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MODALITA’ DI RIVELAZIONE
1) Non custodendo in modo adeguato i documenti, ove siano riportati dati clinici personali
dell’assistito (cartelle cliniche, diari, schede sanitarie, libretti sanitari).
2) Parlando apertamente del segreto di cui si è avuta notizia oppure in modo meno manifesto con
l’uso di interiezioni, parole, cenni, allusioni o gesti che consentano comunque di intuire il
segreto stesso.
3) Non ottemperando all’obbligo di anonimato nelle denunce ove esso è richiesto (denunce o
segnalazioni non nominative).
4) Presentando il referto in casi non dovuti: in realtà in questo caso non c’è la rivelazione del
segreto professionale in quanto non c’è il dolo.
5) Rivelazione a proprio o altrui profitto.
GIUSTE CAUSE DI RIVELAZIONE
Rivelazione del segreto professionale è autorizzata solo c’è una giusta causa.
Per questo ci sono delle Norme:
Norme imperative: sono quelle che ci impongono (obbligano) la rivelazione del segreto; si
✶ tratta di doveri espressamente stabiliti dall’ordinamento giuridico.
― Notifiche e denunce sanitarie obbligatorie
― Certificati obbligatori
― Referto
― Denuncia giudiziaria
― Perizia e la consulenza tecnica
― Ispezione corporale ordinata dal giudice
― Le visite medico-legali di controllo.
Norme permissive e scriminanti: le permissive consentono (ma non obbligano) di rivelare il
✶ segreto, le scriminanti escludono la punibilità della rivelazione del segreto:
― Consenso dell’avente diritto
― Caso fortuito o forza maggiore
― Violenza fisica
― Errore di fatto (rivelare una notizia che non sapevamo fosse un segreto)
― Errore provocato da altrui per inganno (rivelare un segreto ad un soggetto che non ha il
diritto di essere informato)
― Stato di necessità
― Legittima difesa (di fronte ad un giudice).
Ci sono anche dei casi in cui si può essere chiamati dai giudici (Procuratore della Repubblica,
giudice inquirente, giudice terzo, giudice giudicante) e in questo caso si può decidere se rivelare o
non rivelare il segreto professionale, ma il giudice può obbligare a farlo. Art.200 del Codice di
Procedura Penale dispone che: “il giudice, se ha motivo di dubitare che le dichiarazioni rese da tali
persone per esimersi dal deporre sia infondata, provvede agli accertamenti necessari. Se risulta
infondata ordina che il testimone deponga.”
LA PRIVACY IN AMBITO SANITARIO
Dal 1° gennaio 2004 è entrato in vigore il Codice della Privacy (riservatezza), testo organico e
integrato di tutte le disposizioni emanate dal 1996 in poi in materia di protezione dei dati personali.
Serve a tutelare i dati personali e dati sensibili delle persone.
Si tratta di un sistema che serve a tutelare i dati personali e i dati sensibili delle persone e quello
sanitario è senz’altro uno dei settori più interessati a tale proposito.
CODICE DELLA PRIVACY
è una raccolta di leggi (es. Codice Penale, Codice Civile, Codice della Strada, Codice della
Privacy). Codice si applica al trattamento di dati personali di chiunque, nel territorio nazionale.
1. Quale finalità si propone?
Norme del codice assicurano che trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti
e delle libertà fondamentali (tutelati dalla Costituzione), nonché della dignità delle persone
fisiche, con riferimento alla riservatezza e all’identità personale.
2. Che cos’è il trattamento dei dati personali?
Qualsiasi operazione che riguarda raccolta di dati, registrazione, organizzazione,
conservazione, elaborazione, blocco o utilizzo.
3. Quali sono i dati personali?
Sono le informazioni relative a persone fisiche, giuridiche o enti che consentano
l’identificazione diretta e indiretta.
▪ dati personali i dati anagrafici, le immagini, i codici identificativi riconducibili ad una
persona.
▪ dati sensibili invece sono quelli che riguardano la sfera personalissima (informazioni su
opinioni religiose, politiche, abitudini sessuali, salute) per i quali la legge prevede una tutela
più stretta.
4. Che cos’è una banca dati?
Banca dati è un sistema in cui vengono raccolte e conservate informazioni personali, per
facilitarne il trattamento.
5. Quali sono i soggetti del trattamento?
▪ titolare: persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione o qualsiasi ente, a cui
competono la sicurezza e le decisioni circa le finalità e modalità del trattamento dei dati.
▪ responsabile: persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione o qualsiasi ente
preposti dal titolare al trattamento dei dati.
▪ incaricato: persona fisica che compie le operazioni del trattamento dei dati, attenendosi
alle istruzioni impartite dal titolare e dal responsabile.
▪ interessato: persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione o qualsiasi ente, cui si
riferiscono i dati.
6. Qual è l’ambito di applicazione del Codice?
Si applica al trattamento di dati personali da chiunque effettuato nel territorio nazionale.
7. Quali sono gli obblighi relativi al trattamento?
Dati personali devono essere:
▪ Trattati in modo lecito
▪ Raccolti e registrati per scopi determinati
▪ Esatti e aggiornati
▪ Pertinenti e non eccedenti rispetto agli scopi per i quali sono stati raccolti
▪ Conservati in forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo
non superiore a quello necessario agli scopi per cui sono stati raccolti.
8. Quali informazioni devono essere fornite agli interessati?
Interessato deve essere informato per iscritto di:
▪ le finalità e le modalità del trattamento
▪ obbligo o la facoltà di conferire i dati
▪ conseguenze giuridiche del rifiuto a rispondere
▪ i soggetti a cui i dati possono essere comunicati e l’ambito di diffusione dei dati
▪ diritti spettanti al soggetto interessato
▪ identificazione anagrafico-logistica del titolare, del responsabile e degli incaricati del
trattamento
9. È necessario il consenso dell’interessato per il trattamento dei dati personali?
Trattamento è ammesso solo con il consenso dell’interessato, salvo che:
▪ Riguardi dati trattati per adempiere ad obblighi previsti da legge;
▪ Sia necessario per l’esecuzione di un contratto di cui è parte l’interessato, o per
l’esecuzione di misure precontrattuali adottate su sua richiesta;
▪ Riguardi dati provenienti da pubblici registri, elenchi o documenti conoscibili da chiunque
10.Quali sono i diritti dell’interessato?
▪ Conoscere esistenza di trattamenti che lo riguardino e di essere informato dal titolare circa
le finalità del trattamento;
▪ Ottenere dal titolare l’aggiornamento, la cancellazione, la rettifica dei dati trattati, la
trasformazione in forma anonima se i dati sono usati in difformità a quanto previsto dalla
legge
▪ Opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento di dati che lo riguardino.
11.Come possono essere fatti valere i propri diritti dall’interessato?
Può agire nei confronti del titolare e del responsabile chiedendo il ripristino dei diritti se violati.
In mancanza di soddisfazione della richiesta il titolare può far valere i propri diritti dinanzi
all’autorità giudiziaria o al garante.
12.Cosa è previsto per i dati sensibili?
Possono essere trattati solo con consenso scritto dell’interessato e con autorizzazione del
garante.
Per soggetti pubblici, il trattamento è consentito solo se autorizzato dalla legge che specifichi i
dati trattabili e le operazioni eseguibili.
In presenza di una previsione di legge che specifichi le finalità di rilevante interesse pubblico,
ma non i tipi di dati sensibili e di operazioni eseguibili, i soggetti pubblici, con atto di natura
regolamentare adottato in conformità col parere espresso da garante devono identificare e
rendere pubblici i tipi di dati e di operazioni strettamente pertinenti e necessari in relazione alle
finalità perseguite nei singoli casi.
In tutti i casi è necessario fornire all’interessato una completa informativa.
13.Cosa è previsto per i dati inerenti alla salute?
Esercenti le professioni sanitarie e gli organismi sanitari pubblici possono trattare dati di salute
in mancanza del consenso dell’interessato, solo previa autorizzazione del garante. Sono
previste modalità specifiche per la raccolta del consenso. È in ogni caso vietata la diffusione
dei dati inerenti alla salute.
14.Quali sono le garanzie di sicurezza dei dati personali previsti dal codice?
▪ codice individua le misure minime di sicurezza che tutti i titolari del trattamento, siano essi
soggetti privati o pubblici, devono adottare, pena l’arresto sino a 2 anni.
▪ dati devono essere custoditi in modo da ridurre al minimo i rischi di distruzione o perdita,
nonché di accesso non autorizzato.
▪ devono essere predisposte tutte le idonee misure di sicurezza in relazione al progresso
tecnico, alla natura dei dati e alle specifiche caratteristiche. Gli eventuali danni subiti sono
risarcibili.
15.Cosa è previsto per la comunicazione dei dati?
Le comunicazioni sono consentite, come il trattamento, solo con il consenso dell’interessato.
16.Quali sono le regole per i dati trattati?
Trattamento, la comunicazione e diffusione di dati personali sono ammessi unicamente per lo
svolgimento di funzioni istituzionali, anche in mancanza di una norma di legge che lo preveda
espressamente. Comunicazione e diffusione di dati è ammessa soltanto se prevista dalla
legge.
17.Quali sanzioni sono previste?
Se non si rispetta il codice della privacy si va incontro alle sanzioni, che possono essere:
▪ Penali: trattamento illecito di dati personali, omessa adozione delle misure di sicurezza,
omessa osservanza dei provvedimenti del garante, falsità nelle dichiarazioni al garante
▪ Civili: applicabili nel caso di danni materiali e morali conseguenti ad uno scorretto uso di
dati personali
▪ Amministrative: sono di minor conto e vengono applicate nei casi di omessa o incompleta
notificazione del trattamento del garante o per l’omessa informativa ai soggetti interessati.
DEFINIZIONI:
Privacy = riservatezza.
✶ Archivio = raccolta di documenti destinati ad essere conservati.
✶ Banca dati = insieme di informazioni raccolte e conservate per mezzo di archivi cartacei o di
✶ sistemi informatici.
Dato anagrafico = dato registrato riguardante l’identificazione o lo stato giuridico di una
✶ persona fisica.
Dato personale = qualunque inform