Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 4
Meccanismi di difesa Pag. 1
1 su 4
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ADATTAMENTO: DIFESE E COPING

Affinchè un determinato comportamento possa essere definito in senso

stretto “difesa”, è necessario che si dimostri duraturo nel tempo e abbia un

evidente scopo adattivo. Le difese considerate più disadattive, per esempio,

sarebbero quelle che vengono utilizzate in modo rigido e pervasivo e al

prezzo di una grande distorsione della realtà, mentre quelle considerate

adattive sarebbero più “rispettose” della realtà e consentirebbero una miglior

gestione delle condizioni stressanti e avverse. Gli stili di coping sono per lo

più consci, flessibili e rivolti alla soluzione positiva di condizioni avverse.

VALUTAZIONE DEI M.D

Conoscere la struttura difensiva di un pz fornisce info importanti circa la

personalità e la psicopatologia di un individuo, oltre ad offrire indicazioni

utili per la pianificazione del trattamento e la sua condizione. Tra gli

strumenti più impiegati troviamo il DMRS (defense mechanism rating

scales). Sono delle scale di valutazione applicabili a trascritti di materiale

clinico e comprendono una lista di 30 meccanismi di difesa (difese

psicotiche escluse) racconti in 7 livelli, disposti gerarchicamente. Per ogni

meccanismo di difesa il manuale della DMRS prevede una definizione

teorica, una descrizione della funzione dinamica, una diagnosi differenziale

con le difese più simili. Il terapeuta deve saper individuare nel contesto del

colloquio delle anomalie nell’espressione degli affetti dell’individuo, nei

suoi comportamenti ecc. Tali aspetti potrebbero infatti segnalare la presenza

di operazioni difensive messe in atto dal sogg per celare o modificare

sentimenti, pensieri, desideri inaccettabili o conflittuali. La fase successiva

prevede l’individuazione della funzione del meccanismo di difesa attivato.

La terza fase consiste nell’attribuire al meccanismo di difesa rilevato il nome

corrispondente in base alle indicazioni del DMRS.

LE DIFESE PSICOTICHE

Vaillant propone una classificazione di 18 meccanismi di difesa raggruppati

in 4 livelli difensivi:

-difese psicotiche: diniego psicotico,, proiezione delirante, ritiro autistico

-difese immature: idealizzazione di sè, idealizzazione degli altri,

onnipotenza, svalutazione di sè, svalutazione degli altri

-difese nevrotiche: isolamento affettivo, intellettualizzazione, annullamento

retroattivo, rimozione, formazione reattiva, spostamento

-difese mature: altruismo, auto-osservazione, sublimazione, umorismo

Es: ritiro autistico: per gestire le quote d’ansia. Un bm piccolo sovrastimolato vive una

forte agitazione che produce quote d’ansia, per gestirla il bm si addormenta. Modalità

difensiva adattiva che diventa disadattiva se perdura, cioè quando si isola, si chiude in se

stesso. Diniego: il bm davanti a delle forte fonti di stress, opera un processo di

disconoscimento della realtà (X non esiste), è comportarsi come se la realtà frustrante non

esistesse. Una difesa, come la scissione, può essere normale nell’infanzia ma patologica

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia_bar di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche del colloquio clinico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Falgares Giorgio.