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DIAGNOSI DI SPECIE
In certi casi va definita in primis la natura umana delle ossa (i denti del maiale
sono simili ai nostri) in questo caso si fanno delle indagini di laboratorio.
Il secondo step è identificare la tipologia razziale (caucasoide, negroide,
mongoloide) dei resti attraverso la forma e struttura dei capelli, pelosità del
corpo e del volto, morfologia del capo, forma del naso, delle orbite e
l’ampiezza degli zigomi. Poi si passa alla diagnosi di sesso, se un cadavere
non è molto decomposto è più facile a livello anatomico riconoscerlo perché
si trovano utero o prostata. Se i corpi sono più putrefatti si va a vedere se vi è
il cromosoma XX o XY. Lo scheletro adulto può dire molto perché uomo e
donna a livello scheletrico sono molti diversi. Anche nel cranio il quello
maschile gli zigomi, le arcate sono più prominenti. Quello femminile hanno
bozze frontali e parietali più sviluppate. Le orbite femminili sono più circolari.
Il bacino maschile ha l’angolo del pube a forma di A quello femminile è più
arrotondato.
Si analizza anche l’età biologica alla morte, si analizzano i parametri evolutivi
(stato delle cartilagini e dei nuclei). Anche la dentizione può essere decidua,
permanente o mista a seconda dell’età. Dopo i vent’anni che lo sviluppo è
terminato è difficile individuare l’età precisa. Si analizzano le strutture
craniche, il cranio è formato da più ossa che si possono studiare per capire
se sono più o meno aperte. Dopo i cinquant’anni si analizzano gli stati di
usura (osteoporosi, usura dei denti, degenerazione artrosica).
Può interessare sapere quanto era alto un soggetto attraverso la misura delle
ossa.
Segnalamento dattiloscopico: dattiloscopia effettuata sul cadavere molto utile.
Il problema sorge quando i polpastrelli sono compromessi da fenomeni
putrefattivi e\o trasformativi.
Un altro metodo è quello radiologico (protesi, suture metalliche).
I denti sono molto resistenti e l’unico mezzo per poter identificare una
persona dopo disastri come tsunami, torri gemelle ecc.. si fa riferimento a dati
ante mortem.
Si può anche cercare di compiere una ricostruzione facciale in base alla
struttura del cranio.
Per quanto riguarda l’identificazione del vivente si ricercano soprattutto l’età e
il sesso del vivente (es. i nomadi che non vogliono dichiarare la propria età
perché sotto i 14 non sono imputabili, la prassi è una radiografia polso mano).
Anche il sesso è importante in soggetti di malformazione (sindrome di Turner
con cromosoma solo X, ermafroditismo ecc.).
Tramite le tecnologie biometriche vi sono degli strumenti utili per il
riconoscimento del vivente.
Sono utili anche impronta digitale, modificazioni ai denti, tatuaggi.
Il DNA è molto utilizzato per test di paternità, immigrazione, ecc.
Il DNA è una molecola molto lunga che contiene le informazioni che ci
contraddistinguono, ogni cellula che ci costituisce ha lo stesso DNA. Il DNA
mitocondriale sono degli organi che si trovano all’interno delle cellule. Il DNA
si trova nel sangue, nella saliva, sudore, liquido seminale, fluido vaginale,
urine, feci, peli e capelli, spazzolino. Mozziconi di sigarette, buste e
francobolli, ossa, denti, forfora. Lo strumento utilizzato è un sequenziatore
automatico.
BESTIE DI SATANA
Tutto nasce nella notte fra il 23\24 Gennaio in cui Volpe in pessime condizioni
chiede aiuto a degli operai a cui racconta di essere stato vittima di una
violenza di tante persone insieme alla sua ragazza. In una macchina si
trovava la Ballarin in stato di semi incoscienza. Vengono ricoverati entrambi e
lei racconta di aver ucciso insieme a lui Mariangela Pezzotta e di averla
sepolta a Golasecca in uno chalet. Viene trovato il corpo della ragazza
malamente sepolto. Nel cranio è presente un proiettile e la faccia è stata
distrutta a colpi di badile.
Volpa racconta di aver invitato la Pezzotta a casa sua per bere qualcosa,
perché avrebbe avuto un ordine da Nicola Sapone di ucciderla perché a
conoscenza di troppi dettagli riguardo la scomparsa di Fabio Tollis e Chiara
Marino. Volpa spara in faccia alla ragazza ma la ragazza non è ancora morta.
Chiamano Sapone in aiuto che li aiuta ad sistemare tutto. Sapone l’avrebbe
finita con dei colpi di badile.
Sapone ha sempre negato tutto.
Ci sono delle connessioni con la scomparsa di Chiara Marino e Fabio Tollis
nel 1998. Il padre di Tollis fa delle ricerche per sei anni per ritrovare il figlio. Il
papà non sapeva della storia fra i due ragazzi. Lui chiede notizia agli amici
del figlio in particolare Maccione che presentava una ferita alla mano. I
ragazzi vengono poi ritrovati vicino alla discoteca Nautilus di Cardano al
Campo. I ragazzi poi grazie alla testimonianza di Volpe vengono ritrovati
sepolti dopo sei anni.
L’omicidio di Chiara e Fabio sono stati compiuti da Volpe, Maccione e
Sapone. Loro proposero ai due ragazzi di celebrare un rito in un bosco dove
avevano già creato la fossa, la Marino è stata uccisa a pugnalate da Sapone;
Tollis ucciso da Volpe e Maccione a martellate sul volto. Poi vengono
seppelliti e umiliati con riti, per sei anni non hanno mai confessato niente. I
ragazzi avevano già provato ad uccidere i due ragazzi ma senza riuscirci. La
motivazione della morte di Chiara era che rappresentava l’incarnazione della
Madonna e perché voleva lasciare il gruppo, Fabio perché non avrebbe
mantenuto il segreto. Entra in scena il satanismo, infatti nelle loro stanze
erano presenti simboli satanici.
Raccontano di aver compiuto delle prove di coraggio come assumere lsd e
poi cercare di uscire dal bosco, oppure sedute spiritiche in cui raccontano di
essere entrati in contatto con il demonio. Volpe parla di riti di umiliazione e di
punizione come ad esempio attraversare la strada mentre passavano le
macchine. Il loro motto era chi sbaglia paga, chi tradisce muore. Il giudice
non ha fatto eseguire perizia psichiatrica su nessun imputato tranne che su
Guerrieri, che a un anno di distanza dai fatti compiuti è andato in tilt, non ha
retto la drammaticità di fatti ed ha cominciato ad abusare in modo massiccio
di cocaina ma anche lui è stato considerato capace di intendere e di volere al
momento del fatto.
Bontade è stato indotto al suicidio non essendosi presentato sul luogo del
delitto poiché aveva avuto paura. Va a schiantarsi con la macchina dopo aver
ingerito un cocktail di sostanze stupefacenti creato da loro.
Volpe viene condannato a 19 anni e mezzo, Guerrieri 12 anni, Sapone 2
ergastoli, Leoni ergastolo, Ballarin 23 anni, Monterosso 27 anni, Zampollo 29
anni, Maccione 19 anni, Magni 9 anni.
Il gruppo si forma negli anni novanta, abuso di stupefacenti, è stato fondato
da Sapone e Leoni, poi si allea Volpe. Il nome nasce dalla lettura
dell’Apocalisse. La musica a cui si ispirano è l’Heavy Metal. 24 Aprile 2015
Tutela materna infantile
Lo Stato garantisce le stesse tutele ai figli nati al di fuori o all’interno del
matrimonio. I consultori sono stati istituiti nel 75 sono gestiti dai comuni e enti.
Operano sia medici che psicologi, personale del volontariato. Intervengono co
assistenza psicologica e sociale all’interno delle famiglie o anche con la
distribuzione di mezzi anticoncezionali e sulla salute della gestante. Devono
fornire informazioni per quanto riguarda la gravidanza e la fecondazione. I
consultori sono gratuiti. Devono fornire informazioni riguardo la legge 40
(fecondazione assistita) del 2004. Il consultorio deve fornire le informazioni
riguardanti problematiche bioetiche e rischi, probabilità di successo e costi
per la procedura. Non dovrebbero essere omesse le informazioni circa
l’alternativa dell’adozione o dell’affidamento.
Possono accedere unicamente coppie i età potenzialmente fertili. Si possono
applicare sono in strutture autorizzate, possono essere iscritti unicamente se
hanno strutture e mezzi specifici. Possono essere applicate solo nei casi in
cui altri metodi non sono in grado di risolvere l’infertilità di uno dei due
soggetti. L’infertilità è l’impossibilità di riprodursi nell’arco di 12-24 mesi
quando si hanno rapporti fertili. L’analisi deve certificare queste condizioni. La
coppia deve dare il consenso alla procedura, la coppia ha sette giorni per
pensare e valutare le informazioni ottenute. Anche in questa legge c’è la
possibilità per il personale sanitario di sollevare l’obiezione di coscienza.
Vi è anche la tutela della gestante lavoratrice e anche dopo il parto. La prima
legge che è stata emanata per quanto riguarda la tutela della gestante è la
1204 del ’71 il cui scopo era quello di tutelare la gestante dal punto di vista
fisico ed economico, garantisce una adeguata prestazione economica. La
legge 903 del ’77 riguarda la parità tra uomo e donna e da allora anche
l’uomo può assentarsi dal lavoro.
La donna ha il congedo obbligatorio solitamente due mesi prima del parto e
tre dopo il parto ma si può decidere di fare anche quattro mesi dopo il parto e
uno prima solo dopo il permesso del ginecologo solo nel caso di gravidanza
che proceda bene. Ha il diritto a non svolgere lavori faticosi e non può essere
licenziata. Può chiedere la riduzione di due ore di lavoro per l’allattamento
durante il primo anno di vita senza subire variazioni nello stipendio. Anche
l’uomo può usufruirne. La donna può chiedere altri sei mesi di congedo
facoltativo in cui però lo stipendio sarà ridotto. Se la donna perde il bambino
prima del 180° giorni la donna non ha nessun diritto a prestazioni perché si
parla d’aborto (anche quando il bambino sopravvive). Se il parto avviene
dopo il 180° giorno la donna ha il diritto ai tre mesi dopo il parto. La donna
che adotta un bambino di età inferiore ai tre anni ha diritto a tre mesi dopo il
parto. Legge 104 dell’82 prevede che se i genitori hanno un bambino con
handicap grave possono allungare il periodo fino a tre anni di congedo
facoltativo. La legge 194 del ’78 prevede l’interruzione volontaria di
gravidanza: sotto il profilo penale l’aborto indica l’interruzione di gravidanza
prima del periodo stabilito, sotto il profilo clinico si parla di aborto se
l’interruzione avviene prima dei sei mesi di gravidanza, dopo si parla di morte
del feto. La legge è divisa in due fasi: IVG prima del 90° giorno e quello dopo
il 90° giorno. Nel primo caso la donna può recarsi o al consultorio o in una
struttura o anche al medico di famiglia: deve dire