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LE SCALE DI ATTEGGIAMENTO
Le scale di atteggiamento sono quegli strumenti che permettono di misurare le proprietà continue, ma non misurabili. Le variabili non misurabili possono essere di due tipi:
- le variabili quasi cardinali
- le variabili ordinali
Esistono tantissime scale di atteggiamento. Tra queste:
Scala Likert
- (la più utilizzata). Nella sua formulazione più semplice una scala Likert è un'affermazione costituita da rispetto alla quale il rispondente deve dichiarare il suo grado di accordo o di disaccordo. Ad esempio. "Milano è una città bellissima", il rispondente deve ora esprimere il suo grado di accordo o di disaccordo. Deve scegliere tra alcuni giudizi predeterminati e non rispondere a parole sue. Le alternative di risposta sono 5 (d'accordo, abbastanza d'accordo, né d'accordo né in disaccordo, abbastanza in disaccordo, in disaccordo) o 7 (molto d'accordo, d'accordo, abbastanza d'accordo,
né d’accordo né in disaccordo, abbastanza indisaccordo, in disaccordo, molto in disaccordo) nella formulazione originale.
Gli elementi che ci fanno distinguere una scala likert da altri tipi di scale sono:
- la presenza di alternative di risposta espresse da parole
- le alternative sono tra loro semanticamente graduate
Però ci possono essere delle variazioni, dato che le alternative di risposta possono essere anche
- Se hai delle alternative di risposta in numero dispari hai un’alternativa neutra, se il numero è
- pari sei obbligato ad esprimerti leggermente più in disaccordo o in accordo e il ricercatore
- deciderà poi da quale delle due sponde di gradimento collocare la risposta.
Quando dobbiamo misurare un atteggiamento non ci basta un unico stimolo, questo avviene in
due casi, tra loro sovrapponibili:
- quando la proprietà che vogliamo misurare è complessa, quindi presenta diverse dimensioni. Ad
- esempio “Milano è una
Nulla | Poco | Abbastanza | Molto | |
---|---|---|---|---|
Ben pagato | 1 | 2x | 3 | 4 |
Prestigioso | 1 | 2x | 3 | 4 |
Gratificante per le relazioni umane | 1 | 2 | 3 | 4x |
Faticoso | 1/4 | 2/3 | 3x/2 | 4/1 |
In ambiente confortevole | 1 | 2 | 3 | 4x |
La media e il calcolo sono i due strumenti adeguati per misurare la qualità dell'impiego di Pietro. Ci sono però alcuni problemi:
- Quando noi costruiamo un indice dobbiamo individuare gli indicatori, ma non basta, quindi dobbiamo anche dire che importanza hanno gli indicatori (alcuni possono dire tanto e altri meno) la polarità.
- Nel caso in cui questi indicatori abbiano la stessa importanza, bisogna però verificare la semantica degli item dei diversi stimoli, che non sono tra loro uguali. Si dice che "faticoso" è un apolarità invertita, perché ha un significato opposto rispetto agli altri (esempio è bello avere un lavoro ben pagato, è brutto avere un lavoro faticoso).
- Bisogna verificare la polarità degli item e invertire i punteggi degli item a polarità invertita, questo avviene in sede di analisi dei dati. Somma=14 14:5=2.8 è la qualità dell'impiego del lavoro di Pietro. Ci sono indicatori che
possono avere un’accezione negativa e positiva, quando non è chiaro non si inserisce in tabella l’indicatore.
La variabile è ordinale, ma è quasi cardinale; a rigore non sarebbero variabili cardinali, ma in sede di analisi possiamo trattarle come se fossero variabili cardinali, introducendo un livello di equidistanza/distorsione minimo.
Dovremmo avere la garanzia della tra le diverse riposte, dovremmo essere sicuri del fatto che la distanza che c’è tra “abbastanza d’accordo” e “néd’accordo e né in disaccordo”, deve essere uguale a quella tra “abbastanza in disaccordo” e in “disaccordo” e la certezza della equidistanza tra le diverse riposte non c’è.
Il termine “abbastanza” a seconda delle singole persone e delle varie regioni italiane presenta delle accezioni diverse, quindi le equidistanze saranno diverse tra “abbastanza d’accordo”
e “néd’accordo” e né in disaccordo” e tra “abbastanza in disaccordo” e in “disaccordo”. Quindi possoutilizzare numeri diversi per risolvere l’assenza dell’equidistanza:5 d’accordo
74 abbastanza d’accordo
63 ne d’accordo né in disaccordo
42 abbastanza in disaccordo
21 in disaccordo
1
Queste sono tutte scelte soggettive e hanno la stessa ragionevolezza, quindi non ci sono le sceltegiuste e oggettive. La capacità è nel rispondente che deve possedere le capacità di giusti care lapropria scelta.
Scala autoancorante
2) possiamo trovare un’a ermazione per dare il nostro grado di accordoo disaccordo o comunque una domanda che richiede una risposta graduata. La di erenzarispetto alla scala Likert è che tutte hanno una loro etichetta verbale, mentre nelle scaleautoancoranti non è così, ma si basano sugli estremi (accordo e disaccordo), mentre in mezzoabbiamodestra e sinistra.
seconda di alcune scelte:
-alternative in numero pari o dispari (punto intermedio)
-più numeri inseriamo meglio è, perché il nostro strumento diventa più sensibile; possiamo mettere numerosi numeri no al punto in cui queste alternative nella realtà di risposta siano significative per il rispondente (ad esempio: “quanto ti piace viaggiare” i numeri vanno da 1 a 100, ma non vi è una differenza rilevante e significativa per il rispondente rispondere 90 o 91). Solitamente le alternative sono 10.
-rispetto alla variabile che producono, a rigore i risultati in una scala Likert vede le variabili che non possono essere trattate come numeri cardinali
Perché usare la scala Likert: il formato di risposta, per persone a basso livello di istruzione, è difficile da padroneggiare nelle scale autoancoranti.
3) Scale di Osgood, i differenziali semantici
Quali sono gli errori più comuni nella formulazione delle scale nel questionario: termini
- L'inserimento delle domande in ad esempio "lei ha un lavoro stabile?", cosa significa "valore stabile", per essere più chiari potremmo dire "lei ha un lavoro a contratto determinato?". "Quanti locali ha in casa sua?", ma il bagno, gli sgabuzzini, le soffitte sono dei locali? Dobbiamo quindi usare termini di univoca e chiara interpretazione troppo generiche.
- Domande alla quale una persona potrebbe anche risponderebbe "dipende", ad esempio "Lei è favorevole o contraria all'aborto?" domande doppie.
- Le ovvero una domanda nella quale noi simultaneamente chiediamo due cose diverse, dando però una sola possibilità di risposta. L'identificazione delle domande doppie può essere la presenza nella domanda della congiunzione e. Ad esempio "Lei crede al paradiso e all'inferno?", "Lei ritiene che il sindaco della sua città sia onesto e competente?".
Questo problema si risolve semplicemente sdoppiando la domanda.
Domande lunghe e sintatticamente complesse:
- Evitare negazione all'interno della domanda e in particolare modo la doppia negazione.
- Ad esempio "ritengo che questa persona non rispetti le mie capacità e abilità" (posta nella scala Likert), se ritengo che mio padre rispetti le mie capacità e abilità risponderò "per niente", perché la negazione della risposta annulla la negazione della domanda.
Si insiste a mantenere la negazione per due motivi:
- Perché in un possibile confronto (studio di trend) le domande devono essere uguali, ma se una domanda è sbagliata, i dati finali non saranno sensati e coerenti e la ricerca diverrà inutile.
- Perché dal punto di vista psicologico negare una negazione non ha lo stesso valore di affermare una negazione opposta (meglio salvare la ricerca che promuovere un