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Nevi melanocitari con iperplasia melanocitica
• ( con proliferazione dei melanociti)
Sono presenti in tutte le razze con variazioni numeriche da uno a pochi elementi a centinaia;
Il numero varia anche secondo l’età. Possono essere congeniti (presenti già alla nascita) o
acquisiti ( comparsi dopo la nascita), aumentano di numero nell’adolescenza ed all’inizio
dell’età adulta e, dopo una fase di rapido accrescimento, si stabilizzano come dimensioni e
tendono, nell’età matura, a scomparire, riducendosi di numero.
Dopo i 30 anni la comparsa di un nuovo nevo è un evento raro.
Il nevo nasce in sede epidermica basale ed i melanociti si aggregano in teche all’apice degli
zaffi epiteliali ( nevo giunzionale ) per poi raggiungere il derma papillare, quello medio o
l’ipoderma ( nevo composto ); l’attività moltiplicativa dei melanociti può cessare ed il nevo
perde la componente giunzionale ( nevo dermico ).
Si distinguono in : - Nevo lentigginoso
- Nevo giunzionale, composto, dermico
- Nevo blu ( melanociti a sede dermica)
- Macchie mongoliche
- Nevi congeniti ( di dimensioni talora notevoli, verrucosi,con
componente pelosa )
- Nevo di Spitz-Allen
- Nevo di Sutton (vitiligine perinevica)
Melanoma
Il melanoma è un tumore ad alta malignità potenziale; la sua evoluzione è variabile: in taluni casi la
fase metastatizzante è rapida e diffusa, in altri le metastasi sono apprezzabili clinicamente dopo 10 o
più anni. Il suo comportamento è legato anche alla sede.
Essenziale è la prevenzione basata sul precoce riconoscimento della sua insorgenza.
Dall’età di 25-30 anni è necessario un autocontrollo dei nei sulla cute (comprendendo le piante dei
piedi) e sulle mucose.
Fattori eziopatologici favorenti sono: - esposizione solare
- fototipo I – II
- familiarità
L’incidenza è massima in : - razza bianca
- maschi
- età 35-45 anni
- classi sociali agiate ( lavori non manuali )
Importante la diagnosi precoce basata su :
A : Asimmetria
B : Bordi ( irregolari, frastagliati)
C : Colore ( nero uniforme o variegato)
D : Dimensione ( sopra i 6 mm. )
E : Evoluzione progressiva
Si distinguono i seguenti tipi di melanoma :
- Melanoma superficiale estensivo: la forma più frequente (70%) , su
cute sana o su nevo acquisito o congenito. Dapprima è una lesione
maculosa che si rileva e si estende a macchia d’olio, per lo più a margini
irregolari; il colorito è spesso non uniforme,ma con zone discromiche,
che stanno ad indicare aree di regressione spontanea. Dopo mesi o
anni si possono presentare papule o noduli di dimensioni e colore
variabile segno dell’invasione dermica e della metastatizzazione.
- Lentigo maligna –melanoma: (10%) predilige l’età matura-senile e il
sesso femminile; quasi sempre localizzato al volto. Compare come una
macchia bruno-nerastra a limiti netti che si estende lentamente con
irregolarità. Quando la membrana basale viene superata dai melanociti
che si moltiplicano nel derma, compaiono in superficie lesioni papulose
o nodulari sulla precedente macchia.
L’evoluzione è lenta con possibile metastatizzazione per contiguità o
per via linfatica.
- Melanoma lentigginoso acrale: (5-10%) a sede palmo-plantare, su
nevo preesistente o su cute sana, può estendersi in superficie, come la
lentigo, o avere un aspetto verrucoso o carnoso; a volte può essere
acromico.
Può insorgere in sede sottoungueale ed è caratterizzato, in fase iniziale,
da una banda longitudinale bruno-bluastra della lamina che poi si
estende a tutta l’unghia ed alle aree circostanti.
- Melanoma nodulare: Si presenta come una lesione nodulare invasiva,
più o meno rilevata, di colorito variabile dal nerastro al rosso-carnoso,
facilmente sanguinante; a volte può essere acromico.
La diagnosi precoce è la più difficile.
Metastasi
La metastatizzazione può avvenire per: - contiguità
- per via linfatica in transito (satellitosi)
- per via linfatica ascendente
- per via ematica diretta
Le metastasi possono diventare rilevabili clinicamente anche dopo 10-20 anni dall’exeresi della
lesione primitiva, anche se il numero più alto si verifica nel primo biennio.
Sedi più colpite: cute, polmoni, ossa, fegato, cervello.
Prognosi
E’ basata su vari fattori:
- Spessore secondo Breslow
- Livello di invasione secondo Clark
- Età
- Sesso
- Sede
- Ulcerazione
- Attività proliferativa
- Infiltrazione linfocitaria
- Tipo istologico
- Regressione
- Vascolarizzazione
Indice di Breslow: - Basso rischio: < 0,75 mm (sopravv. 99% a 5 anni)
- Rischio intermedio: 0,76- 1,5 mm ( sopravv. 88% a 5 anni)
- Alto rischio: >1,5 mm ( sopravv. 86% a 5 anni)
> 7 mm ( sopravv. 18% a 5 anni)