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CORRENTI AD ALTA E ALTISSIMA FREQUENZA
A D'Arsonval si deve l’osservazione che le correnti alternate con più di 10.000 cicli/sec non determinano
reazioni sensitive o motorie, pur essendo dotate di una elevata capacità di penetrazione nei tessuti, ove
inducono un intenso effetto calorico.
Nella pratica clinica gli apparecchi di più largo impiego sono quelli erogatori di onde corte (marconiterapia e
diapulse) e microonde (radarterapia).
Il passaggio dell’energia elettrica attraverso le sostanze non conduttrici avviene secondo la classica
interpretazione di Maxwell, sotto forma di correnti “capacitative”. Con questo termine si intende un
passaggio di corrente elettrica in assenza di un movimento di cariche elettriche. La corrente produrrebbe
peraltro un orientamento dipolico molecolare, ossia una distribuzione polare delle cariche già contenute
nel dielettrico. La propagazione di una corrente ad alta frequenza va dunque vista sotto un duplice aspetto:
quello più noto della corrente di conduzione, quale si verifica nei mezzi conduttori (liquidi interstiziali,
protoplasma, ecc.), dovuta al flusso di cariche elettriche (ioni), e quello della corrente di capacitazione, che
si verifica essenzialmente nei mezzi non conduttori.
L’effetto termico, forse perché il più evidente, è stato considerato per lungo tempo il più importante dal
punto di vista terapeutico, tanto che questo tipo di terapia era generalmente noto come diatermia. Altri
Autori, invece (Ginsberg, Wallis, Cameron), sono dell’opinione che ai fini terapeutici abbia maggior valore
lazione della corrente capacitativa, che in pratica può considerarsi atermica.
Onde corte (marconiterapia)
La frequenza di emissione della marconiterapia varia dai 3 ai 300 milioni di cicli/sec, mentre la lunghezza
d`onda è compresa tra i 25 ed i 7 m.
L’energia viene applicata al paziente in modi diversi:
1. per mezzo di elettrodi condensatori;
2. per mezzo di un circuito spirale rivestito di gomma (solenoide);
3. per mezzo di un cavo di induzione (monode).
Con i primi due sistemi la termogenesi profonda viene indotta a mezzo di correnti di convezione, prodotte
da un campo elettrico, secondo la legge di Joule. Con il monode la produzione di calore deriva dalla
dispersione termica delle correnti prodotte dal campo magnetico (correnti di Foucault). Gli elettrodi
condensatori ed i solenoidi sono in grado di realizzare una penetrazione termica degli organi profondi
diffusa ed omogenea. Il monode eroga correnti il cui grado di penetrazione à inversamente proporzionale
alla resistenza opposta dai tessuti. ln tal modo si realizzano effetti calorici particolarmente intensi a livello
muscolare e periarticolare, in quanto tali tessuti sono quelli che offrono una resistenza minima.
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Medicina Fisica Riabilitativa – Lavoro di Piccirilli Federica 2015
Tecnica di Applicazione
Elettrodi condensatori in parallelo o eccentrici: la parte in trattamento viene posta (fig.3.3) tra una coppia
di elettrodi con intervallo libero di 4 cm. Gli elettrodi sono rivestiti di vetro o di gomma. Un’eventuale
dispersione delle correnti viene elimina con l’introduzione della sintonia automatica, che corregge
immediatamente eventuali distorsioni del circuito di cui fa parte il paziente. La parte da trattare deve
essere priva di indumenti e comunque devono essere eliminati oggetti metallici o tessuti umidi, che
potrebbero provocare una concentrazione delle linee di forza dei campo elettrico e dare luogo ad ustioni.
Solenoidi: L’elettrodo, rivestito da un tubo di gomma, viene separato dalla cute mediante l’interposizione di
un lenzuolo. Con questo metodo ci si limita generalmente al trattamento di segmenti di arti, attorno ai
quali vanno avvolte le spire del tubo gommato, che devono essere tutte intervallate alla stessa distanza.
Monode: L’elettrodo va applicato direttamente sulla parte che si deve trattare.
Il suo uso, del tutto privo di effetti secondari, è limitato a quei casi in cui si vogliano ottenere effetti
superficiali e localizzati. La termogenesi indotta dal monode deriva dalla produzione delle cosiddette
correnti di Foucault, che sono correnti che si generano quando il mezzo viene a trovarsi in un campo
magnetico variabile.
DOSIMETRIA
Non esiste un criterio oggettivo per misurare il rapporto tra dose erogata e dose assorbita. In ogni caso il
paziente non deve avvertire effetti urenti, ma solo un moderato tepore.
In media, ogni applicazione ha la durata di 10'-15', per un ciclo di 10 sedute che può essere ripetuto con
intervallo di una settimana.
INDICAZIONI
1. Lesioni dell’apparato motore: forme artrosiche, qualunque sia la loro localizzazione, lombalgie e
lombo sciatalgie, rigidità post-traumatiche; come preparazione ad una seduta di cinesiterapia.
2. Medicina interna: asma bronchiale, sindromi allergiche, discinesie delle vie biliari.
3. Otorinolaringoiatra: sinusiti e laringiti croniche.
4. Oculistica: cheratiti erpetiche, scleriti. (Si rammenti che il trattamento deve essere eseguito ad
occhi chiusi e a dosi molto basse, per evitare l’insorgenza di congiuntiviti e di altri disturbi oculari).
5. Neurologia: paralisi del facciale, herpes zoster.
CONTROINDICAZIONI
1. Malattie febbrili.
2. Gravidanza e cicli mestruali.
3. Osteoporosi. -
4. Nei pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia ortopedica che comportano l’impiego di mezzi di
sintesi o di endoprotesi metalliche; in questi casi la termogenesi endogena può provocare
pericolose dilatazioni dei mezzi stessi.
Microonde (radarterpia)
La cosiddetta radarterapia si avvale di frequenze comprese tra i 300 milioni ed i 3miliardi di cicli/sec, con
lunghezza d'onda di cm 12,5.
L’energia elettromagnetica si trasforma in calore per mezzo del meccanismo delle perdite dielettriche.
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Medicina Fisica Riabilitativa – Lavoro di Piccirilli Federica 2015
Le onde centimetriche seguono le leggi dell'ottica (riflessione, rifrazione, focalizzazione, ecc.), tanto che dal
punto di vista fisico sarebbero da porre vicino alle radiazioni infrarosse per quello che riguarda la loro
lunghezza d’onda.
La produzione di calore ricalca il meccanismo realizzato nella marconiterapia con l'uso del monode. Anche
nel caso delle microonde la penetrazione calorica è limitata prevalentemente ai tessuti muscolari e
periarticolari. Le microonde determinano inoltre una intensa vasodilatazione arteriolare attiva ed hanno il
potere di ritardare la comparsa dello stato di fatica muscolare.
TECNICA DI APPLICAZ2ONE E INDICAZIONI
l diffusori di microonde hanno una diversa forma in rapporto con la parte da trattar. Poiché il paziente non
fa parte del circuito elettrico, non esiste la necessità di assicurare una buona sintonia. E sufficiente pertanto
porre il diffusore a qualche centimetro dalla cute del paziente.
Dosimetria, durata del trattamento e controindicazioni sono del tutto simili a quelle della terapia con onde
corte.
Per quanto riguarda le indicazioni, pur essendo in generale valido lo schema riportato a proposito della
marconiterapia, il diverso grado di penetrazione e di assorbimento delle microonde fa preferire il loro
impiego nei seguenti casi:
1. Contusioni e distrazioní muscolari.
2. Cervico-brachialgie.
3. Paraclentosí.
4. Epicondiliti.
5. Fibromiositi.
6. Tenosinoviti.
7. Morbo di Raynaud.
CONSIGLI PRATICI
1. Il paziente deve essere posto in posizione comoda e la parte da trattare completamente denudata
per verificare l’eventuale presenza di oggetti metallici o di tracce di sudore. É bene inoltre essere a
conoscenza dell’eventuale presenza di mezzi metallici infratessutali (fili, chiodi, protesi, ecc.).
2. Durante il periodo di trattamento il paziente non deve cambiare posizione. La conservazione della
stessa postura è particolarmente importante quando si usano onde corte; il paziente è immerso nel
campo elettrico ed è quindi in sintonia con l’apparecchio.
3. il campo di applicazione non deve mai investire l’occhio ove si potrebbero verificare danni a carico
del cristallino.
4. Le prime applicazioni possono determinare una accentuazione della sintomatologia dolorosa.
5. Nel trattamento simultaneo delle due ginocchia, queste devono essere separate da un cuscino per
evitare la concentrazione delle linee di forza.
6. La comparsa di una sensazione di formicolio può essere dovuta ad umidità delle aree in
trattamento. Una sensazione di dolore può dipendere dall’eccessiva intensità della radiazione.
Ci sembra infine utile sottolineare alcuni dati in parallelo tra la terapia con onde corte e quella con onde
centimetriche.
Onde corte: 48
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1. li potere di penetrazione è notevole.
2. La produzione di calore è direttamente proporzionale alla 1-esistenza dei tessuti ed e più netta a
livello del tessuto adiposo. Fanno eccezione le applicazioni che si avvalgono del monocle, che
presenta lo stesso comportamento della radar.
3. Il calore indotto può penetrare notevolmente in profondità e la penetrazione può essere
influenzata dalla disposizione degli elettrodi.
Onde centimetriche:
1. Il potere di penetrazione è buono.
2. La produzione di calore è inversamente proporzionale alla resistenza dei tessuti ed è massima a
livello del tessuto muscolare
3. L’optimum di penetrazione non supera i 3-4 cm. L’energia calorica può comunque essere diretta
con una certa precisione su un distretto ben selezionato.
Correnti ad alta frequenza ad impulsi (diapulse)
Sulla base del presupposto che l’effetto termico delle alte frequenze non rappresenta il solo aspetto
terapeutico della loro applicazione, è stata di recente realizzata un’apparecchiatura in cui l’effetto termico
endogeno risulta praticamente eliminato. Ciò è stato possibile introducendo un accorgimento già impiegato
nell’ultrasuonoterapia, cioè rendendo intermittente l’emissione di energia. In pratica, ii calore che si
produce nei tessuti nella fase di erogazione viene disperso nella fase successiva, molto più. lunga della
precedente, in cui si ha interruzione dell’emissione.
Uno dei vantaggi offerti da questo tipo di terapia è quello di mettere' al riparo da ustioni e
contemporaneamente di eliminare, nei casi in cui sia opportuno, la componente calorica, affidando l’effetto
terapeutico alla soia vibrazione elettromagnetica.
Il diapulse è fornito di una sola testa radiante dei diametro di 24 cm, che va posta in contatto con la zona da
trattare. Nel suo interno è inserito un condensatore, con il quale può essere variata la distanza tra le
armature, per la messa a punto della sintonia.
L’energia elettromagnetica è prodotta da u