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Ipertensione Arteriosa

Elevazione della pressione arteriosa sopra il limite di riferimento della normalità 140/90 mmHg

Si trattano con farmaci antipertensivi i pz con piú di 140 di massima e piú di 90 di minima diastolica

Sistolica

Aumento della pressione è una condizione molto comune, per cui si può dire che nell’età adulta 35-75 anni il 40%-50% della popolaz. ha una pressione alta (non è una cosa rara).

Fattori di rischio cardiovascolare:

  • Ipertensione arteriosa
  • Fumo di sigaretta
  • Colesterolo alto (ipercolesterolemia)

Se si sommano altri fattori di rischio come il diabete, l’inattività fisica, la predisposizione genetica, aumenta il rischio cardiovascolare

Bisogna lavorare sul paziente non solo guardando la pressione, ma considerando tutto il quadro del rischio cardiovascolare globale.

Alcuni dati del 2021 ci riferiscono che c’è una buona parte della popolaz. ipertesa che non viene trattata, che è circa 43%. (Queste sono persone che sanno di essere ipertesi ma non aderiscono alla terapia o non effettuano i controlli periodici a cui dovrebbero sottoporsi)

La pressione arteriosa

È generata dalla contrazione cardiaca che produce la sua massima pressione, la pressione sistolica, durante l’eiezione. Durante il successivo rilascio cardiaco c’è una caduta della P.A. al suo livello minimo, pressione diastolica.

La pressione arteriosa media

Esprime valori intermedi tra la sistolica e la diastolica, può essere definita come una funzione della gittata cardiaca e delle resistenze vascolari sistemiche.

Le principali cause dell’aumento della pressione arteriosa sono:

  • Sclerosi dell’arteria renale, lesione stenosante che interessa uno o entrambe le arterie renali, può provocare ischemia renale con success. stimolazione del sistema renina-angiotensina
  • Secrezione di aldosterone
  • Attività fisica sotto addominale
  • Nella presenza di ipopotassia da attivaz. sis. renina-angiotensina-aldosterone
  • Malattie del parenchima renale, malattie renali acute e croniche (glomerulonefrite, pielonefrite, malattia renale policistica)
  • Manifestano con creatinina elevata e/o alterazioni urinarie (proteinuria >15000 mg/die)
  • Coartazione aortica, è un'alterazione congenita in cui l'aorta è ristretta subito dopo l'origine dell'arteria succlavia sinistra. Il segno clinico principale è un'elevata P.A. nelle braccia con un basso valore nelle gambe (polso femorale ridotto o ritardato).
  • Bvdibile anche udibile col soffio telesistolico in regione interscapolare. All'RX si evidenzia un'incisura dell'aorta a livello della coartazione con erosion (segno di Roesler) dovuto allo sviluppo del circolo collaterale arterioso.
  • La diagnosi è confermata dall'ecocardiografia transesofageo.

Feocromocitoma, tumore spesso localizzato nella midollare del surrene.

  • Manifestarsi con ipertensione arteriosa parossisica o stabile in età giovanile.
  • Diagnosi effettuata tramite il dosaggio delle catecolamine e metaboliti da loro derivati.
  • Tumore localizzato dalla TC. torace o dell'addome o dall'angiografia.
  • Iper aldosteronismo. L'iperaldosteronismo primitivo è dovuto dalla presenza di un adenoma surrenalico secernente aldosterone o da un'iperplasia surrenalica bilaterale.
  • Sospettabile in un paz. con ipotassiemia e ipertensione non trattata con diuretici.

Altre cause di ipertensione secondaria sono: alcuni farmaci (esonemi, ad alte dosi, steroidi, decongestionanti nasali spray nasale, eritropoietina, fans, ecc.), le sindromi abrogenitali e di Cushing, alcune malattie della tiroide, l'iper-paratiroidismo, l'acromegalia, l'apnea ostruttiva durante il sonno e gravidanza.

Manifestaz. cliniche ed esami diagnosici

  • Ipertensione essenziale ha in genere un inizio insidioso e rimane asintomatica per molti anni.
  • Se non diagnosticata può creare su organi bersaglio come: cervello, cuore, reni e vasi sanguigni.
  • I principali sintomi si possono raggrupp. in 3 categorie in quanto sono correlati alle seguenti condizioni
  1. Pressione elevata: cefalea in sede occipitale (al mattino), capogiro, palpitazioni facile stancabilità, impotenza.
  2. Malattia vascolare ipertensiva: epistassi, ematuria, alterazioni visive da retinopatia, debolezza e vertigini dovuti a ischemia cerebrale transitoria, angina, pettoalis e dispnea provocati da insufficienza cardiaca.
  3. Malattia sottostante in caso di: poliuria, debolezza muscolare (secondaria a ipotassiemia) aumento di peso nel pz. con sindrome di Cushing.

Trattamento dell'Ipertensione Arteriosa Essenziale

Prima di iniziare il trattamento farmacologico vanno adottate delle misure generali:

  • Eliminazione di ogni possibile fattore di stress;
  • Dieta iposodica e, se il paziente è in sovrappeso, ipocalorica, aumentando il consumo di frutta e verdura e riducendo l'assunzione di grassi saturi;
  • Attività fisica regolare;
  • Controllo di altri fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo dell'aterosclerosi (riduzione consumo di alcol, abolizione del fumo di tabacco).

La terapia farmacologica ha come scopo il controllo dell'I.A. con il minimo di effetti collaterali, utilizzando un solo farmaco o l'associazione di basse dosi di due farmaci.

I farmaci di prima scelta comprendono:

  • Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina
  • Antagonisti dei recettori dell'angiotensina II
  • Calcio antagonisti
  • Beta bloccanti
  • Diuretici (tiazidici e dell'ansa) associati a simili (idralazine, effetti dos. 25-80)

Il dosaggio iniziale deve essere minimo per prevenire eventi avversi. Dopo 1-2 mesi si potrà prescrivere un dosaggio maggiore.

Il cuore soffre dell'ipertensione

Essendo un muscolo, quando deve spingere il sangue in circolo trova una pressione aumentata e deve spingere più forte andando in contro a ipertrofizzazione. Le coronarie non crescono come il muscolo e quando il cuore necessita di una quantità più maggiore (questa come in situazioni di sforzo si trova a lavorare senza ossigeno) -> Questo è alla base del rischio elevato di cardiopatia ischemica nei ipertesi.

La variabilità della pressione arteriosa

La P.A. varia in funzione alle richieste dell'organismo, se si salgono le scale aumenta, se si dorme diminuisce, se si litiga aumenta, anche la quiete conserva sforzo e continuità alla pressione arteriosa quando il sangue alla parte superiore quando la pressione varia in continuazione.

La P.A. durante la giornata ha due momenti di massima:

  • Quello del mattino dopo il risveglio e al pranzo dove vi è il valore di massima.
  • Dopo il pranzo vi è un momento di minima, il sangue viene mandato verso l'apparato digerente in digestione e quindi la pressione si abbassa.
  • Può potenziale alla 28
  • Per poi scendere di nuovo per la digestione
  • In genere a letto (anche se non si dorme) la pressione è più bassa, perché non vi sono particolari richieste da parte dell'organismo, non necessita di aumentare la pressione per portare il sangue alla parte superiore.

Valori usati.

RISOLUZIONE DEGLI EVENTI E TERAPIA

UNA RIDUZIONE DELLA P.A. (ANCHE SOLO DI 5-6 mmHg) È CAPACE DI RIDURRE IL RISCHIO DI:

  • ICTUS 38%
  • ↓ CARDIOPATIA ISCHEMICA 16%

IL RISCHIO È RIDOTTO INDIPENDENTEMENTE DALLA GRAVITÀ DELL’IPERTENSIONE, CLASSE ETÀ, SESSO

CONFERMA E FOLLOW-UP

  • CONFERMARE L’IPERTENSIONE IN 3 CONTROLLI CONSECUTIVI
  • VALUTARE LA PRESENZA DI DANNO D’ORGANO (CUORE, RENE, OCCHIO) E LA CONCOMITANZA DI ALTRI FATTORI DI RISCHIO: DIABETE, DISLIPIDEMIA, FUMO, OBESITÀ, INATT. FISICA.
  • ESAMI DI BASE

PUNTI COMUNI A TUTTE LE LINEE GUIDA

  • TRATTAMENTO RAPIDO - IN IPERTESO GRAVE E/O CON DANNO D’ORGANO
  • ATTESA DI QUALCHE SETTIMANA - IN IPERTESO LIEVE
  • VALUTARE LA PRESENZA DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE SOPRATTUTTO NELL’IPERTESO LIEVE.
  • MANTENERE LA TERAPIA A TEMPO INDETERMINATO

RIPORTARE LA P.A. PIÙ VICINO POSSIBILE AI VALORI NORMALI

SE LA TERAPIA FUNZIONA BISOGNA LASCIARELA INVARIATA

DATI OMS SUL CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA

  • DEL 65% DEI CASI NON VENGONO DIAGNOSTICATI
  • DEI CASI DIAGNOSTICATI SOLO IL 25% MANTIENE UN ADEGUATO CONTROLLO A DISTANZA
  • DIFFICILE COMPLIANCE NEL TEMPO

PREVENZIONE PRIMARIA DELL'IPERTENSIONE ARTERIOSA

  • SCREENING DI MASSA

MODIFICATORI DELLO STILE DI VITA

  • ABOLIZIONE DEL FUMO
  • RIDUZIONE DEL PESO CORPOREO
  • MODERAZIONE DEL CONSUMO DI ALCOOL
  • MODERAZIONE DEL CONSUMO DI SODIO
  • ADEGUATI LIVELLI EXTRA DI K, Ca, Mg
  • INCREMENTO ATTIVITÀ FISICA

VANTAGGI DELL'ABBASSAMENTO DELLA P.A. A VALORI NORMALI

  • MAGGIORE CONCENTRAZIONE
  • SI DORME MEGLIO
  • SI SENTE MENO LA FATICA
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Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stedeiana23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina Interna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Prisco Domenico.
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