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Trasduzione del segnale e modificazioni cellulari

Si scatenano così eventi biochimici che modificano varie funzioni cellulari (espressione genica, attività metabolica, proliferazione, ecc).

Ligando-recettore

Trasduzione del segnale (modificazione di enzimi e proteine, variazione di concentrazione di ioni)

Risposta cellulare

Fasi del passaggio dell'informazione durante la trasduzione del segnale

I meccanismi di trasduzione si basano su modificazioni dell'attività di alcuni enzimi/proteine

L'attività enzimatica può essere modulata mediante modifica chimica dell'enzima, cambi conformazionali (es. fosforilazione/defosforilazione)

I meccanismi di trasduzione si basano anche su modificazioni delle concentrazioni intracellulari di specifici ioni e/o piccole molecole

Es. variazione di [Ca2+]

Il Ca2+ funziona come secondo messaggero in varie vie di trasduzione del segnale

A sua volta, il Ca2+ lega proteine calmoduline che regolano l'attività di vari enzimi/proteine bersaglio. Es: la calmodulina troponina C

modula contrattilità deifilamenti nella fibramuscolare

Il sistema di trasduzione del segnale dipende dal tipo di recettore dimembrana: 3 principali classi di recettore

  1. Canale ionico
  2. Associato a proteine G
  3. Associato ad enzimi

Recettori associati a proteine G

Legano ligandi sul lato extracell. e interag. con proteine G trimeriche su lato interno. La subunità Ga si attiva legando GTP e a sua volta attiva altri bersagli.

Recettore ha struttura tipica con 7 a-eliche trans-membrana. La subunità a attivata (legante GTP) si dissocia dal trimero e interagisce con le proteine bersaglio. Lo stato attivato cessa con l’idrolisi del GTP, riassociazione nel trimero, spegnimento automatico e attività temporalizzata.

Molte vie di trasduzione attivano enzimi kinasi (PKA e PKC) che a loro volta, fosforilando enzimi target (su residui di Ser e Treo), modulano metabolismi vari.

Es attivazione di PKA (= proteina kinasi A). L’enzima è attivato dal legame del cAMP.

sulle subunità regolative

Il cAMP è un nucleotide ciclico prodotto dall'enzima adenilato ciclasi a partire da ATP. L'attività dell'adenilato ciclasi è stimolata dalla Gαs di via di trasduzione del segnale innescata da recettori associati a proteine G e che attiva PKA: Segnalazione da parte di glucagone su epatociti. Glucagone segnala bassa glicemia. Interazione col recettore attiva Gαs, attiva adenilato ciclasi, cAMP, attivazione di PKA che fosforila enzimi chiave del metabolismo del glucosio, modulandone attività in modo da favorire glicogenolisi e quindi rilascio di Glu nel sangue.

L'omeostasi del Glu dipende da complesse comunicazioni intercellulari. L'attivazione di cAMP e PKA produce risposte cellulari diverse a seconda del tipo di tessuto. Ad esempio, in alcune cellule PKA fosforila il fattore trascrizionale CREB innescando una risposta cellulare a livello di espressione genica. L'aumento di cAMP ha varie conseguenze a livello cellulare.

Cellule

diverse reagiscono diversamente allo stesso stimolo chimico

Ormoni ed effetti mediati da cAMP

La PKC è attivata da recettori associati a proteine G che inducono l'attività della fosfolipasi-C e l'aumento degli ioni Ca

La Ga attiva l'enzima di membrana fosfolipasi C che scinde un fosfolipide di membrana in DAG + IP

DAG attiva PKC3

IP stimola apertura canali Ca

Ca attiva PKC3

La produzione di secondi messaggeri (Ca++, cAMP, IP3, DAG...) permette l'amplificazione del segnale originario con un meccanismo a cascata risposta cellulare efficace

L'amplificazione può avvenire a diversi livelli della via trasduzionale

Amplificazione è maggiore per modulare metabolismo, minore per attivazione/repressione genica

L'ossido nitrico (NO)

È prodotto nell'endotelio in seguito a stimolazione di recettori associati a proteine G sulle cellule endoteliali

Diffonde verso muscolo

Rilassamento della muscolatura liscia dei vasi sanguigni

NO:

molecola rilasciata dai neuroni del pene induce vasodilatazione e erezione. Sildenafil (VIAGRA): inibitore della fosfodiesterasi di cGMP che così rimane ad alta concentrazione per più tempo. Le vie di trasduzione basate su cAMP e su IP3-DAG sono bersaglio di tossine batteriche. Tossina colerica, pertosse, tossina di alcuni ceppi di E. coli. La via è senza controllo così come Proteina G sempre attiva. Aumenta cAMP tutte le reazioni che scatena. Attivano permanentemente InsP/DAG. Divisione cellulare rapida e incontrollata. Mutazioni 3 Recettori associati ad enzimi. Es. recettori tirosina kinasi: transmembrana monopasso con dominio citoplasmatico dotato di attività Tyr kinasica. In seguito al legame con ligando dimerizzano e si fosforilano a vicenda (es. recettori per vari fattori di crescita EGF, PDGF, NGF, ed insulina). Una volta fosforilati i recettori richiamano sui domini citoplasmatici varie proteine (SH2) che innescano la trasduzione intracellulare del segnale. Ad esempio, il recettore fosforilato.possono spegnere per garantire una risposta recettoriale temporaneamente definita. Questi meccanismi includono la desensibilizzazione dei recettori, la rimozione della molecola segnale, l'inattivazione delle proteine di trasduzione del segnale e la degradazione delle proteine coinvolte nella cascata di segnalazione. La desensibilizzazione dei recettori avviene quando il recettore stesso si disattiva in seguito alla sua attivazione continua. Questo può avvenire attraverso la fosforilazione del recettore da parte di chinasi specifiche, che porta alla sua disattivazione e alla sua internalizzazione nella cellula. La rimozione della molecola segnale può avvenire attraverso la sua degradazione enzimatica o attraverso il suo trasporto fuori dalla cellula. Questo impedisce al segnale di persistere e garantisce una risposta recettoriale temporanea. Le proteine di trasduzione del segnale possono essere inattivate attraverso la loro fosforilazione o attraverso l'azione di proteine inibitrici specifiche. Questo impedisce loro di continuare a trasmettere il segnale e contribuisce a spegnere la risposta recettoriale. Infine, le proteine coinvolte nella cascata di segnalazione possono essere degradate attraverso il sistema di degradazione delle proteine della cellula. Questo garantisce che la cascata di segnalazione si interrompa e che la risposta recettoriale sia terminata. In conclusione, la risposta recettoriale deve essere temporaneamente definita per garantire un corretto funzionamento del sistema di trasduzione del segnale. I meccanismi di spegnimento della risposta recettoriale sono fondamentali per regolare la durata e l'intensità della risposta e per evitare una continua attivazione dei geni di proliferazione.

autoinattivano (es G protein) osono abbinati a sist. di spegnimento (cAMP fosfodiesterasi, pompe Ca,… )Esistono anche strategie didesensibilizzazione ad un certostimolo- Es endocitosi del recettore-ligandoseguita da riciclo o degradazione delrecettore (a-b)- Intervento di proteina inibitrice sulrecettore o su anello + a valle della viatrasduzione (c-d)- A volte la stessa via trasduzione attivainibitore (e) NEURONIeimpulso nervosoTutti gli animali sono dotati di un sistema nervosoIl sistema nervoso ha 3 funzioni fondamentali:1) La ricezione dello stimolo dall’ambiente2) L’elaborazione/integrazione dello stimolo con altri segnali3) L’innesco/organizzazione di una risposta (contrattile, secretoria,etc) mediante coinvolgimento di organi effettori.Anche se i meccanismi morfo-funzionali coinvolti in questo processopossono essere molto complessi, il “messaggio” trasmesso è semprecodificato nella stessa lingua universale – l’impulso

nervoso (il potenziale d'azione). I neuroni sono le unità fondamentali del sistema nervoso. Cellule specializzate per trasmettere segnali elettrici. Sono cellule eccitabili: possono variare flusso di ioni e quindi il potenziale elettrico di membrana in risposta ad uno stimolo. Tale capacità è sfruttata per trasmettere rapidamente segnali: i neuroni si interconnettono come i fili di circuito elettrico.

Corpo cellulare (nucleo+organuli)+ prolungamenti o processi

Dendriti (segnale centripeto)

Assone (segn. centrifugo)

Rivestimento mielina (nodi Ranvier)

Bulbi terminali (sinapsi)

Tutte le cellule sono caratterizzate da un eccesso di cariche negative all'interno della membrana - questa distribuzione diseguale di carica genera un potenziale di membrana di riposo, di circa -15 -100mV. In genere, un neurone ha un potenziale di circa -60 mV. Un neurone può modificare il potenziale di riposo in potenziale di azione in risposta ad uno stimolo grazie alla presenza di canali ionici per Na e per K.

voltaggio-dipendenti

Gli studi per capire i meccanismi che regolano le variazioni di potenziale che accompagnano l'impulso nervoso sono state condotti sugli assoni giganti di calamaro.

Gli assoni giganti di calamaro: un sistema sperimentale molto utilizzato per studiare i potenziali d'azione delle membrane biologiche.

La cellula contiene molte macromolecole anioniche (DNA, proteine) che non possono attraversare la membrana; piccoli cationi (K+) invece si spostano all'esterno secondo gradiente elettrochimico generato dalle pompe Na-K? si genera ddp I potenziali di azione originano da rapidi cambiamenti nello stato di apertura/chiusura dei canali voltaggio-dipendenti per Na e K. Sequenza di apertura e chiusura caratteristica.

Il potenziale d'azione consiste in una Pot riposo: chiusi canali Na e rapidissima inversione K della polarità elettrica: Stimolo depolarizzante? per 1 o 2 millisecondi il apertura canali Na? Na entrante interno depolarizzazione (spike) (citoplasmatico)

dellamembrana assonica ? Chiusura canali Na erisulta + rispetto ?apertura canali K? K esceall’esterno. ripolarizzazione ediperpolarizzazione? chiusuracanali K?? pot riposo: chiusi canaliMeccanismo di gating deicanali voltaggio-dipendentiI canali a controllo da potenziale hannostruttura conservata:la/e proteina/e si ripiega a formare tubo cavotransmembrana: una porzione dirivestimento interno cambia conformazionein base a potenziale? sensibilità alpotenzialeL’elica S4 ricca di aa basici ”sente “voltaggio di membrana e regola lo statodi apertura/chiusura del canaleappena dopo picco di depolarizzazione si ha refrattarietà (incapacità di risponderea stimolo con un nuovo potenziale di azione) dovuta ad inattivazione dei canalivoltaggio dipendenti per NaL’inattivazione dipende dameccanismo di chiusura diverso dalsistema di gatingUn dominio citosolico del canale fa da“tappo” Il segnale che arriva sui dendriti sipropaga su corpo

cellulare e poi lungol'assone

NB: Il pot di azione si innesca se si supera il valore soglia di depolarizzazione

Propagazione come onda di depolarizzazione?

Il pot di azione procede solo in avanti perché i canali Na del tratto precedente sono inattivati (refrattarietà assoluta della membrana)

Cellule glia (Schwann)

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
56 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Cicero A..