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Melanie Klein
La vita psichica del bambino si mostra fin dalla nascita come una lotta tra pulsioni di vita e di
morte, che vengono introiettate e proiettate creando un proprio mondo interno costituito,
rispettivamente, da oggetti buoni e oggetti cattivi. Fin dalla nascita, quindi, il bambino mostra
un’intensa attività fantastica, resa possibile da due meccanismi in gran parte al servizio della
pulsione di vita:
- Introiezione : tramite la quale il primo oggetto viene impregnato di libido
- Proiezione : consente al bambino di stabilire le prime relazioni oggettuali
Nella psiche del lattante, l’immagine dell’oggetto, esterno e introiettato, viene poi distorta dalle
fantasie connesse alla proiezione dei suoi impulsi sull’oggetto. Gli oggetti interni, quindi, non sono
copie esatte degli oggetti del mondo esterno: si appoggiano alle esperienze con la realtà esterna, ma
la loro valenza affettiva dipende dalle fantasie e dalle proiezioni del bambino.
L'esito di uno sviluppo sano o meno di un bambino dipende dalle vicissitudini dell'integrazione di
vari oggetti parziali, tra gli oggetti buoni e quelli cattivi.
La scelta dei giocattoli, il tipo di gioco, la sequenza dei giochi, i punti in cui gioco si interrompe
sono espressione delle fantasie inconsce.
Fantasie inconsce: rappresentazione psichica della soddisfazione di una pulsione di natura libidica
o aggressiva legata a un oggetto.L'intensa attività fantasiosa del bambino gli permette di soddisfare
le pulsioni grazie al rapporto con l'oggetto.
Freud pensava che l'obiettivo delle pulsioni fosse raggiongere la soddisfazione indipendentemente
dall'oggetto con cui sono soddisfatte. Per Kline la pulsione mira alla soddisfazione grazie al
rapporto con un oggetto (seno materno)
Fantasie incosce contengono aspetti pulsionali pregenitali e genitali, non importa la zona erogena da
cui parte la pulsione ma importa la qualità affettiva (puls di vita o di morte).
L'angoscia che blocca il gioco è relativa all 'aggressione e alle pulsioni di morte soddisfatte in
fantasia attraverso oggetto. Fantasia di attaccare madre=> angoscia=>gioco si blocca
L'analisi dei bambini e la tecnica del gioco
Klein mostra fin dall'inizio un particolare interesse per l'applicazione della psicanalisi volta a
facilitare uno sviluppo sano del bambino, intendendo primariamente lo sviluppo dell'intelligenza.
Il bambino nasce ricco di curiosità (pulsione epistemofilica che si sviluppa in cocomitanza con
compleso edipico), prevalentemente rivolte ai fatti di natura sessuale, e la rimozione di queste
curiosità porterà gradualmente a un impoverimento delle capacità intellettive del bambino stesso.
Klein considera il gioco come l'equivalente delle libere associazioni nell'adulto, la modalità
attraverso cui i bambini non solo esplorano la realtà esterna, ma mettono in scena i propri conflitti
inconsci. Sulla base delle fantasie espresse dai suoi piccoli pazienti, con le rappresentazioni e messe
in scena nel gioco e nei disegni, Klein rivede inizialmente lo sviluppo del neonato nel primo anno di
vita con ipotesi ricostruttive.
L'autrice modifica molto presto la motivazione di base dell'interesse del bambino per il corpo della
madre, la spinta a conoscere mossa da desideri libidici diventa piacere del possesso del controllo: il
fine preminente del soggetto è impossessarsi del contenuto del corpo materno e distruggere la
madre con tutte le armi di cui il sadismo può disporre.
I desideri edipici, che Freud datava non prima del quarto anno di età, si manifestano precocemente
(svezzamento), e anche il super io, considerato il precipitato nella risoluzione del complesso
edipico, si presenta in forme precoci.
Per Klein il super io si presenta in forme arcaiche e accompagna lo sviluppo libidico fin dall'inizio
della vita:. La natura del complesso di edipo si trasforma in una lotta per il possesso e la
distruzione, in favore della rappresaglia.
Le fantasie edipiche precoci sono corrispondenti al livello di sviluppo libidico in cui si trova il
bambino, ad esempio cibarsi e succhiarsi nella fase orale o scambiarsi le feci in quella anale, e la
paura della rappresaglia da parte della coppia genitoriale, che deve punire il bambino per le sue
brame di possesso, diventa il fulcro della vita psichica nell'infanzia. La risoluzione del complesso
edipico implica la capacità di accettare l'esistenza di una coppia di cui non si fa parte (Figura
paternale combinata).
Tutta l'attività psichica del lattante è definita da Klein come fantasia.
- Bambino vuole soddisf puls di vita: la fant è quella di essere nutrito da seno materno buono
- Bambino vuole soddisf puls di morte: la fant è quella di mordere o attaccare seno materno,
fantasia sadica, aggressiva.
L'Io non distingue tra realtà fisica e realtà oggettiva quindi il bamb è angosciato dalla fantasia di
mordere seno
Forza puls di vita o morte è costituzionale e incide sullo sviluppo del bambino.
La teoria dello sviluppo infantile: posizione schizoparanoide e posizione depressiva
La posizione schizoparanoide
Scissione: creare seno buono e seno cattivo per tranquillizzarsi (Oggeti parziali)
Proiettare libido verso oggetto buono e agressività verso oggetto cattivo.
Avviene anche una scissione dell'io che ha parte dominata da libido e part domin da aggressività.
Io non può accettare di attaccare e amare la madre contemp + separaz da parte buona e cattiv che
non possono prevalere l'una sulltltra.
Angoscia di tipo persecutorio perchè a furia di proiett aggress fuori , paura di esere attaccati da
oggetto come lo si è attaccato in fantasia. Paura di ritorsione
Meccanismi di difesa di introiezione ( introiett oggetto buono come difesa e oggetto cattivo per
controllarlo), proiezione (proiettare all'esterno aggressività ma anche pulsione di vita per difederla
da puls di morte), scissione, idealizzazione oggetto buono per gestire angoscia e negazione magica e
onnipotente dell'oggetto cattivo.
Mondo interno: si crea tramite meccanismi di proiezione e introiezione, formazione di rappres di
noi in relaz con gli altri, arricchire l'io
- Super io persecutorio e sadico perchè deriva da proiez e introiez puls di morte
- Ideale dell'io deriva da proiez e introiez puls di vita
Con il prevalere delle esperienz libidiche buone diminusce aggress, io si rinforza e si sente in grado
di amare, meno paura aggresività.
Invece il perpetrarsi di questa posizione porta a ipocondria e paranoia
L'angoscia più profonda attiva in questa fase è quella della paura dell'annientamento e il terrore
della disintegrazione, e l'io, ancora primitivo e non sufficientemente integrato, si sente
continuamente minacciato da questi impulsi.
Klein considera questa modalità di funzionamento psichico come normale, nella maggior parte dei
casi sarà poi superata e anche quando si ripresenterà, saltuariamente nel corso dello sviluppo,
riguarderà aspetti particolari, peculiari di specifiche relazioni tra mondo interno e quello esterno del
bambino. Quando tale funzionamento diventa o rimane prevalente, ci troviamo di fronte a patologia.
Identificazione proiettiva.
L'io è ancora in gran parte non integrato ed è perciò soggetto a scindere se stesso, le sue emozioni, i
suoi oggetti interni ed esterni, ma la scissione è anche una delle difese fondamentale contro l'ansia
persecutoria. L'identificazione mediante proiezione implica che alcune parti del se siano non
soltanto scisse ma anche proiettate su di un'altra persona.
Klein considera l'identificazione proiettiva il meccanismo principe nelle relazioni narcisistiche.
Quando sono proiettate le parti cattive, l'oggetto diventa un persecutore temuto, e quando sono
proiettate le parti buone, si verifica una particolare dipendenza schizzoide dall'oggetto: esso deve
essere controllato perché la perdita dell'oggetto comporterebbe la perdita di parti del sé. Nello stesso
tempo esiste il timore di essere completamente controllati, dal momento che l'oggetto contiene la
parte migliore di sé.
Superare posizione schizoparanoide => oggetto ideale prevale sull'oggetto persecutorio
Se la libidoe prevale, l'io riesce a identificarsi con l'oggetto reale, si rinforza, si sviluppa e ha
sempre meno paura
Posizione depressiva
Nella Posizione Depressiva (dopo 6 mesi), il bambino inizia a percepire gli “oggetti interi” e non
più parziali. La capacità di integrare aspetti buoni e cattivi in un oggetto intero gli permette anche
di integrare gli aspetti buoni e cattivi del proprio Io: comincia quindi a sperimentare in se stesso la
co-presenza di sentimenti buoni e cattivi.
Nella seconda metà del primo anno di vita il bambino, anche a seguito di processi maturativi, entra
in quella che Klein chiama posizione depressiva. Il bambino si rende conto che l'oggetto buono e
l'oggetto cattivo, il seno buono e quello cattivo, sono lo stesso oggetto e deve fare i conti con il
senso di colpa per aver attaccato e distrutto il proprio oggetto d'amore.
La madre non è più scissa in oggetti parziali buoni e cattivi ma viene vissuta come oggetto totale e
quindi come unica fonte di tutte le gratificazioni e le frustrazioni.
Io più integrato e non scisso, più sviluppato perchè ha accumulato esperienze positive con l'oggetto
e tollera l'idea che madre buon e cattiva sono la stessa, tollerare ambivalenza unico oggetto intero.
Angoscia non persecutoria ma depressiva, sensi di colpa di aver attaccato madre in fantasia
Aumentano meccanismi introiettivi e diminuzione di meccanismi proiettivi
Bambino capace di distinguere tra fantasia e realtà, reatà psichica diversa da realtà oggettiva
Per superare queste forme di angoscia, si possono mettere in atto diversi meccanismi difensivi:
- Difese maniacali : consistono negli stessi meccanismi di difesa della posizione schizoparanoide
(scissione, idealizzazione, svalutazione, diniego, onnipotenza). Questi non sono usati per
contrastare l’ansia persecutoria, ma per negare o sminuire la dipendenza e la paura di perdere
l’oggetto. Queste difese implicano che tutte le esperienze, gli affetti, i sentimenti connessi
all’oggetto rinnegato o svalutato vengano a loro volta negate o rimosse. Di conseguenza, possono
risultare patologiche se utilizzate con eccessiva frequenza poiché mettono a repentaglio l’integrità
dell’Io. Se non si tollera senso di colpa le difese sono tese a negare la dipendenza dall'oggetto e la
paura di perdere l'oggetto. Rapporto maniacale con oggetto caratterizzato da sentimenti di trionfo,
disprezz e dominio: non bamb che dip da mamma ma che trionfa e domina su di essa e la disprezza
- Riparazione