare per giocare. In alcune aree asiatiche il Carrom ha inoltre assunto un'importanza sociale che lo distingue da altri giochi popolari. In India si gioca a Carrom per la strada ed è frequente che attorno al tavoliere si creino gruppi di persone interessate al gioco che contribuiscono a donargli quella dimensione sociale che difficilmente riesce a ricrearsi fuori da quel contesto.
Lo spazio e i materiali di gioco
Il tavoliere del Carrom è quadrato e misura generalmente 75 cm x 75 cm; ha quattro buchi, uno per ogni angolo, e ha i bordi rialzati, solitamente sulla superficie sono disegnati delle figure utili per il gioco, come il cerchio centrale.
1 Micheal Boutin, Le livre des jeux de pions, Paris, Bornemann
2 Roger Callois, I giochi e gli uomini, Milano, Bompiani
Le pedine sono in totale 21, delle quali 9 sono nere e altre 9 sono bianche. Vi si aggiungono 2 pedine usate come battenti chiamate "striker" e una pedina rossa, chiamata la "regina".
La dinamica del gioco
Il gioco inizia con le pedine bianche e nere più la regina, disposte nel cerchio centrale secondo un determinato schema geometrico. La pedina rossa, la regina è sempre posta al centro del cerchio. I giocatori si siedono uno di fronte all'altro su lati opposti del tavolo, viene sorteggiato il primo giocatore che tira per primo. Con la pedina chiamata striker si cerca di colpire il raggruppamento di
Pedine per fare in modo che le sue pedine cadano dentro i buchiposti in corrispondenza degli angoli; si possono colpire le pedine solo con lo striker, che deve essere toccato solo con un dito e deve essere posizionato sulla riga vicino alla propria postazione. Lo scopo del gioco è di imbucare le proprie pedine prima dell'avversario colpendole con lo striker. Condizione necessaria affinché termini una partita è aver imbucato almeno una volta la regina, ed aver confermato la mossa. Tutti i giocatori possono colpire con lo striker qualsiasi pedina, direttamente o indirettamente e in qualsiasi posizione si trovi nel tentativo di imbucare le proprie. Se accidentalmente vengono imbucate quelle dell'avversario, questi se ne avvantaggia e subentra nel turno di gioco. Il turno di un giocatore si protrae fino al suo primo errore. Dopodiché il turno passa all'avversario.