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Veneficio?

Si tratta di morte inaspettata di soggetto che si trovava in apparenti buone condizioni di salute? La vittima aveva in passato accusato malesseri episodici e transitori? Se la vittima era in terapia, vi è stata qualche interferenza nel ricevere le cure mediche? Vi erano segni visibili di violenza sul corpo ovvero segni di agopuntura? Qualcuno si è premurato a far scomparire sti di cibi o di bevande o di medicine? Parenti o amici della vittima sono stati avvertiti che la vittima stava male? Vi è insistenza da parte di parenti a non fare l'autopsia? Vi è insistenza a disporre immediatamente la cremazione del cadavere? Vi è qualcuno che, senza essere sollecitato, si dimostra generoso nel fornire spiegazioni circa la causa della morte ovvero cerca di indirizzare le vostre indagini in un certo verso? Tra le persone vicine alla vittima vi è qualcuno che ha buone conoscenze di veleni ed è nella disponibilità di procurarsi.

veleni? Quando i fatti e le informazioni ricavate non sono convincenti e, pertanto, sussiste il sospetto che la morte non sia stata provocata da cause naturali, il medico ha l'obbligo di fare il referto. (John Harris Trestrail)

COME SI PROVA IL VENEFICIO
DIAGNOSI MEDICO-LEGALE
DI AVVELENAMENTO
LA REGOLA DEL TETRAEDRO
OVERIFICA DEI QUATTRO PUNTI CONCATENATI
"in corpore "
Solo la presenza del veleno è prova certa di veneficio, capace di considerata giustificare l'accusa legale e di inchiodare il reo alle sue responsabilità:
IL RUOLO DEL TOSSICOLOGO FORENSE (John Harris Trestrail)

La Diagnosi Medico-legale di Avvelenamento
La metodologia da seguire nell'indagine medico-legale in tema di avvelenamento si avvale sempre di una serie integrata di criteri, che devono fornire indicazioni convergenti o, comunque, non discordanti ai fini di una diagnosi corretta.
La probabilità che un giudizio diagnostico sia corretto è maggiore quanto

più ampia è laconvergenza dei criteri adottati.

Diagnosi Medico-legale di Avvelenamento

Criterio antropologico o storico - ambientale¾ Criterio anamnestico - clinico¾ Criterio anatomo - patologico¾ Criterio chimico - tossicologico !!!¾ Criterio Antropologicoo Storico - Ambientale

Tale criterio attiene essenzialmente allavalutazione delle circostanze ed allo studiodell’ambiente in cui si è verificato il sospettoavvelenamento.

A differenza di quanto avviene per altre forme didanno alla persona, nel caso degli avvelenamenti ilsospetto emerge, di solito, gradualmente ed èprincipalmente legato ad elementi di caratterecircostanziale.

Di fondamentale importanza per la valutazionedelle circostanze sono le testimonianze.

L’ ambiente viene studiato col sopralluogo.

Le circostanze del presuntoavvelenamento

Il sospetto di avvelenamento si rafforzain presenza di:insorgenza improvvisa di una sintomatologia in un¾ soggetto sino ad

allora apparentemente sano; manifestarsi degli stessi sintomi in più persone della stessa collettività ed in un periodo di tempo ristretto; decesso non incompatibile con particolari situazioni familiari o ambientali (tradimenti, motivi di interessi); Le circostanze del presunto avvelenamento: rinvenimento di lettere o scritti;  rinvenimento di confezioni di farmaci, siringhe,  recipienti contenenti sostanze tossiche in prossimità del cadavere o nella disponibilità dellavittima; presenza di sorgenti di calore a combustione (stufe, bracieri, scaldabagni) installate non correttamente o in condizioni di cattiva manutenzione. Le circostanze del presunto avvelenamento: Condizioni del soggetto antecedenti al fatto: esposizione professionale a sostanze tossiche;  uso pregresso e/o attuale di farmaci.  precedente ricovero per 'malore' conseguente alla frequentazione del medesimo luogo in cui il soggetto.È stato rinvenuto cadavere; trascorsi di tossicodipendenza (cure di disintossicazione, ¾ pregressi ricoveri per ‘overdose’). IL SOPRALLUOGO GIUDIZIARIO investigativa. Il punto di partenza di ogni attività è. Consiste nell’ insieme delle attività, eseguite sulluogo, teatro di un evento criminoso (scenacriminis), atte a: ispezionare e isolare ¾ la scena criminis, fissare, ¾ individuare, ¾ raccogliere/repertare ¾ tutti gli elementi utili alla ricostruzione dei fatti e alla individuazione degli autori del crimine. Ispezione ed isolamento scena criminis. La scena del crimine deve essere esaminata ed isolata quanto prima possibile, per evitare l’ inquinamento del luogo e delle tracce presenti. Le tracce di interesse giudiziario spesso possono disperdersi o deteriorarsi, a causa delle condizioni ambientali e delle possibili contaminazioni esterne involontarie e/o volontarie. “Rilievo Parlato” Il di OttolenghiLa fissazione della "scena criminis" consiste nella verbalizzazione e nella documentazione fotografica e videoregistrazione, che devono essere oltre modo accurate e mirate a non tralasciare nessun particolare, neanche quelli apparentemente insignificanti. Il "repertamento" consiste nel cercare sul luogo le tracce di possibili sostanze tossiche e repertarle distintamente evitando inquinamenti; ad esempio: - materiali biologici umani (vomito, altri escreti); - resti di alimenti e bevande; - farmaci ed altri composti chimici; - contenitori vuoti, ricercandoli anche nella pattumiera. Il Criterio Anamnestico - Clinico risulta della massima utilità se le informazioni scaturiscono dall'esame della CARTELLA CLINICA nei casi di soggetti ospedalizzati o se fornite dal medico curante, perché quest'ultimo conosce la storia clinica della vittima e può avergli prestato soccorso.

Questi casi rientrano tra i venefici! Ma raramente.

Se i dati anamnestici clinici sono forniti da testimoni che non hanno specifiche competenze mediche, essi devono essere valutati con la massima cautela, perché possono essere imprecisi o anche essere volutamente falsi e fuorvianti (depistaggio).

La Cartella Clinica

Il Criterio Anamnestico-Clinico

Sintomatologia manifestata dal soggetto

In alcuni casi la sintomatologia del paziente è utile non solo ad indurre il sospetto di avvelenamento ma anche ad individuare il tipo di veleno coinvolto.

In presenza di sintomatologia specifica ("sindrome tossica specifica") la diagnosi di avvelenamento è di molto semplificata.

SINDROMI TOSSICHE SPECIFICHE

"Sindrome botulinica" - "Clostridium Botulinum"

da: deficit simmetrico dei muscoli oculari; difficoltà/paralisi deglutizione, ipostenia sino alla paralisi dei muscoli degli arti, del tronco e respiratori.

"Sindrome tetanica"

stricninada: iperreflessia, trisma (inarcamento del dorso e contrazione spastica dei muscoli della mandibola), midriasi, ipertermia, depressione respiratoria.
"Sindrome tallica" ¾ sali di tallioda:
- 1° giorno: dolori addominali, costipazione;
- 1^ settimana: sindrome cerebrale, confusione, psicosi, tremori, polinevrite sensitiva-motoria;
- 2-4^ settimana: alopecia diffusa, paralisi nervi cranici.
"Sindrome falloidinica" ¾ funghi Amanitada del genere Phalloides Arsenicoo da:
- latenza 6-10 ore;
- sintomatologia gastroenterica: vomito, dolori addominali, diarrea profusa;
- sintomatologia epatica: ittero e necrosi;
- sintomatologia neurologica: confusione, delirio; ipotensione e deficit cardio-circolatorio.
SINDROMI TOSSICHE SPECIFICHE (SAC) (SLUD)
- Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
SINDROMI TOSSICHE SPECIFICHE
- midriasi
Il Criterio Anamnestico-Clinico
- casi di veneficio
- Nella maggior parte dei casi, in considerazione dell'abilità dell

’assassinosintomatologianello scegliere il veleno, lasi presenta solitamente del tutto“ generica ” (es. quadro di insufficienzacardio - respiratoria; nausea, vomito,disturbi gastrointestinali; ecc.) esovrapponibile a quella di patologie adecorso naturale.

Il Criterio Anatomo - Patologico

TALE CRITERIO SI BASA SULL ’ ESAME AUTOPTICO,FINALIZZATO AD ACCERTARE:

  • DELLA VITTIMA
  • IDENTIT À
  • EPOCA DELLA MORTE
  • CAUSA DELLA MORTE
  • HANNO PRODOTTAMEZZI CHE L’QUANTO ALTRO UTILE A FINI DI GIUSTIZIA

Il Criterio Anatomo - Patologico

Il criterio anatomo-patologico èfondato su:

  • esame esterno del cadavere
  • esame autoptico
  • esami istologici se necessari o opportuni

L ’ esame esterno cadaverico

LESIONI CUTANEE

  • Segni di agopuntura: uso parenterale di droghe, farmaci; punture di insetti o pesci.
  • Morsi: serpenti, scorpioni, tarantole.
  • Aree di necrosi:
    1. Coagulativa: caustificazione da acidi forti,
    2. Colliquativa: macerazione da basi forti.

Arrossamenti,

eritemi, bolle attorno a bocca e naso: "poppers", inalanti voluttuari. Sostanze volatili irritanti.

Eruzioni cutanee: cromo, sulfamidici, antibiotici, salicilati, cosmetici, punture d'insetti.

Alopecia: tallio, chemioterapici, radionuclidi.

Acne: alogenocomposti (iodio, bromo, PCB, diossina, etc.).

Orletto gengivale nero-bluastro: metalli pesanti.

Pigmentazione cutanea e/o della mucosa orale: metalli pesanti, fenotiazine, etc.

L'esame esterno cadaverico

ODORE:

agliaceo1. : fosforo, esteri fosforici,

mandorle amare: cianuri, nitrobenzolo, uova marce

idrogeno solforato e solfuri aromatico e peculiare: solventi organici (alcool, etere, cloroformio, acetone, trielina, benzene, etc.)

L'esame esterno cadaverico

Fenomeni cadaverici

Colorazione ipostasi: carminio: carbonio¾rosso monossido (formazione di carbossiemoglobina), chiaro: acido cianidrico,¾rosso cianuri (fo

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
119 pagine
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SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina legale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Crinò Claudio.