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WISC.

I disturbi più studiati sono quelli di apprendimento anche per le conseguenze nell’ambito scolastico.

I bambini con difficoltà di apprendimento, che presentano un globale insuccesso scolastico,

necessitano di essere valutati mediante il concetto di discrepanza.

1) Discrepanza rispetto alla propria fascia scolastica

2) Discrepanza tra intelligenza e performance ad un test

3) Discrepanza rispetto ai punteggi standardizzati confrontando

 La dislessia è un disturbo che riguarda l’incapacità di leggere in modo corretto e fluente.

Si distingue tra dislessia acquisita e dislessia evolutiva.

I deficit riguardano una bassa prestazione ai test di lettura,

I parametri essenziali per la valutazione sono velocità di lettura e accuratezza (cioè il

numero di errori che il soggetto compie in compiti di lettura e di scrittura).

L’esordio spesso si manifesta verso la fine della seconda elementare.

La valutazione non è semplice, perché la dislessia non è un’entità monolitica, ma può presentare

quadri molto diversi. Inoltre è dipendente dall’età in cui si effettua la valutazione, perché sembra

che la dislessia abbia un suo corso evolutivo. Inoltre, bisogna poi chiarire quali sono le componenti

alla base del disturbo di lettura.

Le batterie di test, infatti, mirano all’analisi delle diverse componenti. Una batteria è la Batteria

per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva.

 Il disturbo dell’attenzione (ADHD) e dell’iperattività è caratterizzato da disattenzione,

impulsività e iperattività.

Questo disturbo ha una natura molto complessa e multidimensionale e quindi i dati

comportamentali sono gli elementi più salienti da calcolare per avere un quadro più

ampio.

Il quadro clinico mostra un bambino caratterizzato da grande vivacità, da insorgenza di

idee e pensieri che però non riesce ad organizzare né mentalmente né praticamente.

La valutazione di questo disturbo avviene mediante delle rating scales che possono essere

compilate dai 4 fino ai 12 anni.

1) SDAI: scala di disturbo di attenzione e iperattività

2) CRT: scala molto valida per l’uso da parte degli insegnanti per la forte validità e per la

rappresentatività del campione normativo.

 Il disturbo autistico è un disturbo caratterizzato dall’incapacità di inferire gli stati emotivi

altrui e rapportarsi all’altro in senso lato.

C’è accordo comune sull’impossibilità di diagnosticare l’autismo prima dei 2 anni di vita. In

realtà sembrano esserci dei fattori che predirebbero l’insorgenza del disturbo (mancanza

di contatto oculare, ridotta interazione sociale).

Le scale di valutazioni più comunemente usate sono:

1) ADOS

2) ADI

3) CARS

La valutazione dell’anziano

L’invecchiamento non è solo di tipo organico e questo determina l’impossibilità di costituire un

unico pattern di invecchiamento.

La valutazione dell’anziano ha delle caratteristiche peculiari che devono essere rispettate per una

corretta elaborazione del profilo. Ad esempio, bisogna predisporre un clima tranquillo, fornire

spiegazioni su come avverrà l’assesment, lo stile comunicativo può essere un’influenza per la

prova, quindi è necessario che lo sperimentatore segua un protocollo molto rigido.

Inoltre, per una corretta valutazione occorre valutare anche lo stato di salute globale nella sua

globalità.

Tra le altre variabili, anche eventuali stati psicologici come la depressione, l’ansia o neurologici

come la demenza possono alterare la performance dell’anziano.

Dal momento che l’anziano tende a sottostimare o sovrastimare la propria condizione di salute, è

bene indagare anche le aree sociali e gli aspetti della comunicazione non verbale.

Gli anziani hanno prestazioni deficitarie, rispetto ai giovani, nella fase di interpretazione di una

domanda e produzione di una risposta.

Nel soggetto anziano, infatti, si osserva un pattern specifico dell’influenza dell’informazione

contestuale: scarsa rilevanza dell’effetto di ordine delle parole e maggiore effetto delle alternative

di risposta rispetto ai giovani.

Inoltre, nel soggetto anziano c’è una maggiore possibilità che si diano risposte socialmente

desiderabili poiché la valutazione è vissuta più come un “evento sociale”.

Anche la scelta del disegno sperimentale può essere difficoltosa, perché gli studi longitudinali

sono difficilmente applicabili a causa della mortalità dei soggetti, mentre quelli trasversali possono

indurre nell’errore di interpretare differenze dovute all’età come differenze tra generazioni.

Per questo, il disegno sperimentale di elezione sembra essere quello trasversale sequenziale.

Comunque sia, un elemento che lo sperimentatore deve tenere conto è che il declino cognitivo è

globale, non di una singola capacità.

Tra le capacità cognitive maggiormente danneggiate, la memoria ha una posizione di primato.

Dal momento che però questa è una capacità multicomponenanziale, non tutte le memorie

saranno danneggiate allo stesso modo. Spesso, quella che risente più dell’invecchiamento è la

memoria a lungo termine episodica.

La valutazione delle varie componenti della memoria, quindi, deve avvenire in modo isolato.

La prestazione di un soggetto anziano, tuttavia, deve essere valutata con cautela, in quanto questa

sembra migliorare tanto più le prove somigliano a condizioni di vita quotidiana.

A questo proposito, si possono utilizzare anche questionari di autovalutazione che però risentono

della variabile della veridicità delle risposte attribuite dal soggetto.

L’autovalutazione bisogna dunque correlarla per esaminare variabili di tipo emozionale e di

personalità.

Tra le difficoltà percettive, gli anziano rispetto ai giovani hanno una maggior dipendenza dal

campo. I test utilizzati sono

1) Test delle figure sovrapposte

2) BORB

Per le difficoltà attentive si utilizzano prove di ricerca di stimoli nel campo visivo, perché gli

anziano deficitano di attenzione distribuita

Anche le capacità linguistiche risentono dell’invecchiamento, soprattutto la fase di produzione del

linguaggio, perché sembra esserci una scarsa capacità di accedere al lessico.

Tutto questo rientra all’interno di quadro di invecchiamento normale.

L’invecchiamento patologico, invece, rischia di essere confuso con quello normale per la continuità

dei deficit.

Si utilizzano quindi strumenti appositi per valutare la presenza o meno di degenerazioni

patologiche, tra cui:

1) Mini Mental State Examination

2) Alzheimer’s Disease Assesment Scale

Test di personalità

Cognitive Behavioral Assesment (CBA)

Il CBA è una batteria flessibile che mira a fornire un gran numero di informazioni mediante l’analisi delle aree

problematiche del paziente.

Lo scopo è quello di delineare i punti di forza e i punti di debolezza di un individuo per proporre il miglior

trattamento sulla base della soggettività dell’individuo.

La valutazione è quindi intesa come un processo intelligente. Il clinico non deve assorbire passivamente le

informazioni, ma è necessario elaborarle e creare ipotesi tramite logica ipotetico-deduttiva. Le scale CBA,

quindi, devono essere integrate con le informazioni raccolte durante il colloquio clinico.

Il CBA è composto da due scale, una Scala Primaria e una Secondaria. La prima viene somministrata a tutti i

pazienti che necessitano di un supporto psicologico, mentre la Secondaria si somministra a coloro che hanno

fatto emergere criticità o su cui sono necessari degli approfondimenti.

La Scala Primaria è composta da:

 Scheda 1 e scheda 4: valutano la storia personale e i problemi del soggetto, sono delle cartelle

autobiografiche che integrano il colloquio psicodiagnostico e, parzialmente, lo sostituiscono. Si indagano la

storia educativa e scolastica, le condizioni di convivenza attuali, le relazioni affettive significative ed eventuali

problemi, lo stato di salute generale, le abitudini alimentari e del sonno, i disturbi o problemi psicologici

lamentati e la motivazione a un eventuale trattamento psicologico.

 Scheda 2 (STAI X-1) (20 item), scheda 3 (STAI X-2) (20 item) e scheda 10 (STAI X-3) (10 item): valutano

l’ansia del soggetto riprendendo il test STAI-X.

 Scheda 5 (EPQ/R) (48 item): l’Eysenck Personality Questionnaire valuta alcune dimensioni stabili della

personalità quali l’introversione-estroversione, la stabilità emozionale, il disadattamento e l’antisocialità, la

simulazione e l’ingenuità sociale.

 Scheda 6 (QPF/R) (30 item): fornisce la valutazione dello stress e dei disturbi psicofisiologici ed

emergono le convinzioni e le apprensioni che il soggetto nutre circa lo stato di malessere che,

eventualmente, sta attraversando.

 Scheda 7 (IP) (58 item): valuta le paure del soggetto riprendendo la Fear Survey Schedule, che chiarisce

le relazioni che intercorrono tra le situazioni problema e le reazioni emozionali, cognitive e comportamentali.

 Scheda 8 (QD) (24 item): valuta i sintomi depressivi grazie al Questionario D.

 Scheda 9 (MOCQ/R) (21 item): analizza le ossessioni e le compulsioni del soggetto attraverso

il Maudsley Obsessional-Compulsive Questionnaire.

Per ciò che riguarda le caratteristiche psicometriche, ci sono alcuni elementi utili a verificare l’attendibilità e la

validità delle risposte, mettendo in luce:

L’accuratezza delle risposte

1) Le eventuali interferenze per uno stato di ansia durante la somministrazione

2) Tentativi di simulazione

3) Motivazione per cui il soggetto è stato spinto a compilare la CBA

4)

CBA- H (Hospital): indicata per valutare le problematiche soggettive, emozionali e comportamentali connesse a

malattia organica sospetta o diagnosticata (ma anche pazienti ambulatoriali in prossimità di un evento sanitario

rilventante. È caratterizzato da 147 item e le rispose sono sotto forma di vero/falso. È caratterizzato da 4

schede: Scheda A: valuta lo stato emotivo nel momento in cui si compila il questionario

1) Scheda B: le condizioni del soggetti nei 3 mesi antecedenti la somministrazione del questionario

2) Scheda C: le caratteristiche stabili di personalità

3) Scheda D: le informazioni bibliografiche

4)

CBA-Ve (Valutazione degli esiti): valuta non solo caratteristiche psicologiche, ma anche costrutti positivi, quale

benessere psicologico, abilità di coping ecc. E’ somministrabile a individui di età superiore a 16 anni e le

do

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A.A. 2016-2017
73 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/03 Psicometria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FedeSid di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e strumenti della valutazione diagnostica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Mazza Monica.