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TOURNIQUETS
impiegata per svuotare l'arto dal sangue) vanno usati usando procedure specifiche.
Un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza del paziente è :
- l'esecuzione dei conteggi di garze, strumenti e taglienti. La garze vanno contate prima della procedura,
prima di chiudere le cavità, la ferita e alla fine della procedura. Il conteggio è eseguito in forma
collaborativa dalla strumentista e dall'infermiere di sala. È consigliabile usare solo garze radio-opache. Le
garze, le lenzuola e i rifiuti usati vanno tenuti in sala operatoria. Le garze bagnate vanno poste in un
contenitore resistente ai liquidi. Infine, i conteggi vanno documentati come da procedure dell'ente.
Analoghe procedure vanno dedicate anche ai taglienti. Per la sostituzione di tutti i taglienti vanno sempre
usate tecniche "hand-free (senza manipolazione diretta con le mani delle lame, bensì utilizzando pinze o
strumenti specifici per la loro rimozione dal portalama). Stesse considerazioni valgono anche per gli
strumenti, in particolare se vi sono parti removibili o se si dovesse rompere qualche pezzo, Infine, i
conteggi vanno riportati al chirurgo. In caso di conteggi non in pari, si procede alle necessarie verifiche del
caso (che generalmente si concludono con un esame radiologico) e poi si documenta accuratamente
l'episodio.
I CAMPIONI (per il laboratorio e l'anatomia patologica) vanno accuratamente identificati, etichettati,
depositati, preservati e trasportati. I contenitori devono essere adeguati e il materiale deve essere conservato
con appositi reattivi, se richiesto, oppure posti a temperature specifiche.
APPARECCHIATURE Tutte le apparecchiature devono essere utilizzate come da indicazioni della ditta
produttrice. Periodicamente si procederà alla richiesta di manutenzione e controlli specifici.
- In caso di impianto di protesi o altro materiale, va registrato il numero di lotto, la ditta produttrice, il tipo,
le dimensioni e altre eventuali informazioni necessarie.
PREVENZIONE DELLE INFEZIONI
L'infermiere realizza numerose azioni finalizzate a ridurre il rischio di malattie causate da microrganismi in
sala operatoria.
I fattori di rischio sono di diversa natura:
• malattie croniche, alcolismo, immunodepressione, obesità, alterato stato mentale, anomalie
COMORBILITÀ
anatomiche, deprivazione di sonno, disfagia, alterazioni del sistema tegumentario, splenectomia, alterazioni
ematiche;
• farmaci, chirurgia, radioterapia, dialisi, nutrizione parenterale totale, chemioterapia,
LEGATI A TRATTAMENTI
presenza di presidi invasivi, intubazione, nutrizione enterale, trapianti d'organo, trasfusioni, presenza di protesi;
• (personali o ambientali) immobilità, traumi, postpartum, prolungata degenza ospedaliera, lesioni
SITUAZIONALI
termiche, scarsa igiene personale;
• resistenza ad antibiotici,
PAZIENTI AD ALTO RISCHIO DI TRASMISSIONI DI INFEZIONI NOSOCOMIALI
tubercolosi, colonizzazioni da stafilococco aureus...
• RECENTE STORIA DI VIAGGI IN PAESI A RISCHIO.
E’ necessario controllare il paziente per rilevare segni e sintomi di infezioni già in atto, o fattori di rischio:
febbre, precedenti infezioni, dolore, gonfiore, presenza di ferite, dati di laboratorio anomali.
L'infermiere deve anche essere consapevole del tipo di ferita chirurgica.
Un noto sistema di classificazione delle ferite è quello proposto dal Center for Diseases Control (CDC) di
Atlanta. Le ferite sono distinte in quattro classi:
- classe I ferite pulite,
- classe II ferite pulite/contaminate,
- classe III ferite contaminate e
- classe IV ferite sporche/infette
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Un aspetto importante è la protezione del paziente dalle contaminazioni crociate endogene o esogene.
Generalmente si segue un programma formalizzato e multidisciplinare di controllo delle infezioni. Anche gli
aspetti ambientali (temperatura, umidità) vanno adeguatamente controllati.
IGIENE DELL’OPERATORE L'infermiere deve promuovere la propria salute e l'igiene. Il personale di sala
operatoria indossa divise pulite, cambiate giornalmente, e copre capelli e peli del volto. Inoltre, rimuove
l'orologio e i gioielli, evitando l'uso di unghie finte o lo smalto, e tenendo le unghie corte e pulite. In caso di
prevista contaminazione delle scarpe indossa dei calzari.
Nelle fasi sterili indossa vestaglie e guanti. Nella sala operatoria può accedere solo il personale autorizzato.
Le porte vanno tenute chiuse e i nomi di tutti i presenti vengono registrati sulla documentazione clinica.
MATERIALE DI SALA OPERATORIA Tutto il materiale è portato in sala rimuovendo prima i contenitori
esterni. Inoltre, si separano i materiali sporchi da quelli puliti, seguendo i percorsi indicati con traffico
unidirezionale e usando le aree di lavoro per lo scopo indicato.
Il materiale usato è preparato usando la classificazione di Spaulding che distingue articoli critici, semicritici e
non critici.
PREVENZIONE INFEZIONI In base al contatto previsto con la cute integra, le mucose o gli organi interni,
il materia le è disinfettato o sterilizzato.
In caso di malattie a trasmissione ematica (diagnosticate o sospettate), vanno seguite precauzioni specifiche,
come da protocollo.
COMPITI INFERMIERISTICI PREOPERATORI L'infermiere si occupa di somministrare i trattamenti
profilattici (doccia, preparazione intestinale e clistere), soprattutto gli antibiotici prescritti all'orario adeguato.
La preparazione della cute va preceduta da un approfondito accertamento delle sue condizioni. Il sito è poi
pulito con una doccia e uno shampoo preoperatorio, oltre ad un lavaggio immediatamente prima
dell'applicazione dell'antimicrobico. In alcune circostanze va eseguita la tricotomia, immediatamente prima
dell'intervento, preservando l'integrità cutanea. Il metodo meno traumatico è l'uso del clipper (un rasoio
elettrico che taglia i peli molto corti), seguito dall'uso di creme depilatorie; meno sicuro è l'uso dei rasoi a
lama. Il materiale per l'antisepsi è sterile e serve per preparare il sito chirurgico e le aree circostanti. Il sito di
incisione dovrà essere protetto mediante applicazione di antisettico ad ampio spettro applicato con garze
sterili.
Le ATTIVITÀ INFERMIERISTICHE INTRAOPERATORIE devono essere organizzate in sequenza
logica, riducendo le interruzioni e garantendo il rispetto delle priorità. In caso di variazioni dello stato del
paziente, si procede ad immediate modifiche del progetto assistenziale. Inoltre, l'infermiere opera per
massimizzare l'efficienza del chirurgo, anticipandone i bisogni.
In caso di raccolta di materiale per esami microbiologici, questo va posto in contenitori sterili, idonei per il
trasporto. POST INTERVENTO
Il prima possibile, dopo la conclusione della procedura, in base all'intervento eseguito e alle condizioni del
cliente, l'infermiere incoraggia ed assiste:
- nell'uso dello spirometro incentivo (Triflò),
- nell'esecuzione della respirazione diaframmatica e nella tosse.
- Può essere utile anche cambiare la posizione del paziente.
Durante tali attività continua a valutare la tolleranza al trattamento, attraverso il monitoraggio dei parametri
vitali e il controllo delle condizioni del paziente.
CURA DELLA FERITA La cura delle ferita è fondamentale per una buona gestione del paziente. La ferita
è ricoperta con il materiale più adatto (per esempio, assorbente, di supporto, favorente l'emostasi), in modo
sterile. Inoltre, l'infermiere osserva regolarmente la ferita e i drenaggi per evidenziare eventuali complicanze.
In caso di necessità di eseguire una rimedicazione, si procede con una detersione con fisiologica e la
riapplicazione di una nuova medicazione. L'infermiere può anche collaborare alla rimozione di suture ed
agraphes.
I siti di ingresso e di impianto di presidi invasivi (per esempio, sistemi di drenaggio, tubo endotracheale,
cannula tracheostomica, cateteri percutanei, presidi vascolari) sono controllati e medicati, seguendo strette
regole di asepsi, ed applicando coperture protettive.
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I drenaggi sono assicurati alla cute e connessi a vasi o altri sistemi di raccolta. In particolare, si controlla che
non siano piegati o ostruiti. Se necessario, si collegano con un sistema di aspirazione.
I drenaggi con sistemi di aspirazione vanno mantenuti chiusi, controllati frequentemente, tenuti sotto il livello
del paziente e con validi sistemi di fissaggio. Questo è particolarmente importante per i drenaggi toracici. La
tracheotomia è medicata giornalmente, cambiando la cravat ta.
I cateteri percutanei (per esempio, cistostomia, nefrostomia, ureterostomia) sono medicati sterilmente, come
ogni presidio invasivo.
Eventuali croste formatesi nel sito di inserzione sono rimosse delicatamente mediante sostanze lubrificanti.
Gli accessi endovenosi periferici sono medicati sterilmente e si cambia il sito di accesso a rotazione. Spesso
vanno controllati per segni di infezione, infiltrazione e trom boflebite.
Il catetere vescicale va usato solo quando necessario, mantenendo il flusso urinario non ostruito e svuotando la
sacca asetticamente. Il meato va controllato per irritazione, arrossamento e gonfiore.
Alla rimozione del catetere il paziente va monitorato per evidenziare l'insorgenza di incontinenza, urgenza,
disuria, spasmi e ritenzione vescicale.
POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE
LETTO OPERATORIO La predisposizione e la verifica della presenza di tutti i presidi e le attrezzature
necessarie, nonché del loro stato e del funzionamento, va realizzata prima dell'inizio della procedura. Il letto
operatorio è preparato ed eventualmente modificato, applicando eventuali attrezzature supplementari, oppure
togliendo alcune porzioni. Tutto deve risultare in ordine, per ridurre i tempi di posizionamento, soprattutto se
il paziente è già stato anestetizzato
La posizione operatoria è prescritta dal chirurgo responsabile, sulla base dell'intervento pianificato e delle
caratteristiche del paziente (tenendo conto delle eventuali alterazioni fisiche che possono richiedere
precauzioni aggiuntive). L'infermiere è responsabile della sua corretta realizzazione, al fine di prevenire
lesioni correlate.
Prima del posizionamento se prescritto, si procede all'applicazione delle calze anti-trombosi.
I pazienti più a rischio sono i portatori di protesi e altri impianti esterni (soprattutto se non rimovibili).
La presenza di tali presidi va immediatamente notificata al medico. A questa categoria di pazienti si
aggiungono coloro che hanno subito amputazioni, anziani, bambini, grandi obesi, soggetti incontinenti o con
mobilità limitata.
La valutazione di un rischio elevato di lesioni da posizionamento perioperatorio è realizzata attraverso
l'analisi della