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NELLA FORMA IN CUI VENGONO COMMERCIALIZZATI
2. SCHEDA DI SICUREZZA: accompagna obbligatoriamente il prodotto pericoloso in commercio ed è composta da 16 voci standardizzate.
REACH
Il REACH (Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals) è un sistema integrato di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche che mira ad assicurare un maggiore livello di protezione della salute umana e dell'ambiente. Circa 30.000 sostanze e prodotti chimici dovranno infatti essere soggetti ad un esame sulla loro pericolosità e inseriti in un database comune a tutti gli Stati membri.
Attraverso il REACH è possibile ottenere maggiori e più complete informazioni su:
- le proprietà pericolose dei prodotti manipolati
- i rischi connessi all'esposizione
- le misure di sicurezza da applicare
CLP
Il CLP (Classification, Labelling and Packaging) è il regolamento europeo sulla classificazione, l'etichettatura e l'imballaggio delle sostanze chimiche.
sostanze chimiche e delle loro miscele. Il CLP richiede alle società di classificare, etichettare e imballare le loro sostanze chimiche pericolose in modo appropriato prima d'immetterle sul mercato a garanzia della sicurezza di lavoratori e consumatori. Un elevatissimo numero di prodotti deve essere ri-etichettato ai fini della conformità al CLP, compresi oggetti di consumo quali vernici o detergenti, oltre che miscele industriali. Categorie di prodotti a rischio chimico di più frequente impiego in ambiente sanitario: - Formaldeide - Gas anestetici - Gas compressi - Gas criogenici - Farmaci antiblastici - Sterilizzanti e disinfettanti - Reattivi di laboratorio - Cancerogeni (benzene, benzidina, ecc.) DIRETTIVA 1999/45/CE Classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi Le norme relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi sono armonizzate per garantire la tutela dellasalute e dell'ambiente, nonché la libera circolazione di taliprodotti. Queste norme sono state modificate con l'entrata in vigore del nuovo regolamento (CE) n. 1272/2008 e l'istituzione dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche.
La direttiva si applica ai preparati pericolosi che contengono almeno una sostanza pericolosa come definita all'articolo 2 o che sono considerati pericolosi come definito all'articolo 5, 6 o 7. Il termine "preparato" comprende le miscele o le soluzioni composte da due o più sostanze.
La presente direttiva prevede disposizioni particolari per i preparati non considerati pericolosi (ai sensi dell'articolo 5, 6 o 7) che possono tuttavia presentare un rischio specifico.
La direttiva non si applica:
- ai medicinali per uso umano o veterinario;
- ai prodotti cosmetici;
- alle miscele di sostanze in forma di rifiuti (che sono oggetto della direttiva 2006/12/CE relativa allo smaltimento dei
- rifiuti
- prodotti alimentari
- alimenti per animali
- preparati contenenti sostanze radioattive
- dispositivi medici invasivi o usati a contatto diretto con il corpo umano
Classificazione
La classificazione dei preparati pericolosi in funzione del grado e della natura specifica dei pericoli è basata sulle definizioni delle categorie di pericolo elencate all'articolo 2 della direttiva.
Esse comprendono i preparati considerati pericolosi a causa di:
- proprietà fisico-chimiche (ad esempio preparati esplosivi, comburenti o infiammabili)
- proprietà aventi effetti sulla salute (ad esempio preparati tossici, cancerogeni o nocivi)
- proprietà ambientali
RISCHI PSICOSOCIALI
Rischi tradizionali di origine igienico-ambientale:
- chimici, fisici e biologici per la salute del lavoratore, stanno diventando una delle principali cause di alterazione della salute sul posto di lavoro.
Rischi psicosociali ed
organizzativi
rischi che possono avere ricadute sia sulla sicurezza (infortuni) sia sulla salute (MP)
“…. quegli aspetti della progettazione del lavoro e della organizzazione e gestione del lavoro e il loro contesto sociale ed ambientale che hanno la potenzialità di causare danno psicologico o fisico “ Cox e Griffiths (1995)
Per quanto riguarda l’evoluzione delle patologie, oggigiorno troviamo un decremento di malattie professionali tradizionali (saturnismo, silicosi, sordità) ma un aumento di patologie aspecifiche e multifattoriali (tumori professionali, patologie da sovraccarico meccanico, allergopatie e patologie stress correlate).
I rischi psicosociali sono Problemi di salute connessi al lavoro “Condizioni di Lavoro nell’Unione Europea” indagine della Fondazione Europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro 2000; lo stress è il secondo problema di salute riferito dai lavoratori
europeiDisturbi muscolo-scheletrici 30%– Stress 28%– >50% assenteismo è stress-correlato– Costo alle aziende (per assenteismo) e ai governi (spesa– sanitaria) > 20 miliardi di euro
È altamente probabile che il fenomeno aumenti in futuro, a causa di alcuni cambiamenti in corso nel mondo del lavoro.
Studi in questo senso della “European Agency for Safety and Health at Work” hanno individuato cinque aree di variabili che rendono emergenti i rischi psicosociali:
- utilizzo di nuove forme di contratti di lavoro (lavoro atipico e contratti precari) e l’incertezza e l’insicurezza del lavoro stesso (scarsità di lavoro);
- forza lavoro sempre più vecchia (poco flessibile e poco adattabile ai cambiamenti) per mancanza di adeguato turn-over;
- alti carichi di lavoro, con conseguenti pressioni sui lavoratori;
- tensione emotiva elevata, per violenze e molestie sul lavoro;
- interferenze e squilibrio fra lavoro e vita.
privata.
LO STRESSOMS – Definizione di Salute: “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non semplicemente l’assenza di malattia”;
BENESSERE ORGANIZZATIVO: “L’insieme dei nuclei culturali, dei processi e delle pratiche organizzative che animano la convivenza nei contesti di lavoro promuovendo, mantenendo e migliorando il grado di benessere fisico, psicologico e sociale delle comunità lavorative”. (Cantieri P.A. 2004; Direttiva del Ministero per la Pubblica Amministrazione 23/04/2004).
Ciascuno di noi, in maniera del tutto soggettiva, in virtù del patrimonio ereditario e delle esperienze vissute, filtra le diverse richieste compensando individualmente lo stimolo stressogeno.
Per fronteggiare le situazioni, l’individuo mette in atto le proprie strategie comportamentali che vanno sotto il nome di coping. Gli stili di coping dipendono appunto dalle caratteristiche del soggetto e dalle esperienze personali. Da ciò
consegue la soggettività/individualità nella risposta distress" (ISPESL, 2002). Che cosa è lo stress strictus La parola STRESS deriva dal latino (stretto, serrato, compresso). Nel XVII secolo viene utilizzato nei paesi anglofoni con il significato di difficoltà, avversità e afflizione. Nel XVIII e XIX ha acquisito il significato di forza, pressione, tensione o sforzo. Il termine stress è stato utilizzato a lungo nel linguaggio della metallurgia per mettere sotto stress le travi metalliche al fine di provarne l'effettiva resistenza. La Sindrome Generale di Adattamento (SGA) è un insieme di reazioni che, scatenate dal sistema endocrino e dal sistema nervoso autonomo, per coinvolgere poi tutte le funzioni organiche e intellettive. (VEDI DOPO) Approccio "tecnico" = Approccio che concepisce lo stress.sul» indipendente:lavoro come una variabile la causa ambientale dicattive condizioni di salute;
Stimolo di un ambiente su un individuo=Qualità o quantità di richieste rivolte all’individuo• Elementi avversi dannosi o minacciosi provenienti dall’ambiente• Approccio “fisiologico”= lo stress Viene considerato come una» dipendente,variabile vale a dire una specifica reazione fisiologicaAgente o situazione stressante che ingenera una modificazione– non specifica in un sistema biologico;Tentativo di adattamento fisiologico (patologico) attraverso– attivazione di sistemi neuroendocrini;Selye (1950, 1956) “natura trifasica della reazione fisiologica– allo stress”Fase iniziale di allarme= Lo stressor suscita• (arousal),nell’organismo un senso di allerta con conseguenteattivazione di processi psicofisiologici quali aumento delbattito cardiaco, iperventilazione, sudorazione, ecc.Fase di resistenza=
L’organismo tenta di adattarsi alla• situazione, e gli indici fisiologici si normalizzano. Nel caso incui l’adattamento non sia sufficiente, subentra la terza fase. Fase finale di esaurimento= L’organismo non riesce più a• difendersi, e viene a mancare la sua naturale capacità diadattamento. L’esposizione prolungata ad una situazione distress può provocare l’insorgenza di malattie psichiche ofisiche. Patologia da stress = “malattia da adattamento” Il manifestarsi ripetuto, intenso o prolungato di questareazione fisiologica determina un indebolimento del corpo econtribuisce al verificarsi di una malattia da adattamento. INTUIZIONI DI SELYE: Hans Selye (Vienna, 1907 – Montreal, 1982)LEcontribuì in modo significativo alle ricerche sullo stress. Nel 1936 era a Montreal alla McGill University dove compiva dellericerche. Selye aveva iniettato quotidianamente una sostanza a dei ratti pertestarne gli effetti, ein questi topi aveva poi riscontrato insorgenza di ulcere peptiche, atrofia dei tessuti del sistema immunitario, e un notevole ingrossamento delle ghiandole surrenali. Il fatto curioso, da cui poi scaturirono le intuizioni dello studioso, era che gli stessi sintomi si potevano riscontrare anche nei ratti del gruppo controllo in cui era stata iniettata quotidianamente semplice soluzione fisiologica. I due gruppi di animali avevano in comune il solo fatto di aver subito ogni giorno delle iniezioni: i sintomi che presentavano erano dovuti ad una cronica esposizione ad un 'evento stressante'. Selye cercò di avvalorare la sua tesi sottoponendo gruppi di topi all'