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PATOGENI, INFEZIONE ED IMMUNITÀ INNATA
Le malattie infettive attualmente causano circa un terzo delle morti nel mondo, più di tutte le
forme di cancro messe insieme
Come tutti gli organismi pluricellulari abbiamo evoluto numerosi meccanismi per resistere alle
infezioni da agenti patogeni
- Barriere fisiche
- Difese chimiche
- Singole cellule
- Risposta immunitaria innata
- Risposta immunitaria adattativa
Gli agenti patogeni hanno evoluto meccanismi specifici per interagire con il loro ospite
Gli agenti patogeni primari differiscono dai microrganismi commensali per la loro capacità di
infrangere le barriere e sopravvivere in siti dell’ospite in cui gli altri microrganismi non
sopravviverebbero
Occasionalmente provocano malattie quando la risposta immunitaria ad una loro aggressione è
sproporzionatamente forte
Per sopravvivere e moltiplicarsi in un organismo ospite un microrganismo patogeno deve essere in
grado di:
- Colonizzare l’ospite
- Trovare nel corpo dell’ospite una nicchia nutrizionale compatibile
- Evitare, sovvertire o eludere le risposte immunitarie innate e adattative
- Replicarsi sfruttando le risorse dell’ospite
- Uscire e diffondere in un nuovo ospite
I segni e i sintomi dell’infezione sono causati dagli agenti patogeni o dalle risposte dell’ospite
Di tutti i batteri che incontriamo nel corso della vita, gli agenti patogeni primari sono solo una
minoranza. Solo una minima parte delle specie batteriche ha la capacità di provocare una malattia
negli esseri umani; alcune tra queste possono replicarsi solo all’interno del corpo dell’ospite
(agenti patogeni obbligati). Altri si replicano in un serbatoio ambientale come l’acqua o il suolo e
causano malattie solo se incontrano un ospite suscettibile (agenti patogeni opportunisti)
I geni che contribuiscono alla capacità di un organismo di provocare malattie sono detti geni della
virulenza e le proteine che codificano sono chiamate fattori di virulenza
I virus si replicano in molti modi. In generale la replicazione coinvolge:
- Disassemblaggio delle particelle infettive del virus
- Replicazione del genoma virale
- Sintesi di proteine virali
- Riassemblaggio dei componenti delle nuove particelle virali
Il capside che racchiude il genoma virale è composto da una o più proteine disposte in strati e
schemi che si ripetono in successione regolare; genoma virale e capside sono detti nuclocapside.
Nei virus provvisti di involucro, il nucleocapside è racchiuso in una membrana lipidica a doppio
strato che il virus acquisisce nel processo di gemmazione dalla membrana plasmatica della cellula
ospite.
I virus sprovvisti di involucro generalmente abbandonano la cellula ospite lisandola
Tutti i genomi virali codificano per tre tipi di proteine:
- Replicazione del genoma
- Impacchettamento del genoma
- Alterazione del funzionamento o della struttura della cellula ospite per permettere la
replicazione
- (Modificazione dei meccanismi di difesa immunitaria)
I prioni sono agenti infettivi che si replicano nell’ospite copiando una struttura proteica aberrante
L’ospite crea la proteina prionica infettiva e la sequenza di amminoacidi del prione è identica a
quella di una proteina normale dell’ospite.
La forma svolta dal prione ha la notevole capacità di far si che la proteina normale adotti la sua
conformazione svolto e diventi così a sua volta infettante, il che equivale alla replicazione
del prione nell’ospite
In molti casi le infezioni batteriche e virali possono contribuire alla patogenesi di importanti
malattie da curare per tutta la vita che non sono normalmente classificate come malattie infettive
Oltre a contribuire alle condizioni del cancro e delle patologie cardiovascolari che rappresentano
una minaccia per la vita, si pensa che gli agenti infettanti abbiano un ruolo in molte malattie
croniche, anche se spesso è difficile stabilire se l’infezione sia una causa o una conseguenza di
queste malattie
Biologia cellulare dell’infezione
Gli agenti patogeni attraversano barriere protettive per colonizzare l’ospite
Le ferite degli epiteli permettono agli agenti patogeni di arrivare direttamente nelle nicchie
I patogeni primari, tuttavia, non devono attendere una ferita per entrare nel’ospite. Un modo
particolarmente efficace per un agente patogeno di attraversare la pelle è farsi portare dalla saliva
di un artropode che la punge
Gli agenti patogeni che colonizzano un epitelio devono evitare di essere eliminati dall’ospite
- Uno strato di muco protettivo copre l’epitelio respiratorio
- Il battito coordinato delle ciglia spazza via dal polmone il muco con i batteri e i detriti
intrappolati
Gli epiteli che ricoprono la vescica e il tratto gastrointestinale superiore hanno anch’essi uno
spesso strato di muco e questi organi sono periodicamente ripuliti rispettivamente da minzione e
peristalsi
In molti casi di colonizzazione dell’ospite è importante la comunicazione patogeno-ospite sia nel
processo di infezione che nella sua evoluzione. Gli organismi patogeni hanno acquisito geni che
codificano proteine che interagiscono specificatamente con molecole particolari delle cellule
ospite
Gli agenti patogeni intracellulari possiedono meccanismi sia per entrare che per uscire dalle cellule
ospiti
I virus compiono questo passo attraverso l’associazione di una proteina della superficie virale ad
un recettore specifico sulla superficie della cellula ospite
I virioni che infettano le cellule animali utilizzano generalmente recettori della superficie cellulare
che sono molto abbondanti o che si trovano esclusivamente su quei tipi di cellule in cui i virioni
possono replicarsi
I virioni richiedono spesso sia un recettore primario che un recettore secondario per un adesione
efficiente e per penetrare nelle cellule ospiti
I virioni entrano nelle cellule ospiti tramite fusione di membrane, formazione di pori o rottura di
membrana
- Riconoscimento
- Adesione
- Ingresso
- Rilascio del genoma
I virus provvisti di involucro entrano nella cellula ospite fondendosi con la membrana plasmatica o
con la membrana degli endosomi in seguito a endocitosi
Il virus regola la fusione sia per assicurare che le sue particelle si fondano solo con la membrana
appropriata della cellula ospite sia per impedire alle particelle di fondersi tra loro
Quattro strategie di perdita del rivestimento del virus
- Si fondano direttamente con la membrana plasmatica della cellula ospite per rilasciare il
genoma e le proteine del capside
- Si legano prima ai recettori della superficie della cellula ospite provocando l’endocitosi
mediata da recettore. Quando l’endosoma si acidifica l’involucro del virus si fonde con la
membrana dell’endosoma rilasciando il genoma virale
- Si legano al recettore sulla superficie cellulare dell’ospite e forma poi un poro nella
membrana cellulare dell’ospite per estrudere il suo genoma
- Induce l’endocitosi mediata da recettore e distrugge la membrana dell’endosoma
rilasciando parte del suo capside e del suo genoma a DNA nel citosol. Il virus ridotto si
connette ad un poro nucleare e rilascia il suo DNA direttamente nel nucleo
I batteri entrano nelle cellule ospiti per fagocitosi
Hanno acquisito al capacità di sopravvivere dentro le cellule ospiti dopo essere stati fagocitati
Alcuni batteri invadono cellule che non sono deputate alla fagocitosi:
- Meccanismo di invasione a cerniera lampo: tramite l’espressione di adesine
- Meccanismo trigger: il batterio inietta una serie di molecole effettrici nel citoplasma della
cellula ospite. Queste molecole attivano le GTPasi della famigli Rho che stimolano la
polimerizzazione dell’actina e provocano la riorganizzazione delle proteine che formano
legami crociati. L’effetto finale è un drastico arricciamento localizzato sulla superficie della
cellula ospite che emette grandi protrusioni ricche di actina che si ripiegano su se stesse ed
intrappolano l batterio all’interno di una grande vescicola endofitica detta macropinosoma
I parassiti eucaristici intracellulari invadono attivamente la cellula ospite tramite meccanismi
molto complessi che di solito richiedono grandi spese energetiche da parte del parassita
La membrana specializzata del parassita permette di assumere intermedi e nutrienti dal citosol
della cellula ospite ma di escludere le molecole più grandi
Una volta entrato nella cellula il patogeno deve modificare il traffico delle membrane della cellula
utilizzando diversi metodi
- Impedire la fusione lisosomiale
- Fornire un percorso di nutrienti dal citosol dell’ospite
Alcuni patogeni batterici intracellulari sembrano capaci di manipolare la posizione di altri organelli
racchiusi da membrana non a diretto contatto fisico con il loro compartimento
I virus e i batteri sfruttano il citoscheletro della cellula ospite per il movimento intracellulare
I virus si impadroniscono del metabolismo della cellula ospite
I patogeni possono alterare il comportamento degli orgnaismi ospite per facilitare la propria
diffusione
I patogeni si evolvono rapidamente
La complessità e la specificità delle interazioni molecolari tra i patogeni e le loro cellule ospiti
potrebbero suggerire che la virulenza sia difficile da acquisire tramite mutazioni casuali. Eppure
emergono sempre nuovi patogeni e quelli vecchi cambiano costantemente.
Vantaggi dei patogeni
- Si replicano molto velocemente
- Il sistema immunitario adattativo e la medicina moderna che distruggono i patogeni che
non riescono a cambiare, incoraggiano questa rapida variazione genetica
La replicazione incline all’errore domina l’evoluzione virale più che il riarrangiamento dei geni
L’alto ritmo di mutazioni è benefico al patogeno
Una volte che un paziente viene curato con farmaci antivirali, il genoma virale può mutare
velocemente ed essere selezionato per la sua resistenza ai farmaci
Se il ritmo degli errori della trascrittasi inversa fosse troppo alto mutazioni deleterie si potrebbero
accumulare troppo velocemente per la sopravvivenza del virus
Quando due ceppi dello stesso virus infettano lo stesso ospite i filamenti dei due ceppi possono
ricombinarsi formando un nuovo ceppo
I patogeni resistenti ai farmaci sono un problema in crescita
Vi sono tre strategie principali attraverso cui un patogeno può sviluppare resistenza ai farmaci
- Modifica il bersaglio molecolare del farmaco
- Produce un enzima che distrugge il farmaco
- Impedisce l’accesso al bersaglio
Quando i batteri sono sottoposti ad una pressione selettiva dovuta all’esposizione al farmaco i
geni della resistenza sorgono per mutazione spontanea e si espandono nella popolazione
I batteri di norma scambiano materiale genetico oltrepassando i confini tra specie e specie
(trasferimenti orizzontali)
L&r