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MRGE?
1. Elevare la testiera del letto di 10-15 cm inserendo uno spessore
2. Ridurre il peso corporeo (se il paziente è in sovrappeso)
3. Non coricarsi subito dopo i pasti. Una passeggiata può essere utile
4. Ridurre i grassi nella dieta, evitare le spezie e le bevande gassate
5. Abolire il fumo
6. Evitare l'eccessivo consumo di alcool
7. Evitare la menta, il cioccolato, le bevande gassate, il caffè, il tè
8. Evitare quei movimenti che aumentano la pressione addominale (flessioni sul busto) e gli
indumenti troppo stretti
Lo stomaco
Passato l’esofago, andiamo adesso verso lo stomaco.
Questo si trova tutto a livello addominale, sotto il diaframma. Il cibo, triturato e in parte già
digerito, raggiunge dello stomaco, scatenando delle reazioni biochimiche ed endocrine (secrezione
di HCl ed enzimi).
Ricorda, però, che i movimenti segmentali dello stomaco cominciano già nel momento in cui
immettiamo del cibo nella cavità orale.
La parte muscolare di quest’organo è estremamente importante e ben strutturata. Ma fondamentale è
la struttura della mucosa gastrica: non esiste altro organo capace di funzionare così bene in
ambiente acido. La mucosa è, infatti, costituita da 3 tipologie di cellule:
1. Cellule principali, che producono
enzimi (il principale è il pepsinogeno
che, in presenza di pH acido, si attiva e
diventa pepsina, la quale digerisce le
proteine)
2. Cellule parietali, che produce il FI e
l’HCl (queste cellule sono dotate di una
pompa, che prende gli idrogenioni dal
sangue e li trasporta all’interno,
utilizzando una grande quantità di
energia, poiché deve vincere il gradiente
di concentrazione)
3. Cellule mucose, altamente specializzate nella produzione di muco; questo protegge la
superficie dello stomaco sia dal punto di vista chimico (perché producono una grande
quantità di carbonato, tamponando l’HCl) che fisico
Malattie dello stomaco
La patologia dello stomaco si può dividere in:
1. Gastriti, acute o croniche
2. Ulcera peptica, ossia la formazione di un cratere a livello della parete dello stomaco, che
può approfondarsi fino a perforarla
3. Patologia neoplastica dello stomaco
Gastriti
Si dividono in acute e croniche.
Le gastriti acute sono processi infiammatori dello stomaco, che si evolvono in poche settimane.
Queste sono legate fondamentalmente ad alcuni fattori aggressivi, che possono essere esogeni o
endogeni, nei confronti degli unici fattori protettivi (in altre parole, questi fattori aggrediscono
l’unica protezione che lo stomaco ha, ossia il muco).
Quali possono essere le cause?
Troviamo fattori esogeni, come stili di vita scorretti, assunzione di alcool, aspirina e utilizzo di
antinfiammatori in maniera eccessiva, unite magari all’ingestione di cibi o troppo freddi o troppo
caldi: questi, infatti, sono tutti elementi capaci di inibire, a livello gastrico, la sintesi di
mucosa contro l’azione dell’acido cloridrico.
prostaglandine, che è un fattore di protezione della
insufficienze d’organo,
Fra i fattori endogeni, invece, troviamo malattie e che producono la
ritenzione di sostanze tossiche per l’organismo. Un esempio è la gastrite uremica. I pazienti che
hanno un’insufficienza renale acuta, spesso si rivolgono al medico, non perché urinano poco, ma
perché vomitano. Questo determina la perdita di liquidi e un peggioramento dell’insufficienza
renale. Questi pazienti spesso hanno una gastrite emorragica o una gastrite acuta. Ma perché?
Perché avviene la ritenzione di sostanze azotate, tossiche per lo stomaco. Questo succede anche
nelle sepsi o nelle setticemie, quando il danno supera le difese dell’organo e si spostano nel sangue,
divenendo generalizzate. In questi casi si formano sostanze tossiche nel sangue che vanno a
danneggiare i vari organi.
Oltre a quanto detto fino ad ora, anche l’ipossia, i traumatismi, lo stress post anestesia, le cirrosi
sono fattori endogeni, favorenti la formazione di gastriti acute.
Quasi sempre, questi fattori portano alla formazione di una gastrite erosiva emorragica, ossia
un’infiammazione molto potente dello stomaco, che induce un’autoerosione della parete gastrica, la
quale provoca una forte emorragia, con conseguente probabile produzione di melena.
Quali sono i segni e sintomi di questa patologia?
1. Progressiva anemizzazione con calo dei livelli della sideremia
2. Dolore addominale (epigastrico), nausea, vomito, bruciore e mancato appetito
3. Shock emorragico nei casi di emorragia massiva (ricorda che lo shock emorragico a volte
può avere alcune manifestazioni molto potenti come la sincope, mentre altre volte può anche
non provocare veri e propri sintomi; questo deriva dal tempo che impiega il sangue a
impiega, più l’organismo riesce a compensare e minori saranno i
fuoriuscire: più tempo
Nell’anamnesi di presente l’abuso di FANS
sintomi e i segni). questi soggetti è quasi sempre
(antinfiammatori). Per fare un esempio pratico, prendiamo in considerazione i pazienti che
un’angioplastica percutanea, a cui è stato messo uno stent medicato.
hanno subito Questi
hanno avuto un infarto: hanno quindi subito una coronariografia, con un successivo
posizionamento di uno stent medicato a livello coronarico (un palloncino medicato con un
farmaco, che non permette la chiusura dello stent). Questi pazienti hanno bisogno di una
doppia terapia antiaggregante, spesso composta da aspirina e plavix. Con due farmaci del
genere sono molto a rischio di emorragie gastriche, poiché le piastrine vengono inibite. In
questi casi è quindi obbligatorio, da parte del medico, associare alla terapia antiaggregante
un protettore gastrico (un inibitore di pompa protonica), che protegga la mucosa gastrica da
lesioni e successiva perdita massiva di sangue.
Le gastriti croniche, invece, si caratterizzano per la mancanza della componente erosiva, mentre
compaiono i componenti dell’infiltrato infiammatorio cronico (linfociti e plasmacellule).
Nelle infiammazioni acute, infatti, il protagonista è sempre il granulocita neutrofilo
(polimorfonucleato); nelle infiammazioni croniche, invece, gli attori principali sono i linfociti, i
macrofagi e plasmacellule.
La gastrite cronica di tipo A è quella che colpisce la grande curva e il fondo gastrico. È, tuttavia,
molto rara e tipica soprattutto degli anziani (si pensa, inoltre, che abbia una possibile origine
autoimmune, derivante dalla presenza nel siero di anticorpi contro le cellule parietali, determinando
Questa patologia provoca un’atrofizzazione della parete gastrica, che non
un danno alla mucosa). un’assenza
permette più la digestione. Di conseguenza, il soggetto potrà andare incontro ad di
assorbimento di ferro (iposideremia), ad un’ipergastrinemia e ad un’anemia perniciosa.
La gastrite cronica di tipo B è molto più frequente. È legata ad un fattore eziologico unico:
l’Helicobacter Pylori. Questo è un Gram-, con cui ognuno di noi viene a contatto intorno ai 20 anni.
Si trasmette per via oro-fecale. Ha una caratteristica particolare in quanto è pressoché immune
Una delle funzioni degli acidi gastrici è quella di proteggere l’organismo dai batteri che
all’acido. l’effetto erosivo della barriera
ingeriamo attraverso il cibo. Questo Gram– non subisce, invece,
capace di produrre, attraverso l’ureasi, l’ammoniaca. Questa è
gastrica. Il batterio è infatti
l’equivalente alcalino dell’HCl. Circondandosi quindi di un ambiente molto ricco di ammoniaca,
riesce a resistere all’acidità dello stomaco.
Attraverso la sua presenza, questo batterio crea le condizioni per un’infiammazione cronica, a
livello dello stomaco, nella parte prepilorica dell’antro gastrico e del duodeno.
cronica antrale è predisponente dell’ulcera
RICORDA: questa gastrite peptica e del linfoma
gastrico.
Quali sono i segni e sintomi della gastrite cronica?
1. Senso di inappetenza
2. Bruciori
3. Dolori post-prandiali dell’Helicobacter
Quali esami di laboratorio si possono richiedere per valutare la presenza Pylori?
Possiamo utilizzare: gastroscopie, biopsie, test rapido all’ureasi o test culturali
1. Metodi invasivi,
2. Metodi non invasivi, ricercando per esempio degli anticorpi. Tuttavia, questi ci danno
solamente informazioni riguardo ad un contatto con questo bacillo (non sappiamo se lo
Molto consigliato, invece, è l’urea
abbiamo ora dentro di noi). Breath test (UBT), dove
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viene somministrata urea marcata con C , la quale viene metabolizzata dal batterio (che
come già detto utilizza urea per produrre ammoniaca). Successivamente viene misurata la
marcata e prodotta dal metabolismo dell’Helicobacter.
quantità di CO
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Ulcera peptica gastroduodenale
L’ulcera peptica gastroduodenale si localizza, generalmente, o a livello dell’antro gastrico o a
prossimale del duodeno (i luoghi in cui l’ambiente è acido: non c’è ulcera se l’ambiente è
livello
basico).
L’ulcera peptica indica una soluzione di continuo (un foro) della mucosa del tratto digestivo, con
interessamento di epitelio, tonaca propria, muscularis mucosae e sottomucosa, con scarsa o nessuna
L’erosione guarisce sempre per seconda intenzione,
tendenza alla cicatrizzazione. ossia costruendo
sostituisce il tessuto nobile dell’epitelio con un tessuto di granulazione.
una cicatrice, che
Ha, quindi, un andamento cronico, poiché impiega mesi per formarsi.
Molte volte, se le ulcere sono numerose, è possibile che il tratto del tubo digerente sia esposto ad un
tumore che provoca la produzione della gastrina, la quale promuove la produzione eccessiva di
succhi gastrici (in questi casi, le ulcere possono localizzarsi anche in zone insolite, ossia anche
diverse dall’antro gastrico e dal duodeno).
per l’ulcera?
Quali sono le possibili cause
Da un punto di vista dei fattori di rischio, troviamo:
1. Fattori genetici
2. Fattori ambientali, esattamente gli stessi di quelli che provocano la gastrite acuta o cronica
(fumo di sigaretta, Helicobacter Pylori, FANS, fattori dietetici ed alcool)
3. Fattori psicologici
4. Stress, dovuto a shock, ustioni, traumi, ecc.
Per quanto riguarda, invece, la fisiopatologia, da una parte abbiamo dei fattori esogeni ed endogeni
parte
aggressivi (acido, pepsina, ridotta secrezione di bicarbonati, Helicobacter Pylori) e dall’altra
abbiamo i fattori protettivi (muco, bicarbonati, prostaglandine, vascolarizzazione: ricorda che un
letto vascolare poco funzionante provoca l’arrivo di meno sostanze nutritive e un indebolimento
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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