Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 14
Medicina del lavoro Pag. 1 Medicina del lavoro Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 14.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Medicina del lavoro Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 14.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Medicina del lavoro Pag. 11
1 su 14
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE

Sovraccarico biomeccanico della colonna:

La movimentazione manuale dei pazienti è un disturbo comune e nessun lavoratore ne è immune, difficile da risolvere definitivamente e per questo ha tendenza a recidivare. Spesso senza un dato diagnostico oggettivo e il disturbo quindi è riferito.

Valentina Rinaldi

Ernia al disco:

Patogenesi: carichi eccessivi, microfratture cartilagini limitanti i corpi vertebrali, alterazione nutrizione disco intervertebrale, processo degenerativo.

Peso limite raccomandato PLR: valore di carico in un determinato compito che quasi tutti i lavoratori sani possono movimentare per periodo prolungati (fino 8 ore) senza un incremento del rischio lombalgia lavoro-correlata è un analogo del TLV.

Movimentazione dei pazienti 350 kg, con corretta movimentazione 10-20% in meno non sufficiente per ridurre danni alla colonna, soluzione: ausiliazione.

Valutazione del rischio.

Fattori ambientali adatti: spazi, arredi, barriere architettoniche.

ausiliScelte organizzative: numero lavoratori addetti alla movimentazione, orari, tipologia del paziente, indice di occupazione efrequenza movimentazioniReparti a maggior rischio: geriatria, lungodegenza riabilitativa, pronto soccorso, rianimazione e terapia intensiva, chirurgiad'urgenza e generale, ortopediaValentina RinaldiPrincipali operazione a rischio nell'assistenza a pazienti poco o non collaborativi:QUINDI:Compito lavorativo: numero addetti, orari e turni, tipo e frequenza delle movimentazioniOstacoli: carenze di organico e scelte organizzativeCaratteristiche del paziente: grado di collaborazione e caratteristiche antropometricheOstacoli: caratteristiche del paziente non modificabiliAmbiente di lavoro: spazi, arredi, barriere architettoniche, ausiliOstacoli: standard architettonici e tecnici obsoleti, dimensione degli arredi insadeguate, spazi insufficienti per gli ausili, costi ingentiFattori individuali: caratteristiche antropometriche, condizioni psico-fisiche

grado di formazione specifica

Ostacoli: prevalenza di personale femminile, scarso grado di formazione specifica, sorveglianza sanitaria spesso non attivata

Patologia lombo-sacrale e idoneità lavorativa: lombalgia comune curare con

  1. Sospendere temporaneamente
  2. Sottoporre a trattamento riabilitativo
  3. Favorire precoce ripresa dell'attività lavorativa (mansioni a minor rischio)

STRESS LAVORATIVO

Risposta non specifica dell'organismo a qualsiasi richiesta di cambiamento effettuata su di esso

Questa risposta viene chiamata "reazione generale di adattamento" e si compone in tre fasi e rappresenta uno sforzo generalizzato dell'organismo per adattare se stesso alle nuove condizioni, comparabile ad altre reazioni di difesa.

Tre fasi:

  • Di allarme: reazione generale quando inizia a confrontarsi con una situazione critica
  • Di resistenza: risposta di resistenza agli stimoli e il ritorno alla condizione normale (risposta attacco-fuga)

Valentina

Rinaldi• Di esaurimento: stimoli presenti per un lungo periodo, esaurimento delle risorse dell'organismo con il ripresentarsi di sintomi simili a quelli della prima fase Stress: qualunque stimolo che provoca un adattamento: fino ad un certo livello good stress e si da di più, dopo un po' si arriva al breakdown e risulta svantaggioso Stress lavorativo: un insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifesta quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze lavorative. La gravità della risposta individuale può essere espressa come funzione di: 1. Intensità dello stress 2. Tempo dell'esposizione 3. Tratto della personalità INTENSITÀ Costrittività del tempo, fare tante cose in poco tempo, non avere abbastanza tempo stressa, avere i turni e non andare a lavoro quando voglio stressa Difficoltà del contenuto Rapporti interpersonali nel gruppo di lavoro o con i colleghi Pressione per raggiungere obiettivi o risultati Responsabilità e carico di lavoro eccessivi Ambiente di lavoro negativo o tossico Tempo insufficiente per il riposo e il recupero TEMPO DELL'ESPOSIZIONE Stress acuto: breve durata, ad esempio una scadenza imminente o un evento improvviso Stress cronico: lunga durata, ad esempio un ambiente di lavoro costantemente stressante o una situazione di vita difficile TRATTO DELLA PERSONALITÀ Alcune persone possono essere più predisposte a reagire in modo negativo allo stress a causa della loro personalità o delle loro caratteristiche individuali. Ad esempio, le persone che sono perfezioniste, iperattive o che hanno una bassa autostima possono essere più suscettibili allo stress lavorativo. In conclusione, lo stress lavorativo può avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere di un individuo. È importante riconoscere i segnali di stress e adottare strategie efficaci per gestirlo, come l'organizzazione del tempo, la comunicazione efficace e il mantenimento di un equilibrio tra lavoro e vita personale.
  1. Condizioni dell'organizzazione
  2. Durata
  3. Periodo in cui si prolungano queste situazioni
  4. Tratti della personalità
  5. Affettività negativa e positiva (stimoli diversi a seconda della propria personalità, come si leggono gli stimoli)
  6. Locus of control interno/esterno (grado di percezione rispetto al controllo del proprio destino e gli eventi, interno: quello che fai tu può controllare gli altri e gli eventi, esterno: pensa che gli eventi dipendano da fattori esterni e lui non fa nulla)
  7. Manifestazione e patologie stress correlate:
  8. Atteggiamenti fuga dal lavoro, decremento della performance ecc
  9. Patologie sono una serie di disturbi che interessano diverse sfere:
    1. Emozionali: tensione, umore depresso, ansia, irritabilità, insofferenza, insicurezza, disinteresse
    2. Disfunzioni cognitive: scarsa concentrazione, difficoltà di memorizzazione, confusione, indecisione e incertezza decisionale, difficoltà ad apprendere cose nuove, polarizzazione
ideativa (continui pensare al lavoro) 3. Disturbi comportamentali: abuso di alcolici, tabagismo, turbe del comportamento alimentare, ridotto desiderio sessuale, uso di tranquillizzanti, tendenza ad evitare rapporti sociali 4. Disturbi psicosomatici: disturbi del sonno, ipertensione, cefalea, sudorazione, tremori, tic nervosi, patologie muscoloscheletriche Se si continua ad avere stress ed i continui sintomi, il disturbo momentaneo può incidere sul corpo per modifica dello stile di vita verso l'esaurimento. Prevalenza delle malattie cardiovascolari dovute allo stress. Patologie da stress correlate: 1. Sindrome da stress 2. Sindrome da burnout: evoluzione della sindrome da stress protratto, specialmente nelle professioni d'appoggio, dopo una fase di entusiasmo si trasforma in stress lavorativo che poi si fa ad esaurimento se non si interviene anche con conclusioni difensive o alienazione. Fattori determinanti: sociali e individuali. 3. Patologia mobbing-correlata: forma di molestia o discriminazione sul posto di lavoro che può causare stress e disturbi psicologici.

violenza psicologica reiterata e connessa con l'interazione diestromettere il soggetto dal posto di lavoro, condotta con le più svariate modalità lesive

Attacchi contro: persona, funzione, ruolo e status

Sindrome da disadattamento disturbi che influiscono con le prestazioni sociali e che insorgono nel periodo di adattamento del cambiamento di vita e ad un evento stressante

Disturbo post traumatico da stress (DPTS)

Risposta ritardata o protratta ad un evento stressante o situazione minacciosa o catastrofica in grado di provocare diffuso malessere in quasi tutte le persone

RISCHIO BIOLOGICO

Rischio biologico: si intende la possibilità di un soggetto di infettarsi o ammalarsi in seguito a contatto diretto con materiale infetto, sangue, saliva o liquido biologico.

Valentina Rinaldi

Infortunio biologico: si intende l'esposizione accidentale cutanea, percutanea e/o mucosa a materiale biologico in seguito a puntura, taglio o imbrattamento.

Purché sia un vero

infortunio mancano due cose: non si sa se il materiale contiene virus o batteri, non dice che ti ammali ma prende in considerazione solo l'esposizione.

Precauzioni universali: nessuno dovrebbe venire a contatto con il materiale biologico per evitare il rischio biologico.

Precauzioni specifiche della profilassi post esposizione: nel caso in cui si venga a contatto.

Modalità di trasmissione: in ambiente sanitario tre modalità:

  • Nosocomiale, da paziente a paziente o da ambiente a paziente
  • Occupazionale, da paziente a operatore (si occupa il medico del lavoro)
  • Da operatore sanitario infetto a paziente

Rischio infettivo dipende dalla modalità di trasmissione (ematica, aerea, altre vie).

In sanità il rischio biologico è il rischio strutturale tipico del nostro mestiere perché: rapporto continuativo con i pazienti, contatto con materiali biologico infetti, impiego di strumentazione potenzialmente infetta, contatto con i

visitatoriMicroorganismi trasmissibili:
  • HIV, HBV, HCV
  • Tubercolosi aerea
  • Meningococco aerea
  • Legionella (serbatoio=acqua)
La stima del rischio di infezione è determinata dal prodotto fra:
  • Prevalenza di sieropositività per una data infezione fra i pazienti
  • Frequenza di infortuni a rischio biologico
  • Probabilità di trasmissione (tasso di sieroconversione)
  • Stato di immunizzazione della popolazione esposta
  • Esistenza ed efficacia di misure di profilassi post-esposizione
Precauzioni universali: da utilizzare nell'assistenza di tutti i pazienti indipendentemente dal loro stato infettivo (lavaggio delle mani, l'impiego dei mezzi barriera appropriati, utilizzo delle corrette procedure di disinfezione, sterilizzazione e smaltimento dei rifiuti) Semmelweis introduce l'obbligo del lavaggio delle mani agli operatori riducendo i decessi per febbre durante il parto DPI: mascherina chirurgica (novità), guanti HBV:

epatite B

  • Virus a DNA
  • Trasmissione ematica e sessuale attraverso liquidi biologici
  • Caratteristica: molto resistente nell'ambiente, da cui deriva l'alta contagiosità
  • Clinica: epatite acuta e cronica, complicanza rara cirrosi e epatocarcinoma, frequenti i portatori sani
  • Esiste vaccino, ma chi non è vaccinato bisogna che prenda il siero: assunzione di immunoglobuline direttamente (il vaccino ti induce a svilupparle)

HCV

  • epatite C
  • Virus a RNA
  • Trasmissione: ematica, sessuale, non è facile prenderla
  • Caratteristiche: più labile nell'ambiente (più bassa contagiosità ma non esiste vaccino)
  • Clinica: epatite acute che frequentemente cronicizza e complicanze cirrosi e epatocarcinoma

HIV

  • Virus a RNA dotato di trascrittasi inversa
  • Trasmissione: ematica, da liquidi biologici e sessuale
  • Caratteristica: molto labile nell'ambiente (bassa contagiosità)
  • Clinica: sieropositività di solito asintomatica ma che, dopo lungo tempo,

evolve in ADSTerapia blocca il viso all'interno dell'operatore prima che esso si ammali

TBC: tubercolosi

Trasmissione: via aerea attraverso aerosol

Caratteristica: molto resistente nell'ambiente, capacità di contagiare dipende dallo stato immunologico dell'infettato

Clinica: variabile, forme polmonari e extrapolmonari, sintomi respiratori aspecifici

Test tubercolosi: mantoux o colinteferone, non sono vaccini perché il batterio si può riprendere più volte, test servono per rilevare presenza di anticorpi (=sierologico del covid)

Meningococchi

Trasmissione: via aerea attraverso aerosol

Caratteristiche: presente in nasofaringe, si manifesta con epidemie di meningite ad alta contagiosità, soprattutto in bambini/adolescenti

Clinica: infezione acuta, grave, a carico del SNC

Microorganismi veicolati dall'acqua

Es. Legionella

Contatto cutaneo

Scabbia

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
14 pagine
SSD Scienze mediche MED/44 Medicina del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valerinaldi01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Bonzin Matteo.