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Dalla valutazione al progetto: disegnare l'intervento in un processo di prove ed errori
Progetto: passaggio dalla valutazione all'operatività
Valutazione: ridefinizione della situazione nei termini di problema affrontabile.
Si esprime un pensiero su che cosa si può fare per affrontare il caso. Significa muoversi su
un terreno estremamente fluido e incerti, in cui la loro definizione non può che farsi per
prove ed errori. Il lavoro dell'as consiste nel cercare di inserirsi in modo costruttivo entro
un flusso di eventi, ogni volta ridefinendo obiettivi e percorsi, vengono fatti piccoli progetti
ma alla fine il punto di arrivo è permettere al soggetto di riacquistare padronanza della
propria situazione.
Gli ingredienti di un piano di lavoro: quali interventi?
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Costruire un piano di lavoro insieme alle persone rappresenta un processo complesso e
dinamico, le risposte si elaborano a partire dalle specifiche caratteristiche delle situazioni.
La professionalità dell'as sta nel fatto di utilizzare le risorse a disposizione in modo
creativo adattando le alle persone.
Il progetto è sempre provvisorio, si comprendono meglio le sue caratteristiche criflettendo
sulle narrazione dei casi, lo sviluppo delle competenze per progettare sono apprese
dall'esperienza ed in questo processo la narrazione diviene fondamentale, l'estrema
flessibilità permette di progettare entro contesti caratterizzati da incertezze, le scelte sono
orientate: dalla volontà di costruire un rapporto improntato sulla fiducia, dal fondare l'azion
sulla base di presupposti di lealtà, dal considerare sempre il rapporto sbilanciato del
potere tra as e utente e dal considerare le ragioni dell'utente.
La possibilità di vivere nel proprio contesto: supportare e sviluppare reti
Il primo supporto tra le persone quando emerge un bisogno viene dalle reti naturali:
famiglia, amici e vicini -> consentono alle persone di rimanere nel loro tessuto relazionale
e nel loro contesto di vita. Le reti pero hanno bisogno do consigli, aiuti e supporto emotivo.
I problemi giungono al servizio spesso dai caregiver: coloro che si fanno carico delle
persone com problemi: il rischio è di trascurare queste persone.
I caregiver affrontano 4 temi:
- Momento del cambiamento
- Trasformazioni propria vita
- Fare i conto com il problema di aver bisogno di aiuto
- Effettivo uso di aiuto
Infatti l'incontro con il caregiver non è semplice.
Pensare a interventi di sostegno della rete di supporto richiede apertura mentale e
creatività ed identificare insieme alle persone quello che potrebbe essere d'aiuto.
Il progetto può essere orientato a sostenere la rete mediante:
- interventi di sollievo: comprende tutte quelle azioni e risorse che si mettono a
disposizione della famiglie e delle reti per alleviare le fatiche e per consentire ai soggetti di
avere spazi di tempo a propria disposizione per rigenerare energie. Evitare l'idea di
'parcheggio' di coloro che hanno difficoltà. Le attività da proporre dovrebbero essere
pensate per il caregiver e per chi è in situazione di disagio.
- interventi di supporto informativo e formativo: proposte di tutoring domiciliare.
Il progetto può essere orientato a costruire nuove risorse quali i gruppi di mutuo aiuto. È
un intervento mirato a valorizzare le persone e sottolineare la capacita: offre supporto tra
le parti e le azioni di diversa natura che si fondano sul l'utilizzo delle capacita che le
persone sviluppano fronteggiando delle difficoltà.
Gruppi di auto mutuo aiuto = associazioni volontarie di persone che si riuniscono sulla
base del fatto che condividono un certo problema e che si impegnano a supportarsi a
vicenda in modi diversi per fronteggiare la situazione problematica. Il punto di partenza è
che le persone siano esperte per esperienza.
Gli elementi fondamentali sono: il confronto e la possibilità di conoscere e discutere
esperienze simili. Poter assumere una pozione attiva stimola le attività risolutive.
Nei gruppi di auto mutuo aiuto le relazioni sono paritarie e le persone partecipano allo
stesso livello. Il coinvolgimento dei professionisti può essere a due livelli:
1 operatore deve essere in grado di relazionarsi alla pari con soggetti del proprio
intervento, il suo intervento dovrebbe essere limitato, ma in realtà sono coloro che hanno
maggior info rispetto a come i soggetti isolati possono condividere un esperienza e
aggregarsi, devono essere consapevoli di questa risorsa
2 imparano a farne il maggior uso possibile di questi gruppi e ad favorisce l'aggregazione
delle persone e offre supporto allo sviluppo del progetto
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3 a volte sono direttamente nel gruppo, moderano discussione e sostengono la
partecipazione. Gli esperti svolgono una funzione di promozione della costituzione del
gruppo e di facilitazione delle relazioni interne.
Unica indicazione: riguarda la costante e necessaria attenzione nell'identificare possibili
campi di esperienza comune e di potenziale condivisione -> ruolo di promotore.
Dal micro al macro: advocacy e policy practice
Gli utenti del servizio hanno scarso potere nella società e la loro è inesistente. Due ordini
di intervento:
Advocacy: insieme dei processi attraverso cui il punto di vista delle persone e le sue
preoccupazioni vengono rappresentare per assicurare un aumento del riconoscimento dei
diritti. Valore della promozione di giustizia sociale, processo che apre uno spazio perche le
persone possano far sentire la propria voce.
L'operatore è colui che media, che apre canali di comunicazione ma lascia il ruolo di
protagonista alle persone. Dar voce agli utenti significa dargli informazioni sulle
motivazioni del disagio che vivono in prima persona. Gli interventi di advocacy sono
spesso invocati e raramente proposti da as.
Policy practise: tutte le azioni che as possono mettere in atto per modificare le
organizzazioni e le politiche, sono piu orientato sulla dimensione macro e l'utilizzo delle
competenze di servizio sociale per cambiare le politiche nella direzione di una maggior
giustizia sociale ed equità economica.
Il professionista dece avere una profonda consapevolezza delle politiche e delle culture in
relazione ai temi di cui si occupa.
La fase del contratto
Il contratto per Fargion
Il modo di lavorare dell'as è caratterizzato da percorsi partecipativi: il momento in cui
questa partecipazione emerge in modo esplicito è quando si formalizza un piano d'azione -
> contratto: accordi tra operatore e utente
Le origini del concetto di contratto
Agli albori della professione: anni 60 e 70
Elementi innovativi che introducono:
- importanza attribuita alla natura intenzionale degli esseri umani e una visione degli stessi
come soggetti che hanno piani
- enfasi sui processi mentali consci
- attenzione alle risorse degli esseri umani
- visione persone capaci di assumersi la responsabilità delle proprie azioni
- mutualità: contratto dovrebbe basarsi sulla considerazione dei punti di vista e delle
intenzioni dei soggetti coinvolti
- l'esplicitazione: comporta una comunicazione chiara da parte dell'operatore di quanto
viene agito nonché degli elementi che motivano gli interventi. Un accordo deve essere
dichiarato apertamente e chiarito in caso di necessita
- la realisticità: il contenuto dell'accordo deve essere valutato in base alle reali possibilità di
attuazione, nonché all'impatto sul problema
- la dinamicità: disponibilità a rivedere gli accordi presi
- l'introduzione di un fuoco: la definizione precisa dei contenuto dell'intervento e dei confini
generali delle collaborazioni
La differenza a seconda degli autori nel trattare il tema del contratto ma sostanziale
omogeneità riguardo le funzioni generali:
Contratto funzionale a:
-Garantire il rispetto dell'autodeterminazione degli utenti
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- rendere gli interventi più strutturati e mirati, deve contenere gli obiettivi
- trasformare il ruolo degli utenti da passivo ad attivo e protagonista
- aumentare la motivazione degli utenti ad affrontare i propri problemi
- rendere l'operatore dell'as poi visibile e verificabile anche oer gli utenti
- valorizza e rende visibile il lavoro sociale
- monitora il livello di comprensione reciproca tra operatore e utente
Nodi critici sul l'utilizzo del contratto
4 tipi di contesti in cui l'uso del contratto risulta problematico:
- Intenti in cui i clienti non hanno chiesto direttamente aiuto
- Situazioni in cui interessi e volontà del diretto utente sono in contrasto con il rispetto dei
diritti di terzi soggetti
- Interventi con persone non considerate in grado di assumere decisioni autonome
- Cliente è costituito da un sistema multi personale i cui membri sono in conflitto tra loro
Gli ostacoli e le difficoltà sono presentati come limiti.
Tutta questa confusione sul contratto dimostra la convinzione che ci debba essere un
contratto anche solo verbale riporta attenzione degli as sulla necessità di definire obiettivi
e percorsi in modo condiviso.
Il contratto secondo Ferrario
Premessa: il contratto è un esplicito accordo tra due parti, relativo allo sviluppo
dell'intervento.
Costituisce la parte pubblica e visibile del progetto di cui è responsabile l'as.
Influiscono sulla sua diffusione:
- l'impostazione comportamenti sta prima e cognitivista poi
- reattivarsi dell'attenzione alla responsabilità personale
- sul piano pratico, stimo liso del contratto l'organizzazione di interventi co-gestiti o
partecipati da non professionisti che necessitano di un impegno e di condivisione di linee
operative.
Si fonda sul diritto di autodefinirsi della persona, la persona viene considerata nelle sue
intenzioni, partecipando alla definizione del percorso.
Due in un direzione: il contratto collaborativo
Il contratto costituisce un impegno esplicito e bilaterale che è strumento di controllo
reciproco.
È bilaterale perché gli accordi che vi sono contenuti sono il frutto di uno scambio dialettico.
Il rapporto è di reciprocità perché l'operatore può svolgere il proprio ruolo solo a fronte del
l'impegno della persona. La relazione perde elementi di opacità.
Il contratto consente al l'operatore di tenere in mano il processo, è uno strumento di
potenziale controllo del procedere degli eventi, del proprio lavoro e di quanto il servizio e
gli as gli offrono. Il contratto esercita una funzione di contenimento rispetto a confusioni
operative.
Nel corso delle relazione costituisce un pinto fermo cui si può far riferimento per:
Considerare le acquisizioni e i progressi
Rinforzare il processo di sviluppo e cambiamento