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TSH
La produzione di TSH viene stimolata dal TRH ipotalamico.
È importantissimo per lo sviluppo cerebrale.
LH-FSH (Luteinizzante e Follicolostimolante)
La loro produzione è regolata dal GnRH ipotalamico. Sono ormoni che agiscono a livello gonadico,
stimolando la produzione di ormoni. Li vedremo successivamente più nel dettaglio.
PRL (Prolattina)
La produzione di PRL viene stimolata dal PRLRH ipotalamico.
È il tipico ormone dell’allattamento e comincia ad essere prodotto soprattutto nel momento della
suzione del capezzolo dal neonato.
Le malattie legate a disordini ipotalamici riguardano soprattutto i tumori (craniofaringioma) e
malattie vascolari. Fra i sintomi principali troviamo:
1. Ipertensione endocranica
2. Perdita di coscienza
3. Alterata sete, appetito
4. Modificata termoregolazione
5. Ridotta funzione ipofisaria
Altre malattie legate ai disordini ipofisari derivano da iperpituitarismi.
Nella pratica clinica potremmo trovare un adenoma che produce in maniera superiore alla norma
ACTH. Questo caso è quello del morbo di Cushing.
Può avvenire anche un’iper produzione dell’ormone della crescita, che ha una doppia valenza. Noi
normalmente cresciamo fino ad una certa età, poi smettiamo di crescere. Questo per via dei rapporti
tra osso e cartilagine. Dopo la pubertà non cresciamo più perché gli ormoni sessuali maschili e
femminili fanno scomparire la cartilagine di accrescimento.
In età adulta, un’iper produzione di GH può provocare acromegalia; se invece il problema avviene
prima della pubertà, si ha una situazione di gigantismo.
Esistono tutta una serie di condizioni dove si ha un quadro di deficit di produzione di ormoni. Il
caso principale è l’ipotiroidismo. All’interno di questa patologia, una delle cause è la distruzione
delle cellule ipotalamiche, e quindi la mancata stimolazione dell’ipofisi e di conseguenza della
tiroide. dell’ipofisi posteriore
Ormoni o neuroipofisi ma l’ipofisi
Caratteristica di questi ormoni è che non vengono sintetizzati a livello ipofisario,
rappresenta solo un magazzino: vengono sintetizzati infatti a livello ipotalamico e rappresentano dei
neurormoni (a differenza degli ormoni dell’adenoipofisi).
l’ossitocina
Questi ormoni sono solo 2: e la vasopressina.
Ma perché gli ormoni della neuroipofisi devono essere prodotti nell’ipotalamo, senza un
meccanismo a cascata?
L’ossitocina serve per il parto, è un meccanismo tutto o nulla, serve quindi un ormone, già prodotto,
che venga rilasciato quando necessario. Lo stesso vale per la vasopressina, che deve essere
rapidamente disponibile.
Vasopressina (AVP)
È uno dei tanti ormoni che vanno a regolare la pressione arteriosa.
La vasopressina agisce sui recettori V1 e V2, stimolando due meccanismi molto diversi.
Il recettore V1 agisce sulla produzione di prostaglandine e sulla glicogenolisi epatica (alcuni
farmaci in studio agiranno proprio su questo recettore per inibire il processo di sviluppo del
diabete). ha come target d’azione il rene. Questo ormone regola la funzionalità renale, in
Il recettore V2
particolare la quantità e la concentrazione di urina prodotta. Si capisce quindi che questo ormone è
uno tra gli attori principali nella regolazione del bilancio idrico.
Per la vasopressina esistono 2 quadri clinici opposti:
ossia un’eccessiva produzione di AVP, che provoca un’ipertrattenimento di
1. La SIADH,
(questa può portare un’iperpressione
acqua endocranica)
che deriva o da una ipoproduzione di AVP o da un’iporesponsività dei
2. Il diabete insipido,
recettori a livello renale rispetto alla vasopressina: questo comporta una perdita eccessiva di
acqua
La ghiandola surrenalica
È una di quelle ghiandole sotto il controllo ipotalamo-ipofisi. Si divide in una zona corticale e una
midollare, con struttura e funzione completamente diversa.
La zona corticale si divide a sua volta in 3 porzioni: glomerulare (esterna) che produce aldosterone,
fascicolata (intermedia) e reticolare (interna), che producono il cortisolo e i cosiddetti ormoni
sessuali deboli.
Le porzioni fascicolata e reticolare sono ACTH-dipendenti. La porzione glomerulare, invece, è
ACTH-indipendente (non è, quindi, sotto il controllo ipofisario, a parte i casi in cui ci sia una forma
tumorale).
Il cortisolo
L’ipofisi secerne ACTH, che stimola la zona fascicolata della ghiandola surrenale a produrre
cortisolo (la sua produzione, quindi, come già detto, è ACTH-dipendente). Da un punto di vista
quest’ormone è implicato nel catabolismo proteico e nell’inibizione della sintesi
metabolico
proteica. Stimola la neoglucogenensi epatica e riduce l’uptake di glucosio nel tessuto muscolare
scheletrico. Aumenta la lipolisi nel tessuto adiposo e la degradazione del tessuto collagene.
È implicato nella ritenzione di ioni Na+.
È il più potente anti-infiammatorio e immunosoppressivo; viene utilizzato in pronto soccorso
assieme alle catecolamine, in caso di shock.
Androgeni
Vengono prodotti dalla zona reticolare della corticale del surrene, sotto stimolo ipofisario di ACTH.
Sono per lo più i precursori degli steroidi sessuali.
Nel maschio la loro conversione a testosterone è del 5%.
Nella donna non hanno alcun ruolo fisiologico, perché gli estrogeni hanno poi il sopravvento sugli
androgeni deboli. La percentuale di conversione in steroidi sessuali avviene per lo più durante il
ciclo mestruale.
In caso di eccesso di androgeni nella donna, si può avere un androgenizzazione.
Insufficienza surrenalica primitiva
In endocrinologia, il termine primitivo indica che il problema è sulla ghiandola surrenalica
(secondaria, invece, indica la ghiandola che controlla la surrenalica).
Essendo un’insufficienza surrenalica primitiva, significa che il problema è a livello della surrenale,
l’ipofisi non risente degli ormoni prodotti dalla
la quale non produce ormoni; di conseguenza, (l’ACTH, quindi, sarà sempre molto elevato).
surrenale e, quindi, non dà vita al feedback negativo
che fa feedback con l’ACTH
Ricorda che, normalmente, l’ormone è il cortisolo, ossia quello
maggiormente prodotto.
Quali sono le cause di questa malattia?
dovuta all’autoimmunità
Esiste una forma acquisita, e alla tubercolosi. Tra le forme dovute
all’autoimmunità, troviamo la sindrome di Addison, a cui vengono associate diverse patologie:
1. Sindrome Schmidt
2. Insufficienza gonadica
3. Diabete mellito di tipo I
4. Iperparatiroidismo
La malattia di Addison è caratterizzata nelle fasi iniziali da: astenia, affaticabilità, anoressia, perdita
di peso, iperpigmentazione cutanea (dovuta proprio alla presenza eccessiva di ACTH, che non viene
inibito), ipotensione e disturbi gastrointestinali.
Una volta arrivati alla crisi surrenalica, in fase più avanzata, si possono avere poi dei sintomi più
gravi.
Esistono inoltre anche forme rare, dovute a emorragia bilaterale o infarto, micosi massive,
metastasi, sarcoidosi, amiloidosi, emocromatosi, terapia radiante, chirurgica, deficit enzimatici
congeniti.
NB: primitivo, secondario e terziario sono termini che si riferiscono a ghiandole facenti parte
dell’asse ipotalamo-ipofisaria.
Insufficienza surrenalica secondaria
In questo caso la diretta interessata è l’ipofisi. Per diversi motivi si può avere un difetto nella
un’ipofunzionalità
produzione di ACTH: ipofisaria. tuttavia non sarà presente l’iperpigmentazione,
La sintomatologia sarà identica alla forma primitiva;
in quanto è assente l’ACTH; non solo, non sarà presente nemmeno l’ipotensione.
Questi pazienti, che hanno una sintomatologia Addisoniana ma con ACTH basso, non possono
essere primitivi, ma solo secondari, proprio per via degli scarsi livelli di ACTH.
Oltre all’ipofunzione, esiste anche un’altra situazione, di iperfunzione, rappresentata dalla sindrome
di Cushing, ossia un tumore che produce proprio ACTH.
In questo caso l’ACTH si trova ad alti livelli.
Siamo, dunque, in una situazione di insufficienza surrenalica secondaria, ma con ACTH elevato.
del Cushing presenta (tutti sintomi legati all’eccesso di cortisolo e quindi di
La sintomatologia
androgeni):
1. Obesità
2. Irsutismo
3. Ipertensione (sodio in eccesso aumenta la volemia)
4. Strie rubre (una smagliatura di colore diverso, tendente al rosso)
5. Alterata psicologia
6. Diabete mellito (il cortisolo aumenta la glicemia)
7. Debolezza muscolare
8. Facies lunaris (tipica di chi utilizza il cortisone per terapie croniche)
all’eccesso di cortisolo e quindi di androgeni deboli)
9. Virilismo (dovuta
Ghiandola surrenale: zona glomerulare
nella produzione dell’aldosterone,
Questa zona è implicata implicato nella ritenzione del sodio e
sull’eliminazione del potassio.
Chi controlla l’aldosterone? Non essendo sotto il controllo dell’ipofisi, questo ormone è controllato
dalla zona della macula densa e dalle cellule Iuxtaglomerulari.
La macula densa è un osmocettore che capta i livelli di sodio; molto importante perché ha influenza
sulla volemia e sulla pressione sanguigna.
Quando il sodio è basso, la macula obbliga il sistema Iuxtaglomerulare a produrre renina; questa è
è infatti un enzima, che trasforma l’angiotensinogeno, fatto dal fegato, in
un ormone particolare:
angiotensina I. Per ogni step presente nella catena formata a partire dalla renina è presente un
farmaco. Abbiamo farmaci per la renina, per la bloccare la sintesi di angiotensinogeno e farmaci
al fine di bloccare l’angiotensina II.
Ace-inibitori, direttamente l’aldosterone, implicato nella ritenzione del
Abbiamo, inoltre, farmaci che bloccano
sodio e l’eliminazione del potassio. L’angiotensina è, invece, un potente vasocostrittore.
Sindrome da iperfunzione di mineral corticoidi (aldosterone)
(che non c’entra, però, con l’asse ipotalamo-ipofisi;
Nel caso di iperaldosteronismo primitivo se
parliamo di “primitivo e secondario” quando siamo fuori da quest’asse, la patologia viene detta
secondaria solo se dipende da una causa esterna alla ghiandola stessa; ovviamente, tuttavia, anche
questo caso il termine “primitivo” indica che il problema è a livello della zona glomerulare),
in
quali sintomi e segni avrà la persona? da un’eccessiva ritenzione di sodio: ricorda che, però, sarà
1. Ipertensione arteriosa (derivante
di tipo ipopotassiemica)
2. Cefalea
3. Astenia
4. Vomito
5. Crampi