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ONCOLOGIA MEDICA
MEDICINA E CHIRURGIA
NOD-BIS,LZ
MELANOMA E MODERNE CHEMIOTERAPIE
Il melanoma è un tumore di origine neuroectodermica. I precursori sono i
melanociti, cellule fisiologicamente abitanti la cute dell’uomo.
Il melanoma è un tumore molto aggressivo e facilmente metastatizzante, per
tale motivo è fondamentale la diagnosi precoce. Esistono diversi fattori di
rischio:
Esposizione intermittente alla luce ultravioletta (in particolar modo UVC,
1) normalmente schermati dallo strato d’ozono)
Fototipo chiaro della cute (sono soggetti che facilmente si scottano e
2) difficilmente si abbronzano)
Esposizione INTERMITTENTE alla luce solare (ovvero il tipico
3) comportamento che chiunque di noi ha in estate)
Nevi displastici (valutabili già con dermatoscopia)
4) Sindrome del Nevo displastico (sindrome geneticamente determinata
5) caratterizzata dalla presenza di numerosi nevi già in giovane età,
caratterizzati da aspetti dermatoscopici di allarme)
Probabilmente dovremmo includere anche molti tossici e inquinanti, di cui al
momento sono in corso numerosi studi.
La patogenesi del melanoma è molto interessante ed è fondamentale per
comprendere le nuove terapie messe in atto per curare il melanoma.
Il melanoma è un tumore SCARSAMENTE IMMUNOGENO. Riesce a
mettere in atto quello che viene definito “Escape Immunitario”. Il tumore infatti
blocca il fisiologico meccanismo di difesa, tramite l’infiammazione, che
prevede la eliminazione per necrosi e apoptosi delle cellule tumorali.
Per ottenere l’eradicazione di qualsiasi tumore è fondamentale l’immunità
adattativa, tramite le cellule macrofagiche (MO) e i linfociti T (Th1/Th2 e
CD8+). Affinchè si abbia la eliminazione delle cellule neoplastiche occorre
un’attivazione delle cellule presentanti l’antigene (APC) che devono
fagocitare ed elaborare antigeni melanocitici. Fatto questo, l’antigene verrà
esposto a livello linfonodale sul complesso di istocompatibilità di classe
secondo (MHC II) o di classe prima (MHC I). Questo sarà riconosciutò da
cellule CD4+/CD8+, ma queste cellule saranno attivate solo se ci sarà una
COSTIMOLAZIONE ATTIVANTE tramite gli antigeni di superficie CD28
(espresso su linfociti T) e B7/B8 (presente sulle cellule APC). Questa
attivazione è all’equilibrio con una condizione di COSTIMOLAZIONE
INIBITORIA, mediata dagli antigeni di superficie CTLA4(espresso sui linfociti
T) e B7/B8 (sulle cellule APC). Le cellule di melanoma sono in grado di
aumentare questa seconda costimolazione, determinando in ultima analisi
UN BLOCCO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA ADATTATIVA. Questo
premette al melanoma di sopravvivere e metastatizzare molto precocemente.
Dal punto di vista anatomo-patologico, sono stravolti i normali nidi melanociti
presenti alla giunzione dermo-epidermica, con infiltrazione del derma.
L’infiltrazione può essere stadiata in base al sistema:
Clark, che individua in che strato cutaneo è avvenuta l’infiltrazione (da I
1) a V classe).
Livello I di Clark Epidermide
Livello II di Clark Derma superficiale
Livello III di Clark Derma profondo
Livello IV di Clark Derma reticolare
Livello V di Clark Ipoderma
Breslow, che classifica la malattia in base alla profondità di infiltrazione
2) del derma.
Livello I: inferiore a 1 mm
Livello II: tra 1 e 2 mm
Livello III: tra 2,1 e 4 mm
Livello IV: maggiore di 4 mm
La clinica è facilmente riassunta nella regola dell’ABCDE, dove:
A= asimmetria del tumore
• B=bordi irregolari del tumore
• C=colorazione del tumore, spesso disomogenea
• D=diametro del tumore (spesso sopra i 6 millimetri)
• E=evoluzione del tumore(rapido accrescimento, ulcerazione, discromia,
• regressione)
Parliamo brevemente del concetto di regressione. La regressione è un
fenomeno SFAVOREVOLE per il paziente, in quanto rappresenta una
ulteriore evoluzione della neoplasia. Il paziente lo percepisce invece come
un fenomeno benefico, in quanto:
La lesione di riduce
La lesione diventa acromica
La lesione è meno rilevata
In realtà è indicativo solo di un peggioramento della patologia, che prelude
all’evoluzione metastatica della stessa.
Le tipiche sedi di metastatizzazione del melanoma sono:
Polmoni
1) Fegato
2) SNC
3) Linfonodi
4)
Molti organi però possono essere sede di metastasi di melanoma, è pertanto
imperativa una TC total body, meglio una TC-PET (in modo da individuare le
lesioni tramite captazione del fluorodeossiglucosio).
La diagnosi viene agilmente posta con una dermatoscopia.
Il trattamento è IMPERATIVAMENTE CHIRURGICO, MEDIANTE
ESCISSIONE AMPIA CON MARGINI DI RESEZIONE INDENNI.
In seconda battuta, dopo la valutazione istologica della profondità della
lesione, si effettuerà un allargamento della precedente lesione chirurgica,
tramite un sistema definito che correla col BRESLOW: