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CAUSE.
• ESOGENE: l’infezione arriva al peritoneo dall’esterno (es. attraverso una ferita penetrante) o, nella
donna, per via ascendente, attraverso le tube (peritonite pelvica)
• DA PERFORAZIONE DI UN VISCERE: conseguente a ulcera gastrica o duodenale,
diverticolite, colecistite acuta, neoplasia colica perforata, appendicite gangrenosa….
• DA ISCHEMIA E NECROSI DI UN ORGANO INTRADDOMINALE: strozzamento erniario
ridotto in addome, occlusione vascolare mesenterica, volvolo del colon
• PER DIFFUSIONE DELLL’INFEZIONE DA ALTRI ORGANI ADDOMINALI: ascessi
epatici….
• PER VIA EMATOGENA: sono conseguente di una infezione respiratoria o setticemia o
.
setticopiemia (infezione generalizzata con formazione di focolai suppurativi in varie parti dell’organismo)
SINTOMATOLOGIA
I sintomi di peritonite sono variabili:
• il DOLORE E’ il sintomo più costante ma può essere di difficile interpretazione negli anziani, ,
nei bambini piccoli o nei pazienti con alterato stato di coscienza .
• Il VOMITO si associa frequentemente , e a volte precede, la comparsa del dolore .
• La FEBBRE è indice di processo infettivo-infiammatorio in corso.
• La TACHICARDIA può dipendere dal dolore, dalla febbre, da una eventuale anemizzazione
• la POSTURA A volte vi sono delle posture obbligate a preferenziali: il paziente giace di solito
supino con le cosce flesse onde detendere la muscolatura addominale
ESAME OBIETTIVO
• PALPAZIONE La palpazione dell'addome metterà in evidenza il punto di maggior dolore e la
contrattura di difesa. Il segno di Blumberg è spesso positivo.
• PERCUSSIONE La percussione può evidenziare la scomparsa dell'Aia di ottusità epatica, in caso
di perforazione di un viscere cavo.
• AUSCULTAZIONE L’Auscultazione addominale dimostrerà spesso l'assenza o la diminuzione
della peristalsi.
• ESPLORAZIONE RETTALE E GINECOLOGICA hanno una particolare importanza in quanto
consentono di apprezzare una ripienezza del cavo del Douglas dovuta ad una raccolta di liquido
peritoneale. La manovra può revocare un vivo dolore per la stimolazione del peritoneo infiammato.
DIAGNOSI
La diagnosi di peritonite non è in genere difficile, ma spesso risulta più difficile diagnosticare la causa.
PROGNOSI
La mortalità, nei vari tipi di peritonite, non è trascurabile. La prognosi varia in rapporto alla causa che ha
determinato la peritonite stessa e quindi al contenuto batterico del versamento peritoneale. Ovviamente una
peritonite stercoracea ha una prognosi peggiore rispetto a una peritonite conseguente ad una perforazione
duodenale. La prognosi varia inoltre in base alle condizioni generali e alle patologie preesistenti del paziente e
al tempo che intercorre tra l'inizio della sintomatologia e il trattamento.
TERAPIA La terapia è chirurgica e consiste nella pulizia, lavaggio e le drenaggio della cavità peritoneale e
nella possibile correzione e rimozione della causa che l’ha determinata.
ASCESSI INTRADDOMINALI
In alcuni casi il pus, anziché dare luogo ad una peritonite diffusa può raccogliersi in un distretto peritoneale e
fermare una peritonite saccata o ascesso intraperitoneale. Molte volte possono essere conseguenza di una
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peritonite diffusa, magari già trattata chirurgicamente, che guarisce nelle altre porzioni del peritoneo, ma che
rimane attiva in una tasca residua di pus.
La formazione di un ascesso intraperitoneale non è sempre un fatto acuto ma può avvenire lentamente. Il
paziente, che sembrava essere sulla via della guarigione (dopo una peritonite o un'operazione addominale) non
migliora più, anzi peggiora con la riacutizzazione della sintomatologia tipica della peritonite. Talvolta la
somministrazione di antibiotici può attenuare per lungo tempo (anche per settimane o mesi) il processo, ma non
sempre riesce ad estinguerlo.
Gli ascessi intraddominali localizzati nell’addome superiore (ascessi subfrenici) devono essere drenati ed
eventualmente si rende necessaria la rimozione della fonte infettiva, se questa è ancora presente. Un ascesso
subfrenico non drenato può complicarsi oltre che con una setticemia, con la fistolizzazione attraverso il
diaframma causando un piotorace o una fistola broncopleurica.
Gli ascessi a carico dell’addome inferiore (ascessi pelvici) possono essere conseguenza di un processo
infiammatorio di un organo localizzato nella parte inferiore dell'addome come un'appendicite, una diverticolite
del colon o una salpingite, ma possono anche conseguire alla diffusione, fino alla pelvi, di un'infezione
dell'addome superiore. Questi ascessi possono essere drenati attraverso la parete del retto o della vagina.
Esami diagnostici per la localizzazione e lo studio dell’evoluzione delle raccolte ascessuali sono: ECO e TAC
OCCLUSIONE INTESTINALE (o ILEO)
Si intende l’arresto della progressione del contenuto del tubo digerente, dovuto o:
1. Ostruzione meccanica del lume intestinale (ileo meccanico) o
2. Un difetto funzionale di propulsione (ileo paralitico)
ILEO MECCANICO
Nell’ostruzione meccanica il contenuto intestinale si accumula di sopra del punto
dell'ostruzione, non viene riassorbito e può essere eliminato con il vomito. La perdita di liquidi
ed elettroliti può portare a ipovolemia e a un'alterazione dell'equilibrio acido-base.
CAUSE Arresto della normale progressione del contenuto intestinale dovuto ad uno ostacolo
che può trovarsi:
All’interno del lume (neoplasie, fecalomi….)
a) Nel contesto della parete intestinale
b) Al di fuori della parete del viscere
c) peristalsi
Nell'ostruzione meccanica la può essere presente a lungo :
• fasi iniziali
nelle può essere accentuata in quanto l'intestino si contrae con forza per
superare l'ostacolo.
• Successivamente paretiche
le ansie si distendono gradualmente fino a diventare
La distensione mette in tensione le pareti intestinali causando progressivamente ischemia,
ulcerazioni, gangrena e talora rottura dell'Ansa.
SINTOMI
• DOLORE che in un primo tempo è di tipo crampiforme e intermittente,
• VOMITO che tanto più precoce quanto più alta è l'ostruzione
• DISTENSIONE DELL'ADDOME che è evidente soprattutto nelle occlusioni basse.
• ALVO L'alvo è chiuso alle feci e ai gas ma si possono avere ugualmente una o più
scariche per lo svuotamento dei segmenti intestinali al di sotto dell' ostruzione.
• PERDITA DI LIQUIDI la perdita di liquidi all'interno del lume intestinale , associata
a vomito, se non è compensata, porta alla disidratazione con secchezza delle mucose e
della pelle, tachicardia e contrazione della diuresi.
DIAGNOSI
PALPAZIONE E PERCUSSIONI All'esame obiettivo l'addome appare spesso disteso,
timpanico alla percussione. La peristalsi è vivace e può avere “timbro metallico”. La
palpazione può evocare dolore e possono essere presenti segni di peritonismo.
SNG Dall'analisi del materiale evacuato dal SNG è possibile orientarsi verso la Sede e il
livello dell'occlusione.
RX DIRETTA DELL’ADDOME IN ORTOSTASI Una radiografia diretta dell'addome in
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posizione eretta è l'esame di scelta per confermare la diagnosi di occlusione con la
dimostrazione di distensione delle anse intestinali dei livelli idroaerei. L'ematocrito può
essere aumentato per la perdita di liquidi così come l'azotemia per la contrazione della
diuresi. I principali elettroliti del sangue possono essere diminuiti a causa del vomito
TRATTAMENTO
REINTEGRAZIONE DEI LIQUIDI ED ELETTROLITI Bilancio idrico
Il è indispensabile:
registrare accuratamente la quantità di liquidi perduti e somministrati in modo da avere una
conoscenza precisa del bilancio idrico individuale. La diuresi va monitorizzata posizionando
catetere vescicale.
un
SNG viene posizionato per lo svuotamento del materiale gastrico e per l'analisi del suo
contenuto.. Va aspirato in continuazione o a intervalli regolari
INTERVENTO CHIURUGICO D’URGENZA in caso di ostruzione completa, o quando si
l'intervento chirurgico
sospetti uno strozzamento erniario o un volvolo è indicato
d'urgenza previa correzione della situazione idroelettrolitica generale e decompressione
dell'intestino attraverso aspirazione gastrica
ATTEGGIAMENTO ATTENDISTICO nei casi di occlusione incompleta (subocclusione) o
occlusione iniziale senza risentimento peritoneale , si può scegliere un atteggiamento più
attendista con lo scopo di preparare meglio il paziente o di raggiungere una diagnosi più
precisa coprostasi o fecaloma
Situazioni di occlusione dovute a (talvolta in coincidenza con
l'assunzione di farmaci o allettamento prolungato) vanno risolti con clisteri ripetuti o con la
frammentazione del fecaloma.
La decisione se intervenire chirurgicamente o meno può essere assai difficile nei casi con
bande aderenziali
occlusione ricorrente da
Il trattamento chirurgico, quando indicato, consiste nell'individuazione e rimozione della
causa ostruente resecando, se necessario, il tratto di intestino ammalato o, se questo non è
resettabile, praticando un anastomosi tra il tratto a monte e quello a valle dell' ostruzione
(by-pass intestinale). In alcuni casi di occlusione del colon e del retto può essere consigliabile
eseguire in un primo tempo una colostomia e procedere, in un secondo tempo, all' intervento
definitivo (intervento in due o tre tempi)
ILEO PARALITICO
Ileo paralitico consiste nell’arresto della peristalsi intestinale e conseguentemente alla
CAUSE
mancata progressione del contenuto intestinale mancanza di peristalsi
Il principale segno differenziale rispetto all’ileo meccanico è la e
l'eventuale presenza di segni di peritonite.
All'auscultazione si ha il “silenzio addominale”.
TRATTAMENTO
SNG In tutti i casi è necessario posizionare un SNG per aspirare il contenuto dello stomaco
al fine di detendere l'intestino, oltre a provvedere alla
REINTEGRAZIONE DEI LIQUIDI ED ELETTROLITI.
TRATTAMENTO SUCCESSIVO Il trattamento successivo varia a seconda della causa. La
presenza di peritonite richiede l’ intervento chirurgico per la pulizia addominale e la
rimozione della causa. cause mediche o farmacologiche,
Nei casi di ileo paralitico dovuto a la correzione dei
disturbi metabolici e la modificazione della terapia medica consentono in genere la ripresa
della peristalsi la risoluzione dell'ileo. 5