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MECCANICA RAZIONALE
CINEMATICA DEL PUNTO
Ponendo con il termine “osservatore” oppure sistema di riferimento, intenderò la scelta di un punto O dello spazio (origine) e di una terna ortonorma \( e_1, e_2, e_3 \).
Il moto di un punto dello spazio rispetto ad un osservatore assegnato è descritto da una CURVA, cioè una funzione
\[ t \rightarrow \mathbf{P}(t) = (x(t), y(t), z(t)) \]
con \( t \in [t_0, t_1] \). Supporremo che la curva sia di classe \( C^2 \), ossia che \( x(t), y(t), z(t) \) siano derivabili due volte con continuità:
Il sostegno della curva, ossia l’immagine
\[ \{ \mathbf{P}(t) \ | \ t \in [t_0, t_1] \} \subset \mathbb{R}^3 \] della funzione \( t \rightarrow \mathbf{P}(t) \) si chiama in questa contest TRAIETTORIA del punto. Si dica che il moto è piano se essa è contenuta in un piano (fisso).
Per es., se z(t) = 0 ∀t, il punto si muove nel piano xy
Velocità e Accelerazione
Come notazione per la derivata rispetto al tempo t, utilizzeremo ẋ = dx/dt, ẍ = d2x/dt2
La velocità del punto P è dato da
v = dP/dt = dOP/dt = (d/dt) (x e1 + y e2 + z e3) = ẋ e1 + ẏ e2 + ż e3
L'accelerazione è invece
a = dv/dt = d2P/dt2 = ẍ e1 + ÿ e2 + z̈ e3
Asse Curvilinea e Terna Intrinseca
Consideriamo un moto t → P(t) tale che v(t) = dP/dt ≠ 0 per ogni t (curva regolare)
Introduciamo l’ascissa curvilinea
s(t) = ∫t₀t |v(τ)| dτ = ∫t₀t |dP/dτ| dτ = ∫t₀t √ (dx/dτ)2 + (dy/dτ)2 + (dz/dτ)2 dτ
x(t)2 + y(t)2 = R2
Abbiamo che
v = d/dt (OP(t)) = d/dt (R cos(ωt) e1 + R sin(ωt) e2) = Rω (-sin(ωt) e1 + cos(ωt) e2)
=> |v| = Rω ≠ 0 => curva regolare
Inoltre
a = dv/dt = -Rω2 (cos(ωt)e1 + sin(ωt)e2) = -ω2 OP
Ascissa curvilinea:
s(t) = ∫0t |v(τ)| dτ = ∫0t Rω dτ = Rωt
Riparametrizzazione:
s = Rωt => t = s/Rω =>
P(s) = P(t(s)) = R (cos(s/R) e1 + sin(s/R) e2)
Versore tangente:
t = dP/ds = -sen(s/R) e1 + cos(s/R) e2
Abbiamo che
dOP̅→/dt = V̅ - dOŌ̅→/dt = Vo.
mentre
dŌP̅→/dt =d( xe1 + ye2 + ze3) = ẋe1 + ẏe2 + że3 +
+ x de1/dt + y de2/dt + z de3/dt
= Vr + xψΛe1 + yψΛe2 + z ψΛe3
= Vr + ψΛ ( xe1 + ye2 + ze3 ) = Vr + ψΛŌP̅→
quindi otteniamo che
dŌP̅→/dt = Vr + ψΛŌP̅→
e che V̅ = Vo + Vr + ψΛŌP̅→. Abbiamo così la
legge di composizione delle velocità
V̅ = V̅r + Vs dove Vs = Vo + ψΛŌP̅→ e
la velocità di trascinamento (ossia la velocità che P avrebbe se fosse in
quieto rispetto all’ osservatore mobile) e ψ è la velocità angolare del riferimento
mobile.
PROPRIETÀ DELL'ATTO DI MOTO RIGIDO
la formula
(*) VP = VO + W ∧ OP->
si può pensare come un campo vettoriale su tutto R3: tale campo viene chiamato campo di moto del CR (nell'istante considerato)
ESERCIZIO
(Cediamo il sapere del campo vettoriale *)
ESEMPIO
(atto di moto rotatorio)
Supponiamo che VO = 0 , allora l'atto di moto
VP = W ∧ OP->
è essenzialmente rotatorio e gode delle seguenti proprietà:
- i punti dell'asse passante per O e parallelo ad W hanno tutti velocità nulla (asse di istantanea rotazione)
- la velocità di P è ortogonale ad W e al vettore OP->;
- |VP| = |W| |OP->|
- negli altri piani ortogonali ad W il campo di velocità è lo stesso
Regola per determinare la velocità angolare (sistemi piani): se ϑ è un angolo tra una direzione fissa e una solidale al CR allora ω = ɵ̇ e₃ (con e₃ uscente se ϑ in senso antiorario).
ω = ɵ̇ e₃
Regola per determinare il CIR (sistemi piani):
Sappiamo che C sia il CIR, allora se A e B sono due punti del CR,
VA = VC + ω ∧ CA => VA ⊥ CA
VB = VC + ω ∧ CB => VB ⊥ CB
Quindi C si trova sulla retta passante per A e ortogonale a VA (idem per B)
Esempi di sistemi olonomi continui
-
Lamina quadrata in un piano
- Coordinate libere: \( x_C, y_C, \Theta \)
\(\Rightarrow n=3 \) gradi di libertà
-
Doppio pendolo
-
Disco vincolato a muoversi su una guida rettilinea rimanendo in un piano:
- \(\Theta\) angolo di rotazione propria
Coordinate libere: \( x, \Theta \) \(\Rightarrow n=2\) gradi di libertà
È facile vedere che si tratta di un sistema olonomo
-
L'esempio precedente, con in più il vincolo di puro rotolamento:
- \(\omega = \frac{\dot{x}}{R}\), \(\Theta \)
Vincolo cinetico:
- \( V_c = 0 \)
- Integrando \(\frac{x}{R} = \Theta + \text{cost} (1')\)
Quindi il sistema risulta essere olonomo con \(n=1\) grado di libertà e coordinata libera \(x\) (oppure \(\Theta\))
Vanno poi analizzate le forze agenti su P.
Si ha che F è la componente del vettore
nel verso specificato dalla freccia.
Scriviamo ora la condizione di equilibrio:
mg - Kx + Φ = 0
Proiettiamola sugli assi x e y:
- mg √2/2 - Kx + ΦT = 0
- -mg √2/2 + ΦN = 0
Traendo: ΦT = Kx - mg √2/2, ΦN = mg √2/2
Utilizziamo infine la relazione statica di Coulomb:
ΦT ≤ μ |ΦN| ⇔ |Kx - mg √2/2| ≤ μ |mg √2/2|
⇔ -μ mg √2/2 ≤ Kx - mg √2/2 ≤ μ mg √2/2
⇔ (1 - μ) mg √2/2 ≤ Kx ≤ (1 + μ) mg √2/2
⇔ (1 - μ) mg/K ⋅ √2/2 ≤ x ≤ (1 + μ) mg/K ⋅ √2/2
Queste sono le posizioni di equilibrio di P.