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CATEGORIE PROTETTE

Donne in gravidanza e allattamento (TU 151/01)

• Minori (l. 977/67 e d.lgs.345/99 protezione dei giovani sul lavoro)

• Invalidi civili (L.68/99) collocamento e tutela dei collocati

• TU sulla disabilità L. 104/92: ridurre il carico sociale della disabilità trasferendo

• parte degli oneri e qualche vantaggio al mondo del lavoro.

LE VISITE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA

Rischio biologico e MMC: triennale

 Lavoro notturno: biennale

 Rischio chimico e R.I. (cat. B): annuale

 Rischio R.I. (cat. A): semestrale

 Rischio VDT: biennale/quinquennale

In Sorveglianza sanitaria si trovano diverse tipologie di visite a seconda

dell’occasione:

Visita Preventiva

 Visita Periodica

 Visita su richiesta del lavoratore

 Visita medica in occasione del cambio di mansione

 Visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro

 Visita medica al rientro del lavoratore dopo almeno 60 gg continuativi di

 assenza per infortunio/malattia.

GLI ACCERTAMENTI

Sono a cura e a spese del datore di lavoro, comprendono gli esami clinici e biologici e

indagini diagnostiche mirati al rischio, ritenuti necessari dal medico competente.

Nei casi previsti … le visite preventiva, periodica ed in occasione del cambio di

mansione sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcool

dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti.

Giudizi di idoneità:

Idoneità;

 Idoneità parziale, temporanea o permanente con prescrizioni o limitazioni;

 Inidoneità temporanea

 Inidoneità permanente.

Conseguente al giudizio di idoneità del medico spesso vi è un ricorso:

Avverso i giudizi del medico competente è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla

data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di vigilanza territorialmente

competente, che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti la conferma, la

modifica o la revoca del giudizio stesso.

Sorveglianza Sanitaria in caso di:

1. Rischio biologico:

Esami Ematochimici:

(in occasione della visita preventiva e periodica e dopo infortunio a rischio

biologico)

- Emocromo + formula leucocitaria

- Glicemia

- Esame urine

- Test di funzionalità epatica

- Test di funzionalità renale

- Assetto lipidico

Esami sierologici- Markers virali :

(in occasione della visita preventiva e periodica e dopo infortunio a rischio

biologico)

- Epatite B (HBsAb per i vaccinati, HBsAg e HBeAg per valutare la

sieropositività; carica virale per i sieropositivi)

- Epatite C (HCV Ab; se positivo carica virale)

- HIV (HIV Ab su consenso scritto dell’interessato, se positivo carica virale)

- Ab anti rubeo, morbillo, varicella e parotite (richiamo pertosse per

ostetricia-nido) (solo in v. preventiva)

Intradermoreazione di Mantoux

(in visita preventiva e periodica in base al rischio reparti)

eventuale Rx torace/Quantiferon se giustificato dal punto di vista sanitario

(Clinico-diagnostico) in accordo con il DPT di Prevenzione che gestisce il

percorso.

2. Rischio fisico Esami Funzionali:

- Spirometria: limitatamente ai lavoratori esposti ad irritanti respiratori (es:

agenti chimici; sostanze con indicazione Xi) biennale/quadriennale in base alla

quantificazione del rischio.

- Controllo Ergoftalmologico ed eventuale visita oculistica: per uso

significativo e continuativo di VDT e per i microscopisti

(biennale/quinquennale);

PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI E MONITORAGGIO BIOLOGICO

Il monitoraggio biologico è obbligatorio per i lavoratori esposti agli agenti per i quali è

stato fissato un valore limite biologico.

Dei risultati di tale monitoraggio viene informato il lavoratore interessato.

I risultati di tale monitoraggio, in forma anonima, vengono allegati al documento di

valutazione dei rischi e comunicati ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori.

Comma 4. Gli accertamenti sanitari devono essere a basso rischio per il lavoratore.

La Sorveglianza Sanitaria: RADIAZIONI IONIZZANTI

Riguardo alle radiazioni ionizzanti e alla radioprotezione i lavoratori vengono divisi in

due macrocategorie:

1. Categoria A I lavoratori devono essere visitati a cura del medico

autorizzato;

2. Categoria B Possono essere visitati dal Medico Autorizzato o dal Medico

Competente.

Gli accertamenti integrativi:

Elettroforesi proteica e prove emogeniche;

• Funzionalità tiroidea (FT3, FT4, TSH);

• Ecografia della tiroide;

• Visita oculistica (in particolare per valutazione del cristallino).

Cartella sanitaria e di rischio conservazione

Il medico competente consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la

documentazione sanitaria in suo possesso e gli fornisce le informazioni riguardo la

necessità di conservazione.

INAIL – Oggetto dell’assicurazione

Art. 2 TU 1124/65: Infortunio

L’assicurazione comprende tutti i casi di infortunio avvenuto per causa violenta, in

occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro,

assoluta o parziale, ovvero un’inabilità temporanea assoluta che importi la astensione

dal lavoro per più di tre giorni.

Malattia professionale (contratte nell’esercizio e a causa di… ex.artt. 3 e 211 TU

1124/65):

Malattie tabellate: TU 1124/65; DPR 336/94; DM 9 aprile2008

Malattie non tabellate: Sentenza Corte Costituzionale n.179/88

OBBLIGHI DEL MEDICO IN CASO DI INFORTUNIO

1° Certificato medico all’ INAIL a fini assicurativi;

• Referto all’Autorità giudiziaria (ovvero U.O. Prevenzione e sicurezza degli

• Ambienti di Lavoro della ASS competente per territorio) a fini repressivi/

preventivi;

Denuncia (DPL, UOPSAL, INAIL) a fini epidemiologici/preventivi.

RESPONSABILITA’

art 509 c.p.

Le pene per eventuali lesioni personali colpose (gravi o gravissime) sono aumentate

se commesse con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o

di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;

In questi casi la procedibilità è d’ufficio e non a querela di parte.

LA TUTELA DELLA LAVORATRICE MADRE

d.lgs. 26.03.2001, n. 151 "Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di

tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'art.15 della legge 8

marzo 2000".

d.lgs.80 del 15.06.2015 “conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”(Job’s Act).

La tutela prevista dalla legge è rivolta a tutte le lavoratrici dipendenti, pubbliche e

private, in formazione lavoro, part-time, socie di cooperative o di società, le utenti dei

servizi di orientamento e formazione scolastica, universitaria, professionale, le allieve

di Istituti di formazione e Universitari nei quali si faccia uso di laboratori, macchine,

attrezzature, agenti chimici, fisici e biologici.

La normativa prima del TU:

Art. 37 della Costituzione: speciale ed adeguata protezione per la madre e il

• bambino.

L. 30/12/71 n. 1204 “Tutela delle lavoratrici madri” stabilisce il divieto di

• licenziamento (art.54 e 56 T.U.);

DPR 25/11/76 n. 1026 “ Regolamento di attuazione della L. 1204/71” (allegato A

• T.U.) in cui si riportano i lavori pericolosi, faticosi ed insalubri vietati durante la

gravidanza e per alcuni fino a 7 mesi dopo il parto;

L. 09/12/77 n. 903 “Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di

• lavoro” introduce il divieto di lavoro notturno (art.53 T.U.).

Circolare Ispettorato Medico Centrale del Lavoro del 05/11/90 (elenco di lavori

• considerati pregiudizievoli o gravosi in relazione all’avanzato stato di

gravidanza):

- lavori del personale medico e paramedico;

- lavori d’assistenza in centri per handicappati;

- lavori a contatto con bambini e attività ausiliarie negli asili nido e scuole

materne.

D.Lgs 17/03/95 n.230 “Attuazione delle direttive Euratom …. in materia di

• radiazioni ionizzanti”. (art.8 T.U.):

- obbligo alla lavoratrice di notificare al datore di lavoro il proprio stato di

gestazione non appena accertato.

D.Lgs. 25/11/96 n. 645 concernente “Il miglioramento della sicurezza e

 salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo

d’allattamento”, (art.7 T.U.) integra il divieto di esposizione delle gestanti

e delle madri adottive e affidatarie fino ai 7 mesi di età del bambino a

lavori faticosi, pericolosi e insalubri con agenti chimici, fisici e biologici e

processi industriali ritenuti pericolosi;

D.Lgs 532/99 L. 25/99 “Divieto al turno notturno in gravidanza e fino al

 compimento di un anno di età del bambino”: non si può obbligare al turno

notturno fino ai tre anni del figlio e ai 12 anni se genitore unico affidatario.

LA LAVORATRICE: cosa deve fare in caso di gravidanza

1. accerta lo stato di gravidanza

2. lo comunica al Datore di Lavoro (DdL) con un certificato medico di gravidanza

rilasciato su carta intestata del S.S.N a firma di un medico di una struttura

pubblica o convenzionata con il S.S.N.

3. La dipendente esposta a rischio radiologico ha l'obbligo di trasmettere

immediatamente (risposta positiva al primo accertamento) la certificazione al

DdL.

Procedure

Se la gravidanza ha un decorso regolare comunicazione al DdL con il certificato

rilasciato dal ginecologo;

Se la gravidanza è a rischio comunicazione alla Direzione Provinciale Lavoro con il

certificato rilasciato dal ginecologo.

Nel caso della gravidanza con decorso regolare senza rischi in ambito lavorativo la

lavoratrice continua a lavorare; invece se sono presenti rischi il DL (SPP) valuta la

possibilità di un cambio di attività/ unità operativa. Se viene scartata la possibilità del

cambio di attività, la decisione spetta alla Direzione Prov. Lav.

Astensione obbligatoria dal lavoro

Ha una durata di cinque mesi:

- due mesi prima della data presunta del parto

• - tre mesi dopo la data del parto;

- un mese prima della data presunta del parto

- quattro mesi dopo il parto

(flessibilità dell'astensione obbligatoria)* (art. 20 del TU).

La flessibilità dell’astensione obbligatoria può essere richiesta dalla lavoratrice nel

*

settimo mese di gravidanza consegnando un certificato rilasciato dal ginecologo del

SSN o con esso convenzionato. Per le attività sottoposte a sorveglianza sanitaria il

Medico Competente dovrà attestare l’assenza di controindicazioni lavorative.

Astensione anticipata a tre mesi prima del parto

• che deve essere richiesta al DPL, entro

Dettagli
A.A. 2018-2019
11 pagine
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SSD Scienze mediche MED/44 Medicina del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher beatrice_krpan di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Negro Corrado.