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CONFLITTUALITÀ E CONTENZIOSO IN AMBITO SANITARIO

Fattori che hanno favorito l'incremento della conflittualità:

  • EVOLUZIONE DEL DIRITTO ALLA SALUTE
    • necessità di informazione e consenso dell'agire sanitario e possibilità di rifiuto dell'atto sanitario da parte del paziente
  • AUMENTO DELLE PRESTAZIONI SANITARIE RISCHIOSE
    • Incremento delle prestazioni diagnostico-terapeutiche che comportano maggiori rischi
  • MEDICINA MODERNA TECNOLOGICA
    • maggiore invasività della medicina moderna tecnologica e maggiore pretesa di guarigione e cura da parte del paziente
  • FORMAZIONE SANITARIA NON EVOLUTA
  • LIMITAZIONE DELLE RISORSE IN SANITÀ
  • EVOLUZIONE DELLA GIURISPRUDENZA
    • Gli Ermellini riconducono, invece, la responsabilità dell'Azienda a causa della deviazione di una regola di condotta come previsto dall'art. 2043 c.c., trattandosi di una doverosa cautela concretamente esigibile dal danneggiante.

Legale (Daniela Schillace)

Infatti, l'art. 1176 c.c. impone al debitore di adempiere la propria obbligazione con diligenza, ma le norme di comune prudenza dalla cui violazione può scaturire una colpa civile non sono uguali per tutti. Dall'inadempimento di obbligazioni comuni, ovvero di danni causati nello svolgimento di attività non professionali, l'art. 1176 c.c. impone di assumere a parametro di valutazione della condotta del responsabile il comportamento che nelle medesime condizioni sarebbe stato "cittadino medio", bonus paterfamilias, tenuto dal il ossia la persona di normale avvedutezza formazione e scolarità. Diversa la situazione in caso di inadempimento di obbligazioni professionali, ovvero di danni causati nell'esercizio di un'attività "professionale" in senso ampio: il secondo comma della stessa norma prescrive un criterio più rigoroso essendo il professionista in colpa non solo se tiene una condotta

difforme da quella idealmente tenuta nelle medesime circostanze dal "bonus paterfamilias", ma anche se tiene una condotta difforme da quella che avrebbe medio. Tenuto, al suo posto, un ideale professionista "L'ideale professionista medio, per la giurisprudenza, non è un professionista "mediocre", ma è "bravo", uno ovvero serio, preparato, zelante, efficiente. Cass., III sezione civile, sent. 24213/2015

RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE SANITARIA CIVILISTICA "qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno Illecito civile (art. 2014 c.c.): ingiusto". La responsabilità civile può derivare dall'inadempimento di obbligazioni assunte verso il paziente dal singolo sanitario o dalla struttura (resp. Civ. può anche essere indiretta, oper fatto altrui e delegata a terzi (Compagnia di assicurazione privata)) La responsabilità civile deriva dalla violazione di regole poste a tutela di

Interessi prevalentemente di natura privatistica.

Contratto: Obbligazione del prestatore d'opera intellettuale: obbligazione di mezzi.

La diligenza richiesta è quella specifica ad es. dell'infermiere di media diligenza.

RESPONSABILITA' PROFESSIONALE SANITARIA: AMBITO CIVILISTICO

Responsabilità contrattuale: la prestazione professionale dell'infermiere, sotto il profilo giuridico, è da considerare un contratto d'opera intellettuale (artt. 2229-2230 c.c.), caratterizzato dalla discrezionalità nell'esecuzione della prestazione stessa e dal compimento di un'attività che prescinda dal risultato conseguito (obbligazione di mezzi). Con il contratto di cura l'operatore sanitario assume nei confronti del paziente specifici obblighi, il cui adempimento viene considerato fonte di responsabilità contrattuale. Onere della prova a carico dell'operatore sanitario (art. 1218 c.c.),

il danneggiato (pz) deve provare il contratto e il danno

Prescrizione 10 anni

responsabilità extracontrattuale (art. 2043 c.c.): l'evento dannoso si realizza indipendentemente da ogni rapporto tra operatore sanitario e paziente.

Onere della prova a carico del pz di dimostrare l'inadempimento dell'operatore sanitario secondo la regola generale (art. 2697 c.c.) "vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento".

Prescrizione 5 anni

CONTATTO SOCIALE (sentenza Cass. Civ. 2004 e 2006)

Affidamento al sanitario del pz determina, per effetto dell'esistenza di un contatto sociale, un'obbligazione tra i due, nonostante non vi sia nessun rapporto contrattuale di base.

RESPONSABILITÀ DELLA STRUTTURA SANITARIA

Obblighi della struttura, oltre a quelli da riferire all'operato dei sanitari, dipendenti dai servizi forniti:

Ricovero

Ristorazione

Sicurezza degli ambienti

Fornire

tutte le figure sanitarie e non necessarie alla prestazione

Organizzare i turni di assistenza e vigilanza

Funzionamento degli strumenti, attrezzature e macchinari

Sterilità degli ambienti e degli operatori

Sorveglianza sui farmaci

Custodia e vigilanza del paziente

PRESTAZIONI DI SPEDALITA' -> RISARCIMENTO DEI DANNI ALLA PERSONA

RISARCIMENTO: reintegro completo del bene perduto ricondotto a misura economica.

DANNO ALLA PERSONA

DANNO NON PATRIMONIALE

  • Danno Biologico temporaneo e permanente (1986)
  • Danno Morale

DANNO PATRIMONIALE

  • Danno da lucro cessante
  • Danno da danno emergente

PERSONALIZZAZIONE DEL DANNO ALLA PERSONA

ASPETTI SPECIFICI DELLA RESPONSABILITÀ NELLA PRATICA PROFESSIONALE DELL'INFERMIERE

A. INFORMAZIONE ALLA PERSONA ASSISTITA

Ogni professionista sanitario ha la titolarità dell'informazione in riferimento al proprio ambito di pertinenza.

L'Informazione è un processo attivo per favorire un processo assistenziale partecipato (compliance).

30Medicina Legale (Daniela Schillace)

Le informazioni favoriscono la partecipazione del pz, sono fornite direttamente al pz, sono comprese dal pz, consentono all'assistito di prendere decisioni in relazione a quanto gli è stato comunicato.

B. LA SALA OPERATORIA FASE PRE-OPERATORIA:

Accettazione del pz nell'ambito operatorio (colloquio preliminare con valutazione dello stato emotivo per rassicurarlo in caso di ansia/preoccupazione e illustrazione delle manovre che verranno eseguite e risposte alle domande del paziente)

FASE INTRA-OPERATORIA:

Svolta dall'infermiere di sala (funzioni di ausilio per l'esecuzione dell'intervento e per la procedura anestesiologica) e dall'infermiere strumentista

FASE POST-OPERATORIA

Funzioni diverse a seconda del reparto e al di fuori della sala operatoria

POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE SUL LETTINO OPERATORIO

Manovra per fornire al chirurgo operatore la migliore esposizione dell'area dell'intervento, garantendo una

Corretta funzionalità cardio-respiratoria. Rischi connessi al mal posizionamento del paziente sul lettino operatorio: lesione di nervi (paresi/paralisi), muscoli, tendini o cute (precauzioni evitando l'iperestensione degli arti superiori, protezione delle estremità e dei relativi punti di contatto con telini, gommapiuma, materassini.

CONTROLLO DEL FUNZIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE PER L'ANESTESIA E L'ATTO OPERATORIO

Infermiere di sala con mansioni di ausilio all'anestesia deve verificare il corretto funzionamento dei dispositivi in uso in sala operatoria e verificare la sterilità delle apparecchiature, Elettrobisturi e posizionamento degli elettrodi.

L'INFERMIERE STRUMENTISTA:

Svolge la sua attività in stretto contatto con l'equipe chirurgica preliminarmente (operazioni di lavaggio personale e adozione delle misure di sterilità, posizionamento telini e preparazione degli strumenti sterili) e durante l'atto operatorio.

(passaggio dello strumentario chirurgico all'equipe chirurgica).

Infermiere di sala (personale non sterile)

FASE POST-OPERATORIA

Inizia al termine dell'intervento e si conclude con lo spostamento del paziente in altro reparto (monitoraggio dei parametri vitali, alleviare il dolore, individuare e prevenire eventuali complicanze).

C. L'EMERGENZA-URGENZA - centrale operativa e valutazione del grado di 118complessità del caso, attivazione e coordinamento dell'intervento per singolo caso

D. EMERGENZA TERRITORIALE Centrale operativa coordina tutti gli interventi in ambito territoriale con personale anche infermieristico addestrato nell'area critica e di emergenza (funzioni di ricezione, registrazione e selezione delle chiamate, determinazione dell'apparente criticità dell'evento segnalato, codificazione delle chiamate e delle risposte secondo il sistema di codifica ministeriale, consultazione con il medico nelle situazioni critiche,

mantenendo i collegamenti con il personale di bordo dei mezzi di soccorso).

CRITICITA’ per il personale infermieristico della centrale: inchiesta condotta con il chiamante (protocolli interni)

valutazione del grado di criticità (assegnazione codici)

scelta del mezzo più idoneo per il trasporto

E. TRIAGE DI PRONTO SOCCORSO Per assegnare il grado di priorità per procedere al trattamento in PS, eseguito da un infermiere esperto e specificatamente formato, sotto la supervisione del medico in servizio responsabile dell’attività e secondo protocolli predefiniti.

accoglimento

assegnazione codice colore

redazione scheda di triage

attuazione primi interventi assistenziali (posizionamento pz barella, carrozzina, immobilizzatori, crioterapia)

sorveglianza e rivalutazione periodica

mantenimento contatti con la centrale operativa 118

coordinamento del personale (volontari, figure di supporto,

personale amministrativo)

F. ASSISTENZA PSICHIATRICA richiede particolari competenze e attitudini, con necessità di sorveglianza e vigilanza oltre agli aspetti di cura

G. SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI: ERRATA SOMMINISTRAZIONE ERRATA - SOMMINISTRAZIONE

Da attribuire al medico e/o all'infermiere a seconda della fase della procedura nella quale si realizza l'errore scelta del farmaco (resp med)

prescrizione del farmaco (resp med) da effettuare in forma scritta su supporto cartaceo o informatico, in modo chiaro, integrale e consapevole (SCHEDA UNICA DEL FARMACO)

chiarezza grafica e di contenuto (nome commerciale/principio attivo no

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
38 pagine
SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilarias1992le di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di organizzazione professionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Schillaci Daniela.