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PH:
- Elevata resistenza meccanica
Diagramma di Schaeffler: permette di determinare la
microstruttura dominante, in base alla composizione chimica
identificando le aree delle microstrutture prevalenti.
• Ni: dilata il campo γ, restringe il campo α —> aumenta la
resistenza a corrosione assicurando tenacità e deformabilità
a freddo
• Cr: dilata il campo α, restringe γ —> azione alfagena o
ferritizzante
• C: allarga il campo γ —> gammageno
Designazione AISI: acciai da deformazione plastica
200 Cr, Ni, Mn
austenitici
300 Cr, Ni
ferritici Cr
400 martensitici Cr, C
600 indurenti (PH) Cr, Cu, Nb, Al, Mo
Designazione ACI: acciai da fonderia
C resistenza alla corrosione Cr, Ni, C<0,2%
H alta T Cr, Ni, Si, C
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Proprietà:
Austenitici:
- assenza di transizione duttile-fragile, elevata capacità di incrudimento,
duttilità, resistenza a caldo e freddo, saldabilità e massima resistenza a corrosione.
Martensitici:
- elevata durezza e resistenza meccanica ma bassa resilienza, duttilità,
resistenza a corrosione, a caldo e a freddo
Ferritici:
- resistenza meccanica maggiore che per gli austenitici, resilienza più alta rispetto
ai martensitici, resistenza a corrosione e duttilità media, resistenza alta a caldo e bassa a
freddo
Duplex:
- miglior compromesso tra proprietà meccaniche e resistenza a corrosione (molto
alta)
PH:
- resistenza meccanica e a corrosione e lavorabilità con media duttilità e tendenza
all’incrudimento Corrosione
Processo naturale e irreversibile di consumazione lenta e continua di un materiale che
determina un’interazione chimico-fisica del materiale con l’ambiente che lo circonda
peggiorando le caratteristiche o proprietà del materiale.
È un processo di degradazione e ricomposizione in cui il metallo subisce ossidazione; due
tipi di corrosione:
a umido
- (elettrochimica): avviene in presenza di acqua condensata (atmosfera) dovuta
allo scambio di elettroni attraverso un sottile film di acqua in cui la velocità del processo
dipende da reazioni redox.
a secco
- ( chimico o a caldo): avviene in assenza di acqua (alta T) ed è dovuta allo
scambio di elettroni attraverso uno strato di ossido.
Corrosione generalizzata: si ha se tutta la superficie del materiale è interessata dalla
corrosione e come danno di ha un assottigliamento uniforme dello spessore del metallo
(perdita di peso). per dita . peso
Velocità di corrosione generalizzata: V m = tem po * ar ea . spostata
Corrosione atmosferica: tende a corrodere i metalli formando ossidi (reagiscono con
l’ossigeno). Per ostacolare questo fenomeno si sfrutta la passivazione che forma un film di
ossido stabile e resistente che cerca di bloccare l’avanzamento dell’ossigeno.
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Corrosione localizzata: si ha se interessa solo
alcune zone ottenendo un attacco localizzato
con foratura della parete o un decadimento
strutturale che può essere favorito da agenti
chimici.
Corrosione galvanica: avviene in un sistema
costituito da due materiali di diversa nobilità
posti a contatto tramite elettrolita generando
un flusso di elettroni dell’anodo al catodo.
Tensocorrosione: fenomeno di degrado di un
materiale dovuto all’azione combinata di
corrosione e applicazione di un carico costante; conduce alla formazione di cricche nei
metalli e alla rottura improvvisa ed inaspettata.
Corrosione intergranulare: si manifesta in corrispondenza dei bordi di grano di una
soluzione solida spesso a causa della precipitazione di seconde fasi.
Al di là del tipo di matrice (austenitica, ferritica, ...) la resistenza a corrosione dipende dalle
seconde fasi che si possono formare a seguito di raffreddamento da alta temperatura e
operazioni di saldatura. La presenza di seconde fasi può dar luogo a carburi (il più
pericoloso è M C ) e intermetallici (α, σ, χ).
23 6 Sensibilizzazione
È una corrosione intergranulare di significativa entità che avviene quando l’acciaio subisce
un impoverimento di Cr a bordo grano ovvero a seguito di una sosta ad alta temperatura
indotta da saldatura, deformazione plastica a caldo o trattamenti termici e provoca l’attacco
del bordo di grano per cui si ha un calo delle proprietà meccaniche.
La precipitazione dei carburi (in questo caso ricchi di Cr) dipende da: temperatura, tempo,
% di carbonio, dimensione dei grani, tasso di lavorazione a freddo,
contenuto di altri elementi di lega
ed è tanto più estesa e rapida quanto maggiore è il tenore di C.
Rimedi per la sensibilizzazione:
- Usare acciaio ad alto C
- Eseguire un trattamento termico di solubilizzazione: sciogliere i carburi di Cr ad alta T
- Impiegare acciai stabilizzati
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Acciai inossidabili austenitici:
Caratteristiche: Fe-C-Cr-Ni (AISI 3xx), Fe-C-Cr-Mn-Ni (AISI 2xx)
struttura austenitica (CFC) stabile a Tamb, assenza dei punti critici (A 1
- A ), non magnetici
3
Vantaggi: Ottima resistenza a corrosione e deformabilità plastica, assenza di
TdT, elevata tenacità e resistenza a fatica, buona resistenza a creep e
saldabilità
Limiti: Costi elevati, basse proprietà resistenziali
Trattamenti: - Solubilizzazione: rimuovere le alterazioni
strutturali dovute ai processi di deformazione
plastica e solubilizzazione dei carburi
- Incrudimento: deformazioni plastiche a freddo
aumentano le proprietà resistenziali ed il limite di
fatica: riduzione di allungamento, strizione e
resilienza
Acciai inossidabili ferritici:
Caratteristiche: Fe-C-Cr (AISI 4xx), non contengono Ni dunque sono più economici;
struttura ferritica stabile a Tamb, assenza di A e A , magnetici
1 3
Vantaggi: Buona resistenza a corrosione, resistenti alla corrosione sotto
tensione, meno soggetti a sensibilizzazione, magnetici, buona
deformabilità
Limiti: Generalmente saldabili ma con ingrossamento dei grani, presenza di
TdT, suscettibili ad infragilimento da idrogeno.
• ELI (extra-low interstitial):
Vantaggi: Basso contenuto d’interstiziali, resistenza a corrosione maggiore dei
ferritici convenzionali, maggiore resistenza alla corrosione sotto
sforzo, maggiore resistenza e TdT più bassa.
Trattamenti: - Ricottura: far ricristallizzare il materiale, precedentemente deformato
plasticamente a freddo, eliminando le tensioni interne indotte e
migliorando proprietà meccaniche e resistenza a corrosione.
Acciai inossidabili duplex (austeni-ferritici):
Caratteristiche: Contengono austenite e ferrite (50-50%), acciai innovativi, buona
saldabilità, elevate caratteristiche meccaniche e resistenza a
corrosione
Vantaggi: Più resistenti alla corrosione sotto sforzo e alla sensibilizzazione
rispetto agli austenitici convenzionali, resistenza meccanica e a
corrosione
Limiti: Elevato costo, possibile fragilità a caldo
Proprietà: Buona tenacità e resilienza con TdT bassissima (-90°C), elevata
resistenza a fatica e resistenza a caldo intermedia
Trattamenti: - Solubilizzazione: solubilizzare eventuali fasi indesiderate o composti
ricchi di Cr; per effetti del raffreddamento rapido si mantiene la stessa
struttura bifasica dell’alta T
Acciai inossidabili martensitici:
Caratteristiche: %Cr alta, struttura completamente austenitica ad alta T, presenza dei
punti critici A e A , magnetici
1 3
Vantaggi: Resistenza meccanica molto elevata, ferromagnetici
Limiti: Minor resistenza alla corrosione, suscettibili ad infragilimento da
idrogeno
Trattamenti: - Ricottura completa: conferire al materiale il massimo addolcimento
- Tempra: aumentare la durezza che dipende da %C
- Distensione e rinvenimento: aumentare la resistenza alla corrosione
o aumentare la tenacità che è molto bassa
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Acciai inossidabili PH:
Caratteristiche: Proprietà meccaniche incrementabili tramite trattamento termico,
alternativi agli acciai inox austenitici
Vantaggi: Proprietà meccaniche elevatissime con buona resistenza a corrosione
Limiti: Necessità di opportuni trattamenti termici, non impiegabili a
T>T invecchiamento
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Capitolo 14: leghe di alluminio
Alluminio = metallo duttile e flessibile che si estrae principalmente dai minerali di bauxite. È
notevole la sua morbidezza, leggerezza, conduzione e resistenza a corrosione ed
ossidazione dovuta alla formazione di un sottilissimo strato di ossido che impedisce
all’ossigeno di corrodere il metallo sottostante.
Produzione al primario: la bauxite (4-6 kg) attraverso il processo
Bayer ovvero l’apporto di energia termica, diventa alluminio Al O
2 3
(2 kg). Successivamente subentra il processo Hall-Heroult: Al O
2 3
viene sciolta nella criolite fusa sottoponendo così la soluzione ad
elettrolisi nella quale la corrente scinde Al O in Al e O gas.
2 3 2
Produzione al secondario: Al secondario deriva dal riciclo di
rottami e si utilizza 0,7 kWh di energia ogni kg di energia. Il costo
di vendita è 0,3-0,5 volte quello del primario.
Classificazione leghe di Al:
Leghe da fonderia: prese in pani, si producono as-cast
attraverso colata ottenendo dei getti. trattamento termico
Leghe da deformazione plastica: prese in placche
attraverso laminazione a caldo/freddo si ottengono incrudimento
piatti o lamiere, con estrusione tubi e barre mentre trattamento termico
con stampaggio fucinati.
Negli acciai possono essere eseguiti un numero limitato di trattamenti termici.
Designazione leghe di Al:
2xxx Al - Cu: leghe da deformazione plastica
la prima x determina eventuali modifiche rispetto all’originale, le Altre due
hanno significato solo nella serie 1xxx
2xx.x Al - Cu: leghe da fonderia
si avrà .0 nel caso di getti, .1 se lingotti
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Designazione stato metallurgico: F = grezzo di fabbricazione
O = ricotto
H = incrudito: H1 = solo incrudito, H2 = incrudito parz.
ricotto, H3 = incrudito e stabilizzato
T = trattati termicamente
W = solubilizzato
Proprietà Al:
- Temperatura di fusione = 660 °C
- Contraziome durante la solidificazione tra 3-8%
- Amagnetico con ottime caratteristiche di
deformabilità e fresabilità ed elevata resistenza a
corrosione
- Leggero: bassa densità pari a 1/3 dell’acciaio
- Buona conducibilità elettrica e termica
- Resistente alla corrosione: in ambiente ossidante si
passiva ed è massima in Al puro diminuendo con l’aggiunta di
elementi
- Rigidezza: in Al è molto bassa ma può essere risolto
attraverso geometrie ottenibili dalla deformazione plastica o
con l’aggiunta di particelle di rinforzo